Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 28 gennaio 2015
martedì 27 gennaio 2015
LA QUINOA: COS’È, COME SI CUCINA, PERCHÉ FA BENE (E NON FA INGRASSARE).
La quinoa è “la madre di tutti i semi”: proprietà nutrizionali elevate, bontà assicurata e versatilità in cucina.
Sapete perché è così buona e fa così bene? Ecco tutti i suoi segreti.
La quinoa è un alimento particolarmente dotato di proprietà nutritive.
Originaria del Sud America la quinoa è un alimento altamente digeribile,proteico e con poche calorie, dunque adatto ad ogni dieta, dal delicato sapore che ben si sposa con molte preparazioni.
Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco.
È anche un’ottima fonte di proteine vegetali.
Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi.
La quinoa, inoltre, è particolarmente adatta per i celiaci, in quanto è totalmente priva di glutine, perfetta sia per gli adulti sia per i bambini.
Tostando i semi di quinoa per qualche minuto prima di bollirli si incrementa notevolmente il sapore di questo “falso cereale“, perché non appartiene alla famiglia delle graminacee.
Può essere utilizzato come gli altri cereali, per preparare zuppe e minestre, o per accompagnare carne e verdure.
Può essere utilizzato come gli altri cereali, per preparare zuppe e minestre, o per accompagnare carne e verdure.
Calorie: 368 per 100 gr.
Idee per stupire: con broccolo, pinoli e zenzero creerete una ricetta perfetta per una cena tutta vegetariana!
Immagini: iStockphoto
Scoperto un sistema solare con 5 'sosia' della Terra
Potrebbe dimostrare che la vita nel cosmo è antichissima.
La vita nell'universo potrebbe essere non soltanto molto diffusa, ma antichissima. È lo scenario aperto dalla scoperta di 5 pianeti dalle dimensioni confrontabili a quelle della Terra. Questo sistema solare, antico oltre il doppio del nostro, si è formato infatti 11,2 miliardi anni fa. Annunciato sull'Astrophysical Journal, il risultato si deve al gruppo di ricerca guidato da Tiago Campante, dell'università britannica di Birmingham.
Il sistema solare 'd'epoca' ruota intono alla stella chiamata Kepler 444 è il più antico che si conosca con pianeti grandi quando la Terra. Quando è nato il nostro pianeta, 4,5 miliardi di anni fa, i mondi rocciosi di questo sistema avevano già una volta e mezzo l'età che ha la Terra oggi.
A scoprire 'l'anziano' sistema planetario è stato il cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, che ha individuato i 5 mondi alieni mentre transitavano davanti al disco della loro stella.
Per Campante la scoperta potrebbe avere implicazioni di vasta portata: ''ora sappiamo che i pianeti delle dimensioni della Terra si sono formati molto presto nella storia dell'universo, e questo potrebbe implicare l''esistenza di forme di vita molto antiche nella nostra galassia''. Oltre che sulle origini della vita nell'universo il risultato potrebbe fare luce sull'era in cui sono cominciati a formarsi i primi pianeti. ''Questa scoperta - rileva - potrebbe adesso aiutare a individuare quella che potremmo chiamare 'l'era della formazione dei pianeti'''.
Il sistema solare 'd'epoca' ruota intono alla stella chiamata Kepler 444 è il più antico che si conosca con pianeti grandi quando la Terra. Quando è nato il nostro pianeta, 4,5 miliardi di anni fa, i mondi rocciosi di questo sistema avevano già una volta e mezzo l'età che ha la Terra oggi.
A scoprire 'l'anziano' sistema planetario è stato il cacciatore di pianeti della Nasa, il telescopio spaziale Kepler, che ha individuato i 5 mondi alieni mentre transitavano davanti al disco della loro stella.
Per Campante la scoperta potrebbe avere implicazioni di vasta portata: ''ora sappiamo che i pianeti delle dimensioni della Terra si sono formati molto presto nella storia dell'universo, e questo potrebbe implicare l''esistenza di forme di vita molto antiche nella nostra galassia''. Oltre che sulle origini della vita nell'universo il risultato potrebbe fare luce sull'era in cui sono cominciati a formarsi i primi pianeti. ''Questa scoperta - rileva - potrebbe adesso aiutare a individuare quella che potremmo chiamare 'l'era della formazione dei pianeti'''.
Scienziati trovano geni alieni nel DNA umano. - John Stokes
Un gruppo di ricercatori che lavorano al Progetto Genoma Umano, capitanati dal Prof. Chang, hanno comunicato una sorprendente scoperta scientifica: credono che le cosìddette sequenze non codificanti del DNA umano, ovvero quello che si pensava essere Junk (spazzatura), non sono altro che il codice genetico di forme di vita extraterrestri.
PROGRAMMATORI EXTRATERRESTRI
di John Stokes
Le sequenze non codificanti sono comuni a tutti gli organismi viventi sulla Terra, dalle spore (muffe) fino ai pesci, come per l'uomo, nel DNA umano esse costituiscono gran parte del genoma totale, come asserisce il Prof. Sam Chang, il capo del Team di scienziati.
Sequenze non codificanti, originariamente conosciute come "DNA spazzatura", sono state scoperte anni fa, e la loro funzione è rimasta un mistero.
La stragrande maggioranza del DNA umano è di un altro Mondo.
Gli apparenti "geni spazzatura extraterrestre" possono solo godersi il viaggio.
Dopo un'analisi approfondita con l'aiuto di altri scienziati, programmatori informatici, matematici e altri ricercatori, il professor Chang si era chiesto se l'apparente "DNA spazzatura" fosse stato creato da una sorta di "programmatore extraterrestre".
Una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi.
"I pezzi alieni all'interno del DNA umano - osserva il professor Chang - hanno delle proprie vene, arterie e un proprio sistema immunitario che resiste con forza a tutti i nostri farmaci anti-cancro".
Il professor Chang stabilisce inoltre che "la nostra ipotesi è che una più alta forma di vita extraterrestre è stata impegnata nella creazione di una nuova vita e su pianeti diversi.
La Terra è solo uno di questi.
Forse, dopo la programmazione, i nostri creatori ci crescono allo stesso modo in cui noi cresciamo i batteri in piastre di Petri, non possiamo conoscere le loro motivazioni.
Potrebbe trattarsi di un esperimento scientifico, o di un modo di preparare nuovi pianeti alla colonizzazione, o si tratta di dare vita all'universo ".
Il Professor Chang indica inoltre che "se pensiamo in termini umani, questi programmatori extraterrestri, stavano molto probabilmente lavorando ad un super codice composto da diversi progetti, e questi progetti avrebbero dovuto produrre varie forme di vita per altri pianeti.
Sono state anche cercate diverse soluzioni.
Questo Super Codice o Grande Codice, una volta eseguito, non possiede una funzione, ma modificandone le parti e aggiungendone di nuove, una volta eseguito ancora, si possono ottenere dei miglioramenti, via via che ogni volta se ne aggiugono delle parti.
Il team del professor Chang conclude inoltre che, i "probabili programmatori extraterrestri" potrebbero aver avuto l'ordine di tagliare tutti i loro piani programmati e progetti avviati per il futuro, per concentrarsi sul" Progetto Terra " per rispettare una ipotetica scadenza.
I coordinatori del progetto Genoma Umano molto probabilmente, in modo frettoloso, possono aver dovuto ridurre drasticamente "il super codice" e consegnato un programma di base, già preimpostato, destinato alla Terra ".
Il professor Chang è solo uno dei molti scienziati e ricercatori che hanno scoperto altre origini extraterrestri all'umanità.
Chang e i suoi colleghi, mostrano che le lacune della "programmazione extraterrestre nel sequenziamento del DNA utilizzato sulla Terra, allo scopo di crearvi vita umana, ha prodotto una crescita senza logica nell'insieme di cellule dando vita a quelle che conosciamo come cellule cancerogene".
Chang indica inoltre che "quello che vediamo nel nostro DNA è un programma composto da due versioni: un codice grande e il codice di base.
Il dr. Chang afferma poi che "il programma completo del DNA" non era scritto in modo completo e corretto per la Terra.
E' ormai un dato di fatto già verificato nelle ricerche passate e che i geni da soli non sono sufficienti a spiegare l'evoluzione; ci deve essere qualcosa di più in gioco...
"Prima o poi - dice Chang - dobbiamo fare i conti con l'idea incredibile che ogni vita sulla Terra porta con se un pezzo genetico di un parente o cugino extraterrestre e che l'evoluzione non è quello che pensiamo che sia".
Il ''conflittuccio'' d'interesse del ministro #Boschi.
"Ormai è chiaro che in tema di conflitti di interessi Renzi e il suo governo hanno ben poco da invidiare al grande maestro, l'ex Cavaliere di Arcore.
Ora si scopre che il ministro Boschi è anche azionista della Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, istituto che ha fatto un balzo del 66% in Borsa per effetto degli annunci trapelati, a mercati aperti, da Palazzo Chigi sulla riforma delle maggiori banche regolate dal voto capitario.
Non bastava sapere che papà Boschi è vicepresidente della Popolare dell'Etruria, intermediario del credito presso cui lavora pure il fratello del ministro delle Riforme.
Adesso si scopre, dunque, che esiste anche un interesse formale diretto, seppur piccolo, della giovane Maria Elena nell'istituto.
E pensare che Boschi non si è neppure astenuta dal voto nella seduta del Cdm del 20 gennaio che ha approvato il decreto di riforma delle popolari.
Non ha nemmeno salvato ipocritamente la forma e ha finito per fare peggio di Berlusconi che, da premier, ogni tanto si alzava e usciva dal Consiglio dei ministri quando si decideva qualcosa sui suoi affari privati.
Noi abbiamo già annunciato un esposto a Consob sulle fughe di notizie che hanno sconvolto la Borsa sul finire della settimana scorsa.
Adesso faremo in modo che il governo venga a rispondere in Parlamento di questo modo protervo e arrogante di trattare le commistioni tra la cosa pubblica e gli interessi privati." M5S Parlamento
http://www.beppegrillo.it/2015/01/il_conflittuccio_dinteresse_del_ministro_boschi.html
lunedì 26 gennaio 2015
Scarola stufata con olive.
un cespo di scarola
una manciata di olive nere
una manciata di uvetta e pinoli
olio extra vergine di oliva qb
Elimina le foglie esterne e la parte terminale dal cespo di scarola, lavala con cura e trasferiscila in una pentola capiente con pochissima acqua.
Porta la pentola di scarola al bollore, lasciala cuocere per alcuni minuti e scolala ancora croccante.
Versa la scarola in padella insieme ad un filo d’olio, l’uvetta, i pinoli e le olive nere denocciolate e tritate grossolanamente. La tradizione vuole che in padella ci siano anche uno spicchio d’aglio, le alici, i capperi e un pizzico di peperoncino.
Chi li ama, li aggiunga.
https://www.facebook.com/RicetteEbolitane/photos/a.857851504275377.1073741839.417268045000394/870484583012069/?type=1&theater
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