24 maggio 2009
Peter Gomez Il grande bugiardo
da espresso.repubblica.it
Dal ruolo dell'avvocato Mills alla social card. Dai proclami sulla sicurezza a quelli su Malpensa. Dalla crisi economica a Noemi. Così Berlusconi ha fatto della menzogna un metodo politico.
Dimenticate Capodichino. Dimenticate la vicinissima Villa Santa Chiara, la sala da ballo sulla circonvallazione di Casoria, dove domenica 26 aprile il presidente del Consiglio ha festeggiato il diciottesimo compleanno di Noemi Letizia. Scordatevi le incongruenze, i silenzi, le domande rimaste senza risposta e le bugie vere e proprie utilizzate dal Cavaliere per respingere le accuse mosse contro di lui da sua moglie Veronica ("Frequenta minorenni") e per giustificare l'amicizia con la giovane favorita.
Per raccontare Silvio Berlusconi basta il resto. Bastano vent'anni di dichiarazioni, poi puntualmente smentite, di promesse mancate, di giudizi rivisti nel giro di due giorni. 'L'espresso' li ha esaminati tutti ad uno ad uno. E certo non si fatica a capire come mai Indro Montanelli, uno che lo conosceva bene, scrivesse: "Berlusconi è allergico alla verità. Ha una voluttuaria e voluttuosa propensione alla menzogna". Per poi aggiungere quasi profetico: "'Chiagne e fotte' dicono a Napoli dei tipi come lui". Ecco dunque una guida ragionata (e necessariamente sintetica) alle migliori bugie del Cavaliere. Cominciando dalle più recenti.
Sentenza Mills "È una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà. Se c'è un fatto indiscutibile è che non c'è stato alcun versamento di nessuno al signor Mills" (19 maggio 2009).Un fatto indiscutibile? Mica tanto, visto che il versamento, prima di ritrattare, l'avvocato David Mills, lo ammette almeno due volte."Io mi sono tenuto in stretto contatto con le persone di B. Sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mentito, ma ho superato curve pericolose, per dirla in modo delicato) avesse tenuto Mr. B. fuori da un mare di guai nei quali l'avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo. All'incirca alla fine del 1999 mi fu detto che avrei ricevuto dei soldi, che avrei dovuto considerare come un prestito a lungo termine o un regalo: 600 mila dollari".(da una lettera di Mills del 2 febbraio 2004)"Nell'autunno del '99 Carlo Bernasconi (responsabile dell'acquisto dei diritti tv, morto nel 2001, ndr), mi disse che Berlusconi, a titolo di riconoscenza per il modo in cui ero riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi, aveva deciso di destinare a mio favore una somma di denaro". (interrogatorio di Mills, 18 luglio 2004)
Malpensa, Italia "Penso che non sia assolutamente possibile che un hub come Malpensa venga privato del 72 per cento dei voli. Quelle di Air France sono condizioni irricevibili. Perché di fronte a 200-300 milioni di perdite per Alitalia l'abbandono di Malpensa comporterebbe perdite per oltre un miliardo di euro" (4-18 marzo, 2008)."Rilancio del trasporto aereo, con la valorizzazione e lo sviluppo degli hub di Malpensa e Fiumicino" (programma del Pdl: sette missioni per l'Italia, 2008).Nell'aprile del 2009 la cordata italiana della Cai voluta da Berlusconi sceglie solo Fiumicino come hub: a Malpensa, Alitalia conserva 187 voli alla settimana su 1.237. I cassintegrati dello scalo, considerando l'indotto, sono 2.500.
Sicurezza "Aumento progressivo delle risorse per la sicurezza. Maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine" (programma Pdl).Il 30 marzo del 2009 tutti i sindacati di polizia, da destra a sinistra, protestano in piazza. Il segretario del Siulp dichiara: "Le auto sono usurate, mancano gli uomini, gli organici sono ridotti all'osso, gli agenti che vanno in pensione non vengono sostituiti". Nella manovra finanziaria triennale sono del resto previsti tagli progressivi per circa 3 miliardi e mezzo di euro. E quest'anno il taglio è di 931 milioni di euro.
Giustizia "Aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell'allocazione delle risorse" (programma Pdl).La manovra finanziaria, spiega l'associazione nazionale magistrati, prevede che riduzioni per le spese correnti e in conto capitale saranno del 22 per cento nel 2009 e del 40,5 nel 2011. Conseguenze immediate: nei tribunali non si tengono più udienze al pomeriggio per mancanza dei cancellieri.
Intercettazioni "Volevo un disegno di legge che limitasse le intercettazioni ben diverso. Perché devono essere possibili solo per reati gravissimi come quelli di mafia e di terrorismo. Invece mi hanno costretto a includere anche i delitti contro la pubblica amministrazione e pure degli altri reati" ('la Repubblica', 16 luglio 2008)"Auspico che, come succede in Europa, le intercettazioni siano consentite solo per indagini su organizzazioni criminali come mafia, 'ndrangheta e via di seguito, oppure che riguardino il terrorismo internazionale. Spero che dal Parlamento esca la legge che auspico" (Intervista al Tg4, 1 agosto 2008)"Io non ho mai pensato di vietare questo strumento d'indagine per un reato grave come la corruzione, io ho detto che non dovevano essere possibili per tutti i reati contro la pubblica amministrazione" (11 gennaio 2009, intervento telefonico a Neveazzurra)
Cimici e spie "Ho trovato una microspia dietro il termosifone del mio studio. Mi spiano! Abbiamo procure eversive che calpestano l'immunità parlamentare!".È l'11 ottobre '96 quando Berlusconi mostra ai giornalisti una microspia grande quanto un mini-frigo. Luciano Violante convoca la Camera in seduta straordinaria. Buttiglione parla di "uno scandalo peggiore del Watergate". Destra e sinistra invocano immediate riforme delle intercettazioni. Solo Bobo Maroni dice: "Più che una cimice a me pare una mozzarella, anzi una bufala". Mesi dopo si scopre che il microfono era stato messo lì, per fare bella figura, da un tecnico incaricato dagli uomini del Cavaliere di bonificare i locali.
Arriva l'onda "Avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine. L'ordine deve essere garantito, lo Stato deve fare lo Stato" (22 ottobre 2008)."Mai detto né pensato che la polizia debba entrare nelle scuole" (23 ottobre 2008).
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http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/05/24/il_grande_bugiardo.html
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 24 maggio 2009
Mediaset in sciopero bella notizia (oscurata)
Udite udite. E diffondete. Forse è l'unico modo per permettere a questa notizia di raggiungere più orecchie possibile: i lavoratori di Mediaset sono in sciopero. Difendono i loro salari e chiedono che vengano ripristinate le "normali relazioni sindacali". Ma oggi devono prima di tutto lottare contro il silenzio. La loro astensione dal lavoro, infatti, sembra non interessare a nessuno. Di loro non parlano neanche le agenzie di stampa. Paradossale ma vero: accade "qualcosa" - qualcosa di inedito, c'è da dire - nella più grande azienda di comunicazione italiana, e i protagonisti faticano a bucare lo schermo. Ma tant'è, a Berluscolandia.I fatti: Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per oggi uno sciopero dei lavoratori della Videotime di Roma. La Videotime è la società licenziataria di Mediaset-Rti che lavora nei centri di produzione "Palatino" e "Elios". Qui vengono registrati programmi molto seguiti: dal Tg5 a Matrix a Forum. I lavoratori della Videotime si occupano anche del programma "Uomini e Donne" di Maria De Filippi, che però viene registrato a Cinecittà. Si tratta dei tecnici, della parte di produzione, dei parrucchieri, dei truccatori, dei sarti. Insomma, di tutto il personale che serve per mettere in piedi un programma. Ebbene, dall'anno scorso sono tempi di magra. Mediaset dice di essere in crisi (ricavi netti nell'anno 2008: +9%, utile netto: +14,3%) e per questo stringe la cinghia: niente più diaria per gli esterni, fermi i passaggi di livello, diminuzione dei premi di produzione, azzeramento della politica retributiva. Questo è quanto denunciano i sindacati: "Un esempio - spiega Roberto Crescentini, delegato fistel-Cisl della Rsu di Videotime - sabato registriamo Matrix. I lavoratori hanno chiesto di lavorare in straordinario. Ma l'azienda ha chiesto ai parrucchieri solo quattro ore di lavoro, e non sette. Alla domanda: perché? La risposta è stata: l'azienda è in crisi. Figurarsi - dice Crescentini - noi siamo i primi a non voler affossare l'azienda e a capire che è in corso una grave crisi economica e finanziaria. Ma Mediaset è in crisi?". La domanda è pertinente, visto che, racconta Crescentini: "Alla puntata di Forum in cui era ospite Barbara D'Urso, Mediaset ha pagato un parrucchiere 1.300 euro. Come anche viene pagato tutti i giorni un parrucchiere per la conduttrice Rita Dalla Chiesa, ad un prezzo che ci pare esorbitante, visto il momento: 700 euro". Insomma, dicono i lavoratori, se bisogna fare sacrifici che li facciano tutti. Secondo il dato dei sidnacati lo sciopero è andato benissimo: l'adesione ha sfiorato il tetto del 95%. Ultima chicca: il Comitato di redazione del Tg5 ha inviato un comunicato di solidarietà ai lavoratori di Videotime. Il comunicato, a quanto pare, doveva essere letto durante l'edizione odierna. Ma è stato stoppato. Ci sono notizie più importanti.
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/823/
http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2009/mese/05/articolo/823/
l'amara partita di Berlusconi
Tifosi rossoneri contro il presidente del Consiglio: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri...veline?"di FABRIZIO BOCCA
MILANO - Nel giorno della festa di Maldini, settantamila persone con una sciarpa celebrativa in mano, lo stadio di San Siro ha messo in scena anche una contestazione alla società e a Berlusconi, arrivato allo stadio proprio per festeggiare l'addio al Meazza del capitano rossonero. Ma ha trovato un clima molto diverso da quello che si aspettava. Dal secondo anello della curva sud dello stadio, dove risiede il tifo ultrà rossonero, sono arrivati anche fischi indirizzati alla società e al presidente del Milan. E soprattutto sono stati esposti pesanti striscion di contestazione. Il più pesante questo: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri ... le veline?". Per l'intero corso dell'anno i duri del tifo rossonero hanno contestato la società e Adriano Galliani se ne era anche lamentato in più di un'occasione dicendo che in altri paesi tutto questo non succede, che i tifosi sono molto più vicini alla squadra e alla società. Alternando anche insulti ai tifosi della Roma, gli ultrà sono andati però sul pesante: "Vendi kakà per risanare la società, e non spendi più i tuoi milioni . Caro Berlusconi grazie di tutti e vai fuori dai c....". Un altro ancora molto più secco: "Devi spendere!". Parte del tifo si oppone anche alla separazione del Milan da Ancelotti dopo otto anni di panchina e numerosi successi tra cui due Champions League: "Carletto uomo di onestà vittima perdente di questa società". Altri attestati di stima nei confronti di Shevchenko. Sfogate le frustrazioni di mercato e contestata la società poi i tifosi hanno preso a sostenere normalmente il Milan in una difficilissima partita contro la Roma.
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24 maggio 2009
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=412400403823b338
MILANO - Nel giorno della festa di Maldini, settantamila persone con una sciarpa celebrativa in mano, lo stadio di San Siro ha messo in scena anche una contestazione alla società e a Berlusconi, arrivato allo stadio proprio per festeggiare l'addio al Meazza del capitano rossonero. Ma ha trovato un clima molto diverso da quello che si aspettava. Dal secondo anello della curva sud dello stadio, dove risiede il tifo ultrà rossonero, sono arrivati anche fischi indirizzati alla società e al presidente del Milan. E soprattutto sono stati esposti pesanti striscion di contestazione. Il più pesante questo: "Sono anni che compri bidoni e figurine, quest'anno chi compri ... le veline?". Per l'intero corso dell'anno i duri del tifo rossonero hanno contestato la società e Adriano Galliani se ne era anche lamentato in più di un'occasione dicendo che in altri paesi tutto questo non succede, che i tifosi sono molto più vicini alla squadra e alla società. Alternando anche insulti ai tifosi della Roma, gli ultrà sono andati però sul pesante: "Vendi kakà per risanare la società, e non spendi più i tuoi milioni . Caro Berlusconi grazie di tutti e vai fuori dai c....". Un altro ancora molto più secco: "Devi spendere!". Parte del tifo si oppone anche alla separazione del Milan da Ancelotti dopo otto anni di panchina e numerosi successi tra cui due Champions League: "Carletto uomo di onestà vittima perdente di questa società". Altri attestati di stima nei confronti di Shevchenko. Sfogate le frustrazioni di mercato e contestata la società poi i tifosi hanno preso a sostenere normalmente il Milan in una difficilissima partita contro la Roma.
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24 maggio 2009
http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=412400403823b338
Anche parte del suo popolo, quello rossonero, si ribella.
Vogliono fatti e non parole.
Le verità che saltano fuori.
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-2/parla-gino/parla-gino.html
A quanto pare il premier non ha conosciuto Noemi attraverso i suoi genitori, ma , al contrario, ha conosciuto prima Noemi e poi i suoi genitori.
Se effettivamente le cose stanno in questi termini, noi abbiamo al governo un essere privo di ogni freno morale, pronto a tutto pur di soddisfare i suoi indegni desideri.
A quanto pare il premier non ha conosciuto Noemi attraverso i suoi genitori, ma , al contrario, ha conosciuto prima Noemi e poi i suoi genitori.
Se effettivamente le cose stanno in questi termini, noi abbiamo al governo un essere privo di ogni freno morale, pronto a tutto pur di soddisfare i suoi indegni desideri.
La mafia chede di estendere i suoi poteri..........
Sulle elezioni europee: ''Gli italiani non disperdano il loro voto''
Berlusconi: ''L'Europa ha perso potere, ora bisogna dare un 'drizzone' alla Ue''Berlusconi: ''Stanno prevalendo la Russia, la Cina e gli Stati Uniti, il Vecchio Continente è in molti casi il grande assente''. E sottolinea: ''Dobbiamo avere anche noi un presidente del Consiglio dei capi di Stato e di Governo che non duri sei mesi ma alcuni anni''
Roma, 24 mag. (Adnkronos) - "Dobbiamo dare un 'drizzone' a questa Europa". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (nella foto) in un'intervista all'emittente radiofonica Rtl. "Oggi - ha aggiunto - è in crisi: ha perso potere sulla scena internazionale, non ha un'unica politica estera, non ha un'unica politica di difesa e un unico esercito, non ha una politica dell'energia, una politica comune dell'immigrazione, una politica comune dell'ambiente. Insomma, non fa quello che dovrebbe fare l'Europa, che dovrebbe avere oltre che la funzione e la responsabilità in materia della pace e del benessere tra i suoi Stati appartenenti, anche quella di diffondere la libertà, la democrazia e la pace nel mondo".
Naturalmente lo dice perchè è al guinzaglio: chi gli ha dato i poteri ora pretende di vederne i risultati e l'Italia è troppo piccola, tropo limitata per gli "affari" poco leciti che i poteri occulti vogliono portare avanti.
Il nucleare è un grande affare da non farsi sfuggire: lo smaltimento delle scorie radioattive produce ingenti guadagni; così come le guerre: un esercito ingrandito può combattere più guerre, la fabbrica delle armi, deve prosperare.
Parla di ambiente dopo aver dimostrato ampiamente di non capire una cippa della materia, chissà cosa intende per "ambiente", mi piacerebbe saperlo.
Parla di responsabilità in materia di pace, lui che si è adoperato per far scoppiare guerre; parla di benessere degli stati, ma non attende al benessere del paese che governa; parla di diffondere la libertà e la democrazia nel mondo, ma reprime la libertà e la democrazia nel paese che governa..............
C'è chi lo definisce un fine parlatore, un arringatore di folle, io vedo in lui solo un omino piccolo piccolo con un nodo intorno al collo che stringe sempre più, e che presto spero lo soffocherà.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso; gli è piaciuto vincere facile? Ne paghi le conseguenze.
Chi lo tiene al guinzaglio vuole risultati, e di risultati, ancora, non ne vede.
Il tempo dei ricchi premi e cotillons, sta per scadere, deve correre ai ripari, la fretta, però, produce effetti devastanti.
Non c'è più alcun dubbio.......è malato!
ROMA - Silvio Berlusconi pensa "veramente" ad una proposta di legge di iniziativa popolare da far firmare "a milioni e milioni di cittadini" in appoggio alla sua riforma del Parlamento con la riduzione al massimo di 300 deputati e 150 senatori: "Voglio vedere - ha detto - se non l'approvano". E sulle riforme dice: "Per farle l'opposizione non è necessaria". Dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni al meeting di Confindustria, dove il premier ha parlato di "Parlamento pletorico" e di "numero di deputati da ridurre", e dopo le dure risposte alle critiche del Pd, oggi il nuovo affondo. Ma il Cavaliere torna a parlare anche di giustizia, del caso Mills e di elezioni europee, non risparmiando nuovi attacchi alla sinistra: che si assicura i voti, dice, di chi è "malato di invidia". "Le mie dichiarazioni travisate". In un'intervista all'emittente radiofonica 'Rtl 102.5', il premier prima di tutto ha ribadito di essere stato travisato nelle sue dichiarazioni sul Parlamento. "C'è la registrazione televisiva e la registrazione radiofonica... Ho detto soltanto una cosa: ho detto che il Parlamento italiano è pletorico. I 630 deputati sono troppi e a causa di questo e in base ai regolamenti attuali per fare una legge ci vogliono 20 mesi, perchè la legge deve passare dalla Commissione all'Aula e poi alla Commissione del Senato e ancora all'Aula e poi deve tornare indietro se qualcosa è stato cambiato... E allora ho detto che non si può pretendere di essere uno stato moderno andando avanti così. Questo è ciò che ho detto".
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Il comico genovese: «Di Pietro sta facendo cose importanti»
Il comico genovese: «Di Pietro sta facendo cose importanti»
Beppe Grillo esprime parole di apprezzamento per il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, in occasione di una manifestazione elettorale in corso a Napoli e lascia intravedere un futuro cammino insieme.«Di Pietro sta facendo delle cose importanti - ha detto il comico genovese - ma sa che deve ripulire il partito, specialmente in Campania, deve avere il coraggio di mollare definitivamente alcune persone. Lui è rimasto un agricoltore dentro: vuole tenere tutti con sè ma se fa questa scelta andremo insieme». Grillo ha precisato che il suo appoggio va in particolare ad alcuni candidati della lista capeggiata dall' ex pm di Mani pulite, e ha fatto i nomi di Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio. Quanto all'ipotesi di Berlusconi di ridurre il numero dei parlamentari, per Beppe Grillo «è una mossetta». «Basterebbe - ha detto intervenendo a Napoli ad una manifestazione con Antonio Di Pietro - che Berlusconi togliesse i condannati e il Parlamento si ridurrebbe della metà. Ma non può farlo perchè più del 60 per cento sono del suo partito». Grillo ha parlato di un «Parlamento abusivo» da cui non si sente rappresentato e poi soffermandosi su Berlusconi ha aggiunto: «Quando sento che lui è il presidente del Consiglio non mi sento rappresentato, lui è psicopapi, è Dorian Gray alla rovescia: si sta decomponendo mentre il quadro rimane giovane. È una medusa che trasforma in maiali e veline ciò che tocca».
23 maggio 2009.
Beppe Grillo esprime parole di apprezzamento per il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, in occasione di una manifestazione elettorale in corso a Napoli e lascia intravedere un futuro cammino insieme.«Di Pietro sta facendo delle cose importanti - ha detto il comico genovese - ma sa che deve ripulire il partito, specialmente in Campania, deve avere il coraggio di mollare definitivamente alcune persone. Lui è rimasto un agricoltore dentro: vuole tenere tutti con sè ma se fa questa scelta andremo insieme». Grillo ha precisato che il suo appoggio va in particolare ad alcuni candidati della lista capeggiata dall' ex pm di Mani pulite, e ha fatto i nomi di Luigi De Magistris, Sonia Alfano e Carlo Vulpio. Quanto all'ipotesi di Berlusconi di ridurre il numero dei parlamentari, per Beppe Grillo «è una mossetta». «Basterebbe - ha detto intervenendo a Napoli ad una manifestazione con Antonio Di Pietro - che Berlusconi togliesse i condannati e il Parlamento si ridurrebbe della metà. Ma non può farlo perchè più del 60 per cento sono del suo partito». Grillo ha parlato di un «Parlamento abusivo» da cui non si sente rappresentato e poi soffermandosi su Berlusconi ha aggiunto: «Quando sento che lui è il presidente del Consiglio non mi sento rappresentato, lui è psicopapi, è Dorian Gray alla rovescia: si sta decomponendo mentre il quadro rimane giovane. È una medusa che trasforma in maiali e veline ciò che tocca».
23 maggio 2009.
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