martedì 13 maggio 2025

Ma la Russia ha risposto : "Non si parla in questa maniera alla Russia, non si "tratta" così." - GiuseppeSalamone

 

"Non si parla in questa maniera alla Russia, non si "tratta" così."
Ha fatto proprio bene.
Una migliore risposta non poteva esserci.
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Siamo davvero oltre il limite del ridicolo.
Giorgia Meloni, appena ha capito cosa dire dopo aver aspettato che parlassero tutti, ha sentenziato così:
"L'Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì, chiarendo in pochi minuti, rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace e quale, invece, sia ancora una volta responsabile della guerra".
È da quando Putin ha invitato Kiev a Istanbul che le stanno provando tutte per boicottare il potenziale negoziato, mettendo la precondizione del cessate il fuoco di 30 giorni, sapendo di non essere nella posizione di poter imporre una beata mazza.
Però continuano a propagandare una narrazione
davvero insopportabile.
Intanto oggi, a Londra, si sono incontrati i ministri degli Esteri dei Paesi del gruppo Weimar+: Spagna, Francia, Germania, Italia, Polonia e Regno Unito, insieme alla guerrafondaia e russofoba Kallas.
Questo hanno dichiarato: “Finora la Russia non ha mostrato alcuna intenzione seria di voler fare progressi. Deve farlo senza indugio”. Inoltre, giusto per gettare benzina sul fuoco, hanno dichiarato che continueranno a pompare aiuti a Zelensky.
Ora ditemi voi, a queste condizioni, come la Russia debba accettare una tregua di 30 giorni.
Non poteva mancare la guerrafondaia Ursula, che fa sapere che la Commissione europea sta discutendo l'introduzione di sanzioni contro il Nord Stream 2 nel caso in cui la Russia non accetterà la tregua di 30 giorni. A parte il fatto che sul Nord Stream 2 potremmo aprire un libro, visto che per metà è stato costruito con i soldi dei tedeschi (praticamente si autosanzionano!), ma queste parole non vi sembrano dei ricatti che nulla portano di buono alla diplomazia?
Non sentite quell'odore di voler far saltare il banco?
A proposito, come ciliegina sulla torta, sempre la Commissione di Ursula ci informa che hanno pronto un bel miliardino di euro per acquistare armi e munizioni da mandare a Zelensky, e un altro miliardino per incrementare la produzione di droni e missili in Ucraina.
E da dove arrivano questi soldi? Ma certo, dai profitti derivanti dagli asset russi congelati.
Soldi letteralmente rubati ai russi, che usano per sparare ai russi nel momento in cui i russi gli dicono di incontrarsi per negoziare.
Poi però, a fare propaganda e a non voler negoziare, secondo Giorgia Meloni e compagnia, sarebbe la Russia. Mica loro, eh...

lunedì 12 maggio 2025

TALEA di ROSA, come eseguirla in modo semplice.

Referendum 8 e 9 giugno io voto si.

 La Russa, Presidente del Senato e fondatore di Fratelli d'Italia, dichiara che inviterà i cittadini italiani a non andare a votare per il referendum che tutelerebbe maggiormente i lavoratori...

Una domanda sorge spontanea: dichiarandosi contrario ad una maggiore tutela dei lavoratori, da chi avrà preso voti per essere eletto in parlamento?
Sicuramente non dai lavoratori bistrattati, ma da chi li bistratta...
E' naturale, pertanto, che voglia tutelare chi vuole continuare a riempirsi le tasche con il sudore e la fatica di chi lavora per un pezzo di pane e con la paura di perdere il lavoro senza un valido motivo...
E questo individuo, purtroppo, è un nostro amministratore, decide come utilizzare i nostri soldi, mantenendo lo "status quo", quello prediletto da chi vive a spese altrui come lui, creando, pertanto, un ulteriore divario economico e giuridico tra chi lavora e fa crescere il paese e chi vuole solo rirmpirsi le tasche a spese altrui violando i capisaldi della nostra Costituzione che recitano:
Art.1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.



Basta vedere il numero degli emendamenti apportati all'art.3 per capire come vogliono bypassare ciò che fu stabilito da persone d'alto livello e altissima responsabilità.
Quelli erano Uomini, agognavano uguaglianza, dignità per tutti, solidarietà, perchè avevano capito che solo quando un popolo è tranquillo tutto procede nella norma e senza problemi.
Ora abbiamo uomini che per arrivare al potere venderebbero l'anima e se ne fregano altamente se tutto va male, tanto loro sono sempre al comando, sono i nuovi dei, vivono alle nostre spalle, sono i furbetti del quartiere a cui tutto è dovuto, tanto a pagare siamo noi, poveri imbecilli che dobbiamo vivere alla giornata e per sistemare un figlio dobbiamo mandarlo all'estero, fuori da questa patria matrigna dove, come disse un mio caro amico, "non cresce nè erba e nè lavoro"... e quel poco che c'è è appannaggio dei novelli Dei...
Cetta.

domenica 11 maggio 2025

Ennesima badilata nei denti per l'Occidente da parte di Putin. - Giuseppe Salamone

 

Ennesima badilata nei denti per l'Occidente da parte di Putin, che veramente dovrebbe far aprire gli occhi anche a chi continua ad avere il prosciutto sugli occhi. Ieri sera ha parlato alla stampa, ha detto testualmente:

"Propongo a Kiev di riprendere i negoziati il 15 maggio a Istanbul. Dobbiamo garantire una pace duratura nel contesto storico. Forse possiamo concordare un'altra tregua, un altro cessate il fuoco, un vero cessate il fuoco. La nostra offerta è sul tavolo. Ora tocca alle autorità ucraine e ai loro responsabili. La Russia è pronta a negoziare senza precondizioni. Cerchiamo di riprendere i colloqui che sono stati interrotti, non da noi. Chi lo desidera deve sostenerlo."

Con quattro parole è riuscito a spazzare via migliaia di dichiarazioni, visite a Kiev, incontri in Vaticano, editoriali suprematisti e guerrafondai e giustificazioni folli a piani di riarmo altrettanto folli. Praticamente gli ha dato appuntamento a Istanbul per negoziare seriamente, lì dove tutto si era arenato per responsabilità dell'Occidente. Posso dire che questa mossa è geniale senza essere accusato di prendere rubli dal Cremlino? Ma tanto non mi importa nulla. Andiamo avanti.

Nella giornata in cui l'Unione Europea, per bocca della guerrafondaia e russofoba Kaja Kallas, istituisce tribunali per processarlo (a Putin, mica a Netanyahu eh!), mentre i funzionari europei hanno promesso un altro miliardo di euro in aiuti militari per Zelensky e mentre gli Stati Uniti hanno approvato il trasferimento di 125 missili GMLRS e 100 missili Patriot SAM, Putin risponde così:

"Prima o poi, facendo affidamento sulle lezioni della storia e sulle opinioni dei nostri popoli, cominceremo a muoverci verso il ripristino delle relazioni con gli Stati europei."

Oggi sicuramente vedremo schiumare di rabbia tutti quelli che hanno rilanciato e sostenuto l'ennesima provocazione dei Macron & company volati alla corte di Zelensky (a proposito, c'era anche Meloni, ma siccome lei è perfida, ha preferito solo un collegamento in video per evitare di essere fotografata con quei sottosviluppati). Perché per imporre alla Russia di accettare un cessate il fuoco di 30 giorni, altrimenti ci saranno conseguenze, dopo che la guerra l'ha vinta, o parliamo di provocazioni o parliamo di cretinaggine.

Una cosa su tutte però è sicura, come la morte e come le tasse: siamo governati da una classe dirigente che, a chiamarla imbecille, le si fa un complimento. E volevano vincere la guerra contro la Russia. Senza armi e senza cervello...

https://www.facebook.com/photo?fbid=1077625457732128&set=a.390859659742048

sabato 10 maggio 2025

Filosofia storica. - Andrea Milanesi

 

Immagina di entrare nel buio e nel silenzio di una grotta e di trovarti di fronte alle possenti forme di bisonti, scolpite nell'argilla da mani che vissero e respirarono 14.000 anni fa. Il tempo si dissolve, la pietra e l’ombra diventano custodi di un messaggio ancestrale.

https://x.com/histories_arch/status/1921145923947610551?s=46

Nelle profondità della grotta di Le Tuc d’Audoubert, nell’Ariège, nel cuore dei Pirenei francesi, si cela una delle testimonianze più straordinarie della creatività umana del Paleolitico superiore: due bisonti d’argilla modellati intorno al 12.000 a.C., durante l’apogeo della cultura magdaleniana 🦬.

Un capolavoro magdaleniano.

La scoperta delle sculture, avvenuta nel 1912 grazie all’esplorazione di Max, Jacques e Louis Begouën — giovani figli del conte Henri Begouën — rappresentò una rivoluzione nell’archeologia preistorica. Non si trattava più soltanto di pitture rupestri, come quelle di Lascaux o Altamira, ma di veri e propri altorilievi, opere tridimensionali che suggerivano una sensibilità artistica e una capacità di osservazione fuori dal comune.

La cultura magdaleniana (17.000-12.000 a.C.), fiorita nell’Europa occidentale alla fine dell’ultima era glaciale, ci ha lasciato un patrimonio inestimabile: utensili raffinati in osso e pietra, ornamenti personali, ma soprattutto esempi di arte rupestre e plastica che ancora oggi suscitano meraviglia e interrogativi.

Il rituale nascosto nella roccia.

Le Tuc d’Audoubert, insieme alle vicine grotte di Trois-Frères e Enlène, costituisce un complesso sotterraneo di oltre 4 km, un vero e proprio “santuario paleolitico” la cui funzione resta oggetto di studio e mistero. Le incisioni, le impronte di piedi di bambini e la complessità della decorazione suggeriscono che questi luoghi fossero riservati a pratiche rituali, forse legate alla caccia, alla fecondità o alla trasmissione di saperi mitici. La leggenda locale parla di “animali nascosti che vegliano sul mondo sotterraneo”.

La maestria dell’argilla.

I due bisonti, lunghi circa 60 cm, sono modellati con un’attenzione incredibile ai dettagli: la pelliccia resa con la pressione delle dita, i muscoli tesi, la postura attenta. Si pensa che gli artisti abbiano utilizzato non solo le mani e le unghie, ma anche strumenti di osso e pietra per creare texture e profondità. Il risultato è una rappresentazione dinamica, quasi viva, che supera la mera imitazione della natura e si fa espressione di una relazione profonda tra uomo e animale.

Questi bisonti, avvolti nel buio eterno della grotta, sembrano dialogare tra loro e con l’osservatore, proiettando domande sull’identità, la memoria e la spiritualità dei loro creatori.

L’arte come ponte tra mondi.

Quale significato avevano queste sculture per i magdaleniani? Erano offerte agli spiriti della caccia, tentativi di propiziarsi la fortuna, oppure semplici esercizi estetici? Forse tutte queste cose insieme: l’arte paleolitica, come ci insegna André Leroi-Gourhan, unisce in sé funzione, magia e comunicazione, rendendo visibile l’invisibile.

L’eredità di Le Tuc d’Audoubert ci ricorda che l’impulso artistico è antico quanto l’umanità stessa. Da millenni, l’uomo cerca di lasciare tracce di sé, di dialogare con il mistero dell’esistenza, di connettersi col mondo naturale e col sacro attraverso la creazione artistica. Queste opere sono, ancora oggi, finestre aperte sull’enigma del pensiero simbolico e della coscienza umana.

Interrogativi per il presente e il futuro.

L’arte nasce dal bisogno di sopravvivere, di comunicare o di trascendere la realtà quotidiana?
Qual è il confine tra funzionalità e spiritualità nella creazione artistica?
Quali messaggi lasciamo oggi per i nostri discendenti, e quali saranno compresi tra 14.000 anni?

Nel silenzio della grotta, tra luce e ombra, le forme dei bisonti ci invitano a riflettere su ciò che ci rende profondamente umani: il desiderio di comprendere, di esprimere, di ricordare.

#archeohistories #artepreistorica #LeTucdAudoubert #Magdaleniano #bisontidargilla #storianaturale #misteriodelpassato

@ndrea Milanesi

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Ħaġar Qim: il tempio megalitico più antico di Malta, antecedesicendo le piramidi egizie. - Andrea Milanesi


Situato sulla costa meridionale di Malta, vicino a Qrendi, Ħaġar Qim risale a circa il 3600-3200 a.C., rendendolo una delle strutture in pietra più antiche al mondo, antecedente alle piramidi egizie. Riconosciuto come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO dal 1980, il sito è famoso per la sua architettura unica e il suo significato rituale.

Il nome maltese "Ħaġar Qim" significa "Pietre erette" o "Pietre di adorazione", riflettendo il suo uso come luogo sacro per rituali preistorici. Costruito in pietra calcarea globigerina, il complesso comprende portali trilitici, absidi semicircolari e un passaggio centrale. La pietra più grande, pesante circa 57 tonnellate, testimonia le avanzate capacità ingegneristiche dell'epoca.

Gli archeologici hanno trovato statuette e altari che suggeriscono pratiche di fertilità, e l'allineamento con eventi solari come il solstizio d'estate indica un'importanza rituale e astronomica del sito. 

Altre curiosità:
È parte di un complesso di templi megalitici, tra cui Mnajdra e Tarxien.
La sua posizione panoramica offre viste spettacolari sul mare Mediterraneo.

#HagarQim 

#Malta #StoriaAntica 

#Megaliti 

#PatrimonioUNESCO #Archeologia 

#TempioAntico #FertilityRituals

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Oggi sarebbero dovuti essere tutti lì, a Mosca. - Giuseppe Salamone.

 

Solo dei folli e degli incoscienti potevano regalare il più grande serbatoio di materie prime alla Cina: la Russia! È una roba che grida vendetta quella che hanno combinato i leader dell'Unione Europea perché hanno tradito tutto: cittadini, valori, economia e storia.

Oggi sarebbero dovuti essere tutti lì, a Mosca. Per tanti motivi. In primis perché la Russia ha pagato col sangue di 27/30 milioni di vite umane per la nostra libertà. Si, per la nostra libertà. Noi italiani, in particolare, siamo stati responsabili in prima linea di quelle morti perché, come oggi lecchiamo il deretano a Ursula, Kaja Kallas e Washington, allora lo leccavamo ai nazisti. Se ne faccia una ragione Mattarella che fa paragoni da brividi col Terzo Reich e che oggi non ha trovato un secondo per scrivere due righe ricordando chi ci ha salvati dal baratro nazifascista.

Poi perché la Russia è Europa, la mamma dell'Europa. Regalare Mosca alla Cina è la sconfitta più grande della storia europea. Oltre alla parata oggi è stato ribadito al mondo intero che Russia e Cina stanno dalla stessa parte. Cooperano, commerciano, collaborano alla pari. Quelle orde di benpensanti suprematisti che continuano a ripeterci che oggi c'è stata la parata dei sanguinari farebbero bene a dare un'occhiata a casa loro.

Soprattutto a casa di Macron, quel fenomeno che riceve Al Jolani che sta sterminando sotto il silenzio Cristiani e Alawiti in Siria. Oppure a casa di Mattarella, che riceve il presidente dello Stato terrorista di isrl Isaac Herzog. Quello che firmava le bombe. Quello che presiede uno Stato che si sta macchiando del primo gen*cidio in diretta streaming. Ecco, loro sono sanguinari con tanto di prove. Ma questi non li vedete però. Forse perché non sono funzionali alla vostra propaganda di guerra.

La realtà è che avete perso anche la dignità e lo sapete anche voi. Oggi in Russia c'erano delegazioni che rappresentavano il 52% della popolazione mondiale. Questa cosa non vi va giù pertanto l'unica via che vi è rimasta è la derisione.

Anziché sprecare fiumi di inchiostro e parole per cercare di auto convicervi che siete nel giusto, avreste fatto prima a dire semplicemente una cosa: grazie all'Armata Rossa per averci liberato dai nazisti. Ma non lo potete dire perché oggi i nazisti ucraini per voi sono partigiani mentre quelli israeliani poveri perseguitati che devono difendersi. Oggi come allora, avete deciso ancora una volta la parte sbagliata. Ma il problema non è vostro, è nostro. Perché mentre il mondo cambia e va verso una direzione, voi ci stato portando verso un'altra direzione: il baratro!

T.me/GiuseppeSalamone

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