Nel cuore di Pisa, il fango ha custodito un segreto per 1500 anni: 30 navi romane perfettamente conservate con tutto il loro carico.
Quella che sembrava una normale area urbana nascondeva in realtà un intero porto romano, affondato e dimenticato dal tempo. Non una o due, ma trenta imbarcazioni, ferme nell'istante in cui il loro viaggio si è interrotto secoli fa.
Il fango, nemico dei costruttori ma alleato degli archeologi, ha preservato non solo gli scafi in legno, ma anche anfore piene di merci e, cosa ancora più straordinaria, oggetti personali dei marinai.
Pensate a cosa portiamo con noi quando viaggiamo oggi. Gli antichi romani non erano poi così diversi. Piccoli effetti personali, utensili per la navigazione, oggetti della vita quotidiana di chi viaggiava per mare 15 secoli fa.
È come aprire un diario rimasto chiuso per un millennio e mezzo. Ogni nave racconta una storia, ogni oggetto rivela un frammento di vita di persone reali che hanno solcato il Mediterraneo quando l'Impero Romano dominava il mondo.
Questi reperti ci ricordano che sotto le nostre città moderne si nascondono ancora intere civiltà da riscoprire.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
martedì 1 aprile 2025
Nel cuore di Pisa, il fango ha custodito un segreto per 1500 anni. - Giuseppe Kokos
lunedì 31 marzo 2025
La RAZZIA del patrimonio UMANO, comincia proprio nell'istante di questa foto. - Gregorio Stiuso
UN’INTELLIGENZA HA SCRITTO L’UNIVERSO: Le Prove che NoN Possiamo Essere ...
Potrete ribattere che anche un input lanciato da un'intelligenza preesistente (????) può adattarsi ai cambiamenti, ma un'ipotesi non contrasta con l'altra, non la rende, pertanto, impossibile da considerare.
La stessa intelligenza preesistente, pensandoci, che origini ha?
Diciamo che, in campi come questo in particolare, è impossibile descrivere ciò che è avvenuto, perchè non lo sappiamo, non lo abbiamo vissuto, possiamo solo avventurarci a discuterne senza avere mai la certezza che ogni teoria sia quella giusta.
domenica 23 marzo 2025
Scoperte strutture che si estendono al di sotto delle piramidi di Chefren, Khufu e Mykerinos sotto l’altopiano di Giza. - ROSA CAPPATO
Il Progetto Chefren è stato condotto e illustrato dal team di ricerca, coordinato da Corrado Malanga, Filippo Biondi, Armando Mei e Nicole Ciccolo.
Scoperta monumentale sotto l’altopiano di Giza, senza spostare neanche una pietra e a costo zero. “Queste strutture formano una vasta area di costruzioni non naturali, seguendo geometrie complesse”. È stata presentata una scoperta eccezionale, alla stampa internazionale sabato 15 marzo e domenica 16 in conferenza pubblica, alla presenza di circa mille persone. L’evento ha avuto luogo a Castel San Pietro Terme (Bologna).
Il Progetto Chefren, “The Khafre Research Project SAR Technology” è stato condotto e illustrato dal team di ricerca, ampiamente discusso e con prove di supporto, coordinato da Corrado Malanga, Filippo Biondi, Armando Mei e Nicole Ciccolo quale responsabile dell’area comunicazione.
Malanga è stato ricercatore ordinario presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa dal 1987 al 2017. La sua ricerca si è concentrata sulla sintesi e la reattività di composti eterociclici, sulla reattività di composti organometallici di nichel, silicio, magnesio e alluminio e su nuove reazioni in chimica organica correlate alla produzione di composti di valore più elevato attraverso trasformazioni di interconversione di gruppi funzionali (FGI). Questi interessi hanno portato alla pubblicazione di oltre sessanta articoli su riviste scientifiche internazionali nel campo della chimica. Ha insegnato corsi di Chimica Organica, Chimica Organometallica e Chimica Organica Sostenibile (Chimica Verde) presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa.
Biondi ha una laurea in Ingegneria dell’informazione presso l’Università del Salento e laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso la stessa università, un dottorato di ricerca in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l’Università dell’Aquila.
Mei è laureato all’Università Federico II di Napoli in Politica economica e Storia delle civiltà africane. Il suo campo di interesse è lo studio delle civiltà antiche e in particolare dell’egittologia con particolare attenzione al periodo predinastico. Dal 2002, si è dedicato completamente a un percorso di ricerca storica e archeologica sul campo per l’Afterlife Foundation Centro Ricerche (Italia), che lo ha portato a esplorare sul campo gli antichi siti della civiltà egizia e in particolare l’Altopiano di Giza. Per 5 anni ha collaborato con il prof. Lloyd Knutson (scienziato ed ex Smithsonian Institution Washington, e 99° presidente dell’Entomological Society of America) e autore della prefazione del suo primo libro ‘Giza: Le piramidi satellite e il codice segreto’.
Ciccolo è esperta in Grafologia; esaminatore di documenti forensi in diritto civile e penale. Questo team di esperti ha impiegato per la prima volta una tecnica innovativa che utilizza la tomografia Doppler con radar ad apertura sintetica (SAR, Synthetic Aperture Radar). I primi risultati ottenuti e rivelati riguardano la piramide di Chefren e l’underground di Giza. Si tratta di strutture, camere e corridoi dentro la piramide. Sono state anche identificate estese serie di pozzi verticali, che si stima si estendano almeno sino a 1000 metri di profondità, con ciascuna piramide principale, che funge da punto di accesso a questi sistemi sotterranei. Trovate inoltre vaste camere interrate, di dimensioni paragonabili a quelle delle piramidi stesse.
I relatori hanno dettagliato i punti chiave della ricerca, durata circa un anno, sottolineando la natura delle tecniche non invasive usate, basate su dati SAR, forniti gratuitamente come open source da Capella Space (https://www.capellaspace.com) e Umbra (https://umbra.space).
Il progetto si fonda dunque su una tecnologia innovativa e conservativa. “Il nostro studio è stato ispirato da precedenti ricerche condotte, descritte e pubblicate da Filippo Biondi e Corrado Malanga. Tale ricerca, focalizzata sull’analisi delle strutture interne della piramide di Chefren, ha portato alla pubblicazione di un libro e di un articolo scientifico. Ha rivelato numerose strutture interne all’interno della prima piramide dell’Altopiano di Giza, scoprendo la presenza di stanze e corridoi sia sopra, che sotto il livello del suolo. Questa ricerca ha utilizzato la tecnologia SAR e, per la prima volta, impiegato un software innovativo e originale sviluppato da Filippo Biondi”. Il software ha permesso latrasformazione del segnale elettromagnetico radar in informazioni fononiche, in grado di rilevare spostamenti millimetrici di strutture vibranti all’interno delle strutture analizzate, rimaste completamente invisibili fino ad allora.
In pratica questo radar particolare ‘legge’ le vibrazioni emesse dai materiali, fino a parecchie centinaia di metri nel sottosuolo. Le immagini tomografiche ottenute attraverso questa metodologia ha portato alla costruzione di un modello della piramide di Khufu. “Nella seconda fase della nostra ricerca, abbiamo deciso di concentrare l’analisi radar sulla seconda piramide più importante dell’altopiano di Giza: la piramide del Khafre. Questa piramide ha fornito una ricchezza di dati relativi a strutture interne precedentemente sconosciute. Le immagini tomografiche ottenute dall’elaborazione dei dati satellitari hanno immediatamente evidenziato la presenza di 5 strutture situate al centro della piramide, sopra la ‘camera di Belzoni’, che contiene un presunto sarcofago erroneamente ritenuto essere la tomba del faraone.
Queste strutture condividono la stessa forma della cosiddetta ‘struttura di Zed’ trovata all’interno della piramide di Khufu, sopra il soffitto della camera del faraone o del re. I 5 Zeds sembrano essere collegati da percorsi geometrici, e accanto a queste strutture, ulteriori costruzioni secondarie sono visibili da varie angolazioni satellitari”. I risultati hanno dunque permesso di realizzare un modello 3D dell’intero complesso. L’esame di decine di immagini tomografiche ottenute da diverse angolazioni, utilizzando Capella Space e Umbra ha consentito la ricostruzione in 3D della maggior parte degli oggetti individuati all’interno della piramide di Chefren. Sotto il livello del suolo della struttura principale ci sono delle costruzioni cilindriche, allineate verticalmente, che si estendono per centinaia di metri sotto l’Altopiano di Giza. In particolare, otto di queste, disposte in due file parallele da nord a sud, scendono fino ad una profondità di 648 metri, fondendosi in due grandi ‘cassoni’ cubici che misurano circa 80 metri per lato. Gli 8 elementi cilindrici identificati nelle immagini tomografiche appaiono come pozzi verticali, cavi all’interno, circondati da percorsi a spirale discendente.
Nel mondo esistono analoghe costruzioni tubolari: in India, Turchia, Italia (il pozzo di San Patrizio). La fase successiva del progetto ha comportato l’analisi dei dati tomografici per determinare l’intera estensione delle costruzioni sotterranee sotto l’Altopiano di Giza. La scoperta: le immagini tomografiche rivelano chiaramente che sotto l’altopiano esistono strutture che si estendono al di sotto delle piramidi di Chefren, Khufu e Menkaure (Mykerinos) per circa due chilometri. I relatori hanno confermato che questa scoperta offre approfondimenti senza precedenti sull’antica civiltà egizia e sulle sue meraviglie architettoniche. “Queste strutture formano una vasta area di costruzioni non naturali, seguendo geometrie complesse”. Il Progetto ora prosegue. “Nella quarta fase della nostra indagine le strutture scoperte saranno ulteriormente analizzate, con la possibilità di scavo, per verificare la natura artificiale di quelle che abbiamo identificato”. È stato annunciato che tra qualche mese ci saranno ulteriori aggiornamenti.
giovedì 20 marzo 2025
George Michael - Jesus to a Child (1994 Berlin MTV Awards) dedicata al asuo compagno Anselmo Feleppa, morto di Aids nel 1993.
Gesù Ad Un Bambino
Mi hai sorriso come Gesù ad un bambino
Sono beato, lo so, il paradiso manda benedizioni ma può anche riprendersele
Mi hai sorriso come Gesù ad un bambino
E cosa ho imparato da questa sofferenza?
Pensavo che non mi sarei mai più sentito così
Verso qualcuno o qualcosa
Ma adesso so...
Quando capisci che esiste
Allora l'amante che ti manca
Arriverà da te in queste fredde, fredde notti
Quando sei stato amato
Quando conosci la felicità che comporta
Allora l'amante che hai baciato
Ti conforterà quando non c'è in vista alcuna speranza
C'è tristezza nei miei occhi, nessuno può immaginarlo, nessuno l'ha mai provato
Mi hai sorriso come Gesù ad un bambino
Freddo e senza amore, con il tuo ultimo respiro hai salvato la mia anima
Mi hai sorriso come Gesù ad un bambino
E cosa ho imparato da tutte queste lacrime?
Ti ho aspettato tutti quegli anni
E proprio quando tutto è iniziato, lui ha portato via il tuo amore per me
Ma io continuo a dire...
Quando capisci che esiste
Allora l’amante che ti manca
Arriverà da te in queste fredde, fredde notti
Quando sei stato amato
Quando conosci la felicità che comporta
Allora l’amante che hai baciato
Ti conforterà quando non c'è in vista alcuna speranza
Così le parole che non sei riuscito a dire
Le canterò per te
E l’'amore che avremmo potuto creare
Lo raddoppierò
Per ogni singolo pensiero che
E' diventato parte di me
Sarai sempre
Il mio amore
Beh, sono stato amato
Così ora so cos'è l'amore
E l’'amante che ho baciato
E' sempre al mio fianco
Oh l'amante che ancora mi manca
Era come Gesù ad un bambino
martedì 18 marzo 2025
IL GRANDE GELO E LE CITTÀ SOTTERRANEE.
giovedì 13 marzo 2025
Dio, religione, paradossi.
Viviamo in uno Stato democratico, sottomesso, purtroppo, alla religione cattolica, che non ammette le diversità di genere, tacciandole come abominio....
Se ne deduce, pertanto, che la religione cattolica taccia di abominio un creazione di Dio...Ma, chi afferma ciò, si rendo conto del fatto che, se asserisce che siamo tutte creature di Dio, sta asserendo che il Dio al quale fa riferimento, è colpevole di aver sbagliato qualcosa durante la sua creazione?
Il Dio in cui poter credere dovrebbe essere il padre tanto decantato dalla religione cattolica, quello che:
Ma quanti errori attribuisce a Dio la Santa Chiesa Cattolica?
Io non posso credere in un Dio che non muove un dito per aiutare chi ha bisogno, che non punisce chi commette reati ...
Ci sono troppe storture in questo mondo, per credere in un Dio cosi' poco paterno ed incoerente.
martedì 11 marzo 2025
Serenità.
Durante la vita ho imparato che, se si ha la coscienza a posto, si è più propensi a superare gli ostacoli con coraggio e determinazione; basterà liberarsi degli elementi o persone che ci intralciano durante il nostro cammino. Sarà faticoso, ma la consapevolezza di poter contare su se stessi e sulla propria coscienza, ci aiuterà a superare gli ostacoli.
Tutti gli esseri viventi hanno il sacrosanto diritto di vivere la vita come più gli aggrada, purchè non danneggi gli altrui percorsi.domenica 9 marzo 2025
Valeriana, la città Maya scoperta nello Yucatan
giovedì 6 marzo 2025
Gunung Padang: la piramide più antica del mondo nascosta sotto la Terra. Indonesia. - Nicolas Kess Jighu
Gunung Padang: la piramide più antica del mondo nascosta sottoterra.
E se la piramide più antica del mondo non fosse in Egitto ma in Indonesia? Gunung Padang, un sito misterioso nella Giava Occidentale, potrebbe essere proprio questo. Sebbene sembri una semplice collina ricoperta di fitta vegetazione, sotto la sua superficie si trova un'enorme struttura antica, che potrebbe riscrivere la storia umana.
Studi recenti che utilizzano il georadar (GPR), la tomografia sismica e gli scavi archeologici suggeriscono che Gunung Padang sia una piramide a più strati, costruita nel corso di migliaia di anni. Lo strato più alto, visibile oggi, è costituito da colonne di pietra, muri, sentieri e spazi aperti, datati a circa 3.000-3.500 anni fa (1.000 a.C.). Ma gli strati più profondi rivelano scoperte ancora più sorprendenti.
A una profondità di 3 metri, un secondo strato di blocchi di basalto colonnare è stato datato tra 7.500 e 8.300 anni fa (circa 6.000 a.C.), precedente alle prime civiltà conosciute. Al di sotto di questo, un terzo strato si estende per 15 metri di profondità e si stima abbia circa 9.000 anni. Ancora più sorprendentemente, un quarto strato, secondo la datazione al radiocarbonio C14, potrebbe essere antico quanto 28.000 anni, spingendo la civiltà umana indietro a un'epoca molto prima della storia registrata.
Questa scoperta sfida l'archeologia tradizionale, che tradizionalmente sostiene che gli umani fossero cacciatori-raccoglitori primitivi a quel tempo. Gunung Padang suggerisce che società avanzate potrebbero essere esistite molto prima di quanto abbiamo mai immaginato. I ricercatori ritengono che prima della fine dell'ultima era glaciale, una vasta massa continentale chiamata Sundaland si estendesse attraverso l'attuale Indonesia. Quando il livello del mare si innalzò 14.000 anni fa, gran parte di essa fu sommersa, nascondendo potenzialmente centinaia di civiltà perdute sotto le onde.
Gunung Padang potrebbe essere la chiave per svelare il nostro passato dimenticato? Con tre camere sotterranee ancora da esplorare, i segreti di questa antica piramide aspettano ancora di essere svelati.
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martedì 4 marzo 2025
Justin Trudeau. - Lorenzo Tosa
Il premier canadese Justin Trudeau ha risposto agli sciagurati dazi americani con quella che è, a tutti gli effetti, una vera e propria lezione al mondo su come si risponde, politicamente, economicamente e pure dialetticamente a Donald Trump.
“Il Canada non lascerà che questa decisione ingiustificata rimanga senza risposta.
Se le tariffe americane dovessero entrare in vigore questa notte, il Canada, a partire dalle 12:01 di martedì, risponderà con tariffe del 25% sui 155 miliardi di dollari di beni americani. Partiremo con i dazi su merci dal valore di 30 miliardi di dollari e poi continueremo il lavoro tra 21 giorni.
Le nostre tariffe rimarranno in vigore fino a quando l’azione commerciale degli Stati Uniti non sarà ritirata. Mentre esortiamo l’amministrazione statunitense a riconsiderare la sua decisione, il Canada rimane fermo nel difendere la sua economia, i suoi posti di lavoro, i suoi lavoratori e un accordo equo”.
Non una virgola di più, non una di meno.
Ecco, io i patrioti, quelli veri, me li immagino così. Come Justin Trudeau.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1203455704483218&set=a.281497466679051
domenica 2 marzo 2025
sabato 1 marzo 2025
VAE VICTIS. - Daniele Dell'Orco
MARCO TRAVAGLIO - Voleva essere un duro - IFQ - 1 MARZO 2025
venerdì 28 febbraio 2025
VADIM PAPURA ERA UN GIOVANISSIMO COMUNISTA UCRAINO, DI 17 ANNI, CHE MORÌ ARSO VIVO NEL ROGO DELLA CASA DEI SINDACATI DI ODESSA,
mercoledì 26 febbraio 2025
DA DOVE VENIVANO? Nan Madol - Micronesia.
Successo senza precedenti nella sperimentazione sul trattamento del cancro.
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Perché gli orologi si sciolgono? - Guendalina Middei
Perché gli orologi si sciolgono?
E segnano tutti un’ora diversa?
Lo hanno definito il dipinto più «strano» al mondo!
Tutti lo conoscono, ma pochi ne hanno colto il vero significato.
Di primo impatto questo dipinto ti suscita un senso di inquietudine. Vi mostra una landa deserta dove sono presenti alcuni orologi che si stanno sciogliendo proprio davanti ai vostri occhi. Come se fossero fatti di gomma. Perché?
Perché il tempo non puoi possederlo o misurarlo. Non puoi conservarlo, ma soltanto viverlo e regalarlo. Nankurunaisa, dicono i giapponesi «il tempo è tutto».
Un giorno non rimpiangerai le promozioni che non hai ottenuto o le ricchezze che non hai accumulato, ma il tempo che non hai vissuto.
E la cosa più preziosa che puoi regalare a una persona non è una carezza, un bacio e neanche una parola. Ma il tuo tempo. La tua presenza. Ma questo dipinto ha anche un altro significato nascosto.
Se ci fate caso in bassa a destra c’è un quarto orologio color arancio che a differenza degli altri tre ha mantenuto aspetto solido. Delle formiche nere, che simboleggiano la morte, lo circondano come se volessero divorarlo, ma non ci riescono. L’orologio resiste.
Ecco, Dalì diede alla sua opera un nome bellissimo: «La persistenza della memoria». Perché? Perché mentre certe cose sono destinate a finire, altre invece no. I ricordi felici e le persone che abbiamo amato sono sempre dentro di noi. L'amore non muore con la morte, ecco cosa ci vi sta dicendo Dalì.
Ciò che è bello non muore mai. Ed ecco anche perché ogni orologio segna un’ora diversa.
Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che temono, troppo lungo per coloro che soffrono, ma è eterno per coloro che amano.
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