lunedì 14 marzo 2011

Giappone, Fukushima: inizia fusione del nucleo. Tokyo chiede aiuto agli Usa.



In Giappone cresce l’incubo nucleare. La Tepco, il gestore dell’ impianto giapponese, dopo i fallimenti dei tentativi di raffreddamento delle barre nucleari che sono rimaste totalmente esposte ha annunciato che “ciò indica una situazione critica e l’inizio di fusione del nucleo”. La stessa società teme che anche per il reattore 2 si profila la stessa conclusione del numero 1 e 3: un’esplosione nelle prossime ore. Le autorità ribadiscono che le possibilità di una grossa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente “molto basse”. Nelle mattinata c’erano state due esplosioni provocate da fughe di idrogeno nell’edificio che contiene il reattore 3. Undici persone sono state ferite e un dipendente è rimasto contaminato. L’agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica ha assicurato che “non c’è alcuna possibilità” che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi. Lo ha riferito il governo nipponico con il ministro per la Strategia nazionale, Koichiro Genba.



18.47 – Aiea: “Improbabile che Fukushima si trasformi in una nuova Chernobyl”

E’ “molto improbabile” che l’incidente nucleare all’impianto giapponese di Fukushima si trasformi in una situazione come il disastro di Chernobyl 25 anni fa in Ucraina. Lo ha affermato da Vienna Yukiya Amano, direttore generale dell’Aiea. La differenza principale, secondo il diplomatico giapponese, è che non è in atto alcuna reazione a catena nei reattori di Fukushima e che a Chernobyl non c’erano contenitori del nocciolo del reattore simili a quelli in Giappone. Amano ha quindi sottolineato che non si tratta “di un incidente causato da errore umano o da progettazione”, ma della conseguenza di una “enorme catastrofe naturale che è andata oltre l’immaginazione”.

18.41 – Fukushima, Aiea: “Non ci sono segnali di possibili fusioni del nucleo”
Al momento non ci sono segnali di possibili fusioni del nucleo nei reattori delle centrali giapponesi colpite dal terremoto. Lo ha precisato l’Aiea. “Non abbiamo indicazioni – ha detto il direttore del Dipartimento sicurezza nucleare dell’agenzia atomica – che ci sia già un processo di fusione in atto”. Il rischio di una fusione nucleare era stato evocato per il reattore numero due della centrale di Fukushima le cui barre di combustibile erano rimaste esposte per ore.

18.25 – Fisico del Cnr: “C’è il rischio di fuoriuscita di materiale altamente radioattivo”

Il rischio più concreto della fusione del nocciolo nella centrale di Fukushima è “la fuoriuscita di materiale altamente radioattivo che potrebbe contaminare l’area circostante, mentre al momento mi sembra improbabile che si formi una nube tossica: la parte superiore della centrale, malgrado le esplosioni, sembra che abbia tenuto”. Il fisico Valerio Rossi Albertini, esperto di nucleare del Cnr, traccia gli scenari possibili dell’emergenza atomica in Giappone seguita al cataclisma: la prospettiva più rosea è che “i giapponesi, tramite le iniezioni di acqua di mare o qualche altro escamotage, riescano a ricoprire del tutto le barre di zirconio contenenti il materiale combustibile, ossia l’uranio radioattivo.

18.17 – Governo giapponese chiede aiuto agli Usa per raffreddare i reattori

Il governo giapponese ha chiesto formalmente agli Stati Uniti aiuto per raffreddare i reattori nelle centrali nucleari danneggiate dal terremoto e dallo tsunami. E’ quanto ha reso noto la U.S. Nuclear Regulatory Commission che sta valutando il tipo di assistenza tecnica fornire, secondo quanto si legge sui media Usa. Già subito dopo il sisma, venerdì scorso, Washington aveva ordinato ai militari di stanza in Giappone di portare materiale raffreddante nella centrale di Fukushima dopo che era emerso che nel sisma era rimasto danneggiato l’impianto di raffreddamento.

17.55 – Francia:”Incidente nucleare giapponese di livello 5/6 su scala di 7″
L’Authority francese per la Sicurezza nucleare (Asn) ritiene che l’incidente nucleare in Giappone potrebbe passare dall’attuale livello 4 ad un livello 5 o 6 su una scala internazionale che va da 1 a 7. “Il livello 4 è già molto grave e raramente sono stati nel mondo gli incidenti di questa natura. Ma ci si può aspettare che l’allarme salirà ad un livello 5 o addirittura 6″, ha detto durante una conferenza stampa a Parigi, il presidente Asn Jean-Claude Lacoste, che ha paragonato l’incidente della centrale di Fukushima a quello di Three Mile Island, negli Stati Uniti, che si è verificato nel 1979.

16.22 – Fukushima: Barre nucleari di nuovo esposte. Inizia fusione del nucleo. Tokyio chiede aiuto all’Aiea

Le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte, dopo che il livello dell’acqua è sceso. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell’impianto giapponese. “Ciò indica una situazione critica e l’inizio di fusione del nucleo”. La Tepco teme che anche per il reattore 2 si profila la stessa conclusione del numero 1 e 3: un’esplosione nelle prossime ore. La società tenterà comunque di fare un buco nella struttura che ospita il reattore per permettere la fuoriuscita di idrogeno. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un’elevata quantità di radioattività: un’ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile; mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo. Almeno secondo le prime comunicazioni ufficiali, finora le dosi di radiazioni registrate al di fuori della centrale giapponese di Fukushima sono ben al di sotto di quelle che provocano avvelenamento: il valore di 1557,5 microSievert registrato ieri infatti è mille volte più basso della dose a cui si registrano i primi danni biologici acuti. Intanto Il Giappone ha chiesto ufficialmente aiuto all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) di inviare un team di esperti per aiutare le autorità locali a fronteggiare la crisi nucleare scatenata dal terremoto e dallo tsunami di venerdì. Lo ha rivelato il direttore dell’Aiea Yukiya Amano said Monday.

15.50 – Contaminati da radiazioni 17 marinai americani

Diciassette marinai a bordo della portaerei americana Ronald Reagan sono stati colpiti in modo lieve da radiazioni nucleari. La Reagan si trova da giorni al largo del Giappone, esattamente a 100 miglia a nord della centrale nucleare di Fukushima, dove si sono avute le esplosioni e le conseguenti perdite di radioattività. La Ronald Reagan è stata la prima imbarcazione Usa a partire per offrire aiuto alle popolazioni civili colpite dal terremoto e dallo tsunami che ha sconvolto quelle zone. La radioattività è stata captata al termine delle missioni che questi militari stanno svolgendo a bordo di tre elicotteri. Tutti loro sono stati immediatamente soccorsi, si sono lavati a fondo e le loro divise sono state distrutte. Anche gli elicotteri sono stati de-contaminati. Secondo un portavoce militare nessun altra contaminazione è stata rilevata a bordo.

14.09 – Fukushima, barre scoperte in tutti e tre i reattori della centrale 1

Le barre di combustibile sono rimaste scoperte, ossia non interamente sommerse dall’acqua di raffreddamento, in tutti e tre i reattori della centrale di Fukushima 1 che erano attivi al momento del terremoto di venerdì scorso. Lo ha reso noto la stessa società che gestisce l’impianto, la Tepco, ma secondo esperti di sicurezza nucleare le due esplosioni di idrogeno che hanno interessato due reattori della centrale (il numero 1 e il numero 3) inducono a ritenere che anche in essi le barre di combustibile siano rimaste scoperte per un periodo sufficientemente prolungato da innescare la reazione metallo-acqua, con conseguente produzione di idrogeno.

13.50 – Fukushima, Governo: “E’ improbabile una grossa esplosione al reattore 2″

“E’ improbabile che si verifichi una grossa esplosione al reattore n 2 della centrale nucleare di Fukushima n.1″. Lo ha annunciato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano, secondo quanto riportato dall’agenzia Kyodo, precisando che proseguono i lavori per stabilizzare la situazione del reattore n2 della centrale.

13.49 – Fukushima, Tepco: “Barre di combustibile nucleare forse parzialmente fuse”

Le barre di combustibile al reattore numero 2 dell’impianto atomico di Fukushima-Daiichi potrebbero essersi parzialmente fuse. L’ammissione arriva dalla società che gestisce l’impianto nipponico, la Tepco, citata dall’agenzia Kyodo.

13.28 – Fukushima, contaminato dipendente dopo l’esplosione nel reattore 3

Un dipendente è rimasto contaminato in seguito all’esplosione avvenuta oggi al reattore numero 3 dell’impianto di Fukushima. Lo ha riferito la TEPOC (Tokyo Electric Power Co), spiegando che è rimasto esposto a radiazioni un dipendente di 23 anni dopo l’esplosione dovuta a una concentrazione massiccia di idrogeno.

13.19 – Fukushima, distribuite pillole di iodio alla popolazione


Pillole di iodio non radioattivo distribuite alla popolazione per scongiurare i pericoli derivanti da eventuali contaminazioni. Questa una delle prime armi impugnate dal Governo giapponese alle prese con l’emergenza dell’impianto di Fukushima, che sta tenendo l’intero pianeta con il fiato sospeso.

13.18 – Fukushima, Tepco non esclude la fusione parziale del reattore numero 2

La compagnia che gestisce l’impianto di Fukushima (la Tepco) non esclude la fusione parziale delle barre di combustibile del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima, rende noto l’agenzia di stampa Kyodo. In seguito a un guasto dell’impianto di raffreddamento dell’impianto, e di un privo tentativo fallito di immettere acqua marina nel nucleo del reattore, le barre sono rimaste esposte “brevemente”, come ha precisato un portavoce della prefettura di Fukushima. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha reso noto che il pompaggio di acqua marina ha iniziato a funzionare.

12.38 – Fukushima, rischio di fusione del reattore numero 2

Non si può escludere una fusione nel reattore numero due dell’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi: lo scrive l’agenzia di stampa nipponica Jiji, che cita la società proprietaria della centrale, Tepco. Il circuito di raffreddamento del reattore da ore ha cessato di funzionare e il livello dell’acqua è talmente basso che le barre di combustibile nucleare sono al momento totalmente esposte, spiega l’agenzia. I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle.

12.34 – Nucleare, Paesi asiatici fanno test sugli alimenti

I Paesi asiatici passano al setaccio i prodotti alimentari importati dal Giappone per verificare che non siano stati contaminati dalle radiazioni nucleari. Hong Kong, Malaysia, Filippine, Singapore e Taiwan hanno tutti annunciato di aver adottato misure cautelari dopo le due esplosioni nella centrale atomica di Fukushima-Daiichi. I prodotti più a rischio sono ovviamente i prodotti freschi, latticini, frutta, verdura, ma anche il pesce crudo, prodotto base per sushi e sashimi. Per ora l’Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha escluso la possibilità di un incidente tipo Chernobyl, ma una portaerei Usa e altre navi impegnate nei soccorsi hanno invertito la rotta per il pericolo rappresentato delle radiazioni.

12.20 – Fukushima, barre di combustibile nucleare totalmente esposte

Le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte. Lo ha annunciato la società che gestisce l’impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall’agenzia Kyodo news. A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non può essere escluso.

12.06 – Fukushima, fallito il tentativo di raffreddamento del reattore 2

Sarebbe fallito il tentativo di raffreddare con acqua marina il reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima 1. A riferirne sono i media nipponici, precisando che le barre di combustibile già non sono più completamente coperte da liquido di raffreddamento. Il sistema di raffreddamento del reattore si era bloccato alcune ore fa.

10.51 - Ue: convocata per domani un riunione di esperti sulla sicurezza nucleare. “Nessuna conseguenza immediata in Europa per radiazioni”

Il commissario europeo all’Energia Guenther Oettinger ha convocato per domani una riunione di esperti sulla sicurezza nucleare dell’Unione Europea per discutere delle conseguenze del terremoto in Giappone. Intanto il sottosegretario tedesco all’Ambiente, Katherine Reiche, in apertura dei lavori del Consiglio Ue, avvisa: “Le esplosioni nelle centrali nucleari giapponesi non hanno nessuna immediata conseguenza per gli Europei – e ancora – siamo in stretto contatto con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e controlla da vicino la situazione in Giappone”. I livelli di radiazioni nucleari in tutti gli Stati membri “al momento e’ normale”, spiegano a Bruxelles, citando “gli esperti Ue a Lussemburgo”. La piattaforma di scambi sui dati europei Eurdep mette in relazione i sistemi di controllo delle radiazione di tutti gli Stati membri, che misurano regolarmente i livelli nazionali. Quanto aumentano i livelli in uno Stato, tutti gli altri vengono avvertiti. Intanto sull’onda del disastro nucleare in Giappone, la Svizzera ha sospeso il programma per la sostituzione degli impianti atomici obsoleti per dare priorità assoluta alla sicurezza. Le autorità svizzere, si legge le comunicato dell’Ufficio Federale per l’Energia, “hanno deciso di sospendere le procedure in corso riguardanti le richieste di autorizzazione per la sostituzione degli impianti nucleari fino a quando non vengano riesaminati e, se necessario, modificati gli standard di sicurezza”.

10.00 – Governo: “Esclusa una nuova Chernobyl”

L’Agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica ha assicurato che “non c’è alcuna possibilità” che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell’impianto nucleare di Fukushima-Daiichi. Lo ha riferito il governo nipponico con il ministro per la Strategia nazionale, Koichiro Genba.

9.45 – Fukushima, due reattori fuori pericolo

L’ emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l’agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti. Secondo l’agenzia Jiji si tratta diun solo reattore, il n.2 della centrale di Fukushima n.1. I tre reattori danneggiati dal terremoto di venerdì scorso sono i numeri 1, 2 e 3 e della centrale numero 1 di Fukushima. Il complesso nucleare di Fukushima comprende le due centrali contrassegnate dai numeri 1 e 2.

9.53 – Ministro francese: “Non si può escludere catastrofe”

La situazione dopo l’incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima è “preoccupante” e a questo punto non si può escludere lo scenario di una catastrofe nucleare: lo ha detto oggi il ministro dell’Industria francese, Eric Besson. “Siamo di fronte a un incidente nucleare grave poiché ci sono state fughe radioattive, ma non siamo a una catastrofe”. Tale scenario, ha poi aggiunto il ministro, non è però da escludere: “Non lo possiamo assolutamente scartare”, ha precisato. Secondo Besson, “la catastrofe sarebbe la fusione del reattore e soprattutto la rottura della gabbia che lo racchiude”.

9.33 – Equipaggio portaerei Usa esposto a radiazioni, flotta ritira navi da Fukushima

L’equipaggio della portaerei Usa, Ronald Reagan, in missione umanitaria in Giappone, è stato esposto alle radiazioni e ha ricevuto in un’ora i valori di solito assorbiti in un mese. La portaerei ha attraversato la nube radioattiva provocata dai reattori nucleari danneggiati di Fukushima, mentre si avvicinava alle coste giapponesi per portare aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. Secondo il New York Times, che cita funzionari del governo, anche gli elicotteri in ricognizione a un centinaio di chilometri a nord dalla zona degli impianti nucleari sono rimasti coperti di polvere radioattiva, che poi e’ stata lavata via. Per ora, nessuno dei militari ha riportato effetti negativi dall’esposizione, ma l’episodio conferma che i venti stanno portando il materiale radioattivo verso il Giappone nord-orientale. La settima flotta americana ha deciso di allontanare le sue navi e i suoi aerei dalla zona più vicina all’impianto nucleare dopo aver rilevato l’alto livello di contaminazione radioattiva.

Le balle nucleari - Marco Travaglio.



I nuovi affari della 'ndrangheta a Milano: 35 arresti.


Trentacinque arresti nei confronti di altrettanti affiliati alla 'ndrangheta in Lombardia sono in corso in queste ore da parte del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano, dei Carabinieri del Ros, in collaborazione con la Polizia locale. Sequestrati anche beni per due milioni di euro.

Non c'è solo la "classica" e diffusissima infiltrazione nel settore del movimento terra nei cantieri edili di Milano, ma anche la gestione della "security" in molti, notissimi, locali notturni, l'estorsione agli esercizi pubblici che sorgono nelle stazioni della metropolitana, l'attività di "pizzo" ai chioschi dei "porchettari", il controllo dei posteggi fuori dalle discoteche più celebri, gestione di cooperative appaltatrici dei servizi di trasporto in Tnt e persino una "tassa" imposta a chi intendeva spacciare in alcune piazze della città.

E' l'inquietante quadro, l'ennesimo, che emerge dall'operazione "Redux - Caposaldo" contro la 'ndrangheta nel capoluogo lombardo che queste mattina ha portato all'esecuzione di 35 ordinanze di custodia in carcere richieste dalla Dda di Milano e disposte dal gip Giuseppe Gennari Di questi provvedimenti ben 14 contestano l'associazione per delinquere di stampo mafioso e sono indirizzate a personaggi di primo piano della 'ndrangheta "milanese".

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-03-14/nuovi-affari-ndrangheta-milano-102745.shtml?uuid=AaYkLJGD

Leggi anche:

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/03/14/visualizza_new.html_1556172848.html


domenica 13 marzo 2011





Se anche fosse discutibile la persenza di un magistrato in piazza, siamo ormai in emergenza democratica. Dall'anomalia Berlusconi discendono le altre e sicuramente è da apprezzare chi come Ingroia ci mette la faccia.


Riforma giustizia e difesa della Costituzione. Berlusconi verso il “golpismo istituzionale”.



Se ci fosse bisogno per gli indecisi di un motivo in più per andare in piazza del Popolo, a Roma, il 12 marzo prossimo, a difendere la nostra Costituzione, la conferenza stampa di Berlusconi, che ha illustrato le linee guida della sua “controriforma” della giustizia, è proprio lì per spingerli con decisione a dimostrare: se non ora, quando? Se la riforma fosse stata fatta prima, 20 anni fa, ha sostenuto il Sultano di Arcore con tono stentorio: “ non ci sarebbe stata quella situazione che ha portato a cambiamenti di governo, all'annullamento di una classe di governo nel 92'-93', all'abbattimento di un governo nel 94', alla caduta di un governo di sinistra nel 2008 per la proposta di riforma della giustizia del ministro Mastella e il tentativo di eliminare per via giudiziaria il governo in carica". E poi, riferendosi al ridimensionamento del ruolo del pubblico ministero, uno dei punti che più gli stanno a cuore: "Il pm per parlare con il giudice dovrà fissare l'appuntamento e battere con il cappello in mano e possibilmente dargli del lei".

In un colpo solo, Berlusconi, indagato, imputato, prosciolto per prescrizione o per cancellazione dei reati ottenuta con leggi “ad personam”, si toglie la maschera di “statista” (“il più importante nei 150 di storia italiana”, ebbe a dire pavoneggiandosi anni fa!), per vestire i panni del putschista che, attraverso le maglie larghe dei procedimenti legislativi del nostro Parlamento, intende stravolgere istituzionalmente la democrazia e ribaltare i criteri fondamentali della civiltà giuridica e politica, come la conosciamo dalla rivoluzione francese ad oggi. Non solo, ma per portare a termine il suo progetto di stravolgimento della Costituzione farà largo uso dei media, che ormai controlla strettamente (in RAI ha rafforzato la sua “squadra” di opinionisti, tutti ingaggiati per condurre su Raiuno, il canale principale, in fasce di massimo ascolto): "Mi prenderò la soddisfazione di essere presente ai processi e credo che mi prenderò delle belle soddisfazioni e soprattutto spiegherò agli italiani come stanno veramente le cose…”.

Invece delle elezioni anticipate, insomma, avremo una lunga e snervante battaglia istituzionale che rischia di stravolgere il panorama politico, giudiziario e sociale del paese, come mai è capitato finora. La paura di perdere le elezioni politiche anticipate, visti tutti i sondaggi che lo danno in calo costante, ha spinto il Sultano a dar vita alla più grossa “campagna acquisti” di ‘parlamentari mai avvenuta in Italia, da una parte; dall’altra, lo ha consegnato mani e piedi alla Lega di Bossi, sempre più antieuropea e fuori dalla storia, pur di non farsi processare dai giudici di Milano, ben sapendo che stavolta non ce l’avrebbe fatta ad uscirne indenne. Il processo di revisione costituzionale che verrà messo in piedi durerà all’incirca 2 anni, quindi fino al 2013, e, molto probabilmente, non riuscendo il governo di destra ad ottenere i due terzi del consenso parlamentare, questa controriforma dovrà passare al vaglio di un referendum confermativo, come avvenne il 25 e 26 giugno del 2006 (governo Berlusconi-Bossi), quando l’altra controriforma costituzionale venne bocciata (su 47.160.264 elettori, 25.753.641 furono i voti validi (52,30%); i Sì 9.962.348 (38,68%), i NO 15.791.293 (61,32%), solo in Veneto e in Lombardia Sì sopravanzarono i NO).

In pratica, questa battaglia estrema, “l’arma fine di mondo” (come in Dottor Stranamore, fantastico film di Stanley Kubrik), servirà al Sultano per allungare la sua permanenza sulla poltrona di Palazzo Chigi, terminare la sua ragnatela affaristica nel campo dei media, delle telecomunicazioni e dell'energia, arricchirsi ancora e, ovviamente, evitare condanne. Se poi il paese va alla malora, questo è un problema per la gente comune e per chi verrà dopo di lui. Si avvererà così il detto “Dopo di me il diluvio”, del Re Sole, stavolta impersonato, si fa per dire, dal Satrapo di Villa San Martino, Palazzo Grazioli e Villa Certosa?

Tutto dipenderà dagli effetti subliminali che verranno scantenati nelle coscienze dell'opinione pubblica dalla massiccia campagna mediatica televisiva in programmazione, dalle palate di fango che verranno riversate sull’intera magistratura e su singoli magistrati, dal messaggio elementare che cercherà di far passare “di essere vittima dei giudici e della sinistra comunista”. Ma molto dipenderà anche dalla capacità della nuova opposizione che si sta formando nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro e su Internet; se questa saprà trovare continuamente nuovi stimoli per scendere in piazza, per unire tutte le culture dell’opposizione, inglobando anche le diversità politiche. E forse non basterà, neppure questo moto di orgoglio! Forse dovremo stimolare e attendere anche qualche “intervento esterno”, da parte dei nostri tradizionali alleati internazionali, quelle “cancellerie” dei maggiori paesi industrializzati, a cominciare dagli Stati Uniti, che mal sopportano la politica affaristica e allegra del Sultano con i “campioni” dei regimi antidemocratici, come Putin e Gheddafi. E che ritengono Berlusconi “un clown”, come viene descritto nei dispacci dei diplomatici Usa, pubblicati dal sito Wikileaks, ancor più inaffidabile anche per come ultimamente ha gestito la crisi libica.

http://www.articolo21.org/2759/notizia/riforma-giustizia-e-difesa-della-costituzione.html


SUD ITALIA DAL 1861 TERRONI - VIDEO ILLUMINANTE FANTASTICO






Video a sfondo divulgativo e di denuncia sociale, ma anche una risposta ferma alle affermazioni del Ministro Brunetta

voce narrante Antonio Maria Lo Faro, tratto dalla lettera "Caro Nord" di Giuseppe Quartucci.


Da face book. Il 17 marzo 2011 by Antonio Fricano



..davanti al plotone d’esecuzione venne portata e fucilata la bambina Angelina Romano, di appena 9 anni.
Castellammare del Golfo - Erano le ore 13 di venerdì 3 gennaio 1862.

Questo è solo un esempio di ciò che tante persone ignorano e che si apprestano a festeggiare.

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“Il governo piemontese...si vendica mettendo tutto a ferro e fuoco. Raccolti incendiati, provvigioni annientate, case demolite, mandrie sgozzate in massa. I piemontesi adoperano tutti i mezzi più orribili per togliere ogni risorsa al nemico, e finalmente arrivarono le fucilazioni! Si fucilarono senza distinzione i pacifici abitatori delle campagne, le donne e fino i fanciulli."
L’ OSSERVATORE ROMANO, 1863

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“Entrammo nel paese, abbiamo incominciato a fucilare i preti e gli uomini indi il soldato saccheggiava ed infine abbiamo dato l’incendio al paese abitato da circa 4500 abitanti . quale desolazione, non si poteva stare d’intorno per il gran calore, e quale rumore facevano quei poveri diavoli che la sorte era di morire abbrustoliti e chi sotto le rovine delle case"
CARLO MARGOLFO, bersagliere a Pontelandoflo, 1861 -

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“I Borboni non commisero in cento anni, gli orrori e gli errori che hanno commesso gli agenti di Sua Maestà in un anno."
NAPOLEONE III (lettera a Vittorio Emanuele II, 1861 )

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“La guerra contro il brigantaggio, insorto contro lo Stato unitario, costò più morti di tutti quelli del Risorgimento. Abbiamo sempre vissuto si dei falsi: il falso del Risorgimento che assomiglia ben poco a quello che ci fanno studiare a scuola"
INDRO MONTANELLI

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“Il Regno delle Due Sicilie aveva due volte più monete di tutti gli altri Stati della Penisola messi insieme"
FRANCESCO SAVERIO NITTI

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“…Prima di occuparci della mafia del periodo che va dall’unificazione del Regno d’Italia alla prima guerra mondiale e all’avvento del fascismo, dobbiamo brevemente, ma necessariamente premettere che essa come associazione e con tale denominazione, prima dell’unificazione non era mai esistita, in Sicilia. La mafia nasce e si sviluppa subito dopo l’unificazione del Regno d’Italia."
ROCCO CHINNICI

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“Si è vero, noi settentrionali abbiamo contribuito qualcosa di meno ed abbiamo profittato qualcosa di più delle spese fatte dallo Stato italiano, peccammo di egoismo quando il settentrione riuscì a cingere di una forte barriera doganale il territorio ed ad assicurare così alle proprie industrie il monopolio del mercato meridionale"
LUIGI EINAUDI

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“Lo stato italiano è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti."
ANTONIO GRAMSCI

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“Gli oltraggi subiti dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili. Sono convinto di non aver fatto male, nonostante ciò non rifarei oggi la via dell’Italia Meridionale, temendo di esser preso a sassate, essendo colà cagionato solo squallore e suscitato solo odio."
GIUSEPPE GARIBALDI