Poi ecco l’enunciazione della teoria del complotto contro il governo “ in buono stato di salute”.
Secondo il direttorissimo ( come ama chiamarlo Berlusconi) c’è “ una cappa mediatica” che vuole spingere per un esecutivo di larghe intese e amplifica inchieste giudiziarie per “tentare di condizionare gli equilibri del paese”.
Minzolini poi propone ai telespettatori la sua visione dell’Italia. O meglio, dell’Italia governata dal cavaliere, che ha preso misure impopolari, che però “ hanno avuto il plauso dell’Europa” e “ non hanno creato sconquassi come in Spagna, in Grecia, in Gran Bretagna, Germania”.
Insomma per il direttore di quello che dovrebbe essere il più autorevole telegiornale, va tutto bene.
La crisi economica è affrontata in maniera adeguata, la questione morale non esiste.
Berlusconi non è cattivo. Non è colpa sua se, parafrasando Jessica Rabbit, lo descrivono così.
Insomma per il direttore di quello che dovrebbe essere il più autorevole telegiornale, va tutto bene.
La crisi economica è affrontata in maniera adeguata, la questione morale non esiste.
Berlusconi non è cattivo. Non è colpa sua se, parafrasando Jessica Rabbit, lo descrivono così.
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