giovedì 5 novembre 2015

Vatileaks, il monsignore: “Chiesa vende benzina e sigarette per 60 milioni l’anno. E all’estero investe in petrolio e porno”. - Francesco Antonio Grana

Vatileaks, il monsignore: “Chiesa vende benzina e sigarette per 60 milioni l’anno. E all’estero investe in petrolio e porno”

In "Avarizia" (Feltrinelli) il giornalista de L'Espresso Emiliano Fittipaldi racconta ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco, basandosi su documenti della Cosea, la commissione creata da Bergoglio per fare chiarezza nelle finanze vaticane. Il prelato che ha passato le carte al cronista: "Devi scrivere un libro. Devi scriverlo anche per il Papa. Che deve sapere".


“Qui fuori c’è parcheggiata una macchina piena di documenti. Dello Ior, dell’Apsa, dei dicasteri, dei revisori dei conti chiamati dalla commissione referente, la Cosea. È per questo che ho chiesto che lei venisse in auto. Non ce la farebbe a portarli via in motorino”. Comincia così il libro del giornalista de L’Espresso Emiliano Fittipaldi intitolato Avarizia (Feltrinelli). A parlare è un monsignore che, stando a quanto si legge nel volume, avrebbe passato faldoni di carte al cronista per pubblicarle. Duecentoventiquattro pagine con documenti riservati inediti che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa di Francesco. Molti di essi provenienti dalla Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa Sede di cui facevano parte monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, arrestati dalla Gendarmeria vaticana con l’accusa di essere loro i corvi che hanno passato le carte ai giornalisti.
Nel volume di Fittipaldi, però, né Vallejo Balda, né la Chaouqui sono mai nominati eppure viene spesso citata come fonte delle informazioni la commissione della Sante Sede di cui entrambi facevano parte. Anzi, molti dei documenti riprodotti integralmente nel libro sono proprio di quell’organismo voluto da Bergoglio, subito dopo l’elezione al pontificato, per realizzare quelle riforme dello Ior necessarie ad attuare finalmente la trasparenza finanziaria e a sconfiggere il riciclaggio di denaro nella banca del Papa. Nel libro di Fittipaldi emergono i dati di tanti bilanci vaticani finora sconosciuti: la Santa Sede possiede case per 4 miliardi di euro, principalmente a Roma; il coro della Cappella Sistina spendeva ai tempi di Ratzinger 1,6 milioni di euro l’anno; il quotidiano del Papa, L’Osservatore Romano brucia quasi 5 milioni di euro l’anno, mentre Radio Vaticana ne perde 26. Nel 2011 il costo della Guardia Svizzera è stato di 5,8 milioni di euro. Mentre, poi, emerge lo scandaloso “business dei santi” con la sola giornata di beatificazione di Antonio Rosmini che, stando a un prospetto del postulatore della causa, sarebbe costata 375mila euro.
Sugli immobili vaticani Fittipaldi ricorda anche lo scandalo degli affitti di Propaganda fide all’epoca gestita dall’attuale cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, riportando nomi e cifre pagate oggi dai vip che vi abitano. “Se il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa – scrive il cronista de L’Espresso – paga 10mila euro al mese per duecento metri quadrati a piazza di Spagna (a chi sostiene si tratti di una cifra bassa per uno degli attici più belli del mondo, il giornalista replica che ha investito mezzo milione di tasca sua per la ristrutturazione) sono o sono stati inquilini di Propaganda Cesara Buonamici del Tg5, lo stilista Valentino (che ha affittato un intero palazzo a piazza Mignanelli per i suoi uffici), il vicedirettore della Rai ed ex sottosegretario leghista del primo governo Berlusconi Antonio Marano, il giornalista Augusto Minzolini, alcuni dirigenti dei servizi segreti, l’ex commissario Agcom Giancarlo Innocenzi, il boiardo di Stato Andrea Monorchio, l’ex presidente dell’Enac Vito Riggio”.
Leggendo le pagine del libro di Fittipaldi ci si domanda più volte perché questo misterioso monsignore avrebbe passato tutti questi documenti riservati del Papa al giornalista. La risposta la fornisce lo stesso prelato: “Devi scrivere un libro. Devi scriverlo anche per Francesco. Che deve sapere”. Cosa deve sapere il Papa? Il monsignore non ne fa mistero: “Deve sapere che la Fondazione del Bambin Gesù, nata per raccogliere le offerte per i piccoli malati, ha pagato parte dei lavori fatti nella nuova casa del cardinale Tarcisio Bertone. Deve sapere che il Vaticano possiede case, a Roma, che valgono quattro miliardi di euro. Ecco. Dentro non ci sono rifugiati, come vorrebbe il Papa, ma un sacco di raccomandati e vip che pagano affitti ridicoli. Francesco deve sapere che le fondazioni intitolate a Ratzinger e a Wojtyla hanno incassato talmente tanti soldi che ormai conservano in banca oltre 15 milioni. Deve sapere che le offerte che i suoi fedeli gli regalano ogni anno attraverso l’Obolo di San Pietro non vengono spese per i più poveri, ma ammucchiate su conti e investimenti che oggi valgono quasi 400 milioni di euro. Deve sapere che quando prendono qualcosa dall’Obolo, i monsignori lo fanno per le esigenze della Curia romana. Deve sapere che lo Ior ha quattro fondi di beneficenza avari come Arpagone: nonostante l’istituto vaticano produca utili per decine di milioni, il fondo per opere missionarie ha regalato quest’anno la miseria di 17 mila euro. Per tutto il mondo! Deve sapere che lo Ior non è stato ancora ripulito e che dentro il torrione si nascondono ancora clienti abusivi, gentaglia indagata in Italia per reati gravi. Deve sapere che il Vaticano non ha mai dato ai vostri investigatori della Banca d’Italia la lista di chi è scappato con il bottino all’estero. Nonostante noi l’avessimo promesso. Deve sapere che per fare un santo, per diventare beati, bisogna pagare. Già, sborsare denaro. I cacciatori di miracoli sono costosi, sono avvocati, vogliono centinaia di migliaia di euro. Ho le prove”.
Il monsignore prosegue: “Deve sapere che l’uomo che lui stesso ha scelto per rimettere a posto le nostre finanze, il cardinale George Pell, in Australia è finito in un’inchiesta del governo sulla pedofilia, alcuni testimoni lo definiscono ‘sociopatico’, in Italia nessuno scrive niente. Deve sapere che Pell ha speso per lui e i suoi amici, tra stipendi e vestiti su misura, mezzo milione di euro in sei mesi. Francesco deve sapere che la società di revisione americana che qualcuno di noi ha chiamato per controllare i conti vaticani ha pagato a settembre 2015 una multa da 15 milioni per aver ammorbidito i report di una banca inglese che faceva transazioni illegali in Iran. Deve sapere che la Santa Sede per guadagnare più soldi ha distribuito tesserini speciali a mezza Roma: oggi vendiamo benzinasigarette e vestiti tax free, incassando 60 milioni l’anno”.
Per il misterioso prelato il Papa deve anche “sapere che non è solo Bertone che vive in trecento metri quadrati, ma ci sono un mucchio di cardinali che vivono in appartamenti da quattrocento, cinquecento, seicento metri quadrati. Più attico e terrazzo panoramico. Deve sapere che il presidente dell’Apsa, Domenico Calcagno, si è fatto un buen retiro in una tenuta della Santa Sede in mezzo al verde, facendo aprire una società di comodo a suoi lontani parenti. Deve sapere che il moralizzatore Carlo Maria Viganò, l’eroe protagonista dello scandalo Vatileaks, è in causa con il fratello sacerdote che lo accusa di avergli fregato milioni dell’eredità. Deve sapere che Bertone ha preso un elicottero costato 24 mila euro per andare da Roma in Basilicata. Deve sapere che il Bambin Gesù controlla allo Ior un patrimonio pazzesco da 427 milioni di euro, e che il Vaticano ha investito pure in azioni della Exxon e della Dow Chemical, multinazionali che inquinano e avvelenano. Deve sapere che l’ospedale di Padre Pio ha trentasette tra palazzi e immobili, e che oggi hanno un valore stimato in 190 milioni di euro. Deve sapere che i salesiani investono in società in Lussemburgo, i francescani in Svizzera, che diocesi all’estero hanno comprato società proprietarie di televisioni porno. Deve sapere che un vescovo in Germania ha scialacquato 31 milioni per restaurare la sua residenza, e che una volta beccato è stato promosso con un incarico a Roma. Francesco deve sapere un sacco di cose. Cose che non sa, perché nessuno gliele dice”. Ora che il libro è pubblicato il Papa sa finalmente tutto. Ma possibile che non lo sapesse già prima?

martedì 3 novembre 2015

COME ELIMINARE DEFINITIVAMENTE LE FORMICHE! (SENZA PESTICIDI NOCIVI).




Diciamo la verità, le formiche in casa sono davvero fastidiose! Quante volte ci è capitato di tornare dalle ferie e trovare la nostra casa invasa? Si annidano dappertutto e sono difficili da debellare. Basta, per distrazione, lasciare dei residui di cibo e in men che non si dica ci ritroveremo sommersi da queste indefesse operaie! Eppure per eliminarle non è necessario ricorrere a pesticidi nocivi per l’ambiente e per la salute, ma possiamo ricorrere a rimedi naturali ma non per questo meno efficaci! Via libera, dunque, a rimedi non inquinanti che non sono pericolosi a maggior ragione se in casa ci sono bambini molto piccoli o animali domestici. Inoltre i rimedi proposti sono anche economici poichè la maggior parte dei prodotti che servono sono facilmente reperibili al supermercato o è ancora più frequente che già li abbiamo in casa! Vediamo allora dei rimedi utili molto facili da applicare e l’occorrente che ci serve. 

(1) Terra diatomacea, un residuo fossile contro le formiche.
Come già detto, si tratta di una farina fossile, residuo delle alghe, molto utile per diversi usi, anche alimentari. Basta stenderne uno strato sottile sui punti d’accesso della casa e in generale dove riteniamo che le formiche possano “colpire”. Come agisce? Semplicemente entrando in contatto con la formica, dissolve il rivestimento protettivo esteriore dell’insetto, che non muore dopo un po’ a causa della disidratazione. 

2) Bicarbonato di sodio e zucchero a velo: una morte dolce per le formiche.

Basta aprire la dispensamescolare questi due ingredienti in parti uguali e il gioco è fatto! La miscela deve essere stesa nei punti dove le formiche possono annidarsi. Lo zucchero funge da esca perchè le formiche ne sono attratte, ma il bicarbonato le uccide perchè una sostanza acida presente nell’organismo delle formiche, genera una reazione chimica con il bicarbonato.
(3) Farina di granturco per agire sulla digestione della formica.
La formica deve mangiare la farina di granturco che, disturbandone la digestione, ne provoca la morte posteriore per inedia. Se notiamo che i mucchietti di farina che abbiamo sparso vicino alle entrate della casa sono ancora intatti, allora è bene mescolare dello zucchero a velo che funga da esca in modo che se ne possano avvicinare molte di più e più velocemente.
(4) Cereali da colazione: un pasto prelibato per le formiche.
Basta prendere dei comuni cereali da colazione e spargerli nei punti problematici. Le formiche ingeriscono i cereali che nel loro organismo hanno una reazione chimica, si espandono aumentando incredibilmente di volume. La formica letteralmente esplode. Naturalmente ci sono cereali e cereali: privilegia quelli zuccherati che attraggono molte più formiche e evita quelli aromatizzati alla cannella altrimenti le formiche non si avvicinano proprio!

BEVANDA SGONFIA PANCIA.


BEVANDA SGONFIA PANCIA

Una bevanda sgonfia pancia naturale, facilissima da preparare e anche velocissima. Bastano pochi ingredienti tutti naturali e dopo un paio di giorni già avrete la pancia più piatta e diciamocelo…anche l’intestino più regolare 😉 e poi è anche buonissima!

Ingredienti:3 kiwi
1 mela
250 ml acqua fredda
succo di mezzo limone
la punta di un cucchiaino di zenzero
zucchero o dolcificante facoltativo
Procedimento:Sbucciate il kiwi e la mela e tagliateli a pezzetti. Metteteli insieme all’acqua fredda nel frullatore e aggiungete il succo di limone. Unite anche la punta di un cucchiaino di zenzero e frullate per qualche secondo. Se volete potete dolcificare con un cucchiaio di zucchero o un cucchiaino di dolcificante.

L’ATELIER DELLA SOLIDARIETA’.





E’ NATO L’ATELIER DELLA SOLIDARIETA’… PER TUTTI I BISOGNOSI DELLA CITTA’

-Cos’è…

L’ “Atelier della solidarietà”, fortemente voluto da Don Maurizio, è un “negozio” di abbigliamento in cui chi ha bisogno di un cappotto, di un maglione, di un paio di scarpe (e tanto altro) può, con grande dignità, dare un occhiata e scegliersi GRATUITAMENTE quello che fa al caso suo, tornando a casa con ciò che gli serve.

- Dove si trova…

L’Atelier della Solidarietà si trova nei locali della Casa Famiglia “Sarah Calvano” (sopra l’Oratorio “Don Bosco-Wojtyla”), in Via Guazzelli. 

-Giorni ed orari di Apertura…
I giorni di apertura, per chi ha bisogno di qualcosa o per chi vuole donare qualcosa, sono il Mercoledì dalle 9.30 alle 12.00, e il Venerdì dalle 15.00 alle 17.30.
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In vendita la casa riciclabile di 150 m² a meno di 38.000€ e costruita in 4 giorni – il VIDEO



Riciclabile, passiva e low cost.  Questo nuovo tipo di casa si costruisce a pezzi, ricordando le strutture deimattoncini Lego e non costa più di 37.000 Euro in materiali di struttura, ovvero meno di 250 € al m ². Ulteriori informazioni sul sito ufficiale: www.popup-house.com. E’ possibile montarla in soli 4 giorni, come mostra il VIDEO.

http://www.globochannel.com/2015/10/28/in-vendita-la-casa-riciclabile-di-150-m%C2%B2-a-meno-di-38-000e-e-costruita-in-4-giorni-il-video/

Maltempo Sicilia: frana tratto di strada a Enna, famiglie evacuate.



A causa della pioggia, che si e’ abbattuta nelle ultime ore anche su Enna, e’ franato un tratto di strada che dal castello di Lombardia conduce a Piazza Prefettura. La via si trova sopra la ‘Panoramica’, i cui ponti, con campate di 40 metri di altezza, erano gia’ crollati negli anni scorsi. Per precauzione i vigili del fuoco hanno fatto evacuare alcune famiglie dalle loro abitazioni.
http://www.meteoweb.eu/2015/11/maltempo-sicilia-frana-tratto-di-strada-a-enna-famiglie-evacuate/531896/