Le indagini dei finanzieri hanno inchiodato il commercialista Antonio Lo Mauro, 54 anni, che era stato nominato dal tribunale Misure di prevenzione dopo lo scandalo Saguto. Emerse condotte illecite.
Estorsione e abuso di potere. Con questa accusa la guardia di finanza - su delega della Procura della Repubblica di Palermo - ha dato esecuzione a un'ordinanza emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo, con la quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del noto commercialista Antonio Lo Mauro, 54 anni, "indagato per il reato di estorsione aggravata dall'abuso dei poteri e con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione".
Lo Mauro era stato nominato sei anni fa dal tribunale Misure di prevenzione dopo lo scandalo Saguto. Adesso, le indagini eseguite dal nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Palermo hanno fatto emergere "condotte illecite tenute dall'indagato nell'ambito di rapporti lavorativi correlati all'incarico di amministratore giudiziario che lo stesso riveste dal settembre del 2015, su nomina del Tribunale di Palermo".
In questo contesto, Lo Mauro "avrebbe costretto un consulente fiscale e contabile delle società in amministrazione giudiziaria a corrispondergli indebitamente, in più tranche, la somma complessiva di 5.000 euro in contanti, nonché a pagare indebitamente un debito di 6.240 euro contratto dallo stesso Lo Mauro con un altro professionista". Dalla finanza concludono così: "Prosegue l'azione delle fiamme gialle palermitane, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, a tutela della corretta esecuzione delle delicate funzioni connesse allo svolgimento delle procedure di amministrazione straordinaria delle imprese oggetto di sequestro e confisca".
PalermoToday
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