martedì 16 novembre 2010

DOCUMENTARIO IMPORTANTE SULL'EMERGENZA RIFIUTI!




Carissimi,
vi invitiamo a spendere una mezz'oretta del vostro tempo per guardare un documentario che ricostruisce sinteticamente i retroscena della gestione dei rifiuti in Sicilia, mettendo in evidenza le cause della situazione catastrofica attuale che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti (Gli incendi di cassonetti come sapete continuano, il timore di affogare nel percolato genera sempre più angoscia...ed in ogni caso vi segnaliamo una foto veramente agghiacciante pubblicata da Silvia Lupo ieri, che non credo possa lasciare indifferenti:www.facebook.com/notes.php?id=1181883425..._tab=app_2347471856#!/photo.php?fbid=1636984052122&set=a.1636982932094.90344.1462374747).

Il video è stato realizzato dalla CGIL, che non ci interessa affatto pubblicizzare, ma che ringraziamo perchè quest'indagine pensiamo che meriterebbe la vostra attenzione.
Il documentario "COSTRUIRE L'EMERGENZA" si compone di tre parti:

1)
http://www.youtube.com/watch?v=0NthsCoUH3w
( qui c'è anche un imperdibile Cuffaro che balla YMCA...!!!)

2)
http://www.youtube.com/watch?v=ViCQ4PJK_t8&feature=related


3)
http://www.youtube.com/watch?v=_hfJKUbQ2lU&feature=related

Le interviste ad esponenti di associazioni ambientaliste, commissari dell'Amia, cenciaioli e segretari di sindacati nazionali tentano di illuminare sui perchè la discarica di Bellolampo non sia capace di smaltire i rifiuti e per quale ragione non sia stata incentivata la raccolta differenziata, contravvenendo alle normative europee che, com'è noto, la impongono a tutti i Paesi dell'Unione.

Ciò che viene fuori è dunque quale precisa intenzione ci sia stata finora nel mantenere in stato emergenziale la nostra città.
A ribellarsi, domandando un nuovo piano rifiuti che faccia del riciclo la sua forza non solo per il rispetto dell'ambiente e della salute, ma anche perché porterebbe numerosi vantaggi economici alla Sicilia, come vedrete sono stati in tanti. Ed occorrerebbe che fossero sempre di più.

L'indecisione del Presidente della Regione Lombardo che, come si vede alla fine della seconda parte, si dichiara favorevole alla raccolta differenziata, dimostra come, sia pur molto faticosamente, i cittadini possono avere voce in capitolo e condizionare l’amministrazione.

La mafia, non diciamo purtroppo nulla di nuovo, ha trovato in questi ultimi decenni la possibilità di ingrossarsi proprio sfruttando la gestione dei rifiuti. Ad un certo punto viene ricordata una frase emblematica al riguardo, pronunciata da Bernardo Provenzano:
"Entra munnizza ed esce oro".

Peccato che sia oro unicamente per le cricche del malaffare. Se riutilizzati e non inceneriti, invece, i rifiuti possono diventare una risorsa preziosa per tutta la collettività ed è anche per questo che dovremmo sforzarci di assumere tutti una coscienza ecologica, così tanto metabolizzata in altre città.

Sentirete delle parole che forse non conoscete, ma non preoccupatevi...Il vocabolario "ecologico", come tutto ciò che non viene compreso, genera indifferenza o paura, ma bisogna conoscerlo proprio per impedire che la nostra confusione venga strumentalizzata da chi ha potere decisionale e, pur essendo nostro delegato, sceglie senza tenere conto delle nostre esigenze e legittime richieste di trasparenza.
"Compostaggio" è una di queste parole misteriose.. Ma basta, talvolta, anche soltanto usare wikipedia per familiarizzare con vocaboli nuovi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Compost
Come dice Mahodaya V. Gottfreund, "il compostaggio è semplice: lo si fa da millenni !".

Dimostrare con i nostri comportamenti il cambiamento che vogliamo vedere realizzarsi a Palermo vuol dire anche che il nostro compito di sorveglianza delle scelte politiche non potrà venir meno.
Dobbiamo aprire gli occhi e partecipare insieme per difendere la città dalle mire di gruppi delinquenziali che si nutrono dei nostri rifiuti per diventare sempre più potenti e pericolosi!

Oltre a ricordarvi il pregevole dossier sui rifiuti realizzato l'anno scorso dall'architetto Lorena Musotto, ( lo trovate qui:www.scribd.com/doc/28038700/Dossier-Rifiuti-Muovi-Palermo),
vi alleghiamo anche una nota di speranza:
"Dai rifiuti alla bellezza..non può essere troppo tardi!" perché possiamo, dobbiamo farcela....
www.facebook.com/notes.php?id=1181883425..._tab=app_2347471856#!/note.php?note_id=10150096327385465

Il risveglio della cittadinanza è fondamentale perchè senza vigilanza continua e senza il coraggio di denunciare le ingiustizie, niente cambierà.
Sentiamoci solidali nel rifiuto dell'emergenza, perchè ciò che abbiamo veramente in comune è il diritto a vivere in una città pulita e virtuosa, verso la quale non provare più vergogna, ma profondo rispetto.

"Divisi siamo sabbia, uniti siamo roccia!"

Grazie, a presto,
La squadra di Muovi Palermo


lunedì 15 novembre 2010

Aveva ragione Grillo - Marco Travaglio



Corpuscoloni, corpuscolini e logica.




Purtroppo siamo in un periodo in cui ognuno vuole emergere e prevalere sull'altro, formando, così tanti corpuscolini, alcuni buoni, non v'è dubbio, ma sempre di corpuscolini si tratta.

La parte peggiore del paese, il corpuscolone, invece è coeso e corazzato.

In altre situazioni si potrebbe sperare che i tanti corpuscolini attacchino, ognuno per proprio conto o assieme, il corpuscolone distruggendolo;

nel nostro caso specifico, con la legge elettorale attuale, vergognosa porcata, ciò non potrebbe accadere.

Per cui siamo, noi corpuscolini, alla mercè del corpuscolone; siamo inermi e privi di difese e l'unica cosa che possiamo fare è aspettare, fatalmente, che il il corpuscolone ci fagociti definitivamente.

Che si vada al voto o ci si astenga, non fa differenza, manca una boa d'ancoraggio e di coraggio da parte di tutti i corpuscolini che antepongono ad un buon risultato finale le proprie finalità.

Con buona pace della coesione e della logica che si vanno a far benedire.


domenica 14 novembre 2010

SINISTRE


L'economia che governa le nostre società risulta da una appropriazione indebita del principio umano fondamentale, che è un principio solare di consumo", non solo gli imperativi capitalisti di lavoro, profitto e risparmio sono implicitamente 'innaturali' e vanno contro la natura umana, ma è anche evidente che la critica marxiana del capitalismo attacca solamente il valore di scambio, mentre esalta il valore d'uso e quindi il profitto e la razionalità strumentale, cercando in tal modo "un buon uso dell'economia". Il marxismo è solo una limitata critica piccolo-borghese, solo un passo in più verso la banalizzazione della vita"
JEAN BAUDRILLARD.

C'è uno zoccolo duro di "ANTAGONISTI" che si proclama comunista ,altri che vagheggiano sinistre ideali ,altri ancora che dicono che essere di sinistra è vietato ed inviso ecc ecc

Allora, sì , essere di sinistra è vietato, non dal fascismo imperante ma dalla logica e dai fatti.
Intanto la cruda realtà.
La sinistra non esiste e non da poco tempo.
Un paese che ha i salari più bassi dell'area UE, che ha una precarietà endemica dell'occupazione,uno sfruttamento schiavistico capillare ,un caporalato,una mancanza quasi totale di politiche sociali, appaltate alle famiglie e alla chiesa, che pratica quotidianamente lo stupro ambientale,che ha un livello sempre più risibile di autodeterminazione in senso etico,che ha un sistema oligarchico sindacale assolutamente autoreferenziale e “colluso “ con la cosiddetta classe padronale (usiamo questo termine ormai arcaico), che ha appaltato il controllo di ampie fasce del territorio a signorotti tardo feudali, che ha una classe dirigente inetta e radical chic è un paese che non ha una sinistra per così dire convenzionale.

In questo avvilente deserto dove si è appurato che la sinistra reale non esiste, pensare ad una sinistra ideale è pura fantascienza.
Dove è passato il napalm non cresce più nulla...
Non esiste una classe dirigente di ricambio, non si può rifondare ciò che è stato disintegrato.
Su che principi rifondare una progettualità politica decomposta,come rianimare un cadavere?
Io personalmente non vedrò mai neppure un simulacro, sarò già cenere quando qualcuno tenterà un timido abbozzo e come me la maggior parte di voi.

Vagheggiare un nebbioso e lontano neocomunismo è ancora più delirante
Il comunismo non può più essere funzionale , in una società dove l'industrialismo è esangue e dove non si riesce più a distinguere il nemico.
Capitalismo e comunismo, due stampelle per una società post industriale claudicante.
Non per nulla quando è crollato il blocco sovietico è iniziata la crisi del capitalismo.
Non c'è più un fascismo con un'iconografia ben strutturata da contraltare,non c'è più una prospettiva di crescita illimitata (presupposto cardine delle due visioni del mondo al tempo dei blocchi) ,non c'è un'illimitata disponibilità delle risorse e dei fattori di produzione.
Una dottrina comunista non è assolutamente in grado di dirimere e di sedare gli scontri sociali di una società tardoconsumista.
Il filosofo francese Jean Baudrillard lo scriveva già negli anni settanta.
Il comunismo è solo trastullo verbale fintamente barricadero..

Mauro Maggiora, Genova Commentatore certificato 17.08.10 22:56
Tratto da:
http://www.beppegrillo.it/2010/08/odio_la_sinistra/index.html


Pompei crolla, loro mangiano. - di Emiliano Fittipaldi e Claudio Pappaianni




Invece di occuparsi del patrimonio archeologico, Bondi e Bertolaso hanno speso milioni di euro per 'eventi' e 'progetti' sull'area dei loro amici. E per una visita del premier, che poi ha pure bidonato.

Per Pompei le risorse ci sono, si tratta di saperle spendere", affermava due anni fa Sandro Bondi, annunciando che il 28 ottobre 2008 Berlusconi avrebbe visitato il sito archeologico più famoso del mondo. Chissà se il ministro per i Beni culturali sapeva che per quella visita il commissariato straordinario voluto da lui medesimo stava bruciando un pacco di soldi. "Sessantamila euro per la visita del presidente del Consiglio", recita la voce della contabilità del commissariato, cui vanno aggiunti 11 mila euro per la "pulizia delle aree di visita del Presidente del Consiglio" e 9.600 euro per "l'accoglienza". Giustificazione dell'uscita: promozione culturale. Lavoro e migliaia di euro sperperati, visto che il Cavaliere a Pompei non ci metterà mai piede.

I soldi destinati alla visita del premier non sono gli unici, incredibili "investimenti" che i due commissari straordinari voluti da Bondi (prima il prefetto Renato Profili, poi Marcello Fiori della Protezione civile) hanno autorizzato durante la loro gestione per rilanciare il sito. "L'espresso" ha trovato l'elenco di (quasi) tutte le spese effettuate dalla struttura, denaro che forse sarebbe stato meglio utilizzare nella manutenzione e nel restauro dei templi e delle Domus degli scavi. "Ora è tardi, la scuola dei Gladiatori è crollata e non si può tornare indietro", dice un tecnico che chiede l'anonimato: "È una roba vergognosa, pazzesca, ha ragione il presidente Napolitano".

Tra stipendi da record, consulenze, operazioni di marketing e bizzarrie in odore di Cricca, a Pompei ci hanno mangiato in tanti. La lista comprende di tutto: ci sono 12 mila euro pagati per rimuovere 19 pali della luce; 100 mila per il "potenziamento dell'illuminazione" delle strade esterne al sito; 99 mila finiti a una ditta che ha rifatto "le transenne". Oltre 91 mila euro sono andati a un Centro di ricerche musicali per l'installazione di planofoni (strumenti per la diffusione del suono nello spazio), e 665 euro sono serviti a cambiare le serrature di un punto di ristoro. Quasi 47 mila euro sono serviti per metter in piedi l'evento "Torna la vite"; 185 mila per il progetto PompeiViva: soldi dati alla onlus romana CO2 Crisis Opportunity fondata da Giulia Minoli, figlia di Gianni e Matilde Bernabei, che ha avuto Gianni Letta come testimone di nozze. Lo sposo? Salvo Nastasi, direttore generale del ministero dei Beni culturali. Al piano di valorizzazione è stata chiamata anche Wind: importo previsto, 3,1 milioni di euro.

Le convenzioni, a Pompei, costano caro: 547 mila euro sono stati spesi per un progetto intitolato "Archeologia e Sinestesia" curato dall'Istituto per la diffusione delle Scienze naturali, altri 72 mila sono state dati all'associazione Mecenate 90 (presidente onorario il solito Gianni Letta, presidente Alain Elkann) per un'indagine conoscitiva sul pubblico, e ben 724 mila all'Università di Tor Vergata "per lo sviluppo di tecnologie sostenibili".

Qualche maligno sostiene che ci possa essere un conflitto d'interessi: Fiori, si legge nel suo curriculum, è stato docente universitario del corso "Pianificazione degli interventi per la sicurezza del territorio" proprio a Tor Vergata. Supermarcellino, come lo chiamano gli amici, fedelissimo di Guido Bertolaso, ex vice-capogabinetto di Rutelli, è l'uomo-chiave degli ultimi 18 mesi, l'esperto che afferma di aver speso il 90 per cento dei 79 milioni di euro a disposizione "per la tutela e la messa in sicurezza". Sarà, ma sono molte le spese che stonano. Passi per i 1.668 euro per i nuovi arredi del suo ufficio, ma forse i 1.700 euro per la divisa del suo autista o i 4 mila per la sua "parete attrezzata" poteva risparmiarli. Come i 10 mila per un altro ufficio presso l'Auditorium, i 113 mila per lo spettacolo "Pompei in scena" o i 955 mila per il "progetto multimediale" alla casa di Polibio.

A sei giorni dai crolli, sulle pietre della scuola dei Gladiatori sgambettano tre cani randagi, nonostante la Protezione civile abbia deciso di dare alla Lav ben 102 mila euro per "l'arresto dell'incremento" dei quadrupedi. La città antica è deserta, diluvia. "Stia attento alla pioggia, perché l'acqua qui uccide", raccomanda l'unico guardiano che si incontra in un'ora e mezza di visita. "La colpa di chi è? Dico solo che vedo sprechi, e troppa gente che litiga su cosa fare. E si sa che mentre 'o miedeco sturéa, 'o malato se ne more".



sabato 13 novembre 2010

Consulta boccia leggi regionali Violate competenze dello Stato


Secondo i giudici costituzionali, sono illeggittime le leggi con cui Puglia, Campania e Calabria hanno vietato impianti nucleari e stoccaggio di rifiuti radioattivi sul loro territorio. Gli stessi giudici, bocciando la scorsa estate i ricorsi di 10 Regioni contro la legge delega per il ritorno del nucleare, avevano sottolineato il necessario coinvolgimento delle Regioni da parte del Governo

ROMA - Le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania hanno vietato il nucleare sul loro territorio sono illeggittime. E' il verdetto della Corte Costituzionale, che boccia così i provvedimenti con cui le tre regioni avevano cercato di tener lontano gli impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione - secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti qualificate - è stata adottata dalla Consulta in una delle ultime camere di consiglio. Le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni.

Le tre leggi regionali, approvate in assenza di un'intesa tra Stato e Regioni, secondo i giudici costituzionali violano specifiche competenze statali. In particolare, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente (art.117, secondo comma, lettera s). Per quanto riguarda l'installazione di impianti di energia nucleare sarebbe lesa la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza (art.117, secondo comma, lettere d e h).

Se le Regioni ritengono necessaria un'intesa con lo Stato per l'installazione degli impianti nucleari, è il ragionamento dei giudici costituzionali, Puglia, Basilicata e Campania avrebbero dovuto impugnare le leggi statali dinanzi alla Consulta e non riprodurre con legge regionale le situazioni che considerano più corrette.

L'estate scorsa la Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi con cui 10 Regioni (Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise) avevano impugnato la legge delega 99 del 2009 con cui il Governo ha fissato i principi generali per il ritorno del nucleare in Italia. Le norme di quella "cornice nazionale" - faceva rilevare il vicepresidente della Corte, Ugo De Siervo, relatore ed estensore della sentenza n. 278 del 22 luglio scorso - non appaiono in contrasto con il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Ma - veniva sottolineato - è al momento dell'esercizio della delega da parte del governo che "il coinvolgimento delle Regioni interessate si impone con forza immediata e diretta".

Il compito della Corte Costituzionale non si è dunque esaurito: devono essere ancora esaminati i ricorsi di quelle regioni che hanno impugnato il decreto delegato in cui sono indicate le aree che potranno essere scelte dagli operatori per la costruzione delle prossime centrali nucleari. Non solo: alla Corte Costituzionale è in dirittura di arrivo il quesito referendario promosso dall'Idv di Di Pietro contro il ritorno del nucleare in Italia. Il quorum delle 500 mila firme necessarie sarebbe stato raggiunto.

Entro la fine del mese la Cassazione dovrebbe terminare il conteggio delle sottoscrizioni anche per gli altri due referendum, per l'abolizione della legge sul legittimo impedimento e contro la privatizzazione dell'acqua. Una volta terminata la procedura, la Cassazione passerà la palla alla Corte Costituzionale, che probabilmente già nella seduta del 10 gennaio prossimo dovrà esprimersi sul via libera o meno al referendum sul nucleare.


http://www.repubblica.it/ambiente/2010/11/13/news/nucleare_consulta_boccia_tre_regioni-9073976/




Terminato interrogatorio madre Ciancimino


12 novembre 2010
Palermo.
È durato poco meno di un'ora e mezzo l'interrogatorio di Epifania Ailvia Scardino, madre di Massimo Ciancimino, ascoltata dai pm di Palermo per verificare quanto detto dal figlio in una trasmissione tv.


Ciancimino junior aveva riferito al 'L'infedele' su La7 che la madre sarebbe stata presente ad un incontro tra il padre Vito Ciancimino e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'incontro sarebbe avvenuto «in un ristornate nei pressi di piazza Diaz a Milano negli anni '70». L'anziana donna era assistita dall'avvocato Francesca Russo. All'interrogatorio erano presenti il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i pm Antonino Di Matteo e Paolo Guido.

Adnkronos


Vedova Ciancimino conferma incontri con Berlusconi

12 novembre 2010
Palermo.
L'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito Ciancimino incontrò l'allora imprenditore Silvio Berlusconi in tre occasioni, a Milano, dopo il '72. A due dei colloqui, avvenuti in un ristorante di Milano, partecipò anche Epifania Scardino, moglie del politico corleonese. A confermarlo ai pm di Palermo Paolo Guido e Nino Di Matteo, durante un interrogatorio che si è appena concluso ed è stato secretato, è stata la stessa vedova. La donna, sentita alla presenza dell'avvocato, ha anche ricordato che i due parlarono di affari. È la prima volta che Scardino rivela ai pm la sua presenza ai colloqui tra Berlusconi e il marito. Interrogata a luglio e settembre scorsi, infatti, aveva riferito di aver saputo dall'ex sindaco che i due si erano visti tre volte, ma non aveva fatto cenno alla sua partecipazione.

ANSA