*“Ho finito per trovare sacro il
disordine della mia mente.”*
Arthur Rimbaud - 20 ottobre 1854 il grande poeta francese Arthur Rimbaud .
Uno dei Poeti maledetti, che cambiò la poesia e l'arte, e che voleva reinventare l'amore
Su di lui Jean Cocteau scriverà: “Arthur Rimbaud è stato l’essere più straordinario che abbia mai solcato la terra”.
René Char invece disse che Rimbaud fu “il primo poeta di una civiltà non ancora nata“ mentre Camus lo considerò “Grande ed ammirevole poeta, il massimo del suo tempo, oracolo sfolgorante”.
Ancora più esaltanti i toni che ebbero su di lui Aldo Palazzeschi e il giornalista e critico letterario Félix Fénéon.
Per il primo Rimbaud è stato “il caso più stupefacente, inquietante e insolubile nella poesia.
Arthur Rimbaud fa parte a sè, senza le naturali parentele che tutti i poeti hanno fra di loro”.
Il secondo lo definì semplicemente un poeta che è “al di fuori di ogni letteratura, e probabilmente al di sopra”.
Quella di Arthur Rimbaud è stata una voce fondamentale nell’intera storia poetica.
Dopo di lui la poesia non sarà più la stessa, perché Rimbaud è stato in grado di trasformarne radicalmente il linguaggio.
Non basterebbero centinaia di pagine per ripercorrerne l’arte e la vita di questo straordinario artista.
Arthur Rimbaud scrisse poesie dai quindici ai diciannove anni, denigrò il perbenismo del suo paese natale, scappò di casa, attaccò Stato e istituzioni, irruppe nel mondo artistico del tempo con un impeto che non si era mai visto prima, indignò la borghesia, sbeffeggiò la religione, sconfessò la morale;
instaurò una relazione scandalosa col poeta Verlaine, finì in carcere, ripudiò i canoni formali della poesia, spaccò la cultura poetica del tempo, osservò in maniera precisa la problematica esistenziale della sua epoca come non avrebbe potuto fare nessun altro poeta, fu il ribelle romantico per eccellenza, partecipò alla Comune parigina,
vagabondò per mezza Europa e teorizzò la funzione sociale del poeta veggente.....
"I dettagli, sono i dettagli a fregarci.
L'amore è un dettaglio.
Non è una questione di pienezza, di totalità, è invece una questione di gesti, di sguardi.
Se mancano, manca l'amore. Se mancano è meglio lasciar perdere."
Arthur Rimbaud
Da La musica, il cinema e la poesia.
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