mercoledì 30 agosto 2023

NON APRITE QUELLE PORTE. - Marco Travaglio

 

Mentre la libera stampa insegue l’ultima minchiata del penultimo ministro e del generale Catenacci o come diavolo si chiama, un trust di 26 cervelli messo insieme da Nordio a sua immagine e somiglianza partorisce la bozza di decreto attuativo della legge delega sull’ordinamento giudiziario escogitata da quell’altro genio della Cartabia.

Con due ideone.
La prima – nata dalla fertile mente dell’ex forzista e ora calendiano Costa – è una nuova voce nel “fascicolo per la valutazione del magistrato”:
quella sul “complesso dell’attività svolta, compresa quella di natura cautelare”, la “tempestività nell’adozione dei provvedimenti” e le “gravi anomalie in relazione all’esito degli atti e dei provvedimenti nelle fasi o nei gradi successivi”.
Il Csm dovrà tenerne conto per valutare promozioni, sanzioni e radiazioni (automatiche con due bocciature consecutive).

La seconda genialata è quella che gli italiani hanno bocciato appena un anno fa bocciando i referendum contro la giustizia:
far giudicare i magistrati nei Consigli giudiziari
(le sezioni locali del Csm) anche dagli avvocati.

A Palermo, per dire, il legale di Messina Denaro potrebbe dire la sua sul pm e il gip che hanno scovato e arrestato il suo cliente.

Il combinato disposto delle due ideone sarà una magistratura ancor più intimorita, pavida, conformista e riverente al potere di quanto già non sia dopo le cure da cavallo degli ultimi 25 anni.

Se la carriera dei magistrati dipende dal giudizio degli avvocati e ancor di più dalle conferme dei loro provvedimenti nei successivi gradi di giudizio, le conseguenze possono essere solo due, entrambe nefaste.
Molti giudici saranno portati a confermare le decisioni dei colleghi sottostanti, anche se non le condividono, per salvare loro la carriera (l’“appiattimento” sempre deplorato dai “garantisti”).

E molti pm, gip e gup saranno indotti a chiudere gli occhi sui delitti dei potenti e ad archiviare i processi più complessi
(quelli indiziari, senza pistole fumanti o confessioni), nel timore o nella certezza che i colleghi di tribunale, appello e Cassazione vedano il bicchiere mezzo vuoto o cerchino il pelo nell’uovo per allontanare l’amaro calice.

Quando Falcone e Borsellino istruirono il maxiprocesso a Cosa Nostra, Corrado Carnevale divenne presidente della I sezione della Cassazione, monopolista dei processi di mafia.
E iniziò a cassare condanne e arresti di mafiosi (500 in tutto) guadagnandosi la fama di “ammazzasentenze”.

Ma Falcone e Borsellino continuarono ad arrestare e a processare mafiosi fino all’estremo sacrificio, perché nessuno poteva cacciarli per gli annullamenti dei loro provvedimenti.

Con i “riformatori” di oggi, Cosa Nostra avrebbe risparmiato un bel po’ di guai. E di tritolo. 

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lunedì 28 agosto 2023

La misteriosa borsa degli dèi. - admin

 

La cosiddetta BORSA DEGLI DEI (che in ambito accademico viene considerata uno strumento di peso e misura, o “weight”, anche se è palesemente un’attribuzione un po’ forzata) è senza dubbio uno dei simboli più misteriosi di questa ritualità, appunto per la sua forma simile a quella di una “borsetta” o, in ogni caso, un contenitore, qualcosa che viene tenuto con sè, conservato gelosamente. Questo oggetto viene rappresentato sia su bassorilievi e dipinti, sia in forma autonoma, come manufatto a tutto tondo. La sua raffigurazione più antica si trova presso il TEMPIO PALEOLITICO DI GOBEKLI TEPE, certamente il più importante sito megalitico del mondo, che testimonia l’origine ancestrale ed intuitiva delle conoscenze che la nostra epoca sarà destinata a dimostrare sempre più mediante l’indagine scientifica.

TESTIMONIANZA DELL’ANTICA CONNNESSIONE UNIVERSALE

Quest’immagine della BORSA DEGLI DEI non è altro che una delle innumerevoli ed incontestabili testimonianze di un’antichissima CULTURA UNIVERSALE, condivisa da tutti i popoli del mondo e custodita, in seguito, gelosamente da caste sacerdotali e culti segreti. Possiamo portare ad esempio l’ALBERO DELLA VITA, le cui profonde radici (nel mondo della manifestazione) permettono la realizzazione spirituale; la SVASTICA, presente nei reperti paleolitici di MEZIN, in Ucraina, risalenti a 15.000 anni fa e simboleggiante la ciclicità e l’equilibrio cosmico; il CADUCEO, simbolo di conciliazione degli opposti, guarigione e pacificazione, presente dalla CIVILTA’ VEDICA, agli EGIZI, agli HITTITI, agli EBREI, ecc…inoltre lo stesso abusato simbolo del CUORE, presente fin dal Paleolitico, ad esempio sul corpo di un mammuth dipinto nella CAVERNA DEL PINDAL, in SPAGNA (risalente a 23.000 anni fa), e moltissime altre testimonianze di una cultura universale comune a tutti i popoli e tutte le civiltà, le cui divinità, culti e manifestazioni esteriori non erano altro che diverse espressioni degli stessi principi e delle stesse conoscenze profonde ed intuitive delle leggi universali e dei segreti nascosti dietro il velo dei fenomeni materiali.

SIMBOLO DI CONOSCENZA E POTERE?

Questo simbolo misterioso (la BORSA DEGLI DEI) si trova in ogni luogo e in ogni tempo, a partire dal già citato tempio di GOBEKLI TEPE (11.000 a.C.) fino alle raffigurazioni dei SUMERI, degli EGIZI, nelle iconografie delle DIVINITA’ VEDICHE, nei petriglifi preistorici nel canyon di COSO MOUNTAIN, in California, risalenti a 10.000 anni fa; nel sito archeologico di LA VENTA, in Messico (testimonianza della civiltà degli OLMECHI), la borsa si trova in una raffigurazione di QUETZACOATL, il SERPENTE PIUMATO, simbolo di morte e resurrezione; inoltre nelle decorazioni tribali dei MAORI della NUOVA ZELANDA, presso gli insediamenti neolitici della cultura JIROFT, in IRAN. La borsa si trova effigiata nel geroglifico indicante il nome della regina NEITHOTEP, moglie di Re NARMER, della I Dinastia egizia, la prima donna di cui si conosce il nome della storia. Ad esempio, presso i SUMERI le “borse” erano associate all’iconografia degli ANUNNAKI (divinità simboleggianti i 7 archetipi fondamentali mediante i quali l’infinito si manifesta nella realtà fenomenica). Dunque, l’oggetto misterioso è sempre impugnato da entità legate all’idea del potere, della conoscenza e al mistero dell’esistenza. La CONOSCENZA è POTERE, consapevolezza che proviene dalle profondità recondite della psiche aprendo le porte dei segreti e dei misteri del Cosmo; Conoscenza e potere che vengono trasmessi, consegnati di generazione in generazione a tutti coloro che ne sono degni e, nello stesso tempo, gelosamente custoditi nella propria interiorità. Dunque, la BORSA, più che uno scrigno, diventa uno strumento di “trasmissione”, indicante un “passaggio di consegne” da una generazione all’altra, o da un individuo all’altro. “CHI HA OCCHI PER VEDERE VEDA, CHI HA ORECCHI PER INTENDERE, INTENDA”: questo sembra suggerire il misterioso oggetto impreziosito da simboli ancestrali, simile ad una capsula del tempo.

UNA RAPPRESENTAZIONE DELL’UNITA’ COSMICA?

L’interessante teoria della scrittrice statunitense KERRY SULLIVAN, della Boston University, suggerisce l’interpretazione della BORSA DEGLI DEI come una rappresentazione semplice e diretta del COSMO, ricordando che ogni cultura e civiltà del pianeta ha sempre considerato il semicerchio (che in questo caso è raffigurato dal cinturino della borsa) come simbolo celeste, immateriale e spirituale, mentre il quadrato (la borsa in questo caso) è associato alla materialità e al mondo della rappresentazione. Possiamo spingerci ancora più in là, osservando che quest’oggetto non è soltanto un “quadrato” bidimensionale, ma anche un contenitore, perchè custodisce il segreto dell’esistenza nascosto nella materia. Possiamo ricordare, a questo proposito, le immagini della dea ISIDE velata o il CUBO di SATURNO, Signore del Cosmo primordiale. E in cosa consiste la conquista della pienezza e, dunque, del potere sulla realtà fenomenica? Nella consapevolezza dell’unità fra materia e spirito, nella visione della continuità e dell’unità fondamentale dei fenomeni e di tutto ciò che vive ed esiste nell’universo. Quello che possiamo definire: la conquista dell’Infinito, la concretizzazione dello Spirito, la liberazione del Cuore pulsante del Sè interiore dalle scorie dell’illusione.

UNA REMINISCENZA DELLA PREISTORICA BORSA DEL CACCIATORE?

L’origine di questa rappresentazione, poi elevata a funzione rituale, potrebbe anche affondare le radici nell’importanza che assumeva il ruolo del CACCIATORE PREISTORICO e del bottino trasportato dal suo zaino, anche se ci rendiamo conto che questa può essere un’ipotesi troppo semplicistica, ma dobbiamo ricordare che ogni funzione pratica e materiale trova sempre, per estensione, una corrispondenza superiore e spirituale. Dunque l’iconografia dell’antica “BORSA DA CACCIA” potrebbe, per l’importanza vitale della sua funzione nei millenni, essere stata tradotta come un simbolo cosmico di ricchezza e abbondanza. Possiamo notare, infatti, come nella maggior parte delle raffigurazioni, la borsa non sia raffigurata come un mero simbolo astratto, ma ne vengano indicati i particolari degli anelli uniti al cinturino e dell’intreccio della legatura. Quindi, si suppone che fosse un oggetto concreto…..

Stralcio testo tratto da un articolo di Alessia Birri pubblicato nella pagina di alessia-birri.blogspot.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura e, in calce all’articolo, visionare l’interessante galleria fotografica…

https://www.tanogabo.it/la-misteriosa-borsa-degli-dei/

IL GIORNO DELLA MARMOTTA. - Marco Travaglio - 28 agosto 2023

 

L’invasione russa dell’Ucraina ha appena compiuto 18 mesi. Un anno e mezzo di guerra (in aggiunta a quella degli otto anni nel Donbass), 500mila fra morti e feriti, una decina di milioni di profughi ucraini in Europa e in Russia, mezzo Paese distrutto che richiederà almeno mille miliardi per la ricostruzione, l’Ue in recessione per le autosanzioni. Dal 24 febbraio 2022 molte cose sono cambiate nel mondo alla velocità della luce. Caduti Johnson, Truss, Marin, Rutte, Sànchez e Draghi, non Putin. L’Italia è passata dalle larghe intese alla destra della Meloni che vi si opponeva solitaria. Ma a Palazzo Chigi è cambiato solo l’inquilino, mentre il mantra resta lo stesso di 550 giorni fa: “C’è un aggressore e un aggredito, con Putin non si tratta, l’unica soluzione è la sua caduta, o la sconfitta della Russia, o il suo ritiro e intanto avanti con invii di armi sempre più micidiali e costose a Zelensky fino alla vittoria”. Mantra che porta malissimo a chi lo ripete e nulla fa pensare che possa diventare realtà.
Le controffensive ucraine sono state l’una modestissima e l’altra fallimentare. La Russia (almeno per ora) controlla la Crimea annessa nel 2014 e le quattro regioni invase nel ‘22. Le sanzioni non l’hanno isolata né mandata in default (anzi, rischiano di mandarci i sanzionatori). Putin appare (almeno finora) più saldo che mai, avendo superato anche la crisi interna più grave dell’ultimo quarto di secolo (il tentato putsch Wagner-Prigozhin). La Germania dissanguata rinvia sine die l’impegno Nato della spesa militare al 2% del Pil, come Conte impose di fare a Draghi 15 mesi fa. La Francia non vede l’ora di sfilarsi. E persino gli atlantisti più oltranzisti vacillano. La Polonia è furente con Kiev per il dumping sul grano. Usa e Uk concordano sul flop dell’offensiva ucraina. Biden (o chi per lui), persa la speranza di vendersi alle elezioni del '24 con una vittoria militare, inizia a virare sull’unico successo possibile: quello diplomatico, anche per non farsi rubare il tempo e la scena dalla Cina. Il n. 2 della Nato ipotizza apertamente che Kiev ceda territori. E il mondo, che 18 mesi fa pareva tornato bipolare come nella guerra fredda, si scopre ancor più multipolare, con la nuova superpotenza Brics che unisce amici vecchi come Cina, Russia, Brasile, India, Sudafrica e nuovi come la strana coppia Iran-Arabia (che fino all’altroieri si sparavano in Yemen), minacciando l’impero del dollaro con una moneta concorrente. Persino nel Pd, con la Schlein, si muove qualcosa. Ma, nel governo italiano, niente. Come nel giorno della marmotta, è sempre il 24 febbraio 2022. Meloni&C., fermi sull’attenti davanti a Biden, non osano neppure domandargli se per caso, nel frattempo, gli ordini non siano cambiati.

sabato 26 agosto 2023

GALIMBERTI E IL NARCISISTA. - Viviana Vivarelli

 

Dice Galimberti che il narcisista è talmente pieno di sé da essere fondamentalmente incapace di conservare una relazione. Può anche sembrare simpatico, intelligente e brillante, ma non riesce ad immedesimarsi nell'altro. Lo considera solo un applausometro. Le emozioni, i sentimenti, le reazioni dell'altro per lui non esistono o esistono sotto forma di fastidi, per cui può troncare la relazione istantaneamente con delle motivazioni o anche senza, senza curarsi dello stato d'animo dell'altro, indifferente alle macerie che si lascia dietro.
Il narcisista in genere è incapace di amare un'altra persona perché ama fondamentalmente solo sé stesso. I soggetti narcisisti hanno dentro di sé un senso di vuoto che non riescono a riempire perché non hanno modi di relazionarsi sani, sono troppo pieni di sé stessi per capire il senso di dedizione all'altro che l'amore richiede. Capiscono solo le pulsioni del proprio io, e allo stesso tempo hanno un io frammentato che per stare insieme richiede un senso alto di grandiosità e di egocentrismo.
Le loro capacità affettive relazionali sono immature e adolescenziali, per cui non riescono ad essere emotivamente coinvolti nella relazione né capiscono il coinvolgimento dell'altro, che tendono ad abbandonare bruscamente quando la loro vanità non ne ha più bisogno.
Secondo il criterio diagnostico DSM-IV il narcisista presenta un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento). Ha bisogno di ammirazione ma è privo di empatia.
  1. Per esempio esagera i propri risultati e le proprie capacità e si aspetta di essere valutato come superiore agli altri.
  2. Ha fantasie di grande successo, potere, fascino, bellezza e di amore ideale.
  3. Crede di essere speciale, unico e di poter essere capito solo da persone speciali.
  4. Richiede eccessiva ammirazione.
  5. E' convinto che tutto gli sia dovuto, senza sentirsi in dovere o in obbligo verso gli altri. Pretende che le sue aspettative siano immediatamente soddisfatte.
  6. Si approfitta degli altri o ne sfrutta le emozioni o i sentimenti per nutrire la propria vanità.
  7. Non è capace di capire i sentimenti e le necessità degli altri.
  8. E’ categorico e pretende che la propria volontà detti legge.
  9. Può essere arrogante, pretende di avere sempre ragione. E' estremamente ripetitivo per quanto riguarda la proprie idee o opinioni. E' assertivo e incapace di capire la posizione dell'altro.
Si valuta che i soggetti decisamente narcististici siano per lo più maschi e rappresentano il 3% della popolazione.
Non serve a niente usare con loro della psicoterapia. Sono in parte o totalmente incapaci di cambiare.
Ci sono due tipi di Narcisisti: aperti o mascherati.
I primi hanno doti da istrione, sono affascinanti e pieni di sé e hanno bisogno di un pubblico di ammiratori, sono scaltri, arroganti ed aggressivi. Hanno un alto livello di autostima e bassa tolleranza alle critiche.
I narcisisti mascherati non stanno al centro della scena, non sono esibizionisti e sono molto permalosi.
Ma entrambi i tipi hanno bisogno di essere ammirati, hanno fantasie di grandezza, sentimenti di invidia mascherati da ipercriticismo, difficoltà a controllare gli impulsi e tendenza a sfruttare gli altri.
Non è sempre facile individuare un soggetto narcisista, può sembrare socialmente integrato e occupare posizioni di rilievo nelle forze dell’ordine, nella sanità, nell’avvocatura, può essere un soggetto intelligente, abile stratega e molto apprezzato, che dà un'ottima immagine di sé al mondo.
Quando si incontra un narciso le cose sono molto veloci: da subito si entra nel vivo di una relazione stabile e sembra che tutto quello che si desidera si possa realizzare.
Se lei sogna una famiglia e dei figli, lui subito le propone di sposarlo e fare 10 figli, se lei ama i viaggi o il teatro, lui sarà un viaggiatore provetto ed un grande cultore della materia.
Sembra di aver incontrato l’uomo perfetto, l’altra metà della mela!
Si entra subito in una fase iniziale detta "love bombing" in cui si stabilisce una relazione forte immediata con la partner per soddisfare i suoi bisogni primari.
A quel punto il Narciso getterà la maschera del principe azzurro e si manifesterà. Lo sfruttamento sarà totale, sia emotivo che affettivo, sia strumentale che economico.
Subito dopo le aree di gratificazione e di riconoscimento della compagna inizieranno ad essere sempre minori, facendo posto a meccanismi di svalutazione e di manipolazione che renderanno il partner sempre più infelice, debole e insicuro.
Seguiranno scoppi di rabbia immotivata, bugie e false affermazioni per indebolire sempre più la partner. Il Narciso tende a esercitare il suo potere sulle emozioni dell'altra fino a stroncarla.
Allo stesso tempo il Narciso non prova sentimenti nè empatia, non si sente in colpa, ha sempre ottime giustificazioni
Quando ha ridotto la partner ed essere una nullità, la scarica e passa a un'altra donna (fase dello scarto) con cui ricomincia l'opera di seduzione.
Il Narciso è incapace di dare un amore duraturo e sa solo abusare psicologicamente della donna producendole danni anche gravi simili alla sindrome post traumatica da stress.
Il Narciso tratta gli altri come oggetti.
Stare con un Narciso è come salire su una montagna russa, ci sono picchi altissimi e livelli bassissimi e si passa dall’uno all’altro velocemente e di continuo.
Un narciso è capace di dire parole dolcissime ed appassionate, fare l’amore e un momento dopo di arrabbiarsi furiosamente per un futile pretesto; la persona è spiazzata, ma deve stare sempre all’erta, perché nel momento in cui si rilassa lui colpisce svalutando e rimproverando.
Lei, che ha ancora dentro la sua testa l’immagine del principe azzurro,non ci può credere, nega la situazione e ricerca in tutti i modi quella realtà gratificante vissuta. Questa è la scissione, la separazione del principe azzurro dall’abusante; lui usa ma lei, in modo collusivo, cerca di difendere e mantenere dentro di sé quell’immagine di lui buona, quella che non riesce a lasciare.
A questo punto, chi si sente in colpa è sempre lei che si domanda dove ha sbagliato e cerca di riparare e fare bene le cose e di soddisfarlo sempre di più nelle sue necessità; ma non andrà mai bene, e se va bene ed arriva il riconoscimento e l’elogio, ci sarà un’altra cosa che lo renderà scontento.
A volte il Narciso usa il silenzio come arma di vessazione: o non risponde ad una domanda o resta muto per ore, per giorni. Spesso si estranea, intento al computer o sul cellulare, a fare cosa? Si domanda lei, forse a chattare con un’altra? Sì perché spesso c’è (sempre) un’altra, una terza persona , di cui ti parla: un’amica che ti presenta innocentemente.
Il Narciso è uno scontento cronico, è un sacco vuoto che deve essere riempito dagli altri, e le critiche non sono altro che espressione di una grande invidia verso chi sa fare ed essere.
LE PREDE DEL NARCISO SONO SPESSO DONNE INTELLIGENTI, CAPACI, MOLTO ACCOGLIENTI, DISPONIBILI E GENEROSE NELLE LORO ESPRESSIONI DI SE', MA ANCHE MOLTO SENSIBILI E CON DELLE AREE DI FRAGILITÀ.
Nella loro storia troviamo infatti spesso una figura narcisistica, spesso un padre o una madre, coloro insomma che hanno contribuito alla loro ferita narcisistica.
Ciò fa da aggancio nel legame di coppia, perché quei meccanismi di manipolazione, lei li ha già vissuti e sono stati messi in atto proprio dalle figure di riferimento primario, da quelle persone che per definizione non ti farebbero mai del male, quelle che ti hanno messo al mondo, quelle che ti dovrebbero proteggere più di tutti.
Questo rende più difficile uscire dal legame di coppia, perché ciò significa iniziare un cammino di decodifica e di consapevolezza della propria storia nella sua globalità.
Dopo molto tempo la vittima, se aiutata e/o aiutandosi può iniziare a recuperare aree di nuova funzionalità interna. Un lento recupero può avvenire solo dopo un’astinenza completa e continuativa, come in ogni situazione di dipendenza affettiva: il non contatto diventa un imperativo categorico che può portare ad una prognosi positiva.
L’astinenza dal narciso (come dalle droghe, dal gioco o dall’alcool) è una condizione indispensabile, perché nella persona rimangono insediati per molto tempo pensieri ossessivi che perseguitano internamente e con cui si deve fare i conti ogni momento della giornata.
Questo rende la vittima debole e fragile ai ritorni del narcisista, che anche se ha lasciato la donna continua a tentare di usarla e controllarla , perché quello che dà piacere al Narciso è l’esercizio del potere sull’altro. Dopo mesi o anni, con un incontro casuale, che casuale non è il Narciso si rifà vivo e prova di nuovo a farvi cadere in trappola.
UNA “COMPLEMENTARE” SPESSO , OLTRE AD AVER VISSUTO CON UN GENITORE NARCISO, HA INCONTRATO PIÙ DI UN PARTNER NARCISO, COME UNA STORIA CHE RICORRE ALL’INFINITO SE NON VIENE RISOLTO IL NODO ORIGINALE.
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venerdì 25 agosto 2023

Codici del cerchio di ritaglio.

 

Codici del cerchio di ritaglio
Il 21.08.2005, Khepri, divinità solare, Egitto
Il 05.07.2009, Kukulkan, divinità solare, Messico
Egitto, Piramidi di Giza
Messico, Piramidi di Teotihuacan
Sette e sette piume raffigurate.
(7+7 = 14)
Osiride, spezzato da Seth in 14 pezzi, e restaurato da Isis, la moglie.
Alchimia, arcano 14.
Khepri, K, 6 lettere
Kukulkan, K, 8 lettere
(6+8 = 14)
(2005, 2009, 5+9 = 14)
(K-K = 11-11)
Sintoni, linee di trasmissione nei messaggi.


Nella mitologia egizia, Seth era dipinto come l'usurpatore che uccise e mutilò suo fratello Osiride. Iside, sposa di Osiride, ne ricompose le membra per per concepire Horus[6], il quale giurò di vendicarsi contro Seth. Vari miti descrivono il conflitto fra Horus e Seth[7]. Il mito di Osiride è uno dei più importanti nell'immaginario religioso egizio[8]. (Wikipedia)

giovedì 24 agosto 2023

Huaca Pucllana - Perù

 

Lima, in Perù, ospita molte meraviglie del mondo, tra cui la piramide di Huaca Pucllana. Huaca Pucllana fungeva da centro amministrativo e cerimoniale nella cultura pre-Inca di Lima per il clero d'élite. Oggi, Huaca Pucllana offre ai suoi visitatori uno sguardo alla storia dell'antica cultura.

La Huaca Pucllana è una piramide di mattoni e argilla situata nel distretto di Miraflores nella centralizzata Lima , in Perù. La piramide ha sette livelli sfalsati. Gli abitanti della zona che costruirono la piramide vissero dal 200 d.C. al 700 d.C. La stessa Huaca Pucllana, tuttavia, fu costruita intorno al 500 d.C. Il processo di scoperta di Huaca Pucllana iniziò nel 1981 e nel 1991 divenne un parco storico e culturale.

La piramide un tempo fungeva da importante centro cerimoniale e amministrativo per la cultura di Lima nella regione. C'è una piazza che circonda la struttura e un grande muro che la divide in sezioni separate. Una sezione della piazza ha panchine e pozzi profondi. All'interno di questa sezione è dove eseguivano cerimonie e facevano sacrifici e offerte.

Un'altra area della piazza aveva una sezione amministrativa. All'interno del recinto si trovavano un tempo diverse piccole capanne in argilla e mattoni. Puoi trovare i resti intatti del “Señor de los Unkus” (Il Signore degli Unkus). I suoi resti sono stati scoperti e si trovano in una delle tombe del sito.

continua qui:

https://www.peruhop.com/huaca-pucllana-pyramid/

mercoledì 23 agosto 2023

"Mi sono rovinato la vita"? - Massimo Erbetti

 

"Palermo, confermato il carcere per il terzo presunto stupratore. E uno degli indagati scoppia in lacrime davanti al gip: "Mi sono rovinato la vita"
(Open 22 agosto 2023)
Ho letto questo articolo una prima volta e non volevo credere a ciò che leggevo…e poi l'ho letto una seconda volta…poi una terza…e una quarta…poi ho smesso di leggerlo per una mezz'ora…e poi ho ricominciato…non volevo crederci…cinque…sei…sette volte…e ogni volta era peggio della precedente…
"Sono addolorato per ciò che è successo, chiedo scusa alla ragazza e alla sua famiglia. Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente"..."Mi sono rovinato la vita"..."Mi era stato detto che la giovane era d’accordo. Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile. Io non conoscevo la ragazza, non l’avevo mai vista prima"
"Sono tornato indietro insieme al ragazzo di 17 anni per aiutarla. Ma mi è stato detto che la ragazza era consenziente"...ma se era consenziente perché saresti tornato indietro per aiutarla? Ma poi chi te lo ha detto che la ragazza era consenziente? Qualcuno per procura? A lei non lo hai chiesto? Non era degna di essere ascoltata? La sua parola era priva di valore? Bastava quella di qualcuno che ti diceva che fosse consenziente?
"Ho anche una fidanzata e non avrei mai fatto una cosa simile"...hai una ragazza e non le avresti fatto una cosa simile? Alla tua ragazza no e ad un'altra si? E poi se hai una ragazza te ne vai con un'altra? Pensi che così non hai fatto niente alla tua ragazza? Ma il rispetto per la tua ragazza dove sta? Pensi di rispettarla dicendo che con lei non lo avresti fatto? E cosa hai fatto, che con lei non faresti? Ci sono donne con cui si possono fare cose ed altre no? Mamme, sorelle e fidanzate sono da rispettare e tutte le altre carne da macello?
E per ultimo…ma non certo ultimo:
"mi sono rovinato la vita*...tu ti sei rovinato la vita? Tu hai rovinato la TUA vita? E la ragazza? Chi le darà la sua di vita? Chi gliela riparerà la vita che voi mostri le avete violentato? Chi? Mi domando chi e come? Ma lui logicamente pensa alla sua di vita…cosa può contare la vita di un altro essere vivente di fronte alla propria?
Leggo e rileggo…penso e ripenso…ma quanta mostruosità c'è nell'atto compiuto da queste bestie? E quanta mostruosità c'è nelle parole pronunciate per difendersi?
E forse è proprio dalle parole dette per difendersi che si può capire quanta scarsa o nulla considerazione c'è delle donne in queste belve…ed è questo che porta a certe mostruosità…il considerare l'altro un essere inferiore…un oggetto da utilizzare…che non è neanche degno di essere ascoltato…la sua voce…le sue parole non contano…e poi dire che alla propria fidanzata no…ma ad un'altra si? Perché un'altra si? Perché?
"Mi sono rovinato la vita"?...tu? La tua?
Io non riesco a credere di appartenere alla stessa specie di questi mostri…ma purtroppo per me, ci appartengo…e questo mi fa stare male…mi fa schifo.
Lui ha rovinato la SUA vita…non posso crederci…