Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 24 aprile 2014
Acciaierie Lucchini, Piombino. - Sara Paglini
Scrive Davide Guglielmi ...a proposito della visita di Beppe il prossimo sabato a Piombino, davanti alla Lucchini, ....
scrive: "questa e' volgare propaganda politica....se gli interessava al sig. Grillo sarebbe venuto prima alla "Lucchini" invece di andare alla sua bella villa al mare di Bibbona..e non solo ora che la cosa e' su tutti i giornali e televisioni..... Vediamo come la risolve ora il Grillacchiotto...visto che ha la soluzione per tutto....!! ( lo spero vivamente...anche se ne dubito... )
scrive: "questa e' volgare propaganda politica....se gli interessava al sig. Grillo sarebbe venuto prima alla "Lucchini" invece di andare alla sua bella villa al mare di Bibbona..e non solo ora che la cosa e' su tutti i giornali e televisioni..... Vediamo come la risolve ora il Grillacchiotto...visto che ha la soluzione per tutto....!! ( lo spero vivamente...anche se ne dubito... )
e questa e’ la mia risposta:
... Un chiarimento per Davide Guglielmi, Piombino e' una città in ginocchio, e tu, probabilmente vivi da vicino la cosa.... Come movimento politico che si basa sull'attivazione e sulla partecipazione attiva dei cittadini, mi sento di informarti che io insieme agli attivisti della città e insieme a molti altri cittadini, abbiamo preso a cuore da molto la situazione della Lucchini, o meglio, la situazione dei lavoratori della Lucchini. ma non solo, abbiamo presenziato in più occasioni nella città di Piombino fianco a fianco agli operai . Iniziando a conoscerli meglio durante la loro manifestazione a Roma dello scorso anno in maggio.... Precisamente il 7 maggio 2013, quando vennero a parlare con la presidente Boldrini, che a quanto pare non si prodigò' più di tanto . personalmente ho visto la realtà della fabbrica, dopo che abbiamo fatto un'ispezione all'interno della zona a caldo il 29 settembre 2013, nella zona in cui si cola il minerale, l'altoforno. Ho portato all'interno del senato della repubblica la voce dei lavoratori della Lucchini, puoi trovare in rete gli interventi, io insieme ad altri portavoce del Moviemento, e abbiamo chiesto al ministro Poletti un'audizione il 10 marzo scorso, a cui ad oggi non ci è stata ancora data risposta. Tutte queste notizie, naturalmente non le leggerai nei giornali e nemmeno le sentirai in TV, in quanto il PARTITOUNICO Renzi Berlusconi (e aggiungerei anche il partito unico dei sindacati) non hanno nessun interesse a far conoscere alle persone l'operato del Movimento. Beppe e ' , e sarà capace di alzare l'attenzione mediatica, ma la volontà di rivoluzionare un sistema TOCCA ALLA COSCIENZA DI OGNUNO DI NOI. , un sistema che NULLA DI BUONO HA FATTO PER I LAVORATORI ad oggi va FERMATO. Sabato sarò ancora a Piombino, insieme a molti altri portavoce tra camera e senato. C'ero anche martedì , cioè 2giorni fa, naturalmente senza riflettori ne lacchè mediatici di turno, ... Mi auguro che moltissimi lavoratori e moltissimi cittadini si rendano conto che un sistema non si può cambiare sperando in un salvatore..... Ora c'è' da combattere tutti insieme , togliendoci il prosciutto dagli occhi, andando oltre gli spot elettorali delle FALSE 80 euro al mese.... E soprattutto chiedendoci come mai in questo paese in 20 anni , i lavoratori sono sempre stati più indeboliti e svuotati dei loro diritti. Un caro saluto e ci vediamo in piazza Lucchini sabato.
... Un chiarimento per Davide Guglielmi, Piombino e' una città in ginocchio, e tu, probabilmente vivi da vicino la cosa.... Come movimento politico che si basa sull'attivazione e sulla partecipazione attiva dei cittadini, mi sento di informarti che io insieme agli attivisti della città e insieme a molti altri cittadini, abbiamo preso a cuore da molto la situazione della Lucchini, o meglio, la situazione dei lavoratori della Lucchini. ma non solo, abbiamo presenziato in più occasioni nella città di Piombino fianco a fianco agli operai . Iniziando a conoscerli meglio durante la loro manifestazione a Roma dello scorso anno in maggio.... Precisamente il 7 maggio 2013, quando vennero a parlare con la presidente Boldrini, che a quanto pare non si prodigò' più di tanto . personalmente ho visto la realtà della fabbrica, dopo che abbiamo fatto un'ispezione all'interno della zona a caldo il 29 settembre 2013, nella zona in cui si cola il minerale, l'altoforno. Ho portato all'interno del senato della repubblica la voce dei lavoratori della Lucchini, puoi trovare in rete gli interventi, io insieme ad altri portavoce del Moviemento, e abbiamo chiesto al ministro Poletti un'audizione il 10 marzo scorso, a cui ad oggi non ci è stata ancora data risposta. Tutte queste notizie, naturalmente non le leggerai nei giornali e nemmeno le sentirai in TV, in quanto il PARTITOUNICO Renzi Berlusconi (e aggiungerei anche il partito unico dei sindacati) non hanno nessun interesse a far conoscere alle persone l'operato del Movimento. Beppe e ' , e sarà capace di alzare l'attenzione mediatica, ma la volontà di rivoluzionare un sistema TOCCA ALLA COSCIENZA DI OGNUNO DI NOI. , un sistema che NULLA DI BUONO HA FATTO PER I LAVORATORI ad oggi va FERMATO. Sabato sarò ancora a Piombino, insieme a molti altri portavoce tra camera e senato. C'ero anche martedì , cioè 2giorni fa, naturalmente senza riflettori ne lacchè mediatici di turno, ... Mi auguro che moltissimi lavoratori e moltissimi cittadini si rendano conto che un sistema non si può cambiare sperando in un salvatore..... Ora c'è' da combattere tutti insieme , togliendoci il prosciutto dagli occhi, andando oltre gli spot elettorali delle FALSE 80 euro al mese.... E soprattutto chiedendoci come mai in questo paese in 20 anni , i lavoratori sono sempre stati più indeboliti e svuotati dei loro diritti. Un caro saluto e ci vediamo in piazza Lucchini sabato.
E.... Aggiungo.... NON DEVE RISOLVERE LA COSA IL... Come lo chiami tu, Grillaccio, la cosa ce la dobbiamo risolvere tutti noi insieme.
Ma lo sappiamo dove stiamo andando? E a fare che? - Sergio Di Cori Modigliani
Alla fine degli anni'70, per l'ultima volta nel secolo XX, in Usa si scatenò un forte e succoso dibattito culturale relativo all'imminente futuro della cultura occidentale e dei destini della cittadinanza. Nonostante il comunismo sovietico fosse ancora "ufficialmente" in buona salute e molto saldo, era ormai chiaro a tutti che stava iniziando il suo totale declino e sarebbe imploso prima della fine della successiva decade. Ci si interrogava, dunque, su come la società si sarebbe evoluta e come sarebbe stato affrontato il dibattito politico, sia in usa che in Europa, una volta mandata in pensione la guerra fredda. Mentre iliberal della sinistra affilavano le loro armi, la destra conservatrice si fondeva compatta intorno a Milton Friedman, ai cosiddetti Chicago boys, e gettava le basi per costruire il mondo nel quale oggi ci troviamo a vivere.
Noi siamo il sogno realizzato di quella strategia: questo era il mondo che volevano costruire.
Come aveva già sentenziato, un secolo prima, il grande scrittore francese Victor Hugo: "L'inferno quotidiano dei poveri e dei disoccupati è il paradiso giornaliero delle ricche oligarchie del privilegio garantito".
Oggi, anche la massa comincia ad acquistare sempre di più la consapevolezza dello stato delle cose attuali.
Fu la pubblicazione, nell'autunno del 1978, di un eccezionale e visionario saggio di uno dei più profondi e creativi sociologi del tempo, Cristopher Lasch, vero maitre a penserdella intellighenzia statunitense dell'epoca, a dare il via. "The culture of narcissism" (tradotto in italiano con il titolo "L'età del narcisismo") arrivò in libreria lanciando il dardo incandescente che accese la polemica. Basterebbe già il titolo per comprendere l'esattezza della sua tragica previsione, a meno che non si fosse subito corso ai ripari. Ma ormai era troppo tardi.
In un celebre editoriale pubblicato per l'occasione sull'inserto domenicale del New York Times, il pensatore americano parlava dell'Italia, degli italiani, del modello sociale italiano, descrivendo la nostra nazione come la punta d'avanguardia di un gigantesco laboratorio civile che ben faceva sperare. Il nostro paese era, allora, considerato la punta più avanzata, la più sveglia, la più creativa, la più colta, la più stimolante, e quindi anche la più caotica (qui inteso in senso positivo) dalla quale prendere esempio per andare a costruire un sistema evolutivo del prossimo futuro. Lasch paragonava i dati dei valori consolidati delle due nazioni, laddove in Italia al primo posto c'erano l'erotismo e la sessualità, seguito dalla libertà civile, dall'autonomia, dalla cultura, dalla famiglia, dall'eleganza, e infine al settimo posto il danaro.
In Usa, invece, per la prima volta dopo 50 anni, il danaro era finito al primo posto, seguito al secondo posto da una novità per quei tempi inconcepibile (motivo che aveva stimolato in lui l'ispirazione per scrivere quel bel testo): la visibilità e il culto dell'immagine; al terzo posto l'idea del sogno americano, al quarto posto la libertà d'impresa.
Da allora, sono trascorsi quasi 40 anni, e le cose -grazie al successo del piano operativo della P2 orchestrato e pianificato proprio in Usa- non sono andate come il prof. Lasch auspicava, o meglio, paventava, pensando -da grande utopista meritevole- che la gente avrebbe capito in tempo i rischi del trionfo dell'interpretazione liberista di un mondo mercatizzato. Oggi, purtroppo per noi (dato che stiamo in Italia) le parti si sono rovesciate. Per il terzo anno consecutivo, in Italia, il danaro rimane consolidato al primo posto dei valori cardine dell'esistenza, seguito dal cibo, dal lavoro con contratto indeterminato, dalla famiglia, dalla fama e notorietà, dai viaggi, con l'erotismo e la sessualità scesi al settimo posto.
In Usa, invece, per il terzo anno di seguito, il danaro (dal primo posto che occupava dal 1980 al 2011) è sceso al quarto posto. Al primo c'è la piena occupazione, ovvero il lavoro ma a condizione che sia per tutti; al secondo l'indipendenza e l'autonomia, al terzo la felicità degli affetti e del sentimento,.e al quarto resta ancora solida la notorietà legata alla propria immagine,
La rivoluzione esistenziale, in America, è stata lanciata da un poliziotto. Incredibile ma vero.
E da quel passaparola è nato occupywallstreet, il movimento politico senza leader che ha iniziato a sconvolgere i trionfali piani dell'oligarchia finanziaria.
L' ho già raccontato in un vecchio post. E' accaduto nell'agosto del 2011, quando un sergente della contea di Dade, nello stato della Florida, è andato con i suoi agenti a buttar fuori di casa degli inquilini perchè la banca glie l'aveva pignorata. Davanti a quella tragedia esistenziale, il poliziotto si rifiutò di eseguire l'ordine. Nel suo rapporto ai superiori, che preparò per il processo -dopo essere stato licenziato per insubordinazione al comando- scrisse "fuck the money". L'aspetto decisivo che agì da detonatore sociale fu il fatto che il giudice della modesta contea lo assolse, dato che la banca pretendeva da lui i danni. E così la notizia uscì in un giornale di New York, a Manhattan, sul The New York Post, e una settimana dopo iniziavano i primi sit in a Broadway, davanti all'ingresso di Wall Street.
Questa era una necessaria premessa per commentare due dichiarazioni di carattere economico della giornata. La prima relativa all'Italia, dato che l'Istat ci ha informato che dal 2009 a oggi le famiglie italiane hanno perso circa 70 miliardi di euro complessivamente; che la disoccupazione aumenterà nel 2014 toccando la punta del 14,2%, ma (secondo loro sarebbe una bella notizia) nella seconda metà del 2015 comincerà a scendere. La seconda notizia riguarda gli Usa dove, questa mattina, la governatrice della Banca Centrale Janet Yellen ha dichiarato in conferenza stampa "L'obiettivo prioritario del mio ufficio è la piena occupazione; entro la fine del 2015 prevediamo di portarla al di sotto del 5%. Consideriamo il lavoro e un mercato che offre occupazione molto più importante del debito pubblico, che in questo momento non interessa al mio ufficio. Quando avremo raggiunto di nuovo la piena occupazione, allora possiamo riparlarne". Fine del comunicato.
Non c'è da meravigliarsi.
In Italia, ormai, si parla solo e soltanto di danaro, anche -direi soprattutto- in parlamento. Non esiste nessuna organizzazione politica che investa una giornata per affrontare temi che non siano legati ai soldi. Iniziano il mattino presto con i seguitissimi talk show mattinieri dedicati al danaro dove partecipano politici che si affrontano tra di loro e parlano soltanto di soldi. Dopo, verso mezzogiorno, dai soldi si passa ai cuochi: fine dell'offerta culturale italiana.
Osservando e analizzando i media, si comprende perchè il paese sia messo così male.
I soldi fanno audience, in Italia. Il danaro è diventato gossip: quello vero per chi ce l'ha e ne vuole ancora di più. Quello fantasticato, da chi non ce l'ha ma lo vorrebbe e non vede l'ora di averlo.
La campagna elettorale per le europee è di una volgarità al ribasso allarmante: ruota solo e soltanto intorno a questioni di soldi, aliquote, percentuali, grafici, e agli italiani è stato fatto credere che il paese cambierà se passerà una "certa" linea economica, se verranno spostati dei soldi dal punto A e trasferiti al punto B: come farlo, quando e dove. E' diventato un paese di ragionieri contabili, di fiscalisti, di consulenti del lavoro. I commercialisti hanno sostituito i fotografi paparazzi e i promoter. Questa agghiacciante variazione dello stesso tema ha fatto pensare che il berlusconismo sia finito e mandato in pensione, dato che invece di ascoltare l'idea del mondo raccontata da Lele Mora o Fabrizio Corona, la si ascolta raccontare a qualcuno -membro della consorteria dei cosiddetti esperti opinionisti- che ci spiega come il 2% in più o in meno cambierà la vita quotidiana di tutti noi. Non si parla di nient'altro.
E' una vita mercatizzata: esattamente ciò che ha voluto Berlusconi e coloro che lo hanno sostenuto.
Ma il paese sembra non rendersene conto, o- il che è peggio- sembra sguazzarci dentro rassicurato dal fatto che invece di perdere tempo a parlare dei grandi numeri si parli dei piccoli numeri.
Seguendo questa strada, l'Italia forse si riprenderà pure un giorno, io questo non lo so, ma non sarà più l'Italia, sarà un qualchecosa di diverso, snaturata nella propria mancanza di identità.
Ricordo i racconti dei miei genitori e dei miei nonni sull'Italia nel 1946 quando di soldi ce n'erano davvero molto ma molto pochi e per pochissimi, quindi ce n'era un grande bisogno. Loro, a quei tempi, non parlavano sempre di soldi, perchè sentivano emotivamente che il peggio stava alle loro spalle: le bombe, la guerra, i morti, la disperazione e quindi non vedevano l'ora di metterci una pietra sopra e piroettarsi nel futuro.
Volevano prendere le distanze dal passato.
La mia idea sugli italiani di oggi è (da cui i topi di laboratorio del precedente post) che in verità vivono tutti immersi in una angosciante nostalgia e vogliono ritornare al passato, altrimenti non si spiegherebbe l'attuale promozione della versione odierna della Democrazia Cristiana. Forse vogliono anche i fascisti e anche i comunisti, così, tanto per gradire.
Invece di prendere atto che l'attuale fallimento è il prodotto di perduranti errori compiuti nei decenni precedenti, si cerca di riannodare le fila di quei decenni per ritornare a un tempo che fu. E così facendo, senza accorgersene, il paese si sega le gambe da solo.
Si cambia e si migliora soltanto se si va verso il futuro.
Con tutti i rischi che comporta, ben vengano.
E senza idee, senza progettualità, senza cultura, senza istruzione, senza competenze, non esiste nessun futuro. Si è condannati a scannarsi per delle briciole ricavate da piccole fette di torta cotte a puntino da chi vuole che si parli soprattutto di danaro, che è il loro cavallo di battaglia perchè di questo vivono. Sulla pelle di tutti.
Dobbiamo cambiare tutti ottica e prospettiva, altrimenti, se non si interviene sul dibattito quotidiano delle esistenzialità ritornando a dibattere sui diritti, sulla cultura, sull'arte, sull'amore, sull'erotismo, sulla fantasia, sull'immaginazione, sulla passione, sul sogno, che sono il pane di ogni impresa e di ogni investimento di ricerca, si finirà per credere che se a settembre in busta paga ci saranno 93 euro invece che 80 oppure 57 invece che 80, allora sarà diverso.
Perchè mai dovrebbe essere diverso se gli italiani sono uguali?
Perchè mai dovrebbe esserci un cambiamento se a decidere sono i custodi del passato?
Perchè mai si dovrebbe andare nel futuro se si seguono indicazioni di persone venute dal passato, che guardano al passato, che sono figlie del passato, e pensano di darla a bere a una intera nazione soltanto perchè usano i mezzi di comunicazione tecnologica trendy?
Si chiamano "mezzi" proprio per questo: sono strumenti piatti e niente di più.
Uno scemo che usa il web e twitta, rimane uno scemo.
Stanno facendo credere al paese che il cambiamento passa attraverso la scelta dei mezzi.
E così, i topi non pensano più ai fini.
A me, personalmente parlando, interessa dibattere e discutere dei fini, non dei mezzi.
Io ho voglia di andare nel futuro.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/04/ma-lo-sappiamo-dove-stiamo-andando-e.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+LiberoPensieroLaCasaDegliItalianiEsuliInPatria+(Libero+Pensiero:+la+casa+degli+italiani+esuli+in+patria)
mercoledì 23 aprile 2014
Angraecum sesquipedal o orchidea cometa o orchidea di Darwin e Xanthopan morgani.
Angraecum sesquipedale Thouars, 1822, nota come orchidea cometa, è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, nativa del Madagascar.
È chiamata anche orchidea di Darwin, perché colpì la fantasia del celebre naturalista il quale, analizzando il lungo sperone nettariferodel fiore di questa orchidea, ipotizzò l'esistenza di un lepidottero con una spirotromba lunga a sufficienza per raccoglierne il nettare. Soltanto 40 anni dopo (Darwin era nel frattempo deceduto) fu individuata come impollinatore di questa specie la falena sfingideXanthopan morganii praedicta che confermava tale ipotesi.
Xanthopan morgani
La sfinge di Morgan (Xanthopan morgani (Walker, 1856)) è una farfalla notturna della famiglia Sphingidae, dotata di una lungaspirotromba che interamente distesa raggiunge i 30 cm.
È conosciuta per essere l'insetto impollinatore dell'orchidea Angraecum sesquipedale, nota comunemente come orchidea di Darwin.
In margine alle sue osservazioni sul fiore di Angraecum sesquipedale Charles Darwin nel 1862 scriveva [1]:
« Questa specie, i cui grandi fiori esameri, simili a stelle formate di candida cera, hanno destato nel Madagascar l'ammirazione dei viaggiatori, non può non essere notata. Sotto il labello pende al basso un nettario verde di straordinaria lunghezza e simile ad una frusta. In parecchi fiori, che mi furono spediti dal signor Bateman, ho trovato nettarii lunghi undici pollici e mezzo, e solo la porzione inferiore fino alla lunghezza di un pollice e mezzo ripiena di nettare. Si può domandare, a quale scopo possa servire un nettario di una lunghezza tanto sproporzionata. Io penso che noi arriveremo a persuaderci, che la fecondazione della pianta è condizionata ad una tale lunghezza e alla presenza del nettare solo nella porzione inferiore. Restiamo stupiti che un insetto qualsiasi possa essere capace di raggiungere questo nettare. Le nostre specie inglesi di Sphingidae hanno proboscidi lunghe quanto il loro corpo; ma nel Madagascar devono esistere farfalle notturne la cui proboscide può essere allungata sino a dieci o undici pollici! » |
L'ipotesi di Darwin, che sulle prime fu accolta con sufficienza dagli entomologi, ricevette conferma nel 1873 in seguito alla scoperta in Brasile di alcune specie di sfingidi conspirotromba di dimensioni compatibili [2]. Nel 1871 Alfred Russel Wallace arrivò a proporre che l'insetto impollinatore di A. sesquipedale potesse essere per l'appunto Xanthopan morgani [3], ma solo nel 1903 gli entomologi Lionel Walter Rothschild (1868-1937) e Karl Jordan (1861-1959) individuarono con certezza il lepidottero sfingide come impollinatore dell'orchidea, descrivendolo come Xanthopan morganii praedicta, dove l'epiteto praedicta costituiva un riconoscimento alla "predizione" di Darwin[4]. Successivamente la validità della sottospecie malgascia è stata messa in discussione, in quanto assimilabile alla specie continentale.
Le erbe spontanee
Siamo ancora lontani dalla primavera ma in alcune zone, dove non sono ancora arrivate le gelate notturne, si possono ancora raccogliere diverse specie di erbe commestibili per cavie, conigli e...umani. Alternativamente potete sempre mettervi a studiare per la prossima bella stagione! :o)
Ricordate sempre queste cose:
| commestibili | velenose o da evitare |
Le specie commestibili
Coda di topo (eng: timothy - scient: Phleum pratense) e Coda di volpe (eng: foxtail - scient: Alopecurus pratensis)
Il fieno che viene maggiormente consigliato nei siti sui Guinea Pigs è il cosiddetto Timothy: il nome volgare italiano è coda di topo o fleolo. E' una graminacea foraggera molto comune anche da noi e quindi di solito è compreso nel fieno comune; si riconosce per l'infiorescenza a pannocchia cilindrica molto stretta. Viene molto apprezzato per l’elevato contenuto di fibra e lo scarso contenuto in proteine e calcio e perciò è considerato la "base" dell'alimentazione per porcellini e conigli. Si può lasciare sempre a disposizione perchè è molto gradito, non ingrassa ma fornisce molta fibra, ottimale per tenere limati i denti e anche semplicemente come "passatempo" per gli animali.
La coda di volpa e' una graminacea molto simile alla coda di topo.
University of South Florida - Timothy
Tavola botanica Thomé - Timothy
plants.usda.gov - Timothy
Questa è la teoria: nella pratica riconoscere le graminacee è dannatamente difficile. In generale tutte le graminacee vanno benissimo per cavie e conigli. Le graminacee, per intenderci, sono tutte quelle erbe che hanno (quando non hanno ancora formato le caratteristiche spighe e spighette) la foglia a forma di...filo d'erba. Insomma, le "erbe da prato" in genere sono proprio miscele di semi di graminacee, quindi in genere tutta l'"erba" di questo tipo va più che bene. A fianco la foto di una "cosa" che non so cosa sia, a questo punto, anzi se qualcuno riesce a dirmi *con sicurezza* cos'è ... Io so dirvi che qui da noi è comunissima e si trova anche a bordo delle strade.
La coda di volpa e' una graminacea molto simile alla coda di topo.
University of South Florida - Timothy
Tavola botanica Thomé - Timothy
plants.usda.gov - Timothy
Questa è la teoria: nella pratica riconoscere le graminacee è dannatamente difficile. In generale tutte le graminacee vanno benissimo per cavie e conigli. Le graminacee, per intenderci, sono tutte quelle erbe che hanno (quando non hanno ancora formato le caratteristiche spighe e spighette) la foglia a forma di...filo d'erba. Insomma, le "erbe da prato" in genere sono proprio miscele di semi di graminacee, quindi in genere tutta l'"erba" di questo tipo va più che bene. A fianco la foto di una "cosa" che non so cosa sia, a questo punto, anzi se qualcuno riesce a dirmi *con sicurezza* cos'è ... Io so dirvi che qui da noi è comunissima e si trova anche a bordo delle strade.
Trifoglio rosso (eng: red clover - scient: Trifolium pratense) e Trifoglio bianco (eng: white clover - scient: Trifolium repens)
plants.usda.gov (trifoglio bianco) Tavola botanica Thomé trifoglio bianco Tavola botanica Lindman trifoglio bianco plants.usda.gov (trifoglio rosso) Tavola botanica Thomé trifoglio rosso Tavola botanica Lindman trifoglio rosso | Il trifoglio (tutte le varietà) è una leguminosa tra le più apprezzate dalle cavie. E' abbastanza ricca di calcio, quindi anche questa non va data troppo spesso. Come tutte le leguminose può causare gonfiore: introducetela lentamente nell'alimentazione. Pare che sia più gradita nel periodo precedente alla comparsa dei fiori. |
Erba Medica (eng: alfalfa - scient: Medicago sativa)
L'erba medica è molto ricca di calcio e di ossalati. Come tutte le leguminose può causare gas intestinali soprattutto se somministrata fresca: è quindi consigliabile seccarla o perlomeno lasciarla appassire. Per il suo altissimo potere nutriente è un ottimo alimento per i cuccioli e le femmine gravide, ma deve essere limitato (se non eliminato) dall'alimentazione quotidiana di tutti gli altri animali adulti (oltre i 6 mesi), soprattutto in presenza di calcoli.
Immagine alfalfa
Tavola botanica Thomé
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Immagine alfalfa
Tavola botanica Thomé
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Tarassaco (eng: dandelion - scient: Taraxacum officinale)
Questa è una piantina che davvero *tutti* conoscono, il dente di leone, quella che fa i famosi "soffioni", che poi sarebbero i semi. E' comunissima ovunque, nei prati e negli incolti o a bordo delle strade. Viene utilizzata in cucina per la sua bontà (sono infatti commestibili tutte le parti della pianta, foglie, fiori e radici) e in medicina per i suoi effetti tonici e depurativi. Purtroppo il tarassaco ha un'alto contenuto di calcio: è un'erba buona ma è meglio limitarne l'uso, soprattutto per cavie e conigli oltre i 6 mesi di età.
Se volete vedere anche la foto del fiore sul sito di Casa Freccia ne potete trovare una molto chiara. :o)
Uso del tarassaco in erboristeria
Proprietà del tarassaco
Tavola botanica Thomé
Tavola botanica Lindman
Se volete vedere anche la foto del fiore sul sito di Casa Freccia ne potete trovare una molto chiara. :o)
Uso del tarassaco in erboristeria
Proprietà del tarassaco
Tavola botanica Thomé
Tavola botanica Lindman
Borsa del pastore (eng: shepherd's purse - scient: Capsella bursa pastoris)
Pianta della famiglia delle Crucifere/Brassicacee, comunissima nei prati e a volte addirittura invadente. E' facilissimo riconoscerla per la caratteristica forma "a cuoricino" delle foglioline. E' commestibile anche per gli umani ma non ha un sapore particolarmente gradevole, però viene molto utilizzata in campo erboristico per le proprietà coagulanti e cicatrizzanti dovute all'alto contenuto di tannini.
Tavola botanica Lindman
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Tavola botanica Lindman
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Achillea (eng: yarrow - scient: Achillea millefolium)
L'achillea, appartenente alle Asteracee, è una piantina infestante molto comune nei prati. Può avere fiori bianchi o più o meno rosa ed è molto facile da riconoscere. Viene utilizzata in erboristeria come calmante, cicatrizzante ed emmenagogo. Ai fini eduli può essere aggiunta alle minestre o alle insalate e viene usata in amari e digestivi. E' una buona erba da prato, un tempo veniva considerata un ottimo rimedio contro la scabbia degli ovini.
Tavola botanica Thomé
Tavola botanica Lindman
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Tavola botanica Thomé
Tavola botanica Lindman
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Piantaggine (eng: plantain - scient: Plantago)
Piantina appartenente alla famiglia delle Plantaginacee. Nei nostri prati potete trovare diverse specie di piantaggine, ma i più comuni sono la Plantago major (in foto a destra), la Plantago lanceolata (in foto a sinistra) e la Plantago media. E' molto apprezzata anche in cucina, lessata o cruda in insalata, ed è graditissima a conigli e cavie.
Tavola botanica Thomé: la piantaggine maggiore.
Tavola botanica Lindman: la piantaggine lanceolata.
Tavola botanica Lindman: la piantaggine media.
In questa pagina potete vedere un'altra immagine dal vivo della piantaggine, fatta molto bene.
Tavola botanica Thomé: la piantaggine maggiore.
Tavola botanica Lindman: la piantaggine lanceolata.
Tavola botanica Lindman: la piantaggine media.
In questa pagina potete vedere un'altra immagine dal vivo della piantaggine, fatta molto bene.
Centocchio (eng: common chickweed - scient: Stellaria media)
Piantina infestante appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, annua, alta pochi centimetri, forma vasti tappeti di foglioline tenere costellate di minuscoli fiorellini bianchi a forma di stellina. E' molto comune, facile da trovare e riconoscere soprattutto in primavera e autunno quando l'altezza della vegetazione circostante rimane limitata. E' commestibile anche per gli umani, lessato o in minestre, soprattutto associato all'ortica.
Tavola botanica Lindman
Virginia Tech Weed Identification Guide: Stellaria media
Tavola botanica Lindman
Virginia Tech Weed Identification Guide: Stellaria media
Portulaca (porcellana) (eng: purslane, little hogweed - scient: Portulaca Oleracea)
Piantina della famiglia delle Portulacacee, con aspetto prevalentemente strisciante, fusti carnosi, piccole foglioline succulente e fiorellini gialli che sbocciano solo in pieno sole. E' molto comune nei terreni asciutti e sabbiosi, teme il freddo e il gelo, perciò in inverno sparisce completamente, ma si autosemina con facilità. Ne esistono anche parecchie varietà coltivate a scopo ornamentale, con fiori di diversi colori.
E' completamente commestibile, si mangiano sia le sommità che i fiori in insalata o cotti. Contiene alte quantità di vitamina C, tanto che un tempo veniva utilizzata contro lo scorbuto e pare sia utile in caso di infezioni delle vie urinarie.
Tavola botanica Thomé
Banca dati ambientale sulla laguna di Venezia - Portulaca
plants.usda.gov
E' completamente commestibile, si mangiano sia le sommità che i fiori in insalata o cotti. Contiene alte quantità di vitamina C, tanto che un tempo veniva utilizzata contro lo scorbuto e pare sia utile in caso di infezioni delle vie urinarie.
Tavola botanica Thomé
Banca dati ambientale sulla laguna di Venezia - Portulaca
plants.usda.gov
Ortica (eng: stinging nettle- scient: Urtica dioica)
E' una pianta della famiglia delle Orticacee, è la classica ortica, quella da cui di solito fuggono tutti perchè, appunto, urticante. L'ortica invece è una simpatica piantina, commestibile sia per gli animali che per gli umani (cotta ovviamente, in minestre, risotti, ripieni...). Attenzione alla raccolta, servono un paio di guanti spessi.
E' considerata un'ottima pianta foraggera ma è meglio farla seccare prima di darla a coniglie e cavie, infatti è compresa in molti tipi di fieno commerciale.
plants.usda.gov
Tavola botanica Thomé
Agribio Notizie - ortica
E' considerata un'ottima pianta foraggera ma è meglio farla seccare prima di darla a coniglie e cavie, infatti è compresa in molti tipi di fieno commerciale.
plants.usda.gov
Tavola botanica Thomé
Agribio Notizie - ortica
Malva (eng: mallow - scient: Malva sylvestris)
Piantina della famiglia delle Malvacee, fiorisce dall'aprile all'autunno con fiorellini "color malva" (rosa scuro) e viene coltivata come pianta medicinale e commestibile. Contiene mucillagine (che conferisce alla pianta un alto potere emolliente), glucosio, ossalato di calcio, vitamine e pectina. La Malva sylvestris è molto simile alla Malva neglecta, un parente stretto che si differenzia dalla sylvestris per il fatto di avere le foglie più rotonde (la sylvestris ha i lobi più pronunciati), ma comunque le due piante hanno lo stesso utilizzo. La foto dovrebbe ritrarre la varietà neglecta.
Mallow
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Mallow
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Timo (eng: thyme - scient: Thymus)
Il timo appartiene alla famiglia delle Lamiacee. Esistono parecchie specie di timo, generalmente tutte commestibili. Comune soprattutto nei prati assolati di montagna, ai bordi dei sentieri, è il Thymus Longicaulis. Il timo è utilizzato soprattutto come pianta aromatica e medicinale ad effetto antisettico e stimolante; nell'antichità veniva usato anche per contrastare i processi putrefattivi dei cibi.
Un elenco (parziale) delle varietà di timo lo trovate qui.
Tavola botanica Lindman
Tavola botanica Thomé
Un elenco (parziale) delle varietà di timo lo trovate qui.
Tavola botanica Lindman
Tavola botanica Thomé
Verbena(eng: herb of the cross - scient: Verbena officinalis)
Pianta della famiglia delle Verbenacee molto diffusa nei prati e negli incolti, passa inosservata perchè ha un aspetto quasi anonimo, foglie piccole e fiori quasi insignificanti posti su lunghi steli. Pare che abbia alcune proprietà preventive e curative nei confronti dei calcoli renali e proprietà vermifughe nei ruminanti.
Le foglie sono abbastanza amare, quindi ad alcuni animali non è gradita (i porcellini la mangiano ma i conigli non sempre).
Grazie a Marina e Stefano per le bellissime foto! :o)
Scheda dal forum A.M.I.N.T. Tavola botanica Thomé
Verbena officinalis
plants.usda.gov
The control of internal parasites in ruminants
Le foglie sono abbastanza amare, quindi ad alcuni animali non è gradita (i porcellini la mangiano ma i conigli non sempre).
Grazie a Marina e Stefano per le bellissime foto! :o)
Scheda dal forum A.M.I.N.T. Tavola botanica Thomé
Verbena officinalis
plants.usda.gov
The control of internal parasites in ruminants
Silene (eng: (Moench) Garke - scient: Silene vulgaris (Silene inflata)
Piantina appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, viene volgarmente chiamata bubbolina ed è facilmente riconoscibile per i fiorellini dal calice rigonfio. Esistono moltissime specie di Silene, alcune delle quali molto diffuse, come la Silene inflatae la Silene alba. E' commestibile anche per gli umani e si mangia sia cruda sia cotta, in risotti, minestre, ripieni.
Silene vulgaris
Silene alba
Silene vulgaris
Silene alba
Vite da uva (eng: wine grape - scient: Vitis vinifera)
Specie del genere Vitis appartenente alla famiglia delle Vitacee, assieme al genere Parthenocissus e Ampelopsis, questi ultimi molto diffusi da noi come piante esclusivamente ornamentali. La Vitis vinifera è la classica pianta di vite, quella da uva bianca o nera, da non confondere con le cosiddette "vite americana" e "vite canadese" ornamentali (Parthenocissus tricuspidata e Parthenocissus quinquefoglia) che hanno foglie e bacche tossiche, anche per l'uomo.
Gelso (eng:white mulberry, black mulberry - scient: Morus alba, Morus nigra)
Il gelso è molto comune nelle campagne, sia nella varietà alba che in quella nigra: la differenza tra le due si vede nella forma delle foglie e nel colore dei frutti, più chiari nella varietà alba e più scuri (il colore delle classiche more di rovo) nella varietà nigra. Anche i frutti sono commestibili ma attenzione a non raccoglierli acerbi perchè contengono un allucinogeno.
Le foglie della varietà alba e della nigra sono molto diverse tra loro. Qui trovate un'immagine da cui si vede chiaramente la differenza nella forma delle foglie.
Tavola botanica Thomé (Morus nigra).
Le specie velenose o da evitare
Ranuncolo (eng: buttercup - scient: Ranunculus)
Esistono molte varietà di ranuncoli: nei nostri prati sono molto diffusi il Ranunculus acris (in foto) e, soprattutto in montagna, il Trollius europaeus o botton d'oro. Tutte le specie di ranuncoli sono tossiche quando la pianta è fresca, ma il principio attivo diminuisce la sua tossicità quando la pianta viene seccata. Evitate comunque di raccoglierlo: il botton d'oro tra l'altro è specie protetta quindi non va raccolta in ogni caso.
Tavola botanica Thomé (Ranunculus acris)
Tavola botanica Lindman (Ranunculus acris)
Tavola botanica Thomé (Trollius europaeus)
Tavola botanica Lindman (Trollius europaeus)
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Tavola botanica Thomé (Ranunculus acris)
Tavola botanica Lindman (Ranunculus acris)
Tavola botanica Thomé (Trollius europaeus)
Tavola botanica Lindman (Trollius europaeus)
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Romice (eng: garden sorrel- scient: Rumex acetosa)
Il genere Rumex fa parte della famiglia delle Poligonacee e ad esso appartengono molteplici specie di piante, abbastanza simili per quanto riguarda l'infiorescenza. La pianta contiene vitamina C, molto ossalato di potassio, acido ossalico, ferro. Se ne raccolgono le foglie tenere per utilizzarla in insalata e minestre ma deve essere consumata con *molta* cautela a causa dell'alto contenuto di ossalati. Vietatissima in caso di litiasi e insufficienza renale in genere. Sono stati segnalati casi di intossicazione con danni renali in bambini che ne avevano consumate alte dosi. Pur non essendo propriamente tossica per conigli e cavie è decisamente meglio evitare di raccoglierla.
Atlas of Florida Vascular Plants Tavola botanica Lindman
Rumex scutatus
Rumex acetosa
Rumex acetosella
Rumex obtusifolius
Rumex alpinus
Atlas of Florida Vascular Plants Tavola botanica Lindman
Rumex scutatus
Rumex acetosa
Rumex acetosella
Rumex obtusifolius
Rumex alpinus
Robinia (eng: black locust - scient: Robinia pseudoacacia)
La robinia è una pianta diffusissima in tutta l'Europa ma originaria degli Stati Uniti. Ormai è diventata quasi un'infestante, a discapito di molte altre specie autoctone. Cresce infatti rigogliosa su ogni tipo di terreno, fino circa ai 1200 metri di altitudine. I fiori sono commestibili (vengono infatti consumati fritti e pare siano ottimi) ma il resto della pianta (fusti e foglie) contiene una sostanza tossica (anche se ci sono pareri contrastanti sulla tossicità, alcuni danno rametti di acacia ai conigli senza segnalare nessun problema, forse dipende dalla quantità).
Piante e arbusti
University of South Florida
Scheda dal forum A.M.I.N.T.
Piante e arbusti
University of South Florida
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Vitalba (eng: evergreen clematis- scient: Clematis vitalba)
La vitalba è una pianta rampicante molto comune ai bordi delle strade e degli orti, lungo le reti di recinzione o abbarbicata alle piante negli incolti. E' caratteristica per le infiorescenze che, a maturazione, si trasformano in soffici piumini. Fa parte delleRanuncolacee e, come tutte queste piante, contiene Anemonina, un alcaloide abbastanza tossico. Nonostante questo spesso se ne mangiano i germogli lessati, raccolti in primavera, quando la concentrazione del principio tossico è abbastanza leggera.
Pepe d'acqua (eng: spotted ladysthumb - scient: Polygonum persicaria)
E' una pianticella che raggiunge un'altezza media di 50 cm e si trova comunemente nelle zone umide, nel sottobosco o lungo i fossati e i canali d'irrigazione. E' aromatica e piccante e le sue foglie possono essere utilizzate al posto del pepe. Si utilizza comunque in modiche quantità.
Benchè non sia tossica negli umani, pare che nei conigli possa causare danni al fegato e ai reni: di effetti nei porcellini non abbiamo notizia, ma direi che è meglio evitare.
Governement of British Columbia: Pest management - Lady's-Thumb
Missouriplants.com
Benchè non sia tossica negli umani, pare che nei conigli possa causare danni al fegato e ai reni: di effetti nei porcellini non abbiamo notizia, ma direi che è meglio evitare.
Governement of British Columbia: Pest management - Lady's-Thumb
Missouriplants.com
I link su questo argomento:
- elenco di piante velenose per le cavie, di Kirstin Key
- Tavole botaniche di C.A.M. Lindman, botanico svedese. Le tavole sono molto chiare.
- Università di Amburgo, Facoltà di Biologia - Tavole botaniche Prof. Dr. Thomé, Otto Wilhelm
- Flora von Deutschland, Österreich und der Schweiz
- in Wort und Bild für Schule und Haus. 1885 - 1905
Rucola: proprietà nutritive e terapeutiche.
La rucola o rughetta, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), conosciuta fin dai tempi antichi. Le sue foglie hanno un gusto leggermente piccante e gradevole, assolutamente inconfondibile. Apprezzata fin da tempi antichi per il suo aroma speziato e piccante, le foglie di rucola fresche sono molto usate in cucina per preparare insalate, per condire la pizza, il riso all'insalata o nelle salse: il pesto di rucola, ad esempio, è un ottimo sugo per ogni tipo di pasta. Ideale con carpaccio di carne o con la bresaola, è utilizzata anche per la preparazione di liquori e per ricavarne un olio.
Coltivazione
Il ciclo vegetativo di questa erba è molto breve: dal momento della semina, che si effettua a primavera direttamente in piena terra, al completamento del ciclo vitale trascorrono spesso solo poche settimane.
Ecco le varietà di rucola:
- rucola coltivata o domestica: specie annuale, con foglie larghe e arrotondate nella parte superiore e fiori di colore bianco-grigiastro
- rucola selvatica: pianta rustica e perenne, presenta foglie allungate e frastagliate e fiori di colore giallo vivo. Ha un sapore più forte e marcato di quello della specie coltivata
Un tempo la rucola era più apprezzata per virtù medicinali che per l’uso alimentare: ha infatti proprietà depurative, digestive, diuretiche, stimolanti e toniche. Questa erba, ricca di vitamina C e sali minerali, presenta un’azione antiscorbutica, stimola l'appetito e favorisce la digestione, è benefica per il fegato e combatte inoltre la presenza di gas nell'intestino.
Lo sapevi che…
I Romani attribuivano alla rucola qualità magiche e la utilizzavano nei filtri amorosi, ritenendola un potentissimo afrodisiaco. Ovidio nella Ars Amatoria la chiamava “eruca salax” o "herba salax” cioè erba lussuriosa.
- Valori nutrizionaliRucolaQuantità per 100 grammi
Calorie 25 Lipidi 0,7 g Acidi grassi saturi 0,1 g Acidi grassi polinsaturi 0,3 g Acidi grassi monoinsaturi 0 g Colesterolo 0 mg Sodio 27 mg Potassio 369 mg Glucidi 3,6 g Fibra alimentare 1,6 g Zucchero 2 g Fabbisogno proteico 2,6 g Retinolo 2.373 IU Acido ascorbico 15 mg Calcio 160 mg Ferro 1,5 mg Vitamina D 0 IU Piridossina 0,1 mg Cobalamina 0 µg Magnesio 47 mg
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Le fonti comprendono: USDAScopri la ricetta del pesto di rucola!
http://cucina.excite.it/rucola-proprieta-nutritive-e-terapeutiche-N79233.html
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