domenica 26 febbraio 2012

Stipendi, Adoc: "80% copre normali spese"



La tabella Eurostat con il dato dell'Italia al 2009


Roma - (Adnkronos) - Secondo l'associazione in Italia si spendono in media 37 euro al giorno che rappresentano il 79,5% del reddito al netto delle tasse. Nei guadagni "differenze abissali" con altri Paesi e "il carovita sta paralizzando i consumatori". Nel rapporto dell'istituto europeo, il nostro Paese nelle parti basse della graduatoria Ue.


Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Il 1 gennaio 2002 la Lira passava la mano all'Euro, dopo 10 anni ci troviamo con i redditi tra i più bassi d'Europa e con i prezzi tra i più alti. E' quanto emerge da uno studio dell'Adoc che ha analizzato i dati sul costo della vita in 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svezia e Repubblica Ceca. Il reddito medio mensile, in Italia, è di 1.410 euro (netti) che diventano quindi 47 euro al giorno; i tedeschi hanno il reddito più alto, con 2.580 euro mensili, pari ad 86 euro giornalieri, mentre quello più basso si registra in Repubblica Ceca: 810 euro al mese e 27 al giorno.
"Il carovita sta paralizzando i consumatori italiani - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - una giornata tipo, in media, costa poco meno di 40 euro, circa il 2% in più della media europea. Ma l'impatto sul reddito è devastante, dato che le spese giornaliere assorbono il 79,5% dello stipendio. Un italiano, lavoratore dipendente, guadagna al netto delle tasse circa 1.400 euro al mese, mentre in Germania e in Inghilterra la stessa tipologia di lavoratore guadagna più di 2.500 euro al mese, una differenza abissale dell'82,9%".
Gli italiani spendono in media ogni giorno circa 37 euro e cioé il 79,5% del proprio reddito quotidiano al netto delle tasse. Calcolando le spese per la colazione (circa 2 euro), il pranzo fuori casa (oltre 11 euro), la cena a casa (11,60 euro), il trasporto privato (5,40 euro) o quello pubblico (2 euro), il cellulare (1,50 euro per 10 minuti di chiamate), le spese per la casa (in media 5 euro), la Tv pubblica (0,30 euro) o il cinema (7,50 euro), una giornata tipo in Italia costa l'1,6% in più rispetto alla media europea ed ha il maggiore impatto sul reddito che in altri Paesi.
Mentre un italiano spende in media ogni giorno 37,40 euro, un tedesco ne spende 35,10 e un ceco 25,40. Certo in Inghilterra, Francia e Svezia si spende di più, rispettivamente 45,65 euro, 41 euro e 39,40, ma gli inglesi, i francesi e gli svedesi guadagnano molto di più (2.570 euro in Inghilterra, 2.180 in Francia e 1.930 in Svezia). Infatti una giornata pesa per il 79,50% sul reddito del cittadino italiano, mentre pesa molto meno sui redditi dei tedeschi (40,70%), sui redditi degli inglesi (53%), sui redditi dei francesi (56,13%) e degli svedesi (61,57%).
Escludendo la Repubblica Ceca, dove la spesa giornaliera incide per il 94%, l'Italia è il paese dove la spesa quotidiana pesa di più sul reddito: la media europea è del 62,90%. "Una differenza importante sul costo della vita deriva dalla scelta di utilizzare l'auto o i mezzi pubblici per andare al lavoro. Scegliendo l'auto si spendono quasi 5 euro in più al giorno, ossia 150 euro in più al mese - aggiunge Pileri - Se poi ci si volesse concedere un relax dopocena, come il cinema, l'impatto sul reddito sale, sfiorando il 93%."
"In Italia solo i costi della colazione, del canone, del trasporto pubblico di linea, del cinema e delle chiamate da rete mobile sono inferiori alla media europea, al contrario delle utenze domestiche (luce, acqua, gas e rifiuti), del trasporto privato, della ristorazione e della spesa alimentare. Non a caso -sottolinea Pileri- questi ultimi sono i settori, peraltro relativi a beni primari e indispensabili, dove negli ultimi anni si sono registrati i maggiori rincari. Sommando i rincari alla stagnazione e all'inadeguatezza degli stipendi, la beffa è evidente e il quadro è completo. Per i cittadini italiani la crisi si sente molto di piu' che negli altri Paesi europei".
Analizzando le singole voci emerge come in Italia la spesa maggiore sia destinata agli alimentari. "Abbiamo cercato di analizzare i costi di una giornata tipo di un cittadino europeo - continua il Presidente dell'Adoc - partendo dalla colazione al bar per finire con una serata al cinema o a casa. Di prima mattina l'italiano ha l'oro in bocca, dato che spende circa la metà di un qualsiasi altro cittadino in Europa. Ma è solo un'illusione".
"Se per andare e tornare dal lavoro si sceglie l'auto, un italiano spende in media 6,50 euro al giorno per benzina e rcauto, solo in Inghilterra si spende di più. Diverso il discorso se si utilizza il trasporto pubblico di linea, che -rileva Pileri- costa circa la metà che in Europa ma, al contempo, pecca in efficienza e qualità". Quanto al pranzo fuori casa con un primo, contorno e caffè: il costo media è di oltre 11 euro, 50 centesimi in più della media europea e ben il 41% in più che in Germania.
"Riguardo le utenze domestiche - conclude Pileri - in Italia si spendono circa 5 euro al giorno, poco piu' che in Europa, per il canone pubblico la spesa è inferiore rispetto alla media europea, solo in Spagna, dove non è previsto, e in Repubblica Ceca il costo è minore. Gli italiani risparmiano sulle chiamate dalla rete mobile, 10 minuti costano in media 1,50 euro, il 30% in meno della media europea. Riguardo la spesa alimentare, i consumatori italiani spendono poco meno di 12 euro al giorno, il 4% in più che i Europa. Ma se decidono di andare al cinema risparmiano ben il 22%"

Sarcasmo.



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Superenalotto.



http://pinuzzusicilianu.blogspot.com/2012/02/fari-6-u-superenalottu-ti-cancia-cocchi_24.html?spref=fb

...Vauro...



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Sempre Vauro...



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Il mitico Vauro.



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sabato 25 febbraio 2012

Forte scossa di terremoto a Palermo panico in città ma niente danni.



Forte scossa di terremoto a Palermo panico in città ma niente danni

Sisma di magnitudo 4.2 al con epicentro al largo di Ustica. Protezione civile e pompieri escludono  conseguenze.


Paura a Palermo per una forte scossa di terremoto avvertita alle 21,35 in città e in provincia. La scossa, breve ma piuttosto violenta, ha gettato nel panico la popolazione, soprattutto i residenti dei piani alti, molti dei quali si sono precipitati in strada per il timore di nuove scosse. Il centralino dei vigili del fuoco è stato subissato di chiamate, nessuna delle quali però ha segnalato danni a persone o cose. Anche la sala operativa della Protezione civile non ha segnalato alcun danno.

Il sisma è stato di magnitudo 4.2 Richter, con epicentro in mare, tra il capoluogo siciliano e l'isola di Ustica (22 chilometri a est dell'isola) e a 43 chilometri di profondità. La scossa è stata avvertita in tutta la provincia: alcune segnalazioni di persone impaurite sono giunte anche da Cefalù. La scossa, secondo il database Iside dell’Ingv, è stata preceduta da ben 21 eventi sismici a partire dalla mezzanotte dell’altro ieri, due dei quali di magnitudo superiore a 2, registrati sempre nell’area del basso Tirreno.

L'epicentro è nella stessa area in cui il 6 settembre 2002, alle 3.20 di notte, fu registrata una forte scossa di magnitudo 5.6 Richter che provocò numerosi danni in città.