venerdì 4 ottobre 2013

Terribili verità. - Tancredi De Lisi



Fatta nel 2005 a bordo della piattaforma sea explorer quando lavoravo nelle piattaforme. 
Gli immigrati si aggrappavano e salivano sulla piattaforma, quando capivano di essere in acque territoriali libiche si buttavano letteralmente dalla piattaforma... 

Questa era la nave di supporto alla piattaforma che cacciava le barche di naufraghi per non farli salire. 
Lavoravo nel canale di Sicilia, era agosto, passavano 4-5 imbarcazioni l'ora (circa 100 persone l'ora)... E chissà quanti morivano... I sopravvissuti venivano portati in Libia, ed il nostro amico Gheddafi, con il benestare dei nostri governanti e dell'Europa intera, li portava nel deserto e li abbandonava li...senza acqua...oltre che il mare anche il deserto è pieno di queste povere vittime!...
Cari politici siete veramente degli ipocriti...non avete dignità...fate finta di non sapere... Da semplice cittadino conosco questa realtà da circa 10 anni...e voi non ne sapevate niente?


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giovedì 3 ottobre 2013

Seadas (sebadas).



Le Seadas o Sebadas sono uno dei dolci Sardi più conosciuti al di fuori dell’isola, attualmente vengono prodotte in tutta la Sardegna anche se, visto il loro ingrediente principale, il formaggio, la loro origine la si può far risalire a quelle aree dell’isola che tradizionalmente vivevano di pastorizia. 
Le Seadas sono considerate un dolce esclusivamente perché cosparsa di miele e zucchero, ma in origine erano considerate un secondo piatto
Il loro nome deriva dalla parola dialettale “seu” cioè “sego”, e ricorda la brillantezza che il miele di corbezzolo dona a questo dolce.


Ingredienti per l'impasto:
- 500 gr. di semola di grano duro;
- 3 uova;
- 3 cicchiai di strutto fresco;
- acqua i cucchiaio.
- sale q.b.;
Ingredienti per il ripieno
- 1 kg. di pecorino sardo fresco:
- buccia grattuggiata di 2 arance;
- il succo di 1 limone.

Impastate la farina di semola con le uova, poi sciogliete il sale in un cucchiaio di acqua e aggiungetelo all’impasto. Aggiungete anche poco alla volta lo strutto, fino ad ottenere una consistenza morbida ed elastica; coprite poi con un panno e lasciate l’impasto a riposare.
Nel frattempo grattugiate il formaggio e impastatelo con la scorza tritata delle due arance e il succo di un limone, fino ad ottenere un crema molto densa; quando sarà pronto anche il ripieno, stendere la pasta in sfoglie sottili e ritagliate dei dischi del diametro di circa 10 cm, magari utilizzando per lo scopo una tazza da caffelatte.
Mettere su ogni disco di pasta un paio di cucchiai dell’impasto e richiudetelo con un altro disco di pasta premendo leggermente sui bordi in modo da ottenere una specie di calzone, e volendo, ritagliate la circonferenza dei dischi s
seadas_aperte_ric.jpgovrapposti con una rotella tagliapasta dentellata. A questo punto punto potete friggere i dolci in abbondante olio d'oliva bollente. 
Consiglio di presentazione
Le Sebadas vanno servite ben calde cosparse di zucchero o miele precedentemente riscaldato per renderlo liquido a seconda dei gusti, una ottima idea di presentazione può essere di spolverare il dolce con lo zucchero ( a velo ) e decorarlo con delle strisce di miele che disegnerete facendolo colare da un cucchiaino.

pecorino_fresco_ric.jpg
Il formaggio deve essere fresco e molto grasso; per renderlo ancora più morbido potete immergerlo in acqua molto calda per una decina di minuti.
Per evitare che le seadas si aprano durante la cottura inumidite leggermente con dell’albume d’uovo uno dei due dischi, sarà più facile evitarne l’apertura .

■ CURIOSITA'
seadas_fritte_ric.jpg
La sebada è un dolce strettamente legato alla civiltà pastorale; era infatti il simbolo di benvenuto che le donne preparavano e offrivano ai pastori quando, dopo un lungo periodo di transumanza, ritornavano a casa.
Generalmente viene proposto ricoperto di miele di arancia o corbezzolo; quest'ultimo è senza ombra di dubbio il più caratteristico della Sardegna, il suo profumo è di media intensità e ricorda quello delle foglie d'edera e dei fondi di caffè.

http://ricette.giallozafferano.it/Seadas-sebadas.html

Strage di immigrati a Lampedusa: centinaia di morti.



(ASCA) - Roma, 3 ott - 
E' destinato a diventare una delle piu' gravi tragedie della storia recente dell'immigrazione via mare il naufragio del barcone con almeno 500 persone a bordo avvenuto alle prime ore del mattino, a mezzo miglio dell'Isola dei conigli, a Lampedusa. 
Si aggrava di minuto in minuto il bilancio provvisorio delle vittime recuperate e trasportate sulla banchina dell'isola che gia' supera le 80 persone, tra le quali 2 bambini e una donna incinta. 
Ma sono ancora circa 250 i dispersi, con molti cadaveri ancora in mare. 
I migranti tratti in salvo e visitate sono, invece, poco oltre 140: nessuno presenta particolari problemi. 
Questi i numeri, del tutto provvisori, forniti da Antonio Candela, Commissario straordinario dell'assistenza sanitaria di Palermo. 
''E' una tragedia immensa, un orrore'', ha commentato sconvolta il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, riferendo che ''uno scafista e' stato arrestato''. 
In base alle prime ricostruzioni dell'accaduto fornite dalle forze dell'ordine e dai testimoni oculari il barcone perdeva carburante e i migranti, non riuscendo a dare l'allarme via telefono, avrebbero avvistato 3 pescherecci e acceso dei fuochi per chiedere aiuto. 
Ne e' scaturito un incendio e relativo ribaltamento dell'imbarcazione sovraccarica di gente, circostanza che avrebbe contribuito a rendere l'evento fatale, nonostante tutto sia accaduto a un pugno di metri dalla costa. 
Attratti dalle urla i primi ad accorgersi della tragedia sarebbero stati proprio i turisti a bordo delle barche attraccate nei pressi della riva. Sono stati loro a fornire i primissimi soccorsi, di fronte alla scena agghiacciante di decine e decine di corpi galleggianti in acqua. '
'Una tragedia immane'' per il presidente del Consiglio, Letta, che inviera' in giornata a Lampedusa il ministro dell'Interno, Alfano. ''Impegno per evitare il ripetersi di tragedie che vedono protagonisti i nuovi migranti'' e' stato chiesto anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al Direttore generale della Fondazione Migrantes, Mons. Giancarlo Perego. 
Al momento della stesura del messaggio il capo di Stato non era ancora a conoscenza della tragedia di Lampedusa e ha fatto esplicito riferimento all'altro dramma di pochi giorni fa, quando 13 migranti hanno perso la vita a Scicli. Anche per il ministro dei Trasporti, Lupi, quanto avvenuto a Lampedusa ''non e' umanamente sopportabile''. stt/cam

http://www.asca.it/news-Immigrati__500_persone_naufraghe_a_Lampedusa__decine_i_morti-1320639-ATT.html

Ognuno dice la sua, ma, alla fine, sono proprio loro i responsabili di queste stragi. 
Il pesce, si sa, puzza sempre dalla testa.
Se i capi delle nazioni governassero degnamente, nessuno sentirebbe la necessità di emigrare, se non ci fossero le guerre, nessuno scapperebbe dalla propria patria.

L'olio di palma fa male alla salute. Il CSS del Belgio ne sconsiglia il consumo. - marta Albè

olio di palma salute belgio


L'olio di palma fa male alla salute. La conferma arriva dal Belgio, dove il suo utilizzo è stato sconsigliato ufficialmente. Il Consiglio Superiore della Sanità belga si è pronunciato a suo sfavore, raccomandando di limitarne l'impiego e l'assunzione. Non si tratta di un obiettivo semplice, poiché l'olio di palma è il grasso vegetale più utilizzato dall'industria alimentare.
Sotto accusa è il suo elevato contenuto di specifici acidi grassi saturi in grado di provocare la formazione di pericolose placche sulle pareti delle arterie. L'industria alimentare lo utilizza per la produzione di margarine, creme spalmabili, merendine, crackers, biscotti, grissini e prodotti da forno dolci e salati in generale.
Lo preferisce ad altri oli poiché si tratta di un prodotto versatile e a basso costo. Alla produzione di olio di palma sono purtroppo legati gravi danni ambientali, a partire dalla deforestazione. Ora i suoi effetti negativi sulla salute vengono ribaditi. A differenza di altri oli, l'olio di palma non contiene soltanto i comuni grassi saturi, ma quantità elevate di grassi di tipo AGS-ath (C12, C14 e C16) che sono considerati dei veri e propri nemici per le arterie.
Ecco il motivo per cui il Consiglio Superiore della Sanità belga ha deciso di pronunciarsi contro l'olio di palma e di sconsigliarne l'utilizzo all'interno della catena produttiva alimentare. Suggerisce di utilizzare oli vegetali differenti, ricchi di grassi insaturi e poveri dei grassi saturi più pericolosi per le arterie.
Fino a questo momento, l'olio di palma era stato difeso da alcuni, per via del suo contenuto di vitamina E e di carotenoidi precursori della vitamina A. Secondo il Consiglio belga, le vitamine presenti nell'olio di palma non sono sufficienti a controbilanciare la sua ricchezza di acidi grassi AGS-ath. Viene sconsigliato, inoltre, il consumo e il ricorso ad altri alimenti e ingredienti ricchi di tali sostanze, come il burro e la panna, o gli oli vegetali idrogenati.
Il Consiglio suggerisce di scegliere alimenti preparati con olio d'oliva. Tra le alternative all'olio di palma, indica olio di lino, di mais e di girasole.
Purtroppo, la presenza di olio di palma negli alimenti confezionati non sempre è verificabile. L'ingrediente si nasconde di solito dietro le diciture "oli vegetali" e "grassi vegetali". Per etichette alimentari più trasparenti, dovremo pazientare fino all'anno prossimo. Da dicembre 2014, l'industria alimentare sarà obbligata ad indicare in etichetta l'origine e la tipologia degli oli utilizzati, secondo le nuove normative europee.
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Lo spettacolare tuffo della lava in mare [Foto]

Il coraggioso fotografo Kawkika Singoson, ha fatto degli scatti davvero eccezionali, riprendendo il momento in cui la lava del vulcano Pu’uO’o si riversava nell’Oceano delle isole Hawaii.
Il fotografo racconta: ‘‘Ho calcolato esattamente il rischio che ho corso per ogni singolo scatto”, e in effetti il suo coraggio è epico, e i suoi scatti incredibili.
Godeteveli tutti perchè non è una cosa di tutti i giorni vedere questa forza della natura!
Foto Exclusivepix/Iberpress

Farfalle e api bevono le lacrime della tartaruga. - Roberta Ragni

3. farfalle tartaruga

È una relazione davvero straordinaria quella tra farfalle e api della foresta amazzonica e tartarughe. La regione amazzonica è notoriamente carente di sodio a causa della sua grande distanza dal mare e perché la catena delle Ande blocca i minerali trasportati dal vento da Ovest.
Quindi, se tu fossi una farfalla o un'ape, dove potresti trovare una fonte facilmente disponibile di sale in Amazzonia? La risposta non è molto evidente, a meno che non si guarda le foto della gallery che ritraggono una tartaruga circondata da farfalle, che le puntano dritto dritto sugli occhi.
Lo scienziato Phil Torres, un laureato della Cornell University che svolge attività di ricerca presso il Centro di Ricerca Tambopata in Perù, racconta a LiveScience che le farfalle sono attratte dal sodio delle lacrime della tartaruga.

Le tartarughe, infatti, hanno una quantità sufficiente di sodio dalla loro dieta, perché non sono erbivore come le farfalle. Questa è l'unica regione in cui è stato osservato questo fenomeno.
Altre fonti di sale per le farfalle amazzoniche (che non sono così interessante e pittoresche) includono urina, pozze d'acqua e sudore umano. La tartaruga, però, non sembra feliccisma di donare le sue lacrime e cerca di scacciare gli insetti con i suoi lenti movimenti.