sabato 19 novembre 2016

Io voto NO!



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Cercheranno di abbindolarvi facendovi credere che la Costituzione va cambiata per sbloccare la situazione di stallo nella quale ci hanno catapultati gli stessi che vogliono cambiarla, non credeteci, la Costituzione fu stilata con criteri avanguardistici.
Cambiando la Costituzione non si risparmierebbe nulla, i senatori continueranno ad esserci e ad essere pagati profumatamente, l'unica differenza è che verrebbero nominati dalla Camera dei deputati che acquisterebbe più potere decisionale;
Il CNEL è risultato un organo istituzionale inutile, perchè non lo hanno fatto funzionare, basterebbe farlo funzionare e diminuirne il numero gonfiato nel corso degli anni per "sistemare" i servi dei governanti del momento.
Le leggi si possono fare e modificare velocemente anche senza cambiare la Costituzione, basta avere la mente serena e una coscienza che spinga a farle bene secondo logica, morale ed etica.
In altri termini non va cambiata la Costituzione, va cambiato ciò che non funziona e sappiamo bene di che cosa stiamo parlando: vanno cambiati i governanti quando non sanno fare il loro lavoro,
va cambiata la legge elettorale che, con la scusa di generare un governo stabile, genera un governo oligarchico.
In sintesi, bisogna votare NO!
Cetta.

venerdì 18 novembre 2016

PERCHE' LE ELITE ODIANO LA RUSSIA. - ZEROHEDGE.COM

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Nel nostro precedente articolo The Secret Truth about Russia Exposed, abbiamo elaborato il sistema per il quale la Russia è un comodo avversario per i politici e in particolare per il Partito Democratico (n.d.T. americano), per creare un nemico che in realtà non esiste, in modo tale da distrarre e confondere gli elettori. Ma come con qualsiasi ‘nemico’, se bombardate un paese, potreste far incazzare alcuni abitanti. Come spieghiamo nel nostro best seller Splitting Pennies – il mondo non funziona come si vede in TV – in effetti, funziona in un modo più serrato come si vede su Zero Hedge(1). Anche se la Russia è semplicemente un Paese nel posto sbagliato al momento sbagliato (cosa che nel corso della storia russa sembra essere per loro un tema ricorrente) – c’è davvero una ragione per cui le élite odiano la Russia. Non è perché sono xenofobi, sebbene vi sia anche quest’aspetto, ciò avviene a causa di diversi fattori chiave che rendono la Russia un potere unico al mondo, rispetto a Paesi simili.
  1. La Russia è un paese indipendente. Non è possibile manipolare la Russia tramite telecomando esterno, come succede nella maggior parte dei Paesi. Alle élite ciò non piace! La Russia ha cacciato “Open Society” di Soros:
La Russia ha messo al bando un ente di beneficenza a favore della democrazia, fondato dal miliardario degli hedge fund George Soros, dicendo che l’organizzazione rappresentava una minaccia sia per la sicurezza dello Stato, sia per la costituzione russa. In una dichiarazione rilasciata lunedì mattina, l’ufficio del procuratore generale della Russia ha riferito che due rami della rete di beneficenza di Soros – la Open Society Foundations (OSF) e l’Open Society Institute (OSI) – sarebbero stati inseriti in una “stop list” di organizzazioni straniere non governative, le cui attività sono state ritenute “non gradite” da parte dello Stato russo.
  1. Non è facile azzoppare la Russia, per mezzo di vie clandestine, sia che si tratti della CIA, dell’MI6(2), o di un conflitto militare vero e proprio. Da parte di alcuni altri Paesi BRIC(3), il che tuttavia non è il caso. Dite quello che volete sull’esercito russo, ma esso è alla pari e, in molti casi avanzato, rispetto all’esercito degli Stati Uniti. E questa non è un’opinione, è il parere degli alti comandanti militari statunitensi:
Verso la fine del mese di settembre, vi abbiamo reso pubblico l’articolo “US Readies Battle Plans For Baltic War With Russia”, in cui abbiamo descritto una serie di esperimenti mentali, intrapresi dal Pentagono, nel tentativo di determinare quello che sarebbe il probabile risultato, nel caso qualcosa risulti terribilmente “sbagliato”, nel percorso per far approdare gli Stati Uniti in una guerra calda con la Russia nei Balcani.
I risultati di questi esperimenti mentali non erano incoraggianti. Come promemoria, ecco come Foreign Policy hariassunto tali esercizi:(n.d.T. manca un pezzo di testo già nella versione originale)
  1. La cultura russa, e la lingua, è troppo complessa per l’”élite” di livello medio che finge di essere internazionalmente ben competente, perché aveva studiato francese per un paio di semestri. Ad esempio, quando il diplomatico Clinton (n.d.T. Hillary) era Segretario di Stato, ha proposto il reset che è stato tradotto con il significato opposto … ooops.
“Vorrei darvi un piccolo regalo, che rappresenta quello che il presidente Obama e il vicepresidente Biden mi hanno riferito, e cioè: ‘Vogliamo ripristinare il nostro rapporto, e così lo faremo insieme.’ …
“Abbiamo lavorato duramente per ottenere il giusto impegno da parte russa. Pensate che l’abbiamo ottenuto?” lei (n.d.T. Hillary Clinton) ha chiesto a Lavrov, ridendo. “Ha sbagliato la pronuncia”, ha detto Lavrov, dato che entrambi i diplomatici ridevano.
“Dovrebbe essere “perezagruzka” [la parola russa per reset]”, ha riferito Lavrov. “Se si dice ‘peregruzka,’ significa ‘sovraccarico.'”

Sì, è quasi una certezza che se la Clinton, per qualche terribile destino sarà presidente, allora ci sarà la guerra nucleare. Le guerre sono state avviate a causa di errori molto più sottili. Si potrebbe pensare, che la Clinton abbia un consulente che VERIFICASSE CIO’, prima di presentarlo in una cerimonia pubblica, di fronte ai giornalisti? Quanto si può essere più palesemente così poco professionali? Se i politici lavorassero nel settore privato, non durerebbero un solo giorno! In che modo le persone fanno carriera finora in politica?
  1. Chiaro e semplice, le élite non controllano la Russia. Mentre ci sono canali secondari di oligarchi russi che lavorano direttamente con gli interessi dei Rothschild occidentali, per esempio, semplicemente non hanno lo stesso livello di controllo come quello dei Paesi europei, come per esempio la Germania. O un altro buon esempio è la Cina, c’è questo discorso fanatico che la Cina possa disfarsi dei buoni del Tesoro americano e bla bla bla, il fatto è che la Cina è completamente dipendente dagli Stati Uniti e dai dollari americani, e così sarà per il resto della nostra vita. Forse nei 1000 anni della dinastia Dong ancora a venire governerà il mondo, ma ciò non accadrà presto.
La Russia è una delle culture più altamente fraintese in Occidente. Il che è strano, perché la Russia somiglia di più all’America, rispetto a qualsiasi Paese europeo:
  • Sia la Russia, sia l’America condividono enormi aree con ampio territorio non sviluppato
  • Sia la Russia, sia l’America hanno maggioranze cristiane prevalentemente bianche (anche se negli ultimi decenni, l’America cerca di essere di più un melting pot, considerando che la Russia favorisce la pulizia etnica)
  • Sia la Russia, sia l’America hanno combattuto contro Hitler e i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, evento che ha determinato gli ultimi 60 anni
Ci sono state numerose situazioni interessanti in cui la Russia ha aiutato l’America e America ha aiutato la Russia su una serie di livelli, per saperne di più si vedano i seguenti libri:
Wall Street e la rivoluzione bolscevica. Armand Hammer: The Untold Story


Ancora più interessante, durante l’amministrazione Nixon, Kissinger pungolava Nixon a collaborare con la Russia il che, nella visione di Kissinger, avrebbe creato un’alleanza inarrestabile, e nessuno avrebbe potuto competere con un tale asse di superpotenza. Ma, ciò non è successo, dato che sono stati i ‘neocon’ ad essersi schierati contro, per lo più cattolici polacchi che avevano un po’ di paura genetica profonda di ogni cultura che utilizza l’alfabeto cirillico. Nixon invece ha scelto la Cina (che errore!) e ha creato Forex. Ma il punto è che, per mezzo di un piccolo slittamento del destino, la “Cina” potrebbe essere stata, in questa realtà alternativa di Kissinger, il ‘Grande Nemico Malvagio’ che ha piratato le nostre elezioni, il costo del petrolio sarebbe stato dieci centesimi al gallone(4) mentre guidiamo sull’autostrada che unisce l’Alaska alla Siberia senza alcun limite di velocità, e non avremmo avuto bisogno di far la guerra con il Medio Oriente.
Per ulteriori informazioni sul modo in cui il mondo funziona davvero, si veda il libro Splitting Pennies, oppure si veda Fortress Capital Trading Academy.

  • Zero Hedge è un blog scritto in inglese che riguarda la finanza, il quale aggrega le notizie e presenta opinioni editoriali, provenienti da fonti originali ed esterne. Zero Hedge è stato tratteggiato, nell’ambito dei media, come cospirativo, anti-establishment e pessimistico, produttore, occasionalmente, di informazioni erronee.
  • Il Secret Intelligence Service (SIS) è l’agenzia di spionaggio per l’estero della Gran Bretagna. È più comunemente noto con il nome di MI6 (Military Intelligence, Sezione 6). Dipende dal Foreign Office ed è sotto la formale direzione del Joint Intelligence Committee (JIC).
  • BRIC è un acronimo utilizzato in economia internazionale per riferirsi congiuntamente a: Brasile, Russia, India e Cina. Questi paesi condividono una situazione economica in via di sviluppo, una grande popolazione (Russia e Brasile centinaia di milioni di abitanti, Cina e India oltre un miliardo di abitanti ciascuna), un immenso territorio, abbondanti risorse naturali strategiche e, cosa più importante, sono stati caratterizzati da una forte crescita del prodotto interno lordo (PIL) e della quota nel commercio mondiale, soprattutto nella fase iniziale del XXI secolo.
Sono nati in seguito anche gli acronimi BRICS con l’aggiunta del Sudafrica e BRICST con l’aggiunta della Turchia.
  • Negli Stati Uniti si usa il gallone americano (S. gal) o U.S. liquid gallon:1 U.S. liquid gallon = 3,785411784 L

globalintelhub
Fonte: www.zerohedge.com
Link: http://www.zerohedge.com/news/2016-10-27/why-elite-hate-russia
Traduzione per www.comedonchisciotte a cura di NICKAL88

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=5339

Fisco: indagato a Roma Alfio Marchini.

Alfio Marchini © ANSA


Sono 23 i provvedimenti della Procura di Roma nell'inchiesta che ha portato oggi a una serie di perquisizioni presso un gruppo di societa' collegate alla Methorios Capital spa.


C'è anche Alfio Marchini tra i 23 indagati della Procura di Roma nell'inchiesta che ha portato oggi a una serie di perquisizioni presso un gruppo di societa' collegate alla Methorios Capital spa, direttamente collegata all'ex candidato sindaco della capitale.  Nei confronti di tutti gli indagati il reato contestato e' quello di concorso in false comunicazioni sociali delle societa' quotate, in ordine ai bilanci (consolidato e di esercizio) della Methorios chiusi al 31 dicembre 2014 e 2015. Marchini, in particolare, e' sotto inchiesta per lo stesso reato riferito al bilancio, chiuso al dicembre 2015, della societa' Imvest spa. Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Rodolfo Sabelli, è stato avviato dopo la denuncia presentata il 4 ottobre scorso da Andrea Suriano, vicepresidente del cda e consigliere di Methorios e tra gli indagati, "da cui emerge - si legge nel decreto di perquisizione - un grave ed univoco quadro indiziario in ordine alla commissione dei reati", riferiti all'approvazione di bilanci di societa' quotate all'Aim Italia. Dalle verifiche "è emerso che nei bilanci e altre comunicazioni dirette ai soci e al pubblico sono stati consapevolmente esposti fatti materiali non rispondenti al vero e che e' stata omessa la comunicazione al mercato di fatti materiali rilevanti circa la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Methorios"


Scoperta italiana choc: "Dna 'alieno' in un malato di leucemia acuta su 2".

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C'è del Dna 'alieno' nelle cellule cancerose di oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta, una famiglia di tumori del sangue che solo in Italia fa registrare ogni anno 2 mila nuovi casi. La scoperta, di quelle probabilmente destinate a cambiare la storia della medicina oncoematologica, è tutta italiana - milanese - e appare oggi su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature.

Uno studio che ha portato a conclusioni inedite e inaspettate"Scioccanti" a detta degli stessi autori che nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso: "Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute", spiega all'AdnKronos Salute Roberto Cairoli, direttore dell'Ematologia dell'Asst meneghina, coordinatore del lavoro insieme ad Alessandro Beghini del Dipartimento di scienze della salute dell'università Statale del capoluogo lombardo.

"Non ci ho dormito la notte - confessa lo scienziato - Abbiamo sottoposto il lavoro il 1 giugno e la pubblicazione è arrivata oggi, dopo verifiche approfonditissime da parte di referee internazionali". La sequenza misteriosa 'abita' nel gene che codifica per una proteina chiamata WNT10B, sovraespressa nella cellula leucemica. Per capire "da dove viene, come ci arriva e chi ce la porta" si aprono "diverse ipotesi ancora tutte da esplorare", precisa Cairoli. Ma una delle piste da seguire è quella microbiologica: un virus o un batterio, di certo un organismo non umano.

Cairoli ripercorre la storia che ha portato al sorprendente risultato. "In un primo momento - racconta l'ematologo, responsabile della parte clinica del lavoro, diretto da Beghini per la parte accademica - abbiamo visto che le cellule leucemiche sovraesprimevano WNT10B". Già in uno studio di 4 anni fa, sempre a firma delle 2 équipe milanesi, si era osservato che la proliferazione cellulare incontrollata, tipica dei meccanismi tumorali, presentava un'iper-espressione della stessa proteina. "E siccome dietro una proteina c'è sempre un gene che la codifica - ricorda Cairoli - ci siamo focalizzati sulla corrispondente porzione di Dna".

In altre parole "siamo andati a ritroso - sottolineano Cairoli e Beghini - chiedendoci chi impartisse l'ordine in grado di attivare un loop autoproliferativo senza interruzione. Grazie a una serie di tecniche di biologia molecolare molto avanzate, usate solo in pochi centri a livello mondiale, siamo quindi riusciti a identificare una variante dell'oncogene WNT10B e lo abbiamo studiato". Un'opera 'certosina' che si è avvalsa del "prezioso contributo" di Francesca Lazzaroni, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di scienze della salute dell'università degli Studi di Milano, e di Luca Del Giacco, ricercatore del Dipartimento di bioscienze dell'ateneo.

Ed ecco spuntare "l'intruso": nell'area 'interruttore', cioè quella che regola l'accensione o lo spegnimento del gene, è stata individuata una sequenza di nucleotidi (i 'mattoni' che compongono il Dna) che sicuramente non è di origine umana. "In questo - puntualizzano i ricercatori - ha giocato un ruolo fondamentale anche l'uso di sequenziatori automatici diciamo un po' 'vintage'. E' stata la nostra fortuna, perché i macchinari di ultima generazione avrebbero scartato le sequenze non umane in automatico senza neppure analizzarle".

"Il confronto con tutti i database delle sequenze nucleotidiche umane non ha prodotto alcuna corrispondenza con la sequenza misteriosa riscontrata - prosegue Cairoli - Abbiamo dunque a che fare con una sequenza aliena inserita in un Dna umano". La scoperta è "importantissima", assicurano gli scienziati, pur non nascondendo "perplessità e qualche paura" per il lavoro ciclopico che si apre: "Negli anni a venire - evidenziano - servirà tutta una serie di approfondimenti per risalire alla specie a cui appartiene questa sequenza nucleotidica". Un 'corpo estraneo' in cerca di identikit, un 'oggetto non identificato' al quale va dato un nome.

La fase di matching, ossia di confronto con tutte le sequenze non umane note, sarà molto complessa e "richiederà necessariamente la collaborazione con enti di ricerca internazionali che mettano a disposizione banche di Dna non umano molto vaste". Un'impresa ancora più cruciale considerando un'altra correlazione trovata dal team meneghino: la stessa alterazione genetica si riscontra anche in alcune cellule di cancro del seno. In questo senso "le evidenze sono al momento meno approfondite", ma si tratta di un input di ricerca che potrebbe delineare "novità importanti" anche per il 'big killer in rosa'.

Nel frattempo, tra le corsie di Niguarda e i corridoi della Statale le ricadute della scoperta sul trattamento della leucemia mieloide acuta sono ritenute "promettenti": si è infatti identificato all'interno del gene WNT10B delle cellule leucemiche "un nuovo target per lo sviluppo di nuove, future terapie intelligenti a bersaglio molecolare". Per Cairoli "il sogno è impedire 'il matrimonio con l'alieno', ovvero fare in modo che la cellula sana non subisca la perturbazione di questa sequenza nucleotidica anomala". Oppure, se le 'nozze' avvengono, "cercare di limitarne il più possibile i danni".

Lo studio 'made in Milano' è un esempio vincente di ricerca italiana pubblica e indipendente. "Un lavoro completamente autofinanziato - tengono a dire da ospedale e ateneo - possibile anche grazie al sostegno del volontariato": dell'Associazione malattie del sangue di Milano - fondata e presieduta dalla storica primaria ematologa di Niguarda Enrica Morra, "mamma scientifica" di Cairoli che ne ha ereditato il timone alla guida del reparto - e dell'associazione Cho-Como Hematology and Oncology, fondata dallo stesso Cairoli nei suoi anni di primario all'ospedale Valduce.

Le leucemie mieloidi acute sono malattie con una prevalenza di casi maschile e un picco di insorgenza dopo i 60 anni. "Considerandole in tutti i tipi, in ogni fascia d'età - stima Cairoli - possiamo dire che oggi curiamo bene circa il 40-45% dei pazienti. Questo però vuol dire che, a seconda dell'età e del tipo di leucemia, ci sono malati con una probabilità di cura del 90-95% e altri con appena il 10-15% di chance". E' soprattutto per questi ultimi che si auspicano ulteriori progressi, in una branca della medicina - l'oncoematologia - che ha potuto vantare negli ultimi decenni successi fra i più grandi e insospettabili in passato.
A far sperare in un impatto positivo del nuovo lavoro c'è infine un ultimo elemento: "I pazienti che presentano la sequenza genetica aliena - conclude Cairoli - non sono quelli a prognosi migliore, né quelli in cui il tumore è secondario a chemio o a radioterapia". Potrebbero essere loro, i malati più 'difficili', a beneficiare maggiormente di questa scoperta al 100% tricolore.

Referendum, da Pescara a Brindisi i posti da scrutatore in mano a parenti, amici e congiunti di consiglieri e assessori. - Andrea Tundo

Referendum, da Pescara a Brindisi i posti da scrutatore in mano a parenti, amici e congiunti di consiglieri e assessori

Se nel capoluogo abruzzese il vicesindaco aveva indicato la figlia, in Puglia sono stati chiamati nipoti, genitori, generi e fratelli. Rifiutata la scelta per sorteggio, i partiti - con rare eccezioni - si sono spartiti i 185 nominativi disponibili. Per tutti la giustificazione varia dal "no comment" al "non lo sapevo".

Il prossimo 4 dicembre, nei seggi elettorali si accomoderà un codazzo di parenti e amici. Da Pescara a Brindisi, passando per Taranto – dove il sindaco ha minacciato le dimissioni e parlato di ‘clientelismo’ – la situazione non cambia di una virgola. Se nel capoluogo abruzzese c’era cascato il vicesindaco, nominando la figlia, nel comune pugliese sono diversi consiglieri comunali a scivolare sulle indicazioni per gli scrutatori del referendum. Nonostante la contrarietà della prima cittadina Angela Carluccio, che ha scelto per sorteggio il 25% degli scrutatori di sua pertinenza, gli altri componenti della commissione elettorale hanno fatto muro: “Meglio la nomina diretta da parte dei consiglieri”. Così, spulciando i 185 nomi dei cittadini che domenica 4, a Brindisi, si occuperanno di contare i  e i No e di garantire la regolarità del voto,ilfattoquotidiano.it è riuscito ad accertare almeno sette casi di parentela, ma non è escluso che siano di più.
Nella lista pubblica approvata dalla commissione elettorale – di cui fanno parte, oltre alla Carluccio, i consiglieri Luigi Sergi e Giampiero Epifani per la maggioranza e Antonio Pisanelli per l’opposizione – compaiono il nipote dell’assessore all’Urbanistica Gianpiero Campo, la mamma del consigliere di maggioranza Pasquale Lupertiex assessore all’Urbanistica durante la precedente giunta, indagato per turbata libertà nella scelta del contraente. Non solo: ci sono anche il nipote di Epifani e la figlia di un altro sostenitore della giunta Carluccio, Maurizio Colella, che ilfattoquotidiano.it ha più volte cercato telefonicamente nella giornata di martedì.
Un capitolo a parte merita Antonio Pisanelli, vero e proprio recordman. Come Epifani fa parte della commissione elettorale, ma per l’opposizione. Ha votato a favore della composizione della lista su nomina dei consiglieri “per scelta politica, così da mettere in difficoltà la maggioranza”. Scelta legittima, se non fosse che tra le persone nominate compaiono sua sorella, il genero e la sorella di quest’ultimo. La ‘difesa’ di tutti protagonisti varia dal “a mia insaputa” al “no comment” passando per il “non li ho indicati io” di Pisanelli che si difende: “Tra i sorteggiati c’era mio figlio e ho chiesto di rimuoverlo dalla lista”. Ma dal punto di vista procedurale è la commissione, di cui fa parte, a ‘vidimare’ le indicazioni, scegliendo di fatto gli scrutatori. E tutti gli altri parenti (acquisiti e non) sono rimasti dov’erano.
Come sarebbe andata a finire, del resto, lo avevano anticipato nove consiglieri, rifiutandosi di proporre i nominativi. Sia i cinque esponenti del gruppo Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto che gli eletti del Movimento Cinque Stelle e della civica Brindisi Bene Comune hanno fatto muro contro la scelta della Commissione elettorale. “Sempre peggio, sempre le stesse pratiche. Ancora una volta si è proceduto con l’indicazione diretta alla nomina. È una brutta pratica che a Brindisi si continua ad utilizzare – denunciavano i consiglieri di BBC Giuseppe Cellie e Riccardo Rossi – con una vera e propria spartizione tra i consiglieri comunali che indicano 5 scrutatori a testa senza alcun criterio se non la totale discrezionalità”.
E le nomine alle quali hanno rinunciato i 9 consiglieri? Sono state spartite tra chi ha avallato il sistema scelto dalla commissione, un modus operandi possibile grazie a una legge del 2006. “La responsabilità ricade in primis sulla sindaca perché non è stata in grado di convincere la sua maggioranza sull’opportunità di procedere al sorteggio. A Taranto, il sindaco Ippazio Stefano ha almeno minacciato di dimettersi visto che la sua giunta non ha sposato la sua linea – afferma il gruppo consiliare del M5S – del resto, scopriamo l’acqua calda: non ci aspettavamo nulla di diverso. Chiederemo a breve che vengano resi noti il criterio di designazione e i nomi indicati da ciascun consigliere”.

Ordinata ibernazione 14enne con cancro.



L'aveva chiesto lei nella speranza di essere 'risvegliata'.

Ibernata post-mortem su sua richiesta: battaglia legale senza precedenti in Gran Bretagna dove una 14enne, malata terminale di cancro, ha ottenuto dai giudici che il suo corpo fosse conservato e non sepolto nella speranza di essere un giorno "risvegliata" e guarita con nuove cure. Lo riporta la Bbc: il verdetto, emesso poco prima del decesso della ragazza a ottobre, è stato reso pubblico ora dopo che il corpo, portato negli Usa, è stato congelato tramite "criogenesi".

Nuova Zelanda,terremoto ha sollevato il fondo marino di 2 m.

                        Le deformazioni del fondale marino provocate dal terremoto del 13 novembre in Nuova Zelanda 
    (fonte: Anna Redmond/Facebook)

Effetto che non sorprende nel caso di un sisma così violento.


Il terremoto del 13 novembre in Nuova Zelanda ha sollevato il fondale marino di 2 metri. Lo conferma all'ANSA Alberto Michelini, sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

''E' un dato non sorprendente, vista la dimensione dell'evento. Il terremoto, le cui stime ora si fanno più accurate e ci dicono che la magnitudo è stata di 8.0-8.1, è stato molto forte - rileva il sismologo - ed è avvenuto su una faglia lunga centinaia di chilometri, in corrispondenza della linea di costa''. 

La rottura di una faglia di ''solito procede ad una velocità di 2 chilometri al secondo. In questo caso è avvenuta in poco più di 2 minuti, da Sud verso Nord-Est''. Quello che si vede ora in certe parti della costa dell'Isola del Sud, conclude, ''è un cambiamento della linea di costa, con variazioni sul livello del mare fino a 2 metri''.