lunedì 9 settembre 2024

Forse l'Universo aveva una “vita” prima del Big Bang. - Sandro Iannaccone

 

Lo suggerisce una teoria cosmologica, che potrebbe spiegare alcuni misteri della materia oscura.

Big Bang, ovvero la grande “esplosione” da cui ha avuto origine l’Universo così come lo conosciamo. Un momento del tempo, fissato a circa quattordici miliardi di anni fa, in cui tutta la materia e l’energia, condensati in un punto infinitamente piccolo di spazio – una cosiddetta singolarità – si sono improvvisamente “liberati” e rimescolati, dando vita a galassie, stelle, nebulose, buchi neri e (molto tempo dopo) anche al nostro pianeta, uno fra miliardi di altri. Questa, più o meno, è la storia che conosciamo tutti. Molto meno, invece, sappiamo di quello che c’era prima del Big Bang: addirittura, non sappiamo neanche se abbia senso parlare di un prima, dato che ignoriamo le leggi fisiche di quella singolarità. Un nuovo studio, recentemente pubblicato sul Journal of Cosmology and Astroparticle Physics, discute una teoria cosmologica che suggerisce che forse l’Universo ha avuto una “vita” precedente al Big Bang, fatta di fasi successive di contrazioni ed espansioni, come se fosse un enorme cuore pulsante nel vuoto. Se fosse confermata, tra l’altro, la teoria potrebbe avere implicazioni sul comportamento dei buchi neri e sulla natura della materia oscura, la misteriosa entità che rappresenta circa l’80% di tutta la materia presente nel cosmo e che ancora non siamo riusciti a osservare direttamente.

Esplosione o rimbalzo?

Come dicevamo, le teorie cosmologiche “tradizionali” suggeriscono che l’Universo sia “nato” da una singolarità e che durante i suoi primi momenti di vita abbia sperimentato una crescita rapidissima, la cosiddetta inflazione. Gli autori dello studio appena pubblicato, un’équipe di scienziati di diversi istituti di ricerca, tra cui l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), la Scuola superiore meridionale e il Dipartimento di fisica dell’Università di Napoli Federico II, hanno invece analizzato una teoria più esotica, nota come “non-singular matter bouncing cosmology”, ovvero, più o meno, cosmologia rimbalzante su materia non singolare, secondo la quale l’Universo, prima del Big Bang, attraversò una fase di contrazione che si concluse con un “rimbalzo”, un rinculo, dovuto alla crescente densità di materia, e che portò all’espansione accelerata che osserviamo ancora oggi. Tra l’altro, uno degli autori del lavoro, Salvatore Capozziello, si era già occupato qualche mese fa del problema della definizione del tempo all’epoca del Big Bang: in uno studio pubblicato sulla rivista Physical Rewiev D, condotto insieme a una collega del Dipartimento di filosofia dell’Università Statale di Milano, aveva sottolineato che “buchi neri e Big Bang sono situazioni estreme in cui si perde la cognizione della fisica così come la conosciamo e, con essa, la concezione del tempo come parametro che descrive normalmente passato, presente e futuro, il che è un cruccio da decenni, a cominciare da Einstein”.

Buchi neri primordiali e materia oscura.

Ma torniamo alla teoria del rimbalzo. In questo scenario, dicono ancora gli autori, l’Universo si sarebbe rimpicciolito fino a una dimensione più o meno 50 ordini di grandezza inferiore rispetto a quella che ha oggi, e dopo il “rimbalzo” sarebbero comparsi i fotoni (le particelle che compongono la luce) e le altre particelle elementari; l’elevatissima densità della materia, inoltre, avrebbe dato origine a piccoli buchi neri primordiali che rappresenterebbero, e qui si chiude il cerchio, dei possibili candidati per la misteriosa materia oscura. Intervistato da Live SciencePatrick Peter, direttore di ricerca al National centre for scientific research francese (Cnrs), non coinvolto nello studio, ha spiegato che effettivamente “i piccoli buchi neri primordiali possono essere stati prodotti durante i primi momenti di vita dell’Universo e, se non sono troppo piccoli, il loro decadimento dovuto alla radiazione di Hawking [un fenomeno ipotizzato dall’astrofisico Stephen Hawking secondo la quale i buchi neri, in virtù di effetti quantistici, potrebbero  effettivamente emettere una certa quantità di particelle ed energia, nda], non è sufficiente a farli scomparire, quindi dovrebbero esistere ancora adesso, da qualche parte. E potrebbero essere proprio la materia oscura, o almeno parte di essa.

Risultati interessanti, ma c’è da aspettare.

Secondo i calcoli degli autori del nuovo lavoro, i conti tornano: gli scienziati hanno infatti mostrato che alcune caratteristiche misurabili (e misurate) dell’Universo, tra cui la curvatura dello spazio-tempo e la radiazione cosmica di fondo (l’“eco” del Big Bang), sono effettivamente coerenti con le previsioni del loro modello, il che è certamente un’osservazione molto incoraggiante. Ma non basta: per corroborare ulteriormente la loro ipotesi, i ricercatori sperano di poterla confrontare con le osservazioni dei rivelatori di onde gravitazionali di nuova generazione. Il modello, infatti, consente anche di stimare alcune proprietà delle onde gravitazionali emesse dai buchi neri primordiali in formazione, e i rivelatori di nuova generazione potrebbero essere in grado di captare queste onde gravitazionali, consentendo di effettuare un confronto tra previsioni e osservazioni e confermare (o sconfessare) l’ipotesi che i buchi neri primordiali siano effettivamente fatti di materia oscura. Ma bisognerà aspettare, perché potrebbe volerci almeno un decennio prima che i nuovi rivelatori siano messi in funzione. “Questo lavoro – conclude Parker – è importante perché spiega in modo naturale come potrebbero essersi formati i piccoli buchi neri primordiali, e come potrebbero aver dato origine alla materia oscura, per di più in un contesto diverso da quello dell’inflazione cosmica. Esistono anche altre linee di ricerca che stanno approfondendo il comportamento di questi piccoli buchi neri attorno alle stelle, e che potranno suggerirci, nel prossimo futuro, come osservarli”.

https://www.wired.it/article/universo-vita-prima-big-bang-materia-oscura-studio/

sabato 7 settembre 2024

Grande Tempio di Ramesse II ad Abu Simbel

 

Sai, il misterioso Egitto, terra dei Faraoni che ha tanto da raccontare... Leggende, miti e paradossi si intrecciano come le fila di un tessuto prezioso e raro. Un viaggio alla scoperta di un cosmo sconosciuto è sempre un'avventura emozionante!
Immagina di passeggiare lungo un corridoio lastricato di legno, fiancheggiato da gigantesche statue di pietra. Stai camminando nel Grande Tempio di Ramesse II ad Abu Simbel, una delle gemme più affascinanti del tesoro egiziano.
Il raggio di luce che filtra dall'ingresso gioca con la polvere sospesa nell'aria, creando un velo di mistero intorno alle statue silenziose. La maestosità di queste figure diventa quasi palpabile grazie al potere evocativo delle ombre che si adagiano sulle pareti.
Queste gigantesche figure in piedi, dai piedi uniti e le braccia incrociate sul petto, sembrano a guardia del tempio, a difesa dell'antico regno dei faraoni. Non si tratta di semplici figure decorative, ma di simboli potenti di divinità e regalità.
Osserva il soffitto decorato con scene mitologiche che, anche se rese indistinte dall'usura del tempo, raccontano ancora la storia del loro onnipotente creatore, Ramesse II.
Ci troviamo in un luogo che, attraverso le sue pietre millenarie e le sue storie nascoste, parla ancora con la stessa autorità di quando venne edificato. Un luogo dove la storia si rivela a tutti coloro che hanno il coraggio di cercarla.
Vieni a scoprire l'Egitto, ti assicuro che non rimarrai deluso!

giovedì 5 settembre 2024

Il grande ritorno del guerrafondaio. - Giuseppe Salamone

 

Mentre Bloomberg ci comunica che la Russia sbanca con le entrate derivanti dalla vendita di gas e petrolio e piazza un +21% rispetto all'anno scorso, l'Unione Europea commissiona al discepolo Mario Draghi un "rapporto sulla competitività".

Lui si presenta con un piano di guerra che sembra scritto al Pentagono: intanto dice che bisogna semplificare la vita all’industria delle armi, poi chiede che vengano rimossi i divieti per le aziende per spalancare le porte dei finanziamenti UE compresi quelli della banca centrale europea e infine mette nero su bianco che le politiche green tutto sommato vanno bene, però per le armi bisogna chiudere non solo un occhio, bensì tutti e due.

Stiamo parlando di quel personaggio che è stato l'ideatore delle sanzioni che hanno affossato l'Europa e fatto il solletico alla Russia. Nonostante tutto ce lo ritroviamo di nuovo che gironzola per le stanze di Bruxelles ovviamente senza aver mai preso mezzo voto per presentare piani di sviluppo economici. O forse istanze di fallimento dell'UE visto che tutto ciò che tocca alla fine diventa un dramma per i cittadini.

Uno come lui, e non mi stancherò mai di dirlo, dovrebbe essere preso a pesci in faccia e accusato di alto tradimento. Altro che piani e cazzate varie! A proposito, ve lo ricordate il famoso Price Cap? Ci hanno rotto le balle per oltre un anno con questa super idea del discepolo. Adesso che la Russia, grazie a una grande economista, tale Elvira Nabiullina che vale mille mila Draghi è riuscita a vanificare sanzioni e Price Cap, miracolosamente non se ne parla più.

Però in compenso abbiamo abbiamo l'argomento del mese che ha trasformato il dibattito pubblico in un programma di Barbara D'Urso...

T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone 

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Al Haid Al-Jazil in Yemen.

 

 Hai mai pensato a come sarebbe vivere su un immenso blocco di pietra, in bilico a 150 metri dal suolo? Al Haid Al-Jazil in Yemen, questo non è solo possibile, ma è una vera e propria realtà!

 Immagina le case erette con mattoni di fango e pavimenti di legno, appollaiate sui bordi di un altipiano nel mezzo del deserto. Nonostante la loro complessità, queste dimore sono ben lontane dall'essere primitive. Le tecniche costruttive locali hanno permesso la creazione di case persino di 11 piani! Anche la pioggia non riesce a scalfirle: sono progettate per resistere e restano in piedi, indipendentemente dalle condizioni meteo.

 Alcune di queste affascinanti strutture possono vantare più di 500 anni di storia - un'autentica lezione di ingegneria resiliente e di adattamento al territorio. E la “vista mare”? Non proprio, ma un panorama a 360 gradi sulla sterminata vallata del Wadi Dawan ti assicuro che, per un po', ti farà dimenticare l'oceano.

 A volte, le invenzioni più innovative arrivano da luoghi inaspettati. Ora immagina cosa potremmo imparare da questa incredibile comunità yemenita! E magari, un giorno, viaggiare lì per ammirare di persona queste meraviglie architettoniche. Hai mai pensato a qualcosa di simile prima di oggi? Forse no. Ma questo è il bello delle curiosità, ti portano sempre dove meno te l'aspetti! 

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martedì 3 settembre 2024

Mangino cannoni - Marco Travaglio per Il Fatto quotidiano.


Sorpresona: anche in Turingia e Sassonia, come da 15 anni in tutto l’Occidente, gli elettori han votato contro chi li sgoverna.

Decimata l’Spd del cancelliere Scholz; estinti i Liberali e i Verdi (nel senso di verde militare); Cdu superata o eguagliata dai fasci dell’Afd; boom del Bsw di Sahra Wagenknecht, astro nascente della nuova sinistra sociale, pacifista, critica sugli eccessi green e rigorosa sull’immigrazione.
Siccome sia Afd sia Bsw sono ostili al bellicismo russofobo dell’Ue, i giornaloni fantasy li chiamano “putiniani”: è più comodo scomunicare che capire e ribaltare le politiche europee.
Quelle che, in 30 mesi di guerra e riarmo a oltranza, hanno trascinato la Germania e tutti noi in recessione, mentre la Russia cresce del 4% (gli stipendi del 18%) e teme una crisi da Pil eccessivo.
La gente ha fame e paura? La risposta non è più “mangino brioche”: è “mangino cannoni”.
L’ha ripetuto anche ieri Draghi, che è tutti loro.
E quell’altro genio di Scholz seguita ad armare Kiev anche ora che la sua magistratura ha le prove della matrice ucraina dell’attentato al gasdotto russo-tedesco Nord Stream: un attacco terroristico che dovrebbe far scattare l’articolo 5 della Nato per dichiarare guerra a Zelensky, non a Putin.

Non contenti delle sberle prese, dalla Brexit alle Europee, gli euro-pirla restano ostaggi della coazione a ripetere e a suicidarsi.
Sentite quel gigante di Gentiloni: “Exploit della peggiore destra europea (e ottimi risultati della peggiore sinistra) in Sassonia e Turingia. Amici dei russi in quella che fu la Germania satellite dell’Urss. Nemici dei migranti nell’area tedesca con meno immigrazione. Vince il rancore contro tutto e tutti”.
Decide lui quali sono le destre e le sinistre migliori: quelle che da cinque anni gli garantiscono 25 mila euro al mese per dire queste scempiaggini.
Poi va a nanna tutto contento di aver copiato il compitino. Sotto il suo tweet, mani pietose lasciano frasi lapidarie: “Ma se siete così bravi, perché il popolo non si fida di voi? Mica vorrà dire che il popolo è idiota, vero?”, “Vince qualunque cosa purché sia lontana anni luce da voi”, “Mai che si facciano due domande…”.
Gli elettori li schifano, loro li insultano e la volta dopo vengono schifati il doppio.
Pensano che il loro dovere sia commentare le elezioni come al bar e, se non li soddisfano, inventare giochi di palazzo per ribaltarle, anziché domandarsi perché l’elettorato vota così e cos’hanno fatto per offrirgli alternative migliori. Sennò dovrebbero guardarsi allo specchio, confessare e ritirarsi, o scusarsi e cambiare politica. Troppa fatica. Meglio prendere sul serio l’aforisma di Brecht, che fra l’altro era tedesco: “Il Comitato centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo”.

https://www.dcnews.it/2024/09/03/non-avete-capito-che-i-cittadini-vi-schifano-elezioni-in-germania-lattacco-sacrosanto-alla-feccia-di-marco-travaglio-dopo-le-stucchevoli-accuse-contro-i-partiti-sovranisti-che-hanno-trionfato/?fbclid=IwY2xjawFDsqdleHRuA2FlbQIxMAABHVf_7byRomm6uC_IOCpXgBzvURX_9i37yQEWZCW5JPSCuJQzcPe82UYt2g_aem_R40DdRL3NRBwBWgYNzi7dg

Huaca del Sol - Perù

 

Ecco un tozzo di storia che ti lascerà a bocca aperta! Ci porta al calore del Perù, proprio alla Huaca del Sol, una piramide non come le altre. Costruita attorno al 100 d.C. dal popolo Moche, questa non è solo un'antica reliquia, è un titano di mattoni di adobe che una volta regnava come la più grande struttura precolombiana in adobe di tutte le Americhe. Un attimo di riflessione, ti prego.
Immagina quale genio, quale abilità monumentale ci vuole per creare un qualcosa del genere in un'epoca priva delle nostre moderne comodità. Una struttura fatta di mattoni di fango e argilla, diventando un tutt'uno con la terra circostante.
Guarda al di là dei segni di usura, delle fessure e delle crepe, e vedrai non solo storia, ma una prova dell'ingegnosità e della resilienza umana. Una struttura che non ha solo resistito al passare del tempo, ma che ci sfida a riconoscere e ammirare il genio delle antiche civiltà.
Sì, la Huaca del Sol è un monumento che merita più di un semplice sguardo. Rappresenta la straordinaria capacità dell'uomo di creare, di resistere, di lasciare un segno indimenticabile nel tessuto del tempo.
Pertanto, la prossima volta che ti sembrerà di aver raggiunto il limite delle tue capacità, ricorda la Huaca del Sol. Ricorda ciò di cui l'umanità è capace. Ricorda che, se siamo qui, è grazie a menti geniali che hanno superato ogni confine, ogni ostacolo. Perché alla fine, sappiamo che l'impossibile è soltanto una sfida per coloro che osano sognare.

domenica 1 settembre 2024

Xochicalco: Piramide dei Serpenti Piumati.

 

L'iconica Piramide dei Serpenti Piumati a Xochicalco è potenzialmente uno degli edifici più importanti scoperti in Mesoamerica. Nota colloquialmente come Pirámide de las Serpientes Emplumada, misura ben 21 m per 19,6 m e deve il suo nome alle incisioni di otto enormi serpenti con piume che spuntano dalle loro teste e code che avvolgono le sue pareti inferiori. Si pensa che questi serpenti rappresentino il dio Quetzalcoatl, il cui nome significa "Serpente Piumato", sebbene altri credano che rappresentino il mostro-montagna-serpente, il cui corpo sinuoso riecheggia le colline ondulate del terreno mesoamericano, mentre altre ricerche suggeriscono che i serpenti siano progettati per associare coloro raffigurati intrecciati nei corpi dei serpenti come sovrani di Xochicalco. Nel frattempo, il simbolismo Maya utilizza il serpente per descrivere questioni celestiali relative al percorso dell'eclittica o alla Via Lattea e, con le chiare influenze Maya riscontrabili nell'opera d'arte della Piramide dei Serpenti Piumati, sarebbe difficile non includerlo come possibile definizione.

W0061P2D: Diagramma del dettaglio del Tempio dei serpenti Mentre i serpenti dominano le pareti scolpite, il loro ruolo all'interno del testo sembra essere minore e sono le centinaia di incisioni più piccole a raccontare la storia che la Piramide dei serpenti piumati è stata progettata per registrare. La teoria più popolare sul significato delle incisioni è incentrata sulla decifrazione di un glifo sulla parete inferiore a sinistra della scalinata. Qui, adagiato all'interno della spirale di uno dei serpenti, c'è un glifo che rappresenta la data 5-Calli, o "cinque-casa", che è legata con una corda a un glifo di data per 11-Ozomatli, o "undici-scimmia", con mani che fuoriescono dai lati del glifo che sembrano tirare la corda. Si ritiene che questa scena descriva il "tiro" fuori della data undici-scimmia in una ricalibrazione del calendario sacro. Il calendario sacro di 260 giorni e il calendario di 365 giorni erano allineati con osservazioni celesti che si ripetevano sia in periodi brevi (mesi e anni) che lunghi periodi (secoli e forse millenni). I calendari furono progettati in questo modo per consentire la registrazione accurata di eventi terrestri utilizzando gli eventi celesti osservati al momento, il che consentiva quindi di prevedere questi eventi terrestri apparentemente imprevedibili utilizzando gli eventi celesti ciclici e molto prevedibili. Pertanto, la teoria predominante è che un evento celeste si stesse verificando fuori sincronia o che non fosse stato precedentemente contabilizzato e che un incontro dei "Signori del Tempo" da tutta la Mesoamerica fosse stato organizzato per riunirsi a Xochicalco, dove insieme avrebbero potuto assistere all'evento e modificare il calendario. Per celebrare, ospitare e registrare l'evento, che si ritiene abbia avuto luogo nel 743 d.C. , fu costruita e scolpita la Piramide dei Serpenti Piumati.

W0074: Piramide del Serpente Piumato – Parete Posteriore

Si ritiene che i "Signori del Tempo" siano raffigurati sul retro della Piramide dei Serpenti Piumati. Qui (fig.  W0074 ), i corpi ondulati di due serpenti conducono verso l'interno da entrambi i lati, sopra un glifo di data e sotto un personaggio che siede a gambe incrociate all'interno del corpo arricciato del serpente. Questi personaggi sono ritratti con caratteristiche distintamente Maya e indossano copricapi a forma di serpente piumato con rotoli di discorso che emanano dalle loro bocche. I glifi di data recitano "9 Occhio di Rettile" e hanno il simbolo della cerimonia del Nuovo Fuoco che si eleva da loro e termina con una fiamma zampillante, che è anche la forma invertita della lingua biforcuta dei serpenti. Molte persone affermano che "9 Occhio di Rettile" si riferisce al dio Quetzalcoatl, che era noto agli Aztechi come 9 Vento usando una rappresentazione glifica molto simile. Quetzalcoatl era il Dio del Quarto Sole, il mondo in cui furono creati gli umani. Pertanto, la parete inferiore potrebbe raccontare la storia della creazione del quarto mondo, che fu un atto di rinascita che si collega alla cerimonia del Nuovo Fuoco. Nella sezione centrale del pannello sopra i serpenti ci sono quattro personaggi seduti che tengono dei cestini che si pensa simboleggino i tributi che hanno portato all'assemblea. Ai lati di questi cestini ci sono altri glifi di date, ognuno dei quali è diverso, e questo ha portato i personaggi a essere chiamati "Signori del Tempo". Il personaggio più a sinistra sul pannello superiore posteriore è diverso e si ripete attorno alla cornice. Questo personaggio tiene una borsa allungata, che si pensa sia il simbolo del suo stato sacerdotale, e c'è un set di fauci scheletriche alla sua sinistra che stanno masticando un simbolo circolare con una croce al suo interno. Secondo la teoria della ricalibrazione della data, questi glifi simboleggiano un evento di eclissi, tuttavia un'altra teoria suggerisce che questo glifo simboleggia la conquista: c'è una piccola possibilità che entrambe le teorie abbiano ragione, poiché le culture mesoamericane erano profondamente superstiziose e andavano in guerra solo quando i presagi celesti e le previsioni del calendario suggerivano la vittoria o lo richiedevano.


W0078: Rilievo sulla parete anteriore sinistra superiore e sull'ingresso Il tema del guerriero è certamente presente nelle incisioni trovate sul secondo livello della struttura, che probabilmente era murata a un'altezza considerevole e coperta per creare un recinto del tempio. Una prova di ciò si trova sul lato sinistro dell'ingresso in cima alle scale, dove c'è un pannello in rilievo che raffigura un paio di gambe la cui parte superiore del corpo sarebbe stata raffigurata su una sezione superiore mancante del muro (vedere il primo piano nella fig.  W0078 , che è anche visibile nel contesto sulla sinistra in cima alle scale nella fig.  W0095 ). Questo personaggio indossa pantofole decorate con pompon e ha una giarrettiera legata sotto il ginocchio destro, che ricorda l'abbigliamento rituale per il gioco della palla che i reali Maya sono spesso raffigurati indossando. Davanti ai suoi piedi sembra esserci un vaso contenente una pianta di maguey da cui veniva ricavata l'inebriante bevanda religiosa del pulque, che è una vista comune sui pannelli in rilievo di El Tajin. Il pannello frontale di questa sezione presenta un glifo di data sul lato destro e un coyote sul lato sinistro, che siede su una stuoia che si pensa indichi la regalità. La parte centrale del pannello è mancante, sebbene i resti di tre punte di lancia piumate vicino alla bocca del coyote indichino che il motivo centrale era lo stesso di quello trovato a destra dell'ingresso del tempio.


W0077: Rilievo sulla parete frontale superiore destra Sulla parete destra in cima alle scale, il pannello mostra chiaramente un guerriero-sovrano seduto, che indossa una collana di perline regale, tiene in alto un bastone di sovranità e porta un fascio di tre lance con uno scudo rettangolare. Si trova di fronte a un glifo di data, che è principalmente lo stesso di quello sul lato sinistro ma con un numero diverso (i tre punti in basso sono cifre singole e la barra sopra indica cinque, creando il numero 8, mentre il glifo di sinistra sembra avere due barre, che equivalgono a 10). Dietro questa figura di destra c'è un albero che sembra sorgere da un simbolo di coccodrillo: l'immagine sembra un coccodrillo seduto dritto di fronte al signore guerriero, con la coda che si arriccia dal basso a destra. Altri pannelli simili includono simboli di aquile e giaguari, il che ha portato all'ipotesi che questi pannelli di rilievo superiori rappresentino i signori guerrieri di Xochicalco e le sue città e villaggi subordinati, che sono ciascuno caratterizzato da varie forme animali. Ciò porta a un messaggio frammentato, in cui la metà inferiore apparentemente descrive un raduno di dignitari per registrare un evento celeste, mentre la metà superiore descrive i guerrieri e i capi.

Un ulteriore intrigo è aggiunto attraverso lo stile architettonico che è stato utilizzato per la Piramide dei Serpenti Piumati. La base piramidale è costruita nel caratteristico stile "Talud-Tablero", che utilizza due elementi ripetuti: il "talud", che è un muro inclinato verso l'interno; e il tablero, un livello rettangolare che sporge come il piano di un tavolo (vedi fig.  W0095 e W0061P2D ). Stili adattati si trovano in tutta la Mesoamerica e a Xochicalco hanno aggiunto una cornice angolata alla sezione del tablero per creare il loro stile unico. Curiosamente, la Piramide del Serpente Piumato è l'unica costruzione a Xochicalco che utilizza questo stile raffinato: curiosamente, gli edifici C e D sono praticamente identici in ogni modo, a parte l'assenza dell'esclusivo tablero. Molte altre città mesoamericane presentano una sola struttura "talud-tablero", il che suggerisce che lo stile architettonico stesso abbia un significato specifico. L'unica eccezione è la grande città di Teotihuacan, dove lo stile è stato utilizzato prolificamente, e questo ha portato alla diffusa convinzione che i Teotihuacano fossero responsabili della diffusione dello stile. Ai Teotihaucano viene attribuito il merito di aver creato una rotta commerciale che attraversava l'intero subcontinente mesoamericano, che ha portato alla rapida crescita delle città durante il periodo classico (200 d.C. - 900 d.C. ). Si pensa persino che abbiano conquistato o influenzato diverse altre città, tra cui le città Maya di Tikal, Copan e Altun Ha, città che hanno ciascuna una struttura talud-tablero risalente a un periodo compreso tra il 300 d.C.  e il 500 d.C. che coincide con una presenza o influenza dei Teotihuacani in altri ritrovamenti di arte e ceramica.

Con così tante influenze contenute nel suo simbolismo, glifi di date, sistema numerico e architettura, la Piramide del Serpente Piumato è una specie di enigma, che può essere studiato, ricercato e teorizzato, ma ancora non compreso. Lo scopo più probabile dell'edificio sembra essere: una dichiarazione politica e un resoconto storico, con le conquiste di Xochicalco elencate nella sezione tablero, insieme alle date e ai tributi pagati, con i loro capi guerrieri elencati nel livello superiore con animali per distinguere il loro reggimento o distretto e date per registrare la loro sottomissione, alleanza, vittoria o sconfitta; oppure, è stata costruita per ospitare e registrare la testimonianza di un evento celeste, con i partecipanti ritratti nella sezione tablero e i grandi sovrani della Mesoamerica elencati nel livello superiore, con animali usati per distinguere la loro autorità regionale e date per elencare la loro età, ascesa o alleanza con Xochicalco.

Considerando che i serpenti piumati sono la caratteristica più notevole sulle pareti, è logico che siano quelli con il maggior significato, il che ci porta a un'altra teoria. È interessante notare che c'era un signore di nome Quetzalcoatl (il suo nome completo era Topiltzin Cē Ācatl Quetzalcōatl) che governava come semidio in una città nota come Tollan, che si pensa fosse Tula o Teotihuacan. Si pensa che sia stato esiliato nel IX secolo e si sia diretto a est, stabilendosi infine nella città Maya di Chichen Itza. Le influenze Maya e Teotihuacane che si possono vedere nella Piramide del Serpente Piumato hanno portato a una teoria secondo cui Topiltzin Ce Acatl Quetzalcoatl sia arrivato qui e abbia regnato dopo la sua partenza da Tollan o appartenesse a una stirpe reale che si era formata qui e poi era andata a governare a Tollan, forse come risultato di una conquista. Questa teoria suggerisce che la Piramide del Serpente Piumato fu costruita per commemorare questa stirpe reale di serpenti piumati e che il resto delle incisioni rappresenti effettivamente i successi politici, le conquiste, i sottomessi, i signori e i leader appartenenti a questa famiglia di serpenti piumati. Tuttavia, una teoria alternativa suggerisce che Topiltzin Cè Ãcatl Quetzalcõatl fu studiato a Xochicalco e apprese le vie del serpente piumato dai sacerdoti qui, prima di dirigersi a ovest per governare a Tollan, dove cambiò il suo nome per riflettere la sua affinità con il dio Quetzalcoatl. Questa teoria suggerisce che le figure intrecciate nei serpenti potrebbero essere i sommi sacerdoti di questo speciale ordine religioso e quindi la Piramide del Serpente Piumato potrebbe essere un resoconto di una cerimonia religiosa organizzata per celebrare un evento celeste, comprese le persone che erano coinvolte.

https://amznewspaper.com/xochicalco-pyramid-of-the-plumed-serpents/?fbclid=IwY2xjawFBH41leHRuA2FlbQIxMAABHd3m7neUvXErstb2qdAKCyfX7IInB_TV2XIYvjBV1wX3wZzrQx5A0740Fw_aem_CWHl5rVeTVE5SadXREZ4-A#google_vignette