Sembra Giorgia Meloni, in realtà è un Mario Draghi in una versione diversa. Sulla guerra agisce esattamente allo stesso modo e sulla politica economica non ne parliamo visto che questi scappati di casa che stanno al governo, applicano un'austerità più pesante rispetto a quella imposta dai falchi dell'UE.
Evidentemente non era abbastanza, serviva un altro messaggio per sciogliere ogni dubbio, far capire che nulla è cambiato e nulla cambierà. Infatti il governo Meloni si appresta a rispolverare un nome abbastanza noto: quel genio contemporaneo del generale Figliuolo sarà nominato commissario per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna dopo l’alluvione.
Entrano ed escono da un posto all'altro con una facilità disarmante; cambiano i governi ma i nomi restano sempre gli stessi. Chissà perché dove ci sono miliardi da maneggiare con cura, gira e rigira ci vanno sempre gli stessi. È una domanda che mi pongo quotidianamente.
Ovviamente non contano i risultati, nella nostra bellissima democrazia conta solo ed esclusivamente quell' "affidabilità" che garantisce sonni tranquilli al potere. Poi se non sei capace nemmeno di prendere una decisione senza contraddirti due secondi dopo o di saper spiegare il motivo per il quale le scelte prese, hanno prodotto risultati distastrosi, fa niente. Alla fine a piangere saranno sempre i cittadini, mica chi bazzica tra le stanze dorate.
Non c'è niente da fare, cambia tutto per non cambiare nulla. Delle volte sento dire che "la nostra democrazia ha gli anticorpi". Credo sia vero, la nostra democrazia ha gli anticorpi i quali si mettono in moto ogni qualvolta ci sia un reale pericolo di essere contagiati dalla vera democrazia. Altrimenti non si spiega come non vada più nessuno a votare. Ed effettivamente, pensandoci bene, a cosa serve votare se poi a prescindere da dove metti la croce ti ritrovi con gli stessi risultati e le stesse facce?
T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone
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