sabato 9 agosto 2025

Ambystoma mexicanum. / axolotl / salamandra messicana.


Dimenticate tutto quello che sapete sulla guarigione. Non stiamo parlando di cicatrici o di recupero lento: stiamo parlando di una biologia che sembra presa dalla fantascienza.

Lui è l’axolotl, un anfibio messicano dall’aria perennemente sorridente. Se un predatore gli strappa una zampa, o se subisce un danno a un occhio o persino a una parte del cervello, non si preoccupa. Il motivo è semplice, ma sbalorditivo.

Non si limita a “guarire”. Lui rigenera.

Questo piccolo drago d’acqua non ripara il tessuto danneggiato, ma lo ricrea da zero. Le sue cellule hanno la capacità quasi magica di tornare bambine, trasformandosi in cellule staminali che possono ricostruire un arto, un organo o tessuto cerebrale perfettamente funzionante, senza lasciare la minima traccia o cicatrice.

È come se il suo corpo avesse il progetto originale sempre a disposizione. Questo suo superpotere non è solo una stranezza della natura, ma una miniera d’oro per la scienza, che lo studia per svelare i segreti della rigenerazione e, forse, cambiare per sempre il futuro della medicina. 


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