Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 21 gennaio 2010
Beppe Grillo sponsorizza Vendola in Puglia.
Sponsorizzare Vendola, uno dei pochi non dalemiano e, pertanto, non colluso con i peggiori poteri politici, è stata una scelta ponderatissima!
Salviamo solo la parte buona della politica, il resto deve andare al macero!
mercoledì 20 gennaio 2010
Il valore dell'esempio
Per noi, nel pantheon immaginario che dovrebbe essere alla base del convivere civile, non ci sono i delinquenti.
Ci sono, invece, tutti quegli uomini e quelle donne che hanno speso la vita per combattere la criminalità organizzata, per arginare la corruzione, per garantire al Paese la libertà di parola, di voto e di pensiero.
In una frase: tutte quelle persone che hanno tentato di rendere l'Italia un po' migliore. I nostri eroi sono questi. In redazione ne abbiamo scelti cinque: Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Sandro Pertini, Enrico Berlinguer e Giorgio Ambrosoli.
Ma potevano essere molti di più. Per questo adesso vi chiediamo, cari lettori, che anche voi facciate una scelta. La vostra scelta.
Vogliamo sapere quali sono i vostri eroi.
Indicate, se volete, i loro nomi qui sotto.
Spiegate nei commenti il perché della vostra decisione.
E domandate ai vostri amici, attraverso la rete o il passaparola, di fare altrettanto.
Noi pensiamo che in questo paese le persone perbene, a destra come a sinistra, siano ancora una larga maggioranza.
E partendo da un piccolo sondaggio come questo vogliamo cominciare a dimostrarlo.
Perché se saremo tantissimi anche loro, quelli che inneggiano a Mangano e santificano Craxi, cominceranno a rendersene conto.
Peter Gomez
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Istigazione a delinquere
Questo editoriale, di cui mi assumo la piena responsabilità, non intende assolutamente offendere l'uomo Giorgio Napolitano, ne le intenzioni con cui, in probabile buona fede, ha indirizzato la sua lettera ad Anna Craxi, la vedova del segretario del PSI Bettino Craxi.
Il mio giudizio è asetticamente nel merito del suo significato istituzionale.
La mia fede cristiana mi impone di non giudicare la persona, ma bensì un atto che considero di particolare gravità.
Leggendo questa lettera non ho potuto fare a meno di provare la sensazione che le parole del Capo dello Stato possano risuonare alle orecchie di tutti i cittadini italiani e soprattutto di quei giovani che si affacciano ora al mondo della politica come una pericolosa istigazione a delinquere. Secondo la più alta carica dello Stato infatti dovrebbero sentirsi autorizzati a commettere ogni sorta di ruberia, di ladrocinio, di saccheggio ai danni dei propri concittadini, nella certezza che alla fine tutto, o in parte, sarà loro perdonato.
Di fronte a queste vergognose parole un Parlamento sano dovrebbe chiedere l'impeachment. L'immediato allontanamento di quel Presidente della Repubblica che calpestando gli stessi principi della Costituzione che è stato chiamato a proteggere e garantire istiga i futuri giovani ledears politici a delinquere.
Ciò che voglio credere è che questa istigazione sia incosciente. Che sia fatta, per quanto possibile, in buona fede. Perché solo una totale incoscienza può giustificare una simile ipocrisia e può aver spinto la mano di Napolitano a scrivere questa famigerata missiva.
Intanto però al Presidente dico che italiano non mi sento più. Che voglio essere esule di una patria che non mi appartiene. Anche se amo l'Italia, anche se amo la mia terra, la Sicilia, ma non mi sento rappresentato dal vertice delle nostre istituzioni.
L'anno scorso noi di ANTIMAFIADuemila abbiamo chiesto udienza al Presidente della Repubblica per condividere con lui i nostri progetti futuri, seppur modesti, a favore della legalità nella lotta contro tutte le mafie.
Certo è che guardando allo sconfortante scenario mondiale comprendo che questo vertice si allinea perfettamente al potere che domina il mondo. E che passa attraverso la grande finanza, la grande economia così come è puntualmente spiegato nell'articolo scritto dal nostro amico Giulietto Chiesa, che appare qui in anteprima e che sarà pubblicato nel prossimo numero della rivista ANTIMAFIADuemila.
A leggere di questi temi viene certamente la pelle d'oca.
Noi però ci sentiamo diversi.
Noi apparteniamo a quella schiera di “poveri illusi”, e non sono pochi, che vivono ancora di “concetti superati”.
Un mondo che andrà verso l'autodistruzione se non si ritornerà, il più in fretta possibile, a una nuova questione morale.
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/24124/78/
Le Monde: “La memoria corta degli italiani”
martedì 19 gennaio 2010
Puglia, la Procura smentisce: Nichi Vendola non è indagato, oppure si?
Vendola reagisce in maniera serena, parlando di "Solite notiziole che circolano da un po' per insidiare la mia vita" e rispondendo con una video lettere (clicca qui per vederlo).
A questo punto scatta automaticamente e logicamente l'ipotesi di grossolana castroneria dei due colleghi del Corriere. Un'operazione magari pilotata da uno dei numerosissimi scontenti del Pd o, ancora, da qualche esponente del Pdl e dell'Udc.
Peccato che, dopo la smentita ufficiale che nega l'ipotesi che il governatore uscente sia indagato, la procura di Bari, attraverso Laudati, precisi che "Non ci sono iscrizioni suscettibili di comunicazioni". Cosa significa "suscettibili di comunicazioni"? Che Vendola è iscritto in qualche altro registro ma che non si tratta di nulla di grave? Anche l'affermazione successiva che parla di "possibili strumentalizzazioni delle indagini" guardandosi bene di precisare ad opera di chi appare piuttosto ambigua.
Per il riassunto della "puntata precedente" vi rimandiamo all'articolo di Antonio Rispoli pubblicato questa mattina. Per le conclusioni, beh...ci affidiamo alla vostra capacità d'analisi critica.
http://www.julienews.it/notizia/politica/puglia-la-procura-smentisce-nichi-vendola-non-e-indagato-oppure-si/40060_politica_0.html