lunedì 5 gennaio 2015

Minacciato e isolato Nino Di Matteo è un pm "fuori posto". - Attilio Bolzoni


L'ITALIA più ubbidiente lo guarda con sospetto.
L'antimafia pettinata e profumata fa finta di niente o — quando non può farne a meno — lo sparla sottovoce, mette distanze, precisa, distingue. Si mantiene "allineata e coperta", un po' per il suo innato conformismo e un po' per convenienze miserabili.
Anche i suoi colleghi non lo amano, il vicepresidente del vecchio Csm non ha voluto neanche stringergli la mano.
Un magistrato più denigrato, minacciato e isolato di Nino Di Matteo non lo ricordo dagli anni di Falcone e Borsellino. Anche loro avevano tutti contro. La sua colpa grave è quella maledetta inchiesta sulla trattativa. Dare addosso alla mafia si può ma con giudizio, prudenza, equilibrio. Don Luigi Ciotti ha fatto il suo nome davanti a Papa Francesco, è il solo che l'ha difeso sempre. Per me, Nino Di Matteo è uno di quegli italiani "fuori posto" in un'Italia che non cambia mai.

Attilio Bolzoni

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