Chiunque tra di voi avesse pubblicato un post in cui afferma che il generale Vannacci ha il diritto di scrivere ciò che vuole, in ragione dell’art. 21 della Costituzione, è pregato di sostituire il vino con l’acqua, il mojito con il the e gli studi di Giurisprudenza con il corso di laurea triennale in Scienze teoriche dei giochi da spiaggia per persone intellettualmente poco dotate.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 22 agosto 2023
Avviso agli studenti di diritto costituzionale . - Prof. Guido Saraceni
venerdì 19 marzo 2021
L’etica dell’informazione. - Beppe Grillo
La transizione MiTe impone un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti.
Il cittadino ha diritto di essere informato sui contenuti.
Non è più tollerabile che il dibattito sui temi che interessano ai cittadini venga svilito da una sorta di competizione al ribasso dove vince chi urla più forte. Non è più accettabile che le immagini dei servizi e degli ospiti in studio vengano svilite con inquadrature spezzettate e artatamente indirizzate. Non è più ammissibile che l’ospite in trasmissioni televisive (rappresentante politico, esperto, opinionista, ecc) venga continuamente interrotto quando da altri ospiti, quando dal conduttore, quando dalla pubblicità, che determina il livello del programma fomentando la litigiosità ed immolando il rispetto della persona sull’altare dell’audience.
Questo modo di fare televisione non serve a informare, ma a propinare le posizioni degli editori o dei conduttori di turno e queste non interessano ai cittadini. Questa non è informazione, ma intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi.
D’ora in poi, per rispetto dell’informazione e dei cittadini che seguono da casa, chiediamo che i nostri portavoce, ospiti in trasmissioni televisive, siano messi in condizione di poter esprimere i propri concetti senza interruzioni di sorta per il tempo che il conduttore vorrà loro concedere, e con uguali regole per il diritto di replica, che dovrà sempre essere accordato.
Chiediamo, inoltre, che i nostri portavoce siano inquadrati in modalità singola, senza stacchi sugli altri ospiti presenti o sulle calzature indossate, affinché l’attenzione possa giustamente focalizzarsi sui concetti da loro espressi.
Poche regole, di buon senso oltre che di buona educazione, che se osservate consentiranno ai portavoce del M5S di presenziare a trasmissioni televisive con la giusta considerazione e il dovuto rispetto nei confronti dei telespettatori.
Il Blog di Beppe Grillo
venerdì 12 febbraio 2016
Io credo che.....
Io credo che all'eventuale Dio che ci ha creati poco importa se noi crediamo in lui e lo adoriamo, potrebbe, semmai, importargli che ci comportassimo bene tra noi, che agissimo secondo logica e con rispetto nei confronti di ciò che ci ha donato.
La chiesa non è altri che un'apparato creato da uomini che approfittano della fede per interesse personale, e la dimostrazione di quanto affermo è la fastosità e la ricchezza che la chiesa e i suoi rappresentanti ostentano in tutte le loro manifestazioni.
Se Dio esistesse non credo che vorrebbe essere rappresentato dagli uomini della chiesa, se ne vergognerebbe.
Cetta