sabato 30 aprile 2011

Referendum sulla democrazia - Beppe Grillo (intervento integrale)



Intervento integrale di Beppe Grillo a Anno Zero di giovedì 28 aprile 2011.Intervistatrice - Berlusconi ha confessato, la moratoria è stata solo un modo per bloccare il referendum. Beppe Grillo - Abbi pazienza, basta di queste cose, Berlusconi, basta... il referendum... qui non è un problema... sbagliate sempre l'approccio, non è più un problema del nucleare, il referendum, cosa è diventato un referendum? Oggi lo puoi spostare, lo puoi bloccare. Dobbiamo fare solo un referendum, come nel 1946 con Repubblica o Monarchia, oggi dobbiamo decidere Democrazia o Partitocrazia.


fukushima disastro annunciato santoro annozero.



Fukushima le centrali nascono sempre con difetti occulti progettuali/costruttivi, e' solo una questione di tempo moltiplicato per il numero di centrali/reattori attivi nel mondo, l'incidente e' assolutamente inevitabile ed il danno ingestibile con ripercussioni mondiali comprese le mutazioni genetiche irreversibili sul dna, ne vale la pena? nucleare santoro tsunami terremoto.


venerdì 29 aprile 2011

QWIKI : ANCHE L'IPAD "SPUTTANA" BERLUSCONI




per chi volesse provare allego il link del sito :
http://www.qwiki.com/q/#!/Silvio_Berlusconi

Qwiki è un app enciclopedica per iPad che usa immagini, foto e video e articoli di Wikipedia per illustrare la voce cercata. Ecco cosa scopre in due minuti un utente qualsiasi da tutto il mondo cercando informazioni sul premier italiano Silvio Berlusconi

fonte : L'Unità

Libia, la Lega bombarda il Governo. -



Il Carroccio fa la voce sempre più grossa sull'impegno militare italiano contro Gheddafi. Bossi: "Stop ai raid o può capitare di tutto". E con Salvini lancia la sfida anche al Pd: "In Parlamento non faccia la stampella dell'esecutivo"

Mentre i caccia italiani compiono i primi raid aerei su obiettivi militari in Libia, in Italia a finire sotto il fuoco leghista è Silvio Berlusconi. Il sollievo per l’appoggio trovato in Napolitano sul potenziamento della missione è durato giusto il tempo di un minuto, fino a quando Umberto Bossi, da un comizio a Domodossola ha detto: “Stop ai raid o può capitare di tutto”.

La Lega nord è insorta ieri quando si è appresa la notizia che i primi Tornado dell’areonautica militare stavano sganciando bombe su Misurata. “Di male in peggio”, aveva detto Roberto Calderoli. Una giornata tesissima quella del premier che si è trovato a dover fronteggiare contemporaneamente l’attacco del Carroccio sulla campagna libica e quello de Il Giornale contro il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. A un certo punto Palazzo Chigi è stato costretto a intervenire con una nota ufficiale: “Tremonti è impegnato con me a ritrovare con la Lega i termini di un comune impegno politico anche sulla politica estera”.

A sparigliare ulteriormente il mazzo ci hanno pensato le opposizioni che hanno chiesto e ottenuto il passaggio della maggioranza in aula per votare sul cambio di strategia nella missione internazionale contro Gheddafi. Il Parlamento sarà dunque chiamato ad esprimersi il prossimo 3 maggio. Il primo firmatario della mozione del Pd è il capogruppo Dario Franceschini che incalza il Carroccio: “Non so cosa farà la Lega che fa la voce grossa in Padania e cala le braghe a Roma”, ha detto il capogruppo del Pd, “sono più propenso a pensare che calerà le braghe, ma se ci fosse un voto differenziato sarebbe crisi (di governo, ndr) nei fatti”.

Cosa farà la Lega in occasione del delicato passaggio parlamentare? Se lo chiedono in tanti. Ieri sera, durante un comizio elettorale a Domodossola, il Senatùr aveva mandato segnali distensivi al premier: “Non voglio fare saltare l’esecutivo”. Ma subito dopo ha rincarato la dose contro l’alleato di governo: “Povero Silvio, scombussolato da Sarkozy. Meno male che c’è Tremonti”. Considerazioni accompagnate da una minaccia neanche tanto velata: o si fermano i raid o il 3 maggio può succedere veramente di tutto. Un’opinione condivisa e rilanciata anche da Matteo Salvini, europarlamentare e consigliere comunale a Milano: “Se prevarranno i no, non c’è più maggioranza”. L’esponente del Carroccio si rivolge anche al Pd e prova a ributtare la palla nella loro metà campo: “Sarebbe paradossale che il partito democratico con un voto favorevole accorra in soccorso del governo, facendo di fatto il ruolo della stampella”.

Ed è esattamente quello che si aspetta Napolitano, che non vuole che il governo salti sulla missione internazionale. Ma se il Colle riuscirà a far giungere a più miti consigli le opposizioni, eccezion fatta per l’Idv che nella sua mozione chiede la fine delle operazioni militari, non è assolutamente detto che riuscirà anche a piegare la Lega. “La guerra è troppo costosa e a pagare sono sempre i padani”, ha detto Bossi che è entrato anche nel merito degli aspetti strategici della missione: “Con gli aerei non si vince contro Gheddafi. Se butti bombe e missili gli immigrati aumentano. Non vorrei che quando è finita, ci dovesse toccare anche di pagare i danni”.

Il Carroccio si schiera anche al fianco del ministro dell’Economia Giulio Tremonti che dopo gli attacchi di ieri del Giornale di famiglia, ora si trova a dover fare i conti anche con Panorama. Il settimanale di casa Mondadori oggi titola così: “Non si stava meglio quando non c’era lui (Tremonti, ndr)?”. Il titolare dell’Economia aveva fatto un assist al partito di Bossi quando aveva detto che per il potenziamento della missione militare non c’era copertura finanziaria a meno di aumentare le accise sul carburante. Parole che avevano fatto scrivere al direttore Alessandro Sallusti che “Tremonti aizza la Lega”.

Mentre Berlusconi è lontanissimo dal trovare una quadra sul nodo bombe, il Carroccio apre anche il fronte elezioni amministrative. “A Milano corre Berlusconi, se perde, perde Berlusconi”, ha detto Bossi.



DON PAOLO FARINELLA – Biotestamento, l’osceno baratto tra B. e il Vaticano


Temendo di non avere i voti necessari, nonostante gli Scilipoti di turno, Berlusconi ha tirato fuori dal cilindro il coniglio clericale: il biotestamento che vuole fare approvare in tutta fretta per comprare i voti dei cosiddetti «cattolici» di supporto. Così pensa di comprare i vescovi, i quali incassano e tacciono e i cattolici delle salmerie che portano nutrizione e idratazione assistete al governo, sono indotti a votare in favore della guerra in Libia e di tutte le altre porcate. E’ evidente che a Berlusconi e al suo governo nulla importa del testamento biologico, nulla importa della scelta dei malati, delle famiglie e dei medici; a lui importa di venire fuori dai casini che lui stesso ha creato con la sua pazzia e la sua demenza scellerata.

Se i Vescovi accettano questo baratto e se i cattolici gli vanno dietro barattando bombardamenti e fine vita, sono complici e responsabili delle morti dei libici come di quelle degli italiani negli ospedali e nelle case. A questo punto, avremmo la prova provata che Dio non esiste, che è solo un corollario di potere, una frustra per imporre visioni e morali per esercitare il governo con oscenità, senza etica e senza decenza.

Tutto è lecito, tranne l’indecenza del baratto che usa tragedie individuali e di famiglie intere pur di racimolare un consenso parlamentare da postribolo. Guai ai vescovi che si lasciano illudere da un giocoliere senza scrupoli che li deruba anche della loro dignità, comprandoli a così poco prezzo! Se cadono nel tranello, hanno rinnegato Cristo e perduto ogni loro onestà, se mai ne hanno avuta una! Berlusconi usa anche i moribondi pur di stare a galla.

Vescovi, se siete ciechi, aprite almeno le vostre mitrie e spalancate i vostri cappelli per rendervi conto che continua a comprarvi, come se foste uova di Pasqua. A guardarvi conciati come siete, sembrate proprio uova pasquali infiocchettati. Come ai vostri colleghi del sinedrio, Gesù dice: Avete ricevuto la vostra ricompensa.

don Paolo Farinella

http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/04/28/don-paolo-farinella-biotestamento-losceno-baratto-tra-b-e-il-vaticano/


MARCO TRAVAGLIO - ANNOZERO - Puntata del 28/04/2011 - Lo scippo.


Anteprima AnnoZero 28-04-2011 Michele Santoro: ''Beppe Grillo''