Cogenerazione, ''Più sei efficiente più paghi''
In Italia sprecare energia verde prodotta da cogenerazione conviene di più che recuperarla. Se infatti oltre a generare energia elettrica da fonti rinnovabili in un impianto di cogenerazione, dallo stesso motore si recupera calore, che altrimenti andrebbe disperso in atmosfera, per distribuirlo a utenze limitrofe, per il produttore scattano accise aggiuntive. Tradotto, più sei efficiente più paghi. Quindi “meglio” sprecare. A denunciare l’ennesimo paradosso tutto italiano è Aper (Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili). L'anomalia è effetto di "un’inspiegabile posizione assunta dall'Agenzia delle Dogane con una circolare del 6 settembre 2011 (Prot. 75649/R.U.) - spiega l'associazione - che, nelle more di una riorganizzazione del sistema di contabilizzazione e applicazione delle accise sui combustibili impiegati per produrre calore, è intervenuta sui prodotti energetici da fonti rinnovabili (tipicamente gli oli vegetali, i grassi e i loro derivati). In esecuzione della circolare le direzioni territoriali dell'Agenzia hanno inviato a tutti i gestori di impianti di cogenerazione, poco prima della fine dell'anno, l'intimazione a dotarsi, entro il 1 gennaio 2012, di opportuni sistemi di contabilizzazione (i cosiddetti contatori rispondenti alla Direttiva MID) per poter applicare le accise al calore recuperato per via dell'efficienza".
Per l’Aper “il senso di queste disposizioni è paradossale: se produci energia elettrica da fonti rinnovabili a mezzo di combustibili, senza recuperare il calore, non sei gravato dall’onere delle accise (ragionamento corretto, in quanto in linea con la promozione delle fonti rinnovabili). Ma visto che sei già stato “premiato”- prosegue Aper - per la scelta di efficienza, si ha l'obbligo di anticipare all'Agenzia delle Dogane le accise computate su tutto l'ammontare di combustibile impiegato, per poi chiedere la restituzione sulla quota di combustibile servita per produrre la sola energia elettrica....
Per l’Aper “il senso di queste disposizioni è paradossale: se produci energia elettrica da fonti rinnovabili a mezzo di combustibili, senza recuperare il calore, non sei gravato dall’onere delle accise (ragionamento corretto, in quanto in linea con la promozione delle fonti rinnovabili). Ma visto che sei già stato “premiato”- prosegue Aper - per la scelta di efficienza, si ha l'obbligo di anticipare all'Agenzia delle Dogane le accise computate su tutto l'ammontare di combustibile impiegato, per poi chiedere la restituzione sulla quota di combustibile servita per produrre la sola energia elettrica....