La Festa del Cazzaro. “Notte serena Amici, oggi non c’è un cazzo da festeggiare” (Matteo Salvini, Twitter, 2.6.2013). “#Buonadomenica e buona #FestadellaRepubblica, Amici. Orgoglioso di poter esercitare il mio ruolo di governo sempre a difesa dell’Italia! #2giugno” (Salvini, 2.6.2019). “Apprendiamo dalla stampa che ci sarebbe stata negata l’autorizzazione a deporre una corona di fiori all’Altare della Patria il 2 giugno. Non si può neanche onorare la memoria ed il valore dei Militari italiani caduti per difendere la Patria? Alla faccia della democrazia…” (Salvini, Twitter, 2.6.2020). É l’evoluzione della specie.
Unità nazionale. “Salvini: ‘Criminale è il governo’” (Libero, 27.5). “Salvini chiama Mattarella dopo il discorso di Conte: ‘Pietra tombale sul dialogo… Dal governo ci aspettiamo risposte, ascolto e soluzioni, non insulti’” (Agi, 11.4). Lui vorrebbe tanto dialogare, ma purtroppo quel Conte insulta.
La voce del padrone. “Questa politica rischia di fare più danni del Covid” (Carlo Bonomi, presidente Confindustria, Repubblica, 31.5). Ma solo perchè la Confindustria è fuori concorso.
Coerenzi. “È una cosa schifosa che Salvini abbia tenuto in mare dei poveri disgraziati. Ma non sono io che devo decidere se ha commesso un reato, io devo decidere se deve andare a processo. E voterei sì” (Matteo Renzi, leader Iv, Twitter, 23.1). “Open Arms, no della giunta al processo: i renziani ‘salvano’ Salvini” (Il Sole 24 ore, 26.5). Chi è che è una cosa schifosa?
Obituary. “Come battere le fake news. Controffensiva culturale contro le bugie, non basta smentirle una per una” (Gianni Riotta, La Stampa, 25.3). Bisogna proprio non scriverle. Quindi si ritira?
Choc. “Berlusconi vuole lo choc fiscale” (il Giornale, 25.5). Non avrà mica deciso di pagare le tasse?
Il senzatetto. “Il piano casa di Berlusconi” (il Giornale, 31.5). Avete capito bene: il piano casa di Berlusconi. La battuta scrivetela voi.
Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare. “Le dico una cosa. Ero il 1° maggio al Ponte Morandi e ho capito perfettamente come funziona il ‘modello Genova’ di sviluppo economico” (Maria Elisabetta Alberti Casellati, FI, presidente del Senato, Corriere della sera, 30.5). Capo-varo, vado? Vadi, contessa, ma un po’ più a destra!
Folli. “Quanto può valere una riforma del Csm … affidata a un ministro come Bonafede appena scampato per il rotto della cuffia alla sfiducia parlamentare?” (Stefano Folli, Repubblica, 26.5). Quindi: le opposizioni presentano una mozione di sfiducia contro un ministro per farlo dimettere, il Parlamento le respinge, il ministro resta ministro, ma non deve più proporre riforme perchè Folli rosica.
Disegni. “C’è un disegno per colpire la magistratura” (Luca Poniz, presidente dimissionario dell’Anm, 26.5). E questa volta i disegnatori sono tutti magistrati.
La mossa del ronzino/1. “’Perchè ho lasciato il Pd? È troppo giustizialista’. Matteo Renzi si sfoga nel suo nuovo libro ‘La mossa del cavallo’” (Libero, 31.5). Uahahahahahah.
La mossa del ronzino/2. “Renzi: una nuova Tangentopoli? La politica vigili” (Corriere della sera, 31.5). Ma soprattutto vigilesse.
La mossa dell’acciuga. “Comune, altolà delle Sardine: ‘No Raggi-bis’” (Repubblica-cronaca di Roma, 31.5). Brrr, che paura.
Aurelia, Cassia, Appia e Raggia. “Virginia Raggi ha fatto più strade degli antichi romani” (Paolo Ferrara, consigliere comunale M5S a Roma, Facebook, 25.5). Slurp.
Aurelia, Cassia, Appia e Raggia. “Virginia Raggi ha fatto più strade degli antichi romani” (Paolo Ferrara, consigliere comunale M5S a Roma, Facebook, 25.5). Slurp.
L’uomo giusto. “Oggi come oggi se volessi tornare in politica lo farei a un patto solo: guidare la mia città. Penso di avere tutte le possibilità: l’intelligenza, la preparazione, la cultura, per poterlo fare” (Massimo Ghini, attore, 28.5). Tecnicamente, si chiama autopompa.
I governi della settimana. “Ecco il lodo Giachetti: schiaffo al premier e mano tesa alla Lega. Il renziano: darei a Giorgetti la guida di un comitato per varare il dl Rilancio” (il Giornale, 24.5). “Possibile un altro premier: Di Maio avverte Conte” (La Verità, 24.5). “Il Soviet di Giuseppi”, “L’Italia di Giuseppi assomiglia all’Urss” (La Verità, 26.5). “La maggioranza nella palude” (Claudio Tito, Repubblica, 27.5). “Salvini: autunno caldo, Conte cadrà” (Il Messaggero, 27.5). “Bonaccini, le vere ragioni della corsa alla premiership” (La Stampa, 27.5). “In un giorno 30 manifestazioni contro Conte” (Libero, 31.5). “Coro unanime: intellettuali e piazze mai così uniti contro il premier”, “Franceschini cerca un’altra maggioranza” (il Giornale, 30.5). “Anche gli intellettuali lanciano l’allarme: ‘Giuseppi se ne vada o non ne usciremo’” (La Verità, 31.5). “Adesso alle toghe tocca indagare il premier” (Libero, 31.5). “’Il Tempo’ spara: è se Conte fosse il candidato sindaco di Roma di Pd e M5S? Sarebbe una carta per spedire Giuseppi lontano da Palazzo Chigi” (Dagospia, 31.5). Quindi ci siamo: ormai è fatta.