lunedì 22 ottobre 2012

Norma “anti Gabanelli”, appello di Articolo 21: oltre 5mila firme in 24 ore.


Norma “anti Gabanelli”, appello di Articolo 21: oltre 5mila firme in 24 ore

L'associazione per la libertà di stampa: "Se dovesse passare toglierebbe ogni paracadute ai giornalisti, rischiando di colpire chi tenta di fare il mestiere del cronista e stroncando il giornalismo d'inchiesta. Il nostro è un no a nuovi bavagli contro chi, come Report, non esita a contrastare mafie, logge e intrecci.

Oltre 5mila firme in meno di 24 ore per dire no all’emendamento “ammazza Gabanelli“. Le ha raccolte finora l’associazione Articolo 21. L’emendamento, presentato dal senatore del Pdl Giacomo Caliendo (ex sottosegretario alla Giustizia) nel quadro della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, porta il nome della conduttrice di Report perché, come spiegano il direttore e il portavoce di Articolo 21 Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti “se dovesse passare renderebbe ‘nulle’ tutte le clausole contrattuali che prevedono che l’editore tuteli il giornalista accollandosi le conseguenze economiche delle sanzioni in seguito al lavoro giornalistico”. Un appello (“Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo21 della Costituzione”) che è possibile sostenere firmando su www.articolo21.it.
Si tratta, aggiungono Corradino e Giulietti, di una “grande manifestazione di solidarietà in rete e profondo dissenso nei confronti di una norma sulla responsabilità civile che toglierebbe, in pratica, ogni paracadute ai giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni, rischierebbe di colpire chiunque tenti di fare davvero il mestiere del cronista e di stroncare il giornalismo d’inchiesta azzerando addirittura i free lance, colpendo non solo nomi famosi ma anche chi indaga contro criminalità e corruzione”. “Il nostro – concludono – è un netto no a nuovi bavagli contro quelli che, come Report, non hanno mai esitato a contrastare mafie e logge di ogni sorta e i loro intrecci perversi. Ad Acquasparta il 9, 10 e 11 novembre metteremo a punto una specifica proposta su questo tema che presenteremo a tutte le forze politiche”.

FIRMA L’APPELLO “Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo21 della Costituzione”.


GIUMANIREPORT

In commissione Giustizia al Senato arriva l’emendamento al ddl sulla diffamazione, che più di uno ha definito ‘anti-Gabanelli’ (perché sembrerebbe tagliato su misura contro la conduttrice ‘Report’). E’ un emendamento sulla responsabilità civile che toglierebbe, in pratica, ogni paracadute ai giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni, che rischia di colpire chiunque tenti di fare davvero il mestiere del cronista e di stroncare il giornalismo d’inchiesta azzerando addirittura i free lance, colpendo non solo nomi famosi ma anche chi indaga contro camorra, mafia, corruzione. In realtà si tratta di una delle tanti varianti delle liste di proscrizione che hanno vergognosamente segnato l’ultimo ventennio. Siamo sicuri che la proposta non passerà, ma sarà bene non abbassare la guardia e rilanciare la campagna “No bavaglio, sempre e comunque”.
Per queste ragioni vi invitiamo a firmare l’appello “Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo21 della Costituzione”.

domenica 21 ottobre 2012

Lit Motor C-1, lo scooter elettrico che non cade mai!.




Chi di voi ricorda il giorno in cui mamma o papà hanno tolto le rotelline alla vostra bici e vi hanno lanciati, sicuri che ce l’avreste fatta anche solo con due ruote? Da allora pian piano avete trovato il vostro equilibrio ma anche da adulti sarà sicuramente capitato qualche volta di tentennare su uno scooter.

Immaginate ora di poter acquistare uno scooter e di avere la certezza di non cadere mai, senza dover ricorrere allo stratagemma di aggiungere una terza ruota, come se ne vedono già in giro. Un mezzo simile è già in sperimentazione ed è lo scooter elettrico Lit Motor C-1 con cabina chiusa ed a propulsione elettrica.
Vediamo bene di cosa si tratta: nella parte bassa del telaio sono stati installati 2 volani contro-rotanti intorno ad un asse trasversale che, sfruttando l’effetto giroscopico, mantengono lo scooter in equilibrio. L’effetto giroscopico funziona sfruttando un principio della fisica molto semplice: se un oggetto ruota intorno ad un asse, anche in presenza di una perturbazione esterna, manterrà la sua rotazione intorno a quell’asse.
Attualmente i test sul mezzo risultano promettenti, vanta un’autonomia di 350 km e stando a quanto dichiarato da Daniel Kim, fondatore della californiana Lit Motor, si prospetta che verrà messo in commercio entro il 2014 alla “modica” (si fa per dire) cifra di 24.000 dollari.
Non ci resta che attendere l’evoluzione del progetto ma di certo il fatto che sia elettrico e quindi a basso impatto ambientale non può che spingerci a fare il tifo per questo scooter, sperando magari che i costi non siano poi così proibitivi!

Il patto scellerato tra D’Alema e il suo amico di Arcore



In questi giorni il nome di Massimo D'alema è tornato molto in voga, "si candida? non si candida? glielo chiede il partito?" ... io sinceramente spero in un miracolo, se davvero esistono (e cioè che sparisca dalla politica Italiana), ma nel frattempo voglio riproporvi questa lettera (ripresa dal Post Viola) di Ferdinando Imposimato
, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, che parla appunto dell'inossidabile D'alema, così giusto per far capire meglio (a quei pochi che ancora non l'hanno capito) di chi stiamo parlando!

Il patto scellerato tra D’Alema e il suo amico di Arcore

Fu Massimo D’Alema – lo diciamo da anni- che diede a Silvio Berlusconi, nel 1994, l’assicurazione che il suo impero mediatico non sarebbe stato toccato. Ignorava l’allora capo della opposizione che il 69,3% degli italiani decide come votare guardando la TV. La verità la confessò Luciano Violante nel febbraio 2002, quando disse, nello stupore del Paese: “L’on Berlusconi sa per certo che gli è stata data garanzia piena nel 1994 che non sarebbero state toccate le televisioni. Voi ci avete accusato, nonostante non avessimo fatto la legge sul conflitto di interessi e dichiarato eleggibile Berlusconi nonostante le concessioni”. E ciò in violazione della legge 30 marzo 1957, ignorando l’appello di Giorgio Bocca, Paolo Sylos Labini e Giuseppe Laterza. Non c’era stata ignoranza ma un consapevole patto scellerato tra D’Alema e il suo amico di Arcore.

Un regime nato e cresciuto sui rapporti con la mafia stragista, sui servizi deviati alleati della mafia, sui poteri occulti, sulle ingiustizie sociali, sui potentati economici, sulla umiliazione della scuola pubblica e dell’Università.

Ferdinando Imposimato
presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione


sabato 20 ottobre 2012

Arezzo, consigliere Pd di Montevarchi arrestato per due chili di marijuana.


Arezzo, consigliere Pd di Montevarchi arrestato per due chili di marijuana


Leonardo Simoni è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo ha già rassegnato le dimissioni dall'incarico depositando la lettera in comune.

Detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti. Questa l’accusa che ha portato in carcere Leonardo Simoni, consigliere comunale del Partito Democratico e presidente della Commissione bilancio del Comune di Montevarchi, in provincia di Arezzo.
L’uomo, 46 anni, nel corso di alcuni controlli dei carabinieri di San Giovanni Valdarno e di Arezzo è stato trovato in possesso di circa due chili di marijuana. Simoni ha già rassegnato le dimissioni dall’incarico, depositando la lettera in comune.

Ci vale...



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Dal piedibus al ciclobus: i bambini che in Olanda pedalano il loro bus scolastico.

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Anche i gadget più strani e simili ad attrazioni per bambini possono diventare utili. E’ il caso, ad esempio, di un nuovo mezzo di trasporto ideato e messo in commercio recentemente in Olanda, un incrocio tra una bicicletta e uno scuolabus.
Da noi in Italia, un’idea simile si chiamava “piedibus”, e coinvolgeva e, in qualche città lo fa tuttora, gruppi di bambini che, per mano ad un adulto, si spostano insieme per andare a scuola a piedi. In Olanda invece l’hanno chiamato BCO ed è una sorta di bici-tandem con il colore e la funzionalità di uno scuolabus scolastico.
Tolkamp Metaalspecials, l’azienda costruttrice, ha progettato un mezzo di un colore giallo brillante, con 8 file di pedali per i ragazzi, una postazione per un guidatore adulto e una panchina con qualche posto a sedere sul retro, per chi non fosse stanco di pedalare.
Il bus-bici è il primo del suo genere e, con una velocità massima di 16 chilometri orari, viene ora testato da un gruppo di undici bambini olandesi che lo conducono pedalando fino a scuola, accompagnati da un adulto seduto al posto di guida.
Con un impianto per la musica, una copertura ripiegabile per riparare nei giorni di pioggia ed un motore elettrico di scorta, il BCO è uno scuolabus che viene azionato direttamente dai bambini.
Commercializzato da De Cafe Racer, il BCO costa circa 11 mila euro e il primo prototipo ha avuto richieste anche in altri paesi europei tra i quali la Germania ed il Belgio.
Non è strano che una simile “bus-cicletta” abbia riscosso tanto successo in Olanda, dove la flotta di biciclette supera il numero degli abitanti e il 95% dei ragazzi usa la bici tutti i giorni per andare a scuola: ci sarebbe più motivo di stupirsi se una novità come questa attecchisse anche in Italia, dove siamo ancora utilizzatori piuttosto pigri della bici, ma con ampi margini di miglioramento.