in foto: Credit: Andrea Centini
Un team di ricerca internazionale composto da scienziati canadesi e americani ha ipotizzato la presenza di vasti depositi di metalli preziosi nel cuore della Luna. Secondo gli studiosi non ci sarebbero evidenze di questo “tesoro” nelle rocce lunari poiché i metalli sarebbero rimasti legati al solfuro di ferro nelle profondità del satellite.
Sotto la superficie della Luna potrebbe celarsi un ricchissimo deposito di metalli preziosi, un vero e proprio tesoro dal quale potremmo attingere nelle future missioni sul suolo lunare. A ipotizzare la presenza dei metalli preziosi è stato un team di ricerca internazionale guidato da uno scienziato dell'Università di Dalhousie, Canada, che ha collaborato con i colleghi del Laboratorio geofisico presso la Carnegie Institution for Science di Washington (Stati Uniti) e del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università Carleton.
Gli scienziati, coordinati dal professor James M. Brenan, docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente presso l'ateneo di Halifax, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto alcuni esperimenti che hanno messo a confronto i depositi minerali lunari con quelli terrestri. La ricerca è risultata utile anche per suffragare la teoria più accreditata sulla formazione della Luna, ovvero il cosiddetto “impatto gigante” tra la Terra primordiale e un corpo celeste estraneo, grande circa come Marte e chiamato Theia. Dallo scontro tra i due oggetti, avvenuto 4,5 miliardi di anni fa, sarebbe originata la Luna, motivo per cui la composizione geologica del satellite della Terra risulta molto simile a quella del pianeta. Nonostante ciò, studi del 2006 condotti sulle rocce vulcaniche lunari hanno evidenziato concentrazioni bassissime di metalli preziosi, un dato in contrasto con quello delle rocce terrestri. Che cosa potrebbe essere successo?
Per spiegare questa anomalia, Brenan e colleghi hanno condotto esperimenti per confrontare depositi minerali terrestri e lunari, facendo emergere una elevata concentrazione di solfuro di ferro nel “cuore” della Luna. Secondo gli studiosi i metalli preziosi come il palladio e il platino sarebbero sì presenti sulla Luna, ma legati proprio al solfuro di ferro nelle profondità del satellite. È a causa di questo presunto legame che i metalli preziosi non sarebbero stati portati in superficie dal magma, motivo per cui le rocce vulcaniche lunari presenterebbero solo tracce di tali elementi. Brenan spiega che per avere una conferma sarà necessario analizzare rocce lunari provenienti dagli strati profondi. Poiché gli astronauti presto rimetteranno piede sulla Luna, Brenan ha indicato un luogo dove tali rocce potrebbero essere trovate, ovvero nel bacino del Polo Sud-Aitken, dove si trovano i grandi crateri Schrödinger e Zeeman. Gli impatti degli asteroidi che li hanno creati, infatti, avrebbero portato in superficie rocce provenienti dal cuore della Luna, quelle contententi le prove dei vasti depositi di metalli preziosi ipotizzati dagli scienziati. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata Nature Geoscience.
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