Ogni mattina, uscendo da casa in una città che si fregia del titolo di città della cultura 2018, mi chiedo perché non siamo stati nominati Città dei rifiuti permanenti e Capoluogo di una Regione di indecisi.
I cumuli sui marciapiedi sono una costante. Si cercano soluzioni per risolvere un problema che nel resto del mondo hanno trasformato in risorsa. Un ciclo di incompetenza che parte dal Comune e arriva in Regione per ripartire in un rimbalzo di responsabilità che lega tutti quelli che governano alla stessa verità “incapacità decisionale “. Il tutto con la collaborazione attenta a “non differenziare “di tutti i cittadini che ogni mattina buttano i loro rifiuti ovunque capita.
Otto anni fa mentre ero alla guida Dell’Ospedale di Cefalù, per alcuni mesi utilizzammo in via sperimentale un impianto di smaltimento rifiuti di dissociazione molecolare.
I dissociatori Molecolari utilizzano una Tecnologia all’avanguardia efficiente che permette lo smaltimento dei rifiuti senza emissioni e con la produzione finale di energia. L’Agenzia Regionale per l’ambiente non riuscì a misurare le emissioni in atmosfera dell’impianto perche di fatto sono inesistenti. Ospitammo il Dissociatore Molecolare per evidenziare il legame strettissimo tra ambiente e Patologie che colpiscono chiunque, più inquiniamo più aumentano soprattutto le malattie oncologiche.
Risultato dopo otto anni ancora il vuoto assoluto, in Sicilia i rifiuti fanno più chilometri di tutti i turisti e la politica brancola nel buio.
Oggi malgrado gli impianti di produzione di energia mediante i processi di smaltimento rifiuti con la dissociazione Molecolare o la Piroscissione siano tra le tecnologie più rispettose dell’ambiente e della salute , si continua a parlare di termovalorizzatori.
Anche i più moderni termovalorizzatori emettono nanoparticelle finiscono sul territorio aumentando il rischio sulla salute della popolazione.
La storia dimostra che in Sicilia con i Poli industriali di Gela , Milazzo e Priolo non si è minimamente tenuto conto dell’ambiente e della Salute della gente,ma si è preferito tutelare interessi di altro tipo , con una ricaduta nel medio lungo termine dannosa per tutti.
L’aumento delle malattie oncologiche per scelte inappropriate danneggia tutti indistintamente e il ciclo di smaltimento rifiuti se non gestito con attenzione incide sulla salute danneggiando chiunque. Guardare alle tecnologie innovative che rispettano l’ambiente e tutelano le persone è un dovere che non può essere più rimandato.
La politica smetta di girare attorno ai problemi rimandando scelte importanti, le soluzioni esistono bisogna invertire la tendenza privilegiando e tutelando ambiente e salute .
Nel frattempo un po’ di civiltà in più aiuterebbe a capire che non basta avere il titolo di città della cultura per vivere meglio.