lunedì 23 ottobre 2017

Usa, ok a rivoluzionaria terapia anticancro.

Usa, ok a rivoluzionaria terapia anticancro


Rivoluzionaria terapia anticancro approvata negli Usa. La Food and Drug Administration (Fda) ha infatti autorizzato Yescarta* (axicabtagene ciloleucel), una terapia genica a base di cellule degli stessi pazienti adulti con linfoma, che non hanno risposto o che hanno subìto una ricaduta dopo almeno altri due tipi di trattamento. Yescarta* è la seconda terapia genica approvata dalla Fda e la prima per alcuni tipi di linfoma non-Hodgkin, e ha la particolarità di 'trasformare' le cellule del malato in un farmaco. Secondo le stime del New York Times, 3.500 persone negli Stati Uniti potrebbero essere candidate alla nuova terapia (chiamata Cart-T, cioè linfociti T geneticamente modificati con recettori chimerici per l'antigene), che costa 373.000 dollari.
"Oggi si segna un'altra pietra miliare nello sviluppo di un nuovo paradigma scientifico per il trattamento di gravi malattie. Negli ultimi decenni la terapia genica si è trasformata da un concetto promettente a una soluzione pratica contro forme mortali e in gran parte incurabili di cancro", ha dichiarato il commissario Fda, Scott Gottlieb. "Questa approvazione dimostra i passi avanti continui in questa nuova area promettente della medicina, che siamo impegnati a sostenere e ad accelerare".
Ogni dose di Yescarta - spiega la Fda - è un trattamento personalizzato creato utilizzando il sistema immunitario del paziente, per aiutarlo a combattere il linfoma. Le cellule T del paziente, un tipo di globuli bianchi, vengono raccolte e modificate geneticamente per includere un nuovo gene che punta e uccide le cellule del linfoma. Una volta che le cellule sono modificate, vengono infuse nel paziente. La sicurezza e l'efficacia di Yescarta sono state stabilite in uno studio clinico multicentrico su oltre 100 adulti con linfoma a cellule B di tipo refrattario o recidivante. Il tasso di remissione completa dopo il trattamento con Yescarta è stato del 51%.
Il trattamento - avverte però la Fda - può causare effetti collaterali. Ad esempio, sintomi influenzali ma anche tossicità neurologiche, potenzialmente fatali o pericolose per la vita. Altri effetti indesiderati includono gravi infezioni, bassi livelli di cellule del sangue e indebolimento del sistema immunitario. Gli effetti indesiderati dal trattamento con Yescarta di solito si manifestano entro le prime due settimane, ma alcuni possono verificarsi anche in seguito.
Proprio per questo, la terapia è stata approvata con una strategia di valutazione e mitigazione dei rischi, che prevede alcuni elementi per garantirne l'uso sicuro: la Fda richiede che gli ospedali che utilizzano Yescarta abbiano uno speciale certificato (rilasciato dopo un training al personale e ai pazienti) e ha richiesto al produttore, Kite Pharma, di condurre uno studio osservazionale post-marketing su tutti i pazienti trattati.

venerdì 20 ottobre 2017

Pioggia di meteoriti orioniche.


Uno spettacolo sfavillante
Stanotte la pioggia di meteore Orionidi illuminerà il cielo in tutto il mondo. Ammira questo spettacolo della natura insieme ad amici e familiari.

L'inquinamento uccide, 9mln di morti nel mondo solo nel 2015.

Cina: inquinamento alle stelle © AP
Cina: inquinamento alle stelle.

Pari a 1/6 di tutti i decessi annui.

L'inquinamento miete qualcosa come 9 milioni di morti l'anno (dati relativi al 2015), ovvero ben un decesso su sei si può ricollegare ad esso. L'inquinamento atmosferico (smog, particolato nell'aria ma anche inquinamento da uso domestico di combustibili fossili) è responsabile di 6,5 milioni di morti l'anno (in gran parte per malattie cardiovascolari e respiratorie); l'inquinamento idrico di 1,8 milioni di decessi annui (per infezioni gastrointestinali, parassiti, diarrea), l'inquinamento legato all'ambiente di lavoro (da tossine e sostanze chimiche) 0,8 milioni di morti annui (specie per tumori).

Reso noto sulla rivista The Lancet, questo tragico bollettino è parte dei risultati della Commission on Pollution and Health, un progetto biennale che ha coinvolto oltre 40 autori di vari paesi del mondo. Usando dati del Global Burden of Disease, è emerso che la maggioranza dei decessi si colloca nel Sud del mondo, specie in paesi come India (2,5 milioni di morti in un anno) e Cina (1,8 milioni), travolti da una rapidissima industrializzazione.

Le forme di inquinamento associate allo sviluppo industriale quali l'inquinamento atmosferico ambientale (incluso l'ozono), l'inquinamento chimico, occupazionale e del suolo fanno oggi più vittime che in passato: si è passati da 4,3 milioni nel 1990 a 5,5 milioni nel 2015.

Giorgio Napolitano, class action contro l'ex presidente della Repubblica: reati contro la sovranità.

Giorgio Napolitano

Nel mirino ci finisce il sovrano, ovvero Giorgio Napolitano: contro l'ex presidente della Repubblica scatta una denuncia di massa di mille cittadini tra imprenditori, pensionati e dipendenti pubblici, che hanno sottoscritto una serie di denunce presentate in diverse procure dal prossimo venti ottobre. Una class action contro Napolitano, promossa dal solito Niki Dragonetti, l'imprenditore che denunciò Laura Boldrini.
Contro Napolitano, nella denuncia, si mette in rilievo "l'usurpazione della sovranità popolare perché in tutti questi anni ci hanno vietato di poter tornare a votare. Ci hanno imposto Governi tecnici che hanno solo provocato un sentimento di sfiducia tra gli elettori che hanno così perso il vero significato della parola democrazia. Basta i vari Renzi e Gentiloni, con mandato in scadenza. Basta i Monti, Letta e tanti altri Governi imposti da re Giorgio Napolitano unitamente ai presidenti di Camera e Senato".
Nella denuncia si fa riferimento al codice penale, articolo 287. "Non possiamo continuare a subire. Questa appoggiata da tantissime cittadini, altro non è che l'orgoglio italiano che sta emergendo. I cittadini vogliono tornare ad essere una componente essenziale per la scelta del Governo italiano e non una parte passiva e senza diritto alcuno". Dunque, Napolitano denunciato: un gesto eclatante per dar sfogo ai malumori di molti cittadini che individuano nel presidente emerito una delle principali cause delle sciagure italiane.

Maria Elena Boschi, il suo ruolo nell'assalto a Ignazio Visco: furia di Paolo Gentiloni, rapporto compromesso

Maria Elena Boschi

La cosiddetta "anima nera" dietro alla manovra orchestrata da Matteo Renzi contro Ignazio Visco sarebbe Maria Elena Boschi. Ci sarebbe lo zampino della sottosegretaria dietro la corrente che spinge per non riconfermare il presidente di Bankitalia. O quantomeno un suo contributo. Il punto è che, raccontano dalle sacre stanze della politica, il premier Paolo Gentiloni era irritatissimo per l'iniziativa, di cui era all'oscuro, mentre la Boschi sapeva ciò che stava per accadere. E, piccolo dettaglio, la Boschi fa parte del governo, Renzi invece no.
Maria Elena sapeva anzitempo del testo e, addirittura, c'è chi sostiene che avrebbe avallato la prima versione della mozione dove si chiedeva esplicitamente un segno di discontinuità a Bankitalia, ossia silurare Visco. Dunque, sul caso-Visco, si è letteralmente frantumato il rapporto di fiducia tra la Boschi e il premier. La tensione, ora, è alle stelle. Tanto che Gentiloni, nel day-after in cui è esploso il bubbone di Palazzo Koch, si è confrontato solamente con Sergio Mattarella, profondamente irritato e turbato per l'evolversi degli eventi. Nel corso del pranzo al Quirinale, Mattarella avrebbe ribadito a Gentiloni tutta la sua indignazione per quanto avvenuto il giorno precedente alla Camera. Uno scenario intricato, velenoso. Un quadro in cui, ancora una volta, Renzi&Boschi sono riusciti a mettersi tutti contro. Gentiloni e Mattarella compresi.

E' pronta la rivoluzione delle misure.

Per il 2018 il chilogrammo sarà ridefinito in modo più preciso (fonte: Enrico Massa e Carlo Sasso) © Ansa

Il chilogrammo non sarà più lo stesso, da maggio 2019.

E' pronta la rivoluzione delle misure: il chilogrammo non sarà più lo stesso e con lui si preparano a rinnovarsi anche altre misure fondamentali. Il loro destino, annunciato da tempo, viene deciso nella conferenza dell'Istituto Internazionale Pesi e Misure, per avviarne la ridefinizione sulla base di costanti della fisica, anziché di definizioni astratte. Alla riunione partecipa anche il direttore scientifico Maria Luisa Rastello, dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim). Questo è l'incontro preliminare prima della Conferenza generale sui pesi e le misure prevista nel novembre 2018, mentre le nuove definizioni sono attese per maggio 2019. 

Quella in corso è la più grande ridefinizione del sistema internazionale delle unità di misura, sin dalla sua fondazione, avvenuta quasi 60 anni fa: cambiano anche l'ampere, che misura la corrente elettrica, il kelvin che definisce la temperatura, e la mole che conta le molecole e gli atomi presenti in una sostanza. L'obiettivo è rimpiazzare gli attuali sistemi che definiscono le quattro unità con costanti fisiche universali e riproducibili da tutti, in modo da rendere accessibile la misurazione precisa ai laboratori di tutto il mondo, con ricadute non solo per la ricerca, ma anche per l'industria. 

''E' importante perché alcune definizioni, in particolare quella del chilogrammo, sono basate su artefatti materiali, anziché su costanti fisiche, e questi non sono affidabili su scale di tempo molto lunghe'' ha osservato Giovanni Mana, dell'Inrim, che ha contribuito alla ridefinizione del chilogrammo. Per esempio, ha aggiunto, ''è stato visto che le copie del cilindro di platino iridio conservato nell'Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure di Parigi (considerato lo standard per impostare le misure che indicano il peso), non pesano più un chilogrammo ma un po' di più, e questo non permette di replicare misure fatte 100 anni fa''. 


giovedì 19 ottobre 2017

"Bonus verde" per balconi, giardini e terrazzi: come funziona e quanto si risparmia di tasse.



Città più verdi, con terrazze e giardini ben curati e dove si respira aria migliore. A questa visione urbana 'green' si deve il bonus inserito nella manovra che aiuta i privati e i condomini, con la detrazione del 36% delle spese sostenute in dieci anni, a rendere più belli giardini e terrazze o a farne di nuovi, e con tutte le carte in regola. Tra i vari casi che dovrebbe prevedere il bonus verde annunciato dal ministro Maurizio Martina e che si attende diventare operativo entro l'anno, "chi per esempio ha una casa con giardino dove fare grosse potature, o ha una siepe malata da sostituire con una sana, o anche un impianto irriguo da installare o sostituire" come spiega Francesco Mati, presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura.
"Questo bonus per la cura del verde vale sia per i privati che per i condomini - aggiunge Mati - e ci rientrano anche le spese relative al progetto da far realizzare a un progettista del verde e non all'amico dell'amico che aveva il nonno contadino... Anche se voglio trasformare in giardino un'area incolta sarà possibile usufruire di questi sgravi. C'è bisogno di giardini curati che aiutino la qualità dell'aria e la biodiversità".
"E' un primo passo questo - prosegue Mati - non un punto di arrivo. Ora ci piacerebbe ottenere la riduzione dell'Iva sul lavoro dei giardinieri: perché devo pagare il 22% per un giardiniere che mi taglia la siepe mentre ne pago la metà o anche meno per un operaio che mi sostituisce la finestra?".
Come riporta un focus di "La legge per tutti", l'importo massimo di spesa consentito in un anno per usufruire del bonus è di 5mila euro. Di conseguenza, lo sconto massimo sulle tasse è di 1800 euro.
Riporta ancora La legge per tutti: "Il limite di 5mila euro però non è calcolato sulla persona del contribuente ma sull'immobile. Quindi una persona con due case potrà usufruire due volte del bonus per un totale di spesa di 10mila euro e quindi una detrazione di 3.600 euro complessivi tra i due immobili. Le spese dovranno ovviamente essere documentate e dovranno passare da "bonifici speciali". La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali. 
Il bonus verde è salutato con favore anche da Coldiretti,e Cia-Agricoltori Italiani. "Le piante - sottolinea Coldiretti - concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano. Per questo sono importanti le misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e terrazzi previsti nella manovra".
"Aspettiamo ora di leggere le relazioni al provvedimento - osservano i tecnici della Cia - ma stando agli annunci del Ministro si tratterà di una detrazione fiscale, quindi auspichiamo che lo strumento diventi immediatamente operativo con una circolare".