Un filo artificiale per "tessere" nuovi organi oppure ricostruire fibre muscolari, vasi sanguigni o reti neurali. Adesso sembra sia possibile grazie a una micro fibra, lunga anche metri, "ripiena" di cellule immerse in un tessuto connettivo. A realizzarlo un gruppo di ricercatori dell'Università di Tokyo e in uno dei primi esperimenti, descritto su Nature Materials, sono state ottenute microfibre con le cellule del pancreas produttrici di insulina e trapiantate in un topo.
"Filando" un sottilissimo cavo al cui interno possono essere inserite cellule e una matrice proteica in grado di sostenerle e alimentarle, i ricercatori giapponesi sono riusciti a creare una micro fibra multi funzione capace di replicare le funzioni di un gran tipo di tessuti. Queste fibre possono poi essere tessute in varie forme e ricreare veri e proprio organi funzionanti, oppure ricostruire fibre muscolari, vasi sanguigni o reti neurali.
Per mettere alla prova la funzionalità dei tessuti generati, i ricercatori hanno ricreato artificialmente parti di pancreas in grado di produrre insulina e poi trapiantate con successo in un topo diabetico che ha ristabilito, per un periodo, i valori ottimali di zuccheri nel sangue.
"Filando" un sottilissimo cavo al cui interno possono essere inserite cellule e una matrice proteica in grado di sostenerle e alimentarle, i ricercatori giapponesi sono riusciti a creare una micro fibra multi funzione capace di replicare le funzioni di un gran tipo di tessuti. Queste fibre possono poi essere tessute in varie forme e ricreare veri e proprio organi funzionanti, oppure ricostruire fibre muscolari, vasi sanguigni o reti neurali.
Per mettere alla prova la funzionalità dei tessuti generati, i ricercatori hanno ricreato artificialmente parti di pancreas in grado di produrre insulina e poi trapiantate con successo in un topo diabetico che ha ristabilito, per un periodo, i valori ottimali di zuccheri nel sangue.
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