Sale ancora il bilancio delle vittime provocate dal maltempo che ha colpito la Liguria e la Toscana. Sono nove i morti accertati fino ad ora, sette in provincia di La Spezia e due ad Aulla, nella Lunigiana, ma il timore è che con il passare delle ore peggiori ancora quello che sta ormai assumendo i contorni di un vero e proprio bollettino di guerra. All'appello mancano infatti ancora alcuni dispersi, almeno cinque in Liguria. La maggior parte delle vittime a Borghetto Vara, nello Spezzino, dove sono stati già recuperati quattro cadaveri travolti dall'acqua e dal fango che qui ha fatto anche crollare una casa. Incalcolabili i danni provocati dall'ondata di maltempo, che ha spazzato via strade e ponti e provocato frane e allagamenti.
Ancora chiuse le autostrade A12 e A15, ferma la ferrovia in Liguria, che non riaprirà prima di domenica. E sempre in Liguria sono isolati Pignone, Brugnato, Carrodano, Sesta Godano e Rocchetta, oltre alle Cinque Terre, dove i soccorritori si sono trovati di fronte una situazione che è stata definita "da Apocalisse". "Monterosso non c'é più", dice il sindaco di una delle perle delle Cinque Terre, Angelo Betta. Un volontario del paese, che ieri stava cercando di liberare i tombini, è stato trovato morto.
L'unità di crisi della Regione Liguria, che ha chiesto lo stato di emergenza, si sta recando lì in battello per rendersi conto della situazione, mentre continuano frenetiche le attività di coordinamento dei soccorsi da parte della Prefettura di La Spezia. Difficile anche la situazione a Vernazza, che è stata raggiunta via mare dalla capitaneria di porto, tratte in salvo tre persone, un cardiopatico e traumatizzati, mentre un battello arrivato da La Spezia sta iniziando l'evacuazione via mare, resa difficile dalle condizioni del porto, anche quello devastato. Sono sette o otto, invece, le frazioni dei paesi della Lunigiana rimaste isolate a causa del maltempo, che qui ha provocato due morti. Come in Liguria, vaste aree sono rimaste senza luce e senza acqua, con i collegamenti stradali interrotti, con le linee telefoniche saltate: in funzione un solo telefono satellitare attivato questa notte in un'area dove vivono 4-5 mila abitanti.
NAPOLITANO, TRIBUTI DOLOROSI A CAMBIO CLIMA - "Sono tributi molto dolorosi che purtroppo paghiamo ai cambiamenti climatici, non solo noi". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervistato da La7, ha commentato le vittime del maltempo in Liguria. ''Ho sentito stamattina le notizie - ha affermato Napolitano - anche se già ieri sera c'era un allarme abbastanza elevato per le perturbazioni atmosferiche''. ''Purtroppo - ha aggiunto - non si è riusciti a impedire che ci fossero vittime umane. Mi pare che ora la situazione atmosferica stia migliorando. Sono tributi molto dolorosi che purtroppo paghiamo - ha concluso - ai turbamenti e ai cambiamenti climatici, non solo noi''.
GABRIELLI, PRIORITA' E' ASSISTENZA A POPOLAZIONE - "La priorità in questo momento è l'assistenza alla popolazione prima che scenda la notte e non si possa più intervenire". Lo dice il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, in una pausa del comitato operativo di Protezione civile. L'altro obiettivo primario, aggiunge, è quello di ripristinare "quanto prima i servizi essenziali: in alcune zone non ci sono energia elettrica, acqua, gas e le comunicazioni sono molto difficili".
L'ennesima alluvione con morti e dispersi, non fa altro che riportare a galla la questione principale: "C'é un problema di mancata prevenzione generale in un territorio troppo antropizzato, dove spesso non sono stati fatti interventi per la mitigazione dei rischi". Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ribadisce che certe situazioni emergenziali che interessano l'Italia non sempre sono figlie del caso. Ed inoltre ci sono poche risorse e i cittadini a volte adottano comportamenti sbagliati. La perturbazione che ieri ha colpito Liguria e Toscana, ad esempio, era stata ampiamente prevista e annunciata tanto che gli stessi centri funzionali delle due regioni avevano emesso un'allerta meteo poi recepito nell'avviso del dipartimento della Protezione civile. "Le previsioni sono state precise e puntuali, per quanto lo può essere una scienza che non è mai esatta - afferma Gabrielli - e dunque il sistema di allertamento ha funzionato. Bisogna quindi lavorare per migliorare l'informazione ai cittadini, che devono essere messi al corrente della situazione e dei rischi che corrono". Anche la popolazione, però, deve fare la propria parte. "Ho visto foto in cui compaiono persone con gli ombrelli sui ponti o lungo il greto dei fiumi - sottolinea il capo della Protezione civile - ma in quelle situazioni nessuno può prevedere quando arriverà l'ondata di piena. Dunque bisogna evitare qualsiasi comportamento a rischio". A tutto ciò, conclude Gabrielli, si aggiunge un altro problema, di non poco conto: la mancanza di risorse. "Non sono adeguate - ammette - e forse bisognerà aprire una volta per tutte una riflessione seria su questo problema".
LIGURIA - Secondo le ultime stime della prefettura di La Spezia, sono sei i morti accertati nello Spezzino e sei dispersi tra i comuni di Borghetto Vara, Monterosso e Vernazza. I sei morti, informa la Prefettura di La Spezia, sono tutti a Borghetto Vara, quasi mille abitanti nel Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra, situato a circa 75 chilometri da Genova e a una trentina da La Spezia.
FERROVIA ANCORA FERMA, TECNICI AL LAVORO - Circolazione ferroviaria ancora bloccata, nel Levante ligure alluvionato. I tecnici delle Ferrovie, alcuni provenienti anche da Genova, lavorano senza sosta per rimuovere la frana che all'altezza di Vernazza, ha interrotto la linea in entrambe le direzioni, ma sui binari ci sono quattro metri di terra e fango. Imprecisati, al momento, i tempi per il ripristino della circolazione, che potrebbe restare interrotta almeno fino a questa sera. Unica eccezione un trenino che da questa mattina fa la spola, a velocità ridotta, su un solo binario riaperto tra Levanto e Monterosso.
RITROVATI VIVI TURISTI DISPERSI A VERNAZZA - Sono stati ritrovati vivi i due turisti stranieri scomparsi ieri a Vernazza, mentre infuriava l'alluvione che ha colpito il Levante ligure. Lo conferma la sala operativa regionale della Protezione Civile della Regione Liguria.
BLOCCATO IN AUTOSTRADA BUS SAVONA CALCIO - C'erano anche i giocatori del Savona calcio, formazione che milita nel campionato di Lega Pro, tra le persone rimaste intrappolate per tutta la notte sull'autostrada A12 interrotta a causa dell'alluvione che ha colpito il Levante ligure. "Abbiamo trascorso la notte in autobus", racconta al telefono Ninni Corda, l'allenatore della squadra che era diretta a Poggibonsi per la partita in programma oggi. "Abbiamo assistito a scene da Apocalisse - aggiunge - con auto aggrovigliate una sopra l'altra". Solo questa mattina i soccorritori sono riusciti a raggiungere la zona in cui si trova l'autobus, nei pressi del casello di Brugnato, e a portare i primi rifornimenti.
CROLLA CASA A PIGNONE,SI SCAVA TRA MACERIE - Sono due le case crollate a causa del maltempo in provincia di La Spezia. Oltre a quella di Borghetto Vara, dove tre persone sono morte e si cerca ancora un disperso, si scava tra le macerie anche a Pignone, dove una persona è stata estratta viva e altre tre sono ricercate. Ritrovati vivi i due turisti stranieri dispersi a Vernazza, sempre in provincia di La Spezia. Restano isolate alcune frazioni dell'entroterra e due delle Cinque Terre.
AL VIA SGOMBERO STRADE, MA FANGO AVANZA - Le ruspe dei vigili del fuoco hanno iniziato lo sgombero della strada invasa dal fango che porta al centro abitato di Brugnato, quello maggiormente danneggiato dall'alluvione di ieri. Nonostante due grandi ruspe al lavoro, il fango avanza sotto il ponte dell'autostrada dove la forza dell'acqua ha ammassato tronchi d'albero e auto trascinate dalla piena del fiume Gravegnola. In quel paese le persone si sono salvate arrampicandosi sui tetti. Una donna ha sfidato la forza del fiume a nuoto per raggiungere i suoi due bambini che si trovavano a casa della nonna.
AULLA, SOCCORSI: 'TUTTO IN POCHI MINUTI, ALLUCINANTE' - "Quello che è successo in pochi minuti è allucinante": così i responsabili della protezione civile regionale che sono intervenuti da ieri ad Aulla, uno dei centri più colpiti dal maltempo in Lunigiana dove sono stati due i morti. Ad invadere la zona sud della cittadina lunigianese è stata un'ondata d' acqua e fango con la tracimazione del fiume Magra. Complessivamente sono una cinquantina le famiglie evacuate. Trecento persone hanno trovato rifugio da ieri sera nel palasport di Aulla.
CINQUE SCIACALLI BLOCCATI DA CARABINIERI A AULLA - Cinque 'sciacalli' sono stati bloccati dai carabinieri ad Aulla, sorpresi a rubare nelle case e nei negozi sventrati dall'ondata di piena. Secondo quanto appreso si tratterebbe di stranieri. Uno di essi è stata sorpreso mentre aveva tra le mani la cassa di un negozio invaso dall'acqua e che l'uomo stava portando via.
ARRIVATI SUB POLIZIA PER INTERVENTI FIUME - Due equipaggi dei sommozzatori della Polizia di Stato si stanno preparando ad intervenire nel fiume Vara, ancora in piena, che ieri sera ha esondato isolando il paese di Brugnato. Secondo le prime informazioni i sommozzatori potrebbero cercare anche i corpi delle persone disperse e in particolar modo quello di un'anziana che, secondo le testimonianze, è stata trascinata via dall'acqua.
TOSCANA - La giunta regionale della Toscana, che si riunirà in seduta straordinaria nella tarda mattinata, delibererà un primo stanziamento di 2 milioni di euro per le zone della Lunigiana colpite dal maltempo. Lo riferisce una nota. Inoltre, il presidente Enrico Rossi, impegnato questa mattina a Roma per un incontro con il commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn, ha preso contatto con il responsabile della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli e sarà ad Aulla nel pomeriggio per un incontro con le autorità locali e tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di soccorso.
Si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del maltempo in Lunigiana e Liguria, la seduta del Consiglio regionale della Toscana. Il momento di raccoglimento è stato chiesto in apertura d'aula dal presidente Alberto Monaci che ha aggiornato l'Assemblea sullo situazione in atto rispetto a "un'ondata di maltempo", che è stata una vera e propria "esplosione meteorologica", che "ha messo a dura prova la nostra regione insieme alla Liguria, in particolare lo spezzino e la Lunigiana. Al momento ci sono cinque morti e la situazione ancora non è definita". Monaci ha annunciato che, come fatto per la strage di Viareggio e per il terremoto in Abruzzo, il Consiglio toscano interverrà con uno stanziamento, attingendo al proprio fondo di riserva, e con una legge ed hoc a breve. Da Monaci e l'Assemblea anche solidiarietà e vicinanza alle famiglie delle vittime e agli sfollati a causa del maltempo. In aula non sono presenti i consiglieri regionali provenienti dalla Lunigiana: Loris Rossetti (Pd), Paolo Marini (Fds-Verdi) e Jacopo Ferri (Pdl), rimasti nelle loro zone di provenienza per monitorare la situazione.
PRESIDENTE TOSCANA DICHIARA STATO EMERGENZA - Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza regionale per il maltempo che ha colpito la Lunigiana (Massa Carrara). La giunta regionale, nel corso di una seduta straordinaria, ha poi stanziato 2 milioni di euro per una prima e immediata risposta per le attività di soccorso. I comuni con "situazioni di criticità" individuati dalla delibera sono Aulla, Bagnone, Filattiera, Fivizzano, Mulazzo, Pontremoli, Villafranca, Zeri.
LUNIGIANA: VIGILI FUOCO CON GOMMONI DA RAFTING - Hanno usato anche i gommoni da rafting, quelli che vengono utilizzati per le discese lungo le rapide dei fiumi, i vigili del fuoco del soccorso acquatico che sono intervenuti nelle zone della Lunigiana colpite dal maltempo insieme ai sommozzatori dei pompieri. E' stato con questi mezzi che sono riusciti a soccorrere diverse decine di persone rimaste intrappolate dalle acque soprattutto nella zona di Aulla, il centro tra i più colpiti della Lunigiana. Così come gli stessi gommoni, adatti alle manovre anche in presenza di forti correnti e per l'uso dei quali i pompieri sono stati addestrati, sono stati utilizzati per il recupero dei cadaveri della donna trovata morta in un'auto e dell'uomo trovato in uno scantinato.
STATO DI ALLERTA IN PROVINCIA DI PORDENONE
- Notte di maltempo e grande preoccupazione in provincia di Pordenone. Dalla mezzanotte di ieri sera a Piancavallo sono caduti 200 millimetri di pioggia, mentre a Barcis è stata chiusa al traffico la strada regionale 251 della Valcellina per lo straripamento del torrente Varma, facendo rimanere isolata la parte alta della valle, raggiungibile ora solo dal versante Veneto. Allagamenti anche ad Aviano, Maniago, Budoia, Polcenigo e nelle altre vallate. Numerose le chiamate ai Vigili del fuoco per l'acqua che ha invaso abitazioni e scantinati.