Nel mirino della Procura ci sono investimenti in operazioni immobiliari che avrebbero provocato un indebitamento di alcuni milioni.
Il cardinale Domenico Calcagno, ex vescovo di Savona ed ora presidente dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, è indagato dalla procura di Savona per concorso in malversazione nella gestione dell' Istituto di sostentamento del clero della diocesi ligure. Per la procura, Calcagno avrebbe avallato la strategia dell'allora presidente dell'Istituto, don Pietro Tartarotti (fino al 2014) e dal vice, Gianmichele Baldi (fino a ottobre 2013), indagati per malversazione. Lo scrivono Il Secolo XIX e La Stampa.
Nel mirino della Procura ci sono investimenti in operazioni immobiliari che avrebbero provocato un indebitamento di alcuni milioni. Tra le operazioni sotto osservazione quella delle 'Colonie bergamasche', una grande struttura a ridosso della costa a Celle Ligure che avrebbe dovuto essere trasformata in un complesso residenziale con tanto di albergo di lusso. Nel 2004 il vescovo Vittorio Lupi, successore di Calcagno, commissariò l'ente dopo che Tartarotti e Baldi si erano dimessi. Nei mesi scorsi una commissione ad hoc è arrivata da Roma per studiare i conti e, secondo indiscrezioni, l'inchiesta ha avuto un impulso proprio da alcuni rilievi compiuti dalla commissione stessa e segnalati alla procura che indaga sul caso da alcuni anni.
Il Cardinale, sono sereno per il lavoro svolto - Ho appreso da notizie di stampa di essere oggetto di indagini per questioni risalenti al periodo in cui ero vescovo a Savona". Lo ha detto all'ANSA il cardinale Domenico Calcagno. "Sono sereno per il lavoro svolto. Confido nell'operato della magistratura italiana. Attendo fiducioso l'evolversi della vicenda" ha concluso il cardinale.
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