lunedì 30 aprile 2018

Il più grande oggetto cosmico mai visto.



Nato dalla danza di 14 galassie nel baby universo.

Il più grande oggetto cosmico mai visto ha sorpreso gli astronomi di tutto il mondo non solo per le sue dimensioni, ma perché si è formato quando l'universo era ancora giovanissimo. Descritto in due articoli pubblicati sulle riviste Nature e The Astrophysical Journal, occupa un'area estesa quattro volte più della Via Lattea ed è nato dalla danza vorticosa tra 14 galassie avvenuta quando l'universo aveva 'appena' 1,4 miliardi di anni.

L'enorme ammasso di galassie si chiama 'SPT2349-56' e la sua formazione è stata osservata dal gruppo di Tim Miller, dell'Università americana di Yale, che ha pubblicato su Nature, e dal gruppo di Ivan Oteo, dell'Università scozzese di Edimburgo, che ha pubblicato sull'Astrophysical Journal. I telescopi che hanno permesso di sbirciare nel passato dell'universo sono il South Pole Telescope (Spt), che si trova in Antartide, nella base americana Amundsen-Scott, e i radiotelescopi Alma (Atacama large millimeter/submillimeter array) e Apex (Atacama pathfinder experiment), dell'Osservatorio Europeo Australe (Eso), che si trovano sulle Ande cilene.

Il risultato ha sorpreso gli studiosi, che si aspettavano collisioni di questa portata molto più tardi nella storia dell'universo, almeno a partire da 3 miliardi di anni dal Big Bang. E' ancora un mistero, dicono gli astronomi, come sia stata possibile la formazione di un oggetto così grande in un tempo relativamente breve dopo il Big Bang.

Questo gigantesco ammasso di galassie è una continua fucina di stelle, che nascono a una velocità 1.000 volte superiore a quella con si formano le nuove stelle della Via Lattea. Per Chris Hayward, uno degli autori della ricerca, "l'osservazione dell'ammasso di galassie potrà darci preziose informazioni sulla formazione di questi complessi oggetti cosmici. Le nostre simulazioni - ha concluso - suggeriscono che queste galassie continueranno a danzare insieme, fino a diventare un'enorme galassia ellittica".


domenica 29 aprile 2018

Sprechi, l’Europa del rigore fa la cattiva maestra: commissari si regalano più soldi e auto blu per 3 anni prima di lasciare. - Thomas Mackinson

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L'indennità da 13.500 euro al mese non bastava, arriva lo scivolo d'oro per la "transizione" alla normalità. E' il regalo che si stanno facendo i 28 commissari della Commissione europea in previsione della fine del loro mandato: una volta cessati, avranno a disposizione per altri 36 mesi auto blu con autisti, uffici presso la Commissione con segretari e personale. Il tutto esentasse. L'iniziativa chiama in causa direttamente Juncker e il nuovo segretario. La presidente tedesca della Commissione Bilancio chiede chiarimenti.

Uno scivolo d’oro per i tre anni di “transizione”, dalla bambagia alla normalità. Stavolta l’Europa dà dei punti al nostro Parlamento. I suoi commissari uscenti, senza troppa pubblicità, hanno infatti deciso di concedere a se stessi un piccolo ma sostanzioso regalo: tra 19 mesi usciranno di scena e ad attenderli, puntuali, troveranno materassi imbottiti d’euro e nuovi irrinunciabili benefit. A loro disposizione, oltre a stipendi da 8-15mila euro al mese per tre anni, potranno usufruire nello stesso periodo anche di auto blu con autista, di un ufficio con personale e segreteria dedicati, il tutto sempre a carico dei contribuenti dell’Unione. Tre anni da nababbi per i 28 ex commissari la cui ragione di fondo – o il cui pretesto, per i critici – riesiederebbe nella volontà di evitare che finiscano al soldo di qualche multinazionale o società di lobby come José Manuel Barroso, l’ex presidente della Commissione (2004-2014) trasferitosi con armi e bagagli alla Goldman Sachs. L’iniziativa, va da sé, solleva vari problemi e altrettanti imbarazzi.

Il primo è che le regole valgono per gli stessi commissari che le devono approvare in palese conflitto di interessi, visto che saranno i primi a sperimentarne i benefici potenzialmente equivalenti anche al triplo di ciò che attualmente ricevono. Non a caso, ed è il secondo elemento della storia, l’iniziativa è passata sotto silenzio. A segnalarla è stato un quotidiano tedesco, non atti ufficiali, non comunicazioni interne, nulla di nulla. Il 18 aprile scorso la Frankfurter Allgemeine Zeitung ha pubblicato un articolo che dava conto dei benefit citando alcuni punti del trattamento allo studio. Da lì è partita anche la corsa a codificare politicamente la mossa. Da più parti viene attribuita infatti allo stesso presidente Jean Claude Junker e alla sua volontà di far quadrato attorno alla nomina (a sorpresa e indigesta a molti) a segretario generale della Commissione del suo capo di capo di gabinetto, il potente Martin Selmayr. La lettura malevola suggerisce che l’elargizione sia un viatico per rabbonire gli animi dei commissari contrari a tale scelta: perché rischiare di mordere la mano che ti darà ancora da mangiare?
Il terzo è che, come detto, di altre concessioni forse i commissari avrebbero in realtà ben poco bisogno, visto il trattamento d’oro che ricevono mentre sono in carica, grazie a stipendi da 20mila a 25mila euro al mese per cinque anni, rigorosamente esentasse così come i tanti benefit. Vista poi la sontuosa liquidazione. Ulteriori benefici economici finiscono fatalmente per stridere con l’idea romantica da “Europa solidale dei popoli”. Ma di cosa si tratta realmente?
“L’indennità di transizione” sarebbe pagata per tre o cinque anni e non due come è stato dal 2016. Questa indennità, che varia dal 40 al 65% dello stipendio base in base alla durata dei compiti precedente, vale a dire un minimo compreso tra 8.400 e 13.500 euro al mese, viene aggiunta a quella di “reinsediamento“, corrispondente al salario di un mese. Soprattutto, a queste somme, si aggiungeranno una serie di prestazioni in natura: un ufficio presso la Commissione (in precedenza solo gli ex presidenti avevano diritto), una macchina aziendale con autista e due assistenti. Grazie a questa operazione, un ex commissario riceverà effettivamente il doppio, se non il triplo, di ciò che attualmente riceve. Il tutto grazie anche a un’ulteriore piccola astuzia: mentre l’allungamento della durata del risarcimento (o il suo aumento) richiede l’accordo del Consiglio dei ministri (dove siedono gli Stati), questo non è il caso per le “prestazioni in natura” che dipendono dal bilancio della Commissione.
L’astuzia rischia di costare parecchio ai contribuenti e di dare un segnale contrario alle consuete rampogne di Bruxelles agli Stati spendaccioni e di aiutare gli antieuropeisti nell’opera di demolizione dell’immagine delle istituzioni europee. Non a caso c’è chi pretende immediate spiegazioni. Il 24 aprile scorso la presidente della Commissione controllo di bilancio del parlamento europeo Ingeborg Grässle (PPE) ha mandato una lettera al Commissario al Bilancio Günther Oettinger chiedendo spiegazioni. Sbigottito anche Marco Valli, membro della stessa commissione in quota M5s: “Siamo venuti a conoscenza della proposta di questi nuovi privilegi per i Commissari uscenti, grazie ad un articolo pubblicato da un giornale tedesco. Per questo chiediamo, attraverso una lettera della Commissione controllo dei bilanci del Parlamento europeo l’accesso al documento di lavoro. Vogliamo vedere le carte ed evitare abusi e conflitti di interesse. Non è la prima volta che la Commissione prende decisioni discutibili in modo opaco, basti vedere il recente caso di nomina diretta dell’uomo di fiducia di Juncker, Martin Selmayr come Segretario generale”.

venerdì 27 aprile 2018

Riflettiamo.

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Leggo i commenti e mi domando: è più intelligente perseverare nelle proprie idee oppure ragionare e cambiare opinione in virtù del cambiamento dei tempi e delle circostanze?
Del resto la "sinistra" è scivolata a destra, ha governato con la destra, ha privato i lavoratori dei diritti acquisiti in anni di lotte sindacali, li ha privati del lavoro, unica fonte di sostentamento, come sancito dalla Costituzione; 
li ha privati anche della democrazia tanto decantata ma mai rispettata....;
perchè meravigliarsi, allora, se, per colpa di una legge elettorale malconcepita, chi ha vinto le elezioni deve necessariamente allearsi con chi ha affossato economicamente la nazione per poter organizzare un governo?
Aspettiamo di vedere all'opera chi ha vinto le elezioni con il consenso del 32% degli aventi diritto al voto, poi, casomai, potremo avanzare le nostre lamentele.
E non venitemi a dire che è oro ciò che è piombo, perchè i partiti preesistenti sono gli unici colpevoli del disastro economico del nostro paese!
Oltre ad essi nessun altro ci ha messo le mani!

lunedì 23 aprile 2018

Paul Craig Roberts: La crisi e' solo all'inizio.

L'attacco missilistico degli USA a Damasco, Siria.

Molti, compresa la Russia del Presidente Putin, si sono chiesti perché gli US hanno lanciato un attacco illegale sulla Siria prima delle indagini degli ispettori sulla natura delle armi sul sito del presunto attacco chimico.

Questa domanda diffusa sbaglia completamente il bersaglio. 
L’attacco degli US sulla Siria è un chiaro crimine di guerra contro un paese sovrano, indipendentemente dal fatto se la Siria ha usato armi chimiche, favorendo i terroristi di Douma supportati da Washington. 
Nessuno si è mosso per fermare il crimine di guerra di Washington. 

Alcuni vassalli degli USA, come Italia e Germania, hanno rifiutato di partecipare a questo crimine di guerra, ma nessuno ha tentato di bloccarlo. L’impotente Consiglio di Sicurezza dell’ONU, nel quale la Russia sta perdendo il suo tempo prezioso, la Ue, la NATO, la Russia e la Cina stesse non hanno fatto niente per fermarlo.

La Russia ha detto che se l’attacco Washington ha danneggiato i cittadini, potrebbero esserci conseguenze militari, ma la Russia non ha protetto il suo alleato da questo attacco.
Se l’attacco è stato condotto dagli USA, non c’è nessun significato, eccetto servire come salva-faccia di Trump. Apparentemente nessuno è stato ucciso e nessun danno è stato fatto, tranne una struttura in cui si produceva un antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi.
Dall’altra parte, ciò ha un significato, a causa della percezione che le prostitute americane hanno provocato: una grande vittoria americana contro il diavolo siriano e la cattiva Russia. Questa percezione, che le prostitute hanno creato con le loro fake news, giustifica il crimine di guerra e porterà ad altri attacchi sulla Siria.
E’ altamente improbabile che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condannerà Washington, che paga per il 25% del budget dell’ ONU, inoltre il Consiglio di Sicurezza è pieno di vassalli degli USA, e loro non voteranno mai per censurare il loro capo. Putin sta sprecando tempo per cercare il significato di tutto ciò al Consiglio di Sicurezza, a meno che il suo fine sia provare la totale corruzione di ogni istituzione occidentale. Come molte persone già sanno, io non capisco il fatto di dover provare ciò che già si conosce. Putin dovrebbe leggere l’articolo di Eric Zuesse prima di riporre tutta questa fede nelle Nazioni Unite. https://www.strategic-culture.org/news/2018/04/17/how-us-has-virtually-destroyed-un.html
Come ho scritto in numerose occasioni, ammiro il carattere cristiano di Putin di evitare le botte che prende da Washington per salvare il mondo da una probabile morte di una guerra mondiale. Il problema è che porgendo l’altra guancia Putin incoraggia le aggressioni da Washington. Putin ha a che fare con dei neoconservatori psicopatici. Non sta dialogando con il buon senso.
Durante tutta la Guerra Fredda, nessun ambasciatore statunistense alle Nazioni Unite ha parlato aggressivamente e in modo sprezzante verso i rappresentanti sovietici come  ha fatto Nikki Haley verso l’ambasciatore russo. Durante la Guerra Fredda nessun presidente americano avrebbe tollerato Nikki Haley. Quella puttana impazzita sarebbe stata immediatamente eliminata.
Il governo russo è colto dalla delusione se crede che il governo americano, in cui Nikki Haley è la scelta di Trump come portavoce del mondo, in cui il folle neoconservatore john Molton è il principale influenzatore sull’esercito US e sulla politica estera, e in cui il Presidente stesso è sotto ricatto per il tentativo di calmare le relazioni con la Russia, abbia una qualunque prospettiva di evitare la guerra.
La migliore chance di prevenire la prossima guerra è un’unione siriana-russo-cinese e una sconfitta per gli americani in un contesto regionale non degno di una risposta nucleare da parte di quegli psicopatici statunitensi. Fino a quando Washington resisterà, i vassalli europei di Washington, l’ONU e l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche saranno al fianco degli USA. Quando gli USA sperimenteranno la sconfitta, la NATO si dissolverà, e, con essa, la capacità di Washington di minacciare altri paesi evaporerà definitivamente.

17.04.2018
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di A.B.