giovedì 17 dicembre 2009

Forze armate e privatizzate

Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa. Così un ministero smette di essere pubblico.


Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e diventano una società per azioni. Uno scherzo?
Un golpe?
No: è una legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane.
La rivoluzione è nascosta tra i cavilli della Finanziaria, che marcia veloce a colpi di fiducia soffocando qualunque dibattito parlamentare.
Così, in un assordante silenzio, tutte le spese della Difesa diventeranno un affare privato, nelle mani di un consiglio d'amministrazione e di dirigenti scelti soltanto dal ministro in carica, senza controllo del Parlamento, senza trasparenza.
La privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre introduce un principio senza precedenti.
Che pochi parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello Stato.
"Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia: non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", chiosa il senatore pd Gianpiero Scanu.
Stiamo parlando di Difesa Servizi Spa, una creatura fortissimamente voluta da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: una società per azioni, con le quote interamente in mano al ministero e otto consiglieri d'amministrazione scelti dal ministro, che avrà anche l'ultima parola sulla nomina dei dirigenti.
Questa holding potrà spendere ogni anno tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o ad organismi neutrali.
In più si metterà nel portafogli un patrimonio di immobili 'da valorizzare' pari a 4 miliardi.
Sono cifre imponenti, un fatturato da multinazionale che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a quelle del mondo privato.
Ma questa Spa avrà altre prerogative abbastanza singolari.
Ed elettrizzanti. Potrà costruire centrali energetiche d'ogni tipo sfuggendo alle autorizzazioni degli enti locali: dal nucleare ai termovalorizzatori, nelle basi e nelle caserme privatizzate sarà possibile piazzare di tutto.
Bruciare spazzatura o installare reattori atomici?
Signorsì!
Segreto militare e interesse economico si sposeranno, cancellando ogni parere delle comunità e ogni ruolo degli enti locali.
Comuni, province e regioni resteranno fuori dai reticolati con la scritta 'zona militare', utilizzati in futuro per difendere ricchi business.
Infine, la Spa si occuperà di 'sponsorizzazioni'.
Altro termine vago.
Si useranno caccia, incrociatori e carri armati per fare pubblicità?
Qualunque ditta è pronta a investire per comparire sulle ali delle Frecce Tricolori, che finora hanno solo propagandato l'immagine della Nazione.
Ma ci saranno consigli per gli acquisti sulle fiancate della nuova portaerei Cavour o sugli stendardi dei reparti che sfilano il 2 giugno in diretta tv?

Lo scippo. Quali saranno i reali poteri della Spa non è chiaro: le regole verranno stabilite da un decreto di La Russa. Perché dopo oltre un anno di dibattiti, il parto è avvenuto con un raid notturno che ha inserito cinque articoletti nella Finanziaria. "In diciotto mesi la maggioranza non ha mai voluto confrontarsi. Noi abbiamo tentato il dialogo fino all'ultimo, loro hanno fatto un blitz per imporre la riforma", spiega Rosa Villecco Calipari, capogruppo Pd in commissione Difesa: "I tagli alla Difesa sono un dato oggettivo, dovevano essere la premessa per cercare punti di convergenza. La tutela dello Stato non può avere differenze politiche, invece la destra ha tenuto una posizione di scontro fino a questo scippo inserito nella Finanziaria"

.Non si capisce nemmeno quanti soldi verranno manovrati dalla holding. Difesa Servizi gestirà tutte le forniture tranne gli armamenti, che rimarranno nelle competenze degli Stati maggiori. Ma cosa si intende per armamenti? Di sicuro cannoni, missili, caccia e incrociatori. E gli elicotteri? E i camion? E i radar e i sistemi elettronici? Quest'ultima voce ormai rappresenta la fetta più consistente dei bilanci, perché anche il singolo paracadutista si porta addosso una serie di congegni costosissimi. La definizione di questo confine permetterà anche di capire se questa privatizzazione può configurare un futuro ancora più inquietante: una sorta di duopolio bellico. Finmeccanica, holding a controllo statale che ingaggia legioni di ex generali, oggi vende circa il 60 per cento dei sistemi delle forze armate. E a comprarli sarà un'altra spa: due entità alimentate con soldi pubblici che fanno affari privati. Con burattinai politici che ne scelgono gli amministratori. All'orizzonte sembra incarnarsi un mostro a due teste che resuscita gli slogan degli anni Settanta. Ricordate? 'L'imperialismo del complesso industriale-militare'. Un fantasma che improvvisamente si materializza nell'opera del governo Berlusconi.

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/forze-armate-e-privatizzate/2117172&ref=hpsp

Milano, arrestato Prosperini

L'assessore regionale allo sport e al turismo della Lombardia accusato di corruzione e turbativa d'asta.

Piergianni ProsperiniMILANO - L'assessore regionale allo sport e al turismo della Lombardia, Piergianni Prosperini del Pdl, è stato arrestato nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti relativi al marketing del turismo in Lombardia condotta dal pm Alfredo Robledo.

ACCUSE DI CORRUZIONE E TURBATIVA D'ASTA - Stando a quanto si apprende negli ambienti giudiziari l'assessore della regione Lombardia Piergianni Prosperini è accusato di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito di appalti a società che hanno gestito la pubblicità televisiva per la regione Lombardia.


MANETTE PER IL PROPRIETARIO DI ODEON TV - Oltre a Pier Gianni Prosperini la Guardia di Finanza ha arrestato anche il proprietario di Odeon Tv, Raimondo Lagostena Bassi nell'ambito della stessa inchiesta sul marketing del turismo in Lombardia.


Le accuse, a vario titolo, sono di turbativa d'asta, corruzione e truffa. La vicenda riguarderebbe pubblicità mandata in onda su Odeon Tv.

Lagostena è l'artefice del rilancio di Odeon Tv, network nato 20 anni fa e oggi multipiattaforma televisiva.

Nato a Genova 58 anni fa, figlio di Tina Lagostena Bassi (l'avvocato celebre per la difesa dei diritti delle donne, scomparsa nel marzo 2008), nel 2001 l'imprenditore ha rilevato con il gruppo Profit la rete, fondata nel 1987 dal patron di Parmalat Calisto Tanzi, che ha ospitato, tra gli altri, personaggi come Fabio Fazio e il suo Forza Italia (1987), Vittorio Sgarbi con Sgarbi quotidiani, e Gianfranco Funari.

http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_16/prosperini-arrestato_3e490360-ea7c-11de-8d37-00144f02aabc.shtml

PdL?

E' una novità?

Per me no.

http://www.babila.it/

Babila è una società specializzata nella gestione delle attività di comunicazione sui media interattivi (sms/e-mail).

Il Team è composto da esperti in ambito comunicazione/marketing che interpretano i bisogni del mercato e collaborano fra loro per conseguire in tempi brevi risultati concreti e misurabili.

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http://www.babila.it/chisiamo.htm

PdL?
Marketing?
Imbroglioni?

Quello che io vedo.

Con tutte le guardie del corpo che ha a disposizione, dare la colpa ad un'esplosione di follia, peraltro addebitata ad un "insano di mente", è instrumenizzabile!

Se ne stanno rendendo conto: o non è appropriata la sua guardia del corpo o non è vero che un pazzo è strumentizzabile.

C'è qualcosa che non quadra.

O si libera della "fasulla guardia del corpo" o ammette che è un suo passo falso.

Non è adeguato al compito assunto, non è adeguato a contenere la crisi economica pervenutagli tra capo e piedi, non è adeguato neanche a tenere in piedi una "seconda famiglia personale", figuriamoci se è adeguato a mentenere la "Famiglia Italia".

Buona notte.

Io non lo odio, lo schifo!

cettina. .., isola 17.12.09 02:00

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"Ma pensi piuttosto a lavarsi da dosso quella puzza che oramai lei non sente nemmeno più. Al di là, forse, vedrà nuovi orizzonti e chissà, magari anche lei capirà qualche cosa."

Babila C. 17*12*09 02*05
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"Quello che piacerebbe capire a "lei" a me non interessa: io sono avvezza a pensare con la mia testa.
Io vedo i fatti, io vedo ciò che mi circonda, io vedo fame, io vedo povertà, io vedo gente abbandonata al nulla, io vedo speranze devastate, io vedo gente che non sa che pesci prendere, io vedo mamme che non sanno come supportare i propri figli, io vedo pedari disperati............

Lei, che cazzo vede?"

cettina, isola 17-12-09 02-17

Imbroglione?

Con tutte le guardie del corpo che ha a disposizione, dare la colpa ad un'esplosione di follia, peraltro addebitata ad un "insano di mente", è instrumenizzabile!

Se ne stanno rendendo conto: o non è appropriata la sua guardia del corpo o non è vero che un pazzo è strumentizzabile.

C'è qualcosa che non quadra.

O si libera della "fasulla guardia del corpo" o ammette che è un suo passo falso.

Non è adeguato al compito assunto, non è adeguato a contenere la crisi economica pervenutagli tra capo e piedi, non è adeguato neanche a tenere in piedi una "seconda famiglia personale", figuriamoci se è adeguato a mentenere la "Famiglia Italia".

Buona notte.

PS. Io non lo odio, lo schifo!

Sono tornata.

Copenaghen?

Vertice impraticabile!

Quando si predispone una crescita energetica basata sulle centrali nucleari non si può affrontare!

Come "eluderlo"?

Con un "attenatato" programmato ad "orologeria".Sarà che sono complottista...............ma, io, a quest'"uomo" non credo!

Sarò deficiente, sarò complottista, ma io: NON CI CREDO!

PS. Mi riscrivo a face book, la polizia postale sa come intervenire e scoprire chi è chi........altrimenti abbiamo perso anche quest'ultima realtà di giustizia e verità.


lunedì 14 dicembre 2009

Silvio Berlusconi Colpito e ferito al Volto a Milano.



Le immagini si commentano da sole.
Lui, dopo essere stato infilato in macchina, esce e sale sul predellino della vettura in segno di sfida.
Insano di mente chi lo ha colpito o lui con quello che fa e dice?