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domenica 6 dicembre 2020

Il fiume Panaro rompe gli argini, evacuazioni nel Modenese. Pericolo valanghe molto forte sulle Dolomiti di Sesto.

 

Il fiume Panaro rompe gli argini, evacuazioni nel Modenese. Pericolo valanghe molto forte sulle Dolomiti di Sesto.

Già caduti 140 cm di neve, attesi altri 110 cm. Il maltempo provoca l'interruzione della ferrovia del Brennero. Allagamenti e frane in Sicilia, Eolie isolate.

Italia flagellata dal maltempo da Nord a Sud. La pioggia non smette di battere, facendo esondare i fiumi nel modenese dove sono state evacuate 60 famiglie. "A causa del rischio di frane e valanghe provocato dal maltempo di queste ore invito tutti i cittadini ad evitare di dirigersi verso il bellunese".

Lo dice all'ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia, sulla scorta degli aggiornamenti sulla situazione nella provincia di Belluno, dove collegamenti e viabilità sono in crisi per le piogge, le nevicate e i conseguenti smottamenti.

Sulle Dolomiti di Sesto, come anche sulle Dolomiti tra la Marmolada e Fiera di Primiero il pericolo valanghe è "molto forte" (grado 5 di 5). Nel resto dell'Alto Adige, ad esclusione della val d'Adige, è invece "forte" (grado 4 di 4). Nelle regioni più colpite sono caduti da 80 a 140 cm di neve. In molte regioni domenica cadranno da 60 a 110 cm di neve, localmente anche di più. A rendere ancora più difficile la situazione il forte vento da sud che causa accumuli di neve. 

La rottura dell'argine del fiume Panaro che ha prodotto una copiosa uscita d'acqua è avvenuta nel territorio comunale di Castelfranco Emilia, a poca distanza da Nonantola e da Modena. Sono state predisposte, nel rispetto della normativa vigente relativa all'emergenza covid, tre strutture dedicate all'accoglienza di eventuali sfollati: il PalaReggiani, la Palestra delle Scuole Guinizelli e la Palestra delle Scuole "Rosse". E' chiuso un tratto della ferrovia tra Castelfranco e Modena e sono state chiuse alcune strade: via Bonvino, via Viazza e via Tronco, che sono sott'acqua. Sul posto vigili del fuoco e protezione civile per assistere la popolazione. Aipo sta intervenendo sull'argine.

Da 48 ore i vigili del fuoco sono impegnati nel Centro-Nord in interventi di soccorso dovuti al maltempo che sta colpendo Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana. Oltre 2.200 gli interventi effettuati.

Un piccolo ponte su un torrente è crollato ieri sera a causa del maltempo nella zona di Belluno, facendo precipitare nel greto un mezzo dei vigili del fuoco, vuoto perché i tre occupanti si erano già messi al sicuro. E' accaduto ieri sera a Gosaldo, ma si è appreso stamane. Il ponte collega la frazione di Rent - rimasta isolata - ad un altro abitato di Gosaldo. Da ieri sera i pompieri hanno compiuto 130 interventi per il maltempo nel bellunese, 50 le squadre al lavoro.

Il fiume Panaro rompe gli argini, evacuazioni nel Modenese - Sono in corso le evacuazioni di abitanti nella zona tra Gaggio e Nonantola, nel Modenese, per la rottura dell'argine del fiume Panaro. Lo annunciano i vigili del fuoco, spiegando che sul posto sono state inviate sezioni operative dalla Toscana e dal Piemonte.

Interrotta ferrovia del Brennero - Per motivi di sicurezza la linea ferroviaria del Brennero è interrotta tra Bolzano e il confine di stato. Da ieri sera sono anche bloccate l'autostrada A22 in direzione nord tra Vipiteno e Brennero e la statale in entrambe le direzioni tra Colle Isarco e il confine di Stato. L'Austria per questo motivo attualmente non è raggiungibile tramite il valico. Numerose le località isolate in Alto Adige.

Allagamenti e frane in Sicilia, Eolie isolate - Due frane si son verificate nel Palermitano, sulle statali Palermo-Sciacca e Termini Imerese-Caccamo. La prima ha interessato il tratto nei pressi di Ponte Balletto, tra San Cipirello e Camporeale. Numerosi gli allagamenti a Palermo: a Mondello (nella zona di piazza Valdesi, viale Regina Elena e principe di Scalea), a Partanna Mondello, in via Messina Marine (nei pressi dell'ospedale Buccheri La Ferla). Chiusa al traffico via Imera. A Messina e provincia strade allagate e frane a Terme Vigliatore, a Basicò, Novara di Sicilia e Tripi. Fermi da ieri pomeriggio i collegamenti con le Eolie a causa del forte vento di Scirocco. Nella città dello Stretto l'amministrazione comunale ha disposto la chiusura dei cimiteri e delle ville comunali, dato che anche per oggi c'è un grado di allerta arancione. Rinviata la campagna di screening Covid-19 per gli studenti, prevista oggi e rimandata a domani. Sempre per il maltempo, a Messina, di nuovo chiuso il porto di Tremestieri. Le navi sono dirottate al porto storico e alla rada San Francesco, di conseguenza i tir attraversano il centro città. A Messina frane e allagamenti, evacuate alcune abitazioni.

A Roma disposta la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere - "La Protezione Civile di Roma Capitale ha disposto la chiusura degli accessi alle banchine del Tevere, sulla base dell'informativa del Centro Funzionale Regionale, emessa alle 4:05 del 6 dicembre, con la quale viene comunicato che, a seguito delle piogge che hanno interessato e interessano il bacino del fiume Tevere e dei suoi principali affluenti, si prevede che dal pomeriggio/sera di domenica 6 dicembre 2020 i livelli idrici del Tevere potranno interessare parzialmente le banchine del tratto urbano nelle zone più depresse. La quota iniziale di allagamento delle banchine del tratto urbano presso la stazione idrometrica di Ripetta è stata individuata a m. 7,00". Lo comunica il profilo Twitter ufficiale del Comune di Roma.

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/12/06/pericolo-valanghe-molto-forte-sulle-dolomiti-di-sesto_d69c0d10-289e-4a15-bc17-8497cf39659e.html

venerdì 10 ottobre 2014

Genova, meteo da allerta massima. Esonda pure il torrente Torbella.

Genova si sveglia dopo l'alluvione ANSA/PAOLO ZEGGIO (foto: ANSA)


Ma il sindaco Doria: "Mi limito a un fatto: l'allerta non è stata data".
La situazione meteo a Genova è critica, tanto da far scattare l'allerta massima fino a mezzanotte. La pioggia ha fatto tracimare il Torbella, il torrente che attraversa il popoloso quartiere di Rivarolo. Allagati strade e scantinati, l'acqua sta raggiungendo i primi piani. Livelli di guardia anche per il torrente Polcevera che attraversa la zona industriale di Cornigliano.
Intanto sale la tensione tra i cittadini. I residenti del quartiere del Fereggiano, già duramente colpiti durante l'alluvione del 2011, hanno aggredito e insultato gli agenti della Polizia municipale e i tecnici della Protezione civile che si sono recati nel quartiere per verificare il colmo di piena del torrente.
Dal canto suo, il sindaco di Genova Marco Doria indirà una giornata di lutto cittadino per i funerali di Antonio Campanella, l'infermiere morto nell'alluvione di stanotte. Il lutto cittadino "onora una persona e sottolinea come una volta di più la città sia stata profondamente ferita". Mentre il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha telefonato a un sacerdote della diocesi per manifestare la sua solidarietà.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è in costante contatto con il capo della protezione civile Franco Gabrielli sulla situazione a Genova. Il ministro dell'Ambiente Galletti auspica invece che non siano più tollerati ritardi e inefficienze nelle opere sul dissesto.
SCIACALLI IN AZIONE: ARRESTATI - Quattro persone sono state arrestate per aver portato a termine due furti in due negozi devastati dall'alluvione della notte scorsa. L'arresto è stato effettuato durante i servizi interforze antisciacallaggio in atto da ieri sera. Gli atti sono stati trasmessi al pm di turno Gabriella Dotto che adesso disporrà il processo per direttissima.
GUAI ALLA LINEA FERROVIARIA - Un treno diretto a Torino è uscito dai binari, probabilmente per una frana, a Fegino, una frazione di Genova. Il mezzo è rimasto in piedi e sono usciti dai binari i carrelli del locomotore e delle prime due vetture a causa di una frana. Si tratta, riferiscono Ferrovie dello Stato, del Freccia Bianca 9764 Roma-TorinoNon risultano feriti fra i circa 150 passeggeri a bordo mentre è stato confermato il ferimento leggero di un macchinista. In seguito all'incidente la circolazione fra Genova, Torino e Milano subirà rallentamenti e i treni viaggeranno sul percorso alternativo per Busalla e Ronco.
COME SI FORMANO LE CELLE TEMPORALESCHE - I forti temporali che si stanno abbattendo ormai da ore sulla città di Genova e sull'entroterra sono determinati da celle temporalesche estremamente intense che nascono in mare. Proprio davanti alla città di Genova le celle si formano a causa del vento di scirocco proveniente dalla Toscana che vengono 'bloccate' in mare dalla tramontana proveniente dal Passo del Turchino. Il radar meteorologico ha contato da ieri decine di celle provenienti dal mare aperto e in mattinata su Genova sei supercelle "di grande potenza - dicono dall'Arpal - si stanno dirigendo in fila indiana sulla città di Genova ma anche nell'entroterra". Le celle si stanno originando in mare aperto, ma non solo davanti a Genova. Occupano "uno spazio che va dalla provincia di Savona fino a quella della Spezia".
Il temporale su Genova? Imprevedibile. E' quanto afferma Giampiero Maracchi, climatologo dell'Università di Firenze. "Negli ultimi 20 anni - sottolinea - a causa dei cambiamenti climatici questi eventi estremi sono aumentati del 900%. I modelli matematici non hanno un grado di risoluzione tale da prevedere fenomeni puntuali, cioè che si abbattono in un unico punto nello spazio e nel tempo, come quello che si sviluppato in Liguria".
LA SITUAZIONE SUL TERRITORIO - Un morto, danni alla città e ai privati, scuole chiuse, palazzine evacuate. E un'allerta 2, il massimo livello di attenzione per la Liguria, emanato dopo 12 ore dall'inizio dei grandi temporali. Genova ancora una volta è prigioniera dell'acqua, del fango e delle polemiche per una allerta che è arrivata 12 ore dopo l'esondazioni dei torrenti. Dopo una nottata di piogge così intense che hanno colmato strade, torrenti e reso inutili le corse dell'uomo, continua a piovere.
Per l'Arpal, che partecipa al Coc convocato ieri pomeriggio dal Comune di Genova, "non siamo usciti dall'emergenza". Perché i temporali, di quelli che i meteorologi definiscono 'autorigeneranti', non danno tregua. Ieri sera, tra le 22 e le 23 sono caduti 150 mm d'acqua su un terreno ormai saturo. Oggi, 25 mm in un'ora e gli intervalli di tempo, tra un acquazzone e l'altro, si fanno sempre più stretti. Il Bisagno, che ha invaso un intero quartiere spazzando via uomini e cose, cresce ancora ma per adesso resta dentro gli argini. Anche il rio Fereggiano, la cui esondazione nel 2011 provocò sei morti, "sta reagendo - dice l'Arpal - ma resta sotto la fascia critica".
Sono meno di duemila i clienti interessati dalle interruzioni di corrente, residenti nei quartieri Foce Marassi e San Fruttuoso Molassana e nel comune di Montoggio, in seguito all'alluvione di Genova. Lo rende noto l'Enel, indicando che la sua task force sta lavorando ininterrottamente per ristabilire il servizio, riparare i guasti e liberare dall'acqua le cabine elettriche allagate con la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Genova. In servizio anche 5 gruppi elettrogeni. Al lavoro 110 tecnici in stretto contatto con le Sale di crisi, Comune e Prefettura.
LE POLEMICHE - E come sempre, allentata l'angoscia della notte, iniziano le polemiche. Perché non è stato emanato subito l'Allerta 2? Risponde l'assessore regionale alla protezione civile Raffaella Paita: "L'allerta meteo per l'alluvione di Genova non è stata data perché le valutazioni dell'Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l'allarme". E il sindaco Marco Doria: "C'è un sistema di protezione civile, di cui fa parte anche il Comune, per il quale spetta al Comune mettere in atto le procedure previste dai diversi livelli di allerta". Ma "stiamo ai fatti: l'allerta - dice Doria - non è stata emanata".

La procura intanto ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo per la morte di Antonio Campanella, l'infermiere genovese di 57 anni morto durante l'esondazione del Bisagno a Borgo Incrociati. Un atto dovuto, dicono in procura a Genova, la stessa dove è aperto un processo all'ex sindaco Vincenzi e a alcuni ex rappresentanti della protezione civile e del Comune per l'alluvione del 2011 che fece sei morti.
NOTTE DI PAURA - Il Bisano è esondato tra Molassana e Brignole. L'acqua ha invaso le strade circostanti trascinando via le auto parcheggiate. I Rio Feregiano ha rotto gli argini, travolgendo altre auto in sosta, cartelli stradali e allagando la zona dietro lo stadio Ferraris. Esondato anche lo Sturla, torrente del quartiere levante di Genova.
alluvione genova

I vigili del fuoco hanno effettuato almeno 250 interventi dalla serata di ieri
, soprattutto per soccorsi a persone, allagamenti, alberi abbattuti, piccole frane. Le squadre lavorano anche con l'ausilio di ruspe per il ripristino della viabilità. In località Montoggio il torrente Scrivia è esondato allagando strade e zone abitate. Immediato l'intervento con i sommozzatori che hanno salvato alcune persone rimaste intrappolate nelle proprie autovetture. Esondazioni di alcuni affluenti del fiume Bisagno hanno provocato allagamenti diffusi nei quartieri Molassana e Brignole. Esondati anche il fiume Sturla e il torrente Fereggiano. Il dispositivo di soccorso è stato potenziato con l'invio di sezioni operative dai Comandi di Savona, La Spezia, Firenze e Bologna, ulteriori sezioni sono in arrivo dai Comandi di Pisa e Milano. 200 i vigili del fuoco al lavoro.
Appello del Comune ai cosiddetti 'Angeli del fango': "Le persone che intendono prestare la loro opera volontaria nelle zone colpite dall'alluvione a Genova devono rivolgersi ai cinque Municipi cittadini". I punti di riferimento per i volontari sono i seguenti Municipi: Bassa Valbisagno in piazza Manzoni 1, Media Valbisagno in piazza dell'Olmo 3, Centro Est in via Garibaldi 9 Palazzo Galliera, Medio Levante in via Mascherpa 34 rosso e Levante in via Pinasco 7 dove saranno organizzati dagli operatori Aster.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: Se l'uomo decidesse di governare una nazione o un popolo con la logica della ragione, tutto funzionerebbe alla perfezione.

martedì 27 novembre 2012

Maltempo Toscana: nubifragi a Firenze, Livorno, Pisa.

Firenze




Allagamenti, trombe d'aria, bombe d'acqua: torna l'allerta maltempo in Toscana, colpita duramente dalle alluvioni di due settimane fa, che hanno provocato quattro morti in provincia di Grosseto. Nel Grossetano è tornato a piovere con intensità, e si sono registrati allagamenti nelle strade e nei sottopassi sia del capoluogo, che nelle zone colpite dall'alluvione del 12 novembre.
Firenze. Forti criticità si registrano a Firenze per la violenta ondata di pioggia che in poche ore si è abbattuta sulla città. Numerosi i sottopassi allagati e le strade che, in breve tempo, si sono trasformati in veri e priopri corsi d'acqua. Il violento temporale ha fatto ingrossare anche il torrente Mugnone.
La protezione civile di Firenze ha invitato tutti gli abitanti della zona del Mugnone a salire ai piani alti delle proprie abitazioni, a causa del rischio esondazione del torrente. Sulla città, infatti, si è abbattuto un violento nubifragio. Publiacqua, protezione civile e polizia municipale sono al lavoro a causa dei numerosi allagamenti segnalati in tutta la zona.
Livorno, Pisa e l'Aurelia. Disagi per allagamenti a strade e sottopassi anche a Livorno, dove i vigili del fuoco hanno ricevuto decine di chiamate per cornicioni pericolanti e infiltrazioni d'acqua. Sempre nel Livornese, a Rosignano Solvay, una tromba d'aria ha scoperchiato i tetti di diversi edifici e causato il crollo di alberi di pino. Allagamenti e disagi anche a Pisa, dove la pioggia abbondante ha allagato scantinati e negozi al piano terreno nella zona della stazione, vicino all'aeroporto e a Porta a Mare. Forti rallentamenti al traffico si registrano a Pisa e Livorno città, e sull'Aurelia. Anche a Firenze le strade iniziano ad essere gonfie d'acqua e si temono allagamenti se continuerà a piovere così intensamente nelle prossime ore.