di Silvia Cordella - 22 gennaio 2011
La seconda sezione penale della Corte di Cassazione presieduta da Antonio Esposito ha rigettato il ricorso dell’ex presidente della regione siciliana Salvatore Cuffaro e lo ha condannato definitivamente a 7 anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto istruttorio.
Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 23 gennaio 2011
Cassazione conferma, Cuffaro a Rebibbia!
Intitolano una piazza a Craxi, a Lissone è protesta come nel ’92 all’hotel Raphael.
Stefania Craxi non è riuscita a tagliare il nastro assieme al vicesindaco del Pdl. Centinaia di persone hanno sventolato denaro al grido di "ladri, ladri". La cerimonia così si è trasferita all'interno di un teatro
Un’autentica rivolta. Stefania Craxi scortata da ingenti forze di polizia è stata costretta ad interrompere il discorso e a trasferirsi in un teatro tra le urla della folla composta sì da esponenti della sinistra locale, dell’Idv, ma anche da cittadini senza etichette politiche. Improvviso cambio di programma per le proteste di 400 persone hanno fatto infatti saltare la prima parte dell’evento, previsto proprio nella piazza che porterà il nome dell’ex leader socialista. I contestatori hanno replicato le proteste degli anni di Tangentopoli con tanto di lancio di monetine e “vergogna” urlati a squarciagola e senza interruzione.
In piazza anche qualche tafferuglio tra ex socialisti e contestatori sedato a fatica dai carabinieri. Il gruppo di socialisti, guidati dalla figlia di Craxi, Stefania e dal vicesindaco di Lissone Gabriele Volpe, si è quindi spostato celermente, scortato dalle forze dell’ordine, nel vicino Palazzo Terragni dove era in programma la seconda parte della giornata. Numerose le bandiere dell’Italia dei Valori nella parte di piazza che ha protestato (era presente anche il blogger Piero Ricca) e i cartelli contro Craxi. “Non mi fanno né caldo né freddo – ha commentato Stefania Craxi – . Non hanno l’autorità morale, politica e grammaticale per esprimersi su mio padre. Le due targhe che danno il nome di Bettino Craxi a una piazza del centro di Lissone, comune della Brianza leghista, sono state modificate con un cartello che intitola così lo spazio all’ex capo dello Stato Sandro Pertini“presidente degli Italiani”. Il cambio del nome è avvenuto pochi minuti dopo la prevista inaugurazione della piazza Bettino Craxi. Su uno dei muri dei palazzi vicini è comparsa anche la scritta “ladro” a caratteri cubitali.
Intanto i contestatori si sono ritrovati davanti a Palazzo Terragni, dove si era spostata in fretta e furia la cerimonia, per contestare i presenti all’evento, ormai terminato. I fedelissimi di Craxi alla chetichella sono usciti dall’edificio scortati dai carabinieri per evitare ulteriori disordini. Le proteste sono state bollate come “polemicuzze” dall’ex sindaco socialista di Milano Paolo Pillitteri, che ha poi aggiunto: “Conta solo cosa rappresenta la figura di Craxi, una persona che è nella storia. Tutto il resto sono solo polemicuzze”. Non dello stesso parere i contestatori che hanno continuato ad urlare slogan contro Craxi lasciando dopo un’ora la piazza centrale della città. (tm)
sabato 22 gennaio 2011
Squillo e cash.
La starlette Sorcinelli telefona, il Caimano sgancia: a colpi di 10 mila euro a volta. L'ultimo 5 giorni fa. Anche lei è stata alle feste: in cambio uno "stipendio" che è 4 volte quello di una insegnante
Ma l’esame combinato delle telefonate intercettate e dell’estratto conto di una delle più assidue frequentatrici del Cavaliere , Alessandra Sorcinelli, rivela un rapporto di dipendenza economica che spiega molte cose sulle feste di Arcore. Le sorprese non mancano: il premier continua a pagare le sue ragazze nonostante l’inchiesta. Quando già era nota al suo entourage e ai suoi legali l’esistenza di un’indagine su Ruby e le feste, Silvio Berlusconi ha pagato tre bonifici per complessivi 25 mila euro ad Alessandra Sorcinelli, e il flusso non si è fermato nemmeno quando la ragazza è stata sentita dagli inquirenti. Pochi giorni dopo la deposizione in Procura, infatti, esattamente 5 giorni fa, sul suo conto sono arrivati altri 10 mila euro.
In un’ intervista del luglio scorso al sito Affari italiani la ex meteorina del Tg4 di Emilio Federaccontava: “A settembre andrò a Los Angeles per tre mesi, come Elisabetta Canalis. Studierò inglese e recitazione. E spero di avere la sua stessa fortuna perché all’estero è più facile emergere come dimostra la storia di Monica Bellucci”. La bruna cagliaritana 26enne non ha realizzato il suo sogno ed è rimasta inchiodata a Milano, alla disperata ricerca di denaro. Dalle carte dell’indagine si scopre che proprio a settembre tempestava di telefonate Berlusconi e il suo cassiere: Giuseppe Spinelli. Dopo una stagione da corteggiatrice di tronisti e di madrina di Affari tuoi su Raiuno, e dopo qualche articolo di gossip per la sua storia con il figlio di Gigi D’Alessio, era scomparsa dai radar. E il conto corrente ne risentiva. Il 14 settembre implorava Spinelli: “Facciamo almeno 10… non si può avere tutto insieme?”.
Il cassiere, tempestato dalle richieste delle altre Papi-girls, temporeggiava: “eee è un po’ un problema… che siamo un po’ eee tirati infatti mmm abbiamo sai, anche altre cose e ci siamo trovati un po’ spiazzati”. Poi, grazie alla solita telefonata con “Lui”, come chiama al telefono B. in persona, il bonifico da 10 mila arriva. I soldi però finiscono presto e il 27 settembre Alessandratorna alla carica con Spinelli dicendo che ha parlato con “Lui” ed è tutto a posto “come l’altra volta”. Stavolta dovrà aspettare fino al 18 ottobre: 10 mila euro. Quando è stata sentita dalla Polizia il 14 gennaio scorso, Sorcinelli ha raccontato di essere stata un paio di volte alle cene di Arcore, ma ha descritto feste eleganti senza prostituzione. I magistrati che indagano Berlusconi, per documentare il tipo di rapporto che lega Alessandra al premier hanno allegato solo i due bonifici da 10 mila euro incassati dalla ragazza nel trimestre luglio-settembre 2010.
Il Fatto Quotidiano ha ricostruito tutti i bonifici effettuati dal Caimano alla 26 enne cagliaritana nell’arco di poco più di un anno. Si scopre così che la somma totale è molto più alta: la Sorcinelli ha ricevuto dall’11 gennaio 2010 al 17 gennaio 2011, ben 115 mila euro dal Cavaliere. Uno stipendio da manager, il doppio di quanto prende un magistrato di Tribunale. Quattro volte più dello stipendio sudato da una giovane professoressa della scuola primaria. La vita delle Berlusconi-girl d’altro canto è dispendiosa. In un’intercettazione, Nicole Minetti racconta con invidia a Barbara Faggioli che la ‘preferita’ del momento del Cavaliere – tale Aris Espinosa di 22 anni – aveva comprato in un colpo solo nove paia di scarpe. Una bella vita. Alessandra Sorcinelli nell’intervista ad Affari Italiani dice: “A Milano all’aperitivo non si può non andare daRadetzky a corso Garibaldi. Per l’estate c’è il giardino aperto del Bulgari, molto chic. Per cena, io adoro il Finger o il ristorante di pesce La Risacca e anche il Bolognese. Per ballare scelgo a seconda del giorno: lunedì è la serata dello Special, il mercoledì all’Armani, il giovedì e venerdì al Cavalli e alla domenica all’Hollywood”.
I bonifici di Berlusconi partono tutti dal conto del Cavaliere della filiale del Monte dei Paschi situata nel Centro direzionale Palazzo Vasari a Milano 2. Tutti finiscono sul conto di Alessandra Sorcinelli alla filiale del Banco di Sardegna di Milano in via Solferino. L’andamento non è omogeneo. Gennaio parte bene con due bonifici da 10 mila a breve distanza, 11 e 25 gennaio. Poi arrivano due mesi di magra: l’unico versamento di febbraio-marzo è quello da 5 mila euro dell’11 marzo. Ad aprile si torna ai consueti 10 mila euro mensili, mentre a maggio ci sono addirittura due versamenti da 10 mila, il 6 e il 20 maggio. L’estate 2010 purtroppo è asciutta: solo 5 mila euro a giugno, diecimila a luglio e zero ad agosto. Il 16 settembre e il 18 ottobre si torna ai consueti 10 mila euro mensili. Poi esplode lo scandalo Ruby sui giornali. La notizia era già nota al Cavaliere e al suo entourage almeno dall’inizio di ottobre, ma i versamenti non si interrompono. Anzi. Il 18 ottobre partono 10 mila euro e il 14 dicembre Silvio Berlusconi ordina un secondo bonifico da 10 mila. Alla vigilia del Natale, il 23 dicembre, c’è il pensierino da 5 mila euro. Anche l’indagine non ferma il flusso. Tre giorni dopo la sua audizione in Questura , Alessandra riceve l’ultimo bonifico da 10 mila euro.
Dopo il debutto alla trasmissione Veline, Alessandra Sorcinelli è entrata nel grande giro grazie a Emilio Fede quando il direttore indagato per favoreggiamento della prostituzione con Lele Mora, la selezionò nel 2008 come meteorina del Tg. La seconda meteorina doveva essere Hellen Skopel. Proprio la ragazza che ha dichiarato ad Annozero di essere stata scartata dopo avere detto no agli inviti per il weekend a Forte dei Marmi del direttore del Tg4. La coppia di meteorineAlessandra-Hellen era stata già lanciata. Poco prima del debutto Emilio Fede cambiò Hellen con la sorella della Gregoraci. E forse per lei è andata meglio così.
da il Fatto Quotidiano del 22 gennaio 2011. Aggiornato alle 18:22 del 22 gennaio 2011
Stress Bunga Bunga, il premier saltò il funerale dell’alpino
Berlusconi ieri non è andato al funerale di Luca Sanna, il militare ucciso in Afghanistan. Così come il 20 settembre scorso mandò Letta alle esequie del paracadutista Alessandro Romani: la sera prima a villa San Martino erano attese 24 ragazze. L'ira dei militari: scandaloso
Un’assenza che s’è fatta notare. Ma il guaio vero è che anche il 19 settembre scorso, quando a Ciampino atterrò la salma di Alessandro Romani, 36 anni, paracadutista della Folgore morto in uno scontro a fuoco coi talebani, non c’era il presidente del Consiglio ad attenderlo. In quelle ore si stava organizzando una bella serata, Nicole Minetti “briffava” l’amica plurilaureata sulla cena ormai imminente e prometteva a Silvio Berlusconi che avrebbe avuto filo da torcere proprio dalla new entry.
Le date coincidono perfettamente secondo Tommaso Cerno ed Emiliano Fittipaldi deL’espresso. Incrociando il calendario delle intercettazioni telefoniche ordinate dalla procura milanese con l’agenda del premier, hanno notato questa stranezza. Il 19 settembre 2010, nelle prime ore del pomeriggio, diverse autorità si ritrovano nell’aeroporto cittadino per accogliere il feretro di Romani: ci sono La Russa, Alemanno e Polverini, ma il premier no. Per quella sera, secondo la ricostruzione dei magistrati, è prevista una grande festa ad Arcore, 24 ragazze, baldoria fino alle due di notte.
Il giorno dopo ci sono a Roma i funerali solenni del tenente Romani. In prima fila Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Schifani e quello della Camera Fini, diversi ministri, il fidoGianni Letta, ma ancora nessuna traccia del premier. Che, sempre secondo tabulati e ricostruzioni, non si muove dalla villa perché ha un nuovo stressante impegno in serata, una cena con gli imprenditori della moda, come Santo Versace, e qualche simpatica ragazza, comeRoberta Bonasia, la famosa Miss Torino. Anche stavolta si fa molto tardi, le 4 passate, ma in tutta la giornata non c’è neanche il tempo per una dichiarazione stampa in memoria del militare (l’unica scovata in archivio risale al 17 settembre).
Insomma 20 settembre 2010, 21 gennaio 2011: il premier manca ai funerali dei nostri caduti e di mezzo c’è sempre una cena, una festa, ragazze che si divertono. “È un’offesa ignobile a tutti i caduti, alle loro famiglie e a coloro che rischiano la vita per il nostro Paese” ha detto il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando. “Finalmente ve ne siete accorti – aggiunge Gianfranco Paglia, maggiore dei parà e medaglia d’oro al valor militare, ora deputato Fli -. Certo occorre verificare se le informazioni siano corrette, ma è forte il sentimento di amarezza di fronte a questa vicenda. Qualcuno penserà a parole dettate dalla politica, ma posso garantire che il mio dispiacere è condiviso da tanti amici in divisa”.
Insomma la doppia assenza di Berlusconi ai funerali dei militari non è passata inosservata? “Ho ricevuto molte telefonate, e tutti dicono le stesse parole: occorre rispetto per chi ha dato la vita all’Italia. Il premier avrà avuto altri impegni, sarà stato distratto, ma dovrebbe tener presente l’importanza di momenti come questi perché i soldati rappresentano l’Italia, non il governo”.
da Il Fatto quotidiano del 22 gennaio 2011
Mafia, nel pizzino di Ciancimino i nomi di Berlusconi e Dell’Utri.
Il magazine siciliano "S" pubblica il testo dell'ex sindaco mafioso di Palermo: ''Berlusconi e Marcellino si fanno i cazzi loro"
Il biglietto, scritto dal politico Dc, sarebbe stato destinato a Bernardo Provenzano. Nella lettera, Vito Ciancimino esprimerebbe la propria rabbia per essere rimasto in galera: “Forse – si legge – con questa gente non stiamo usando il linguaggio giusto. E’ il secondo Natale che passo in queste condizioni. La pazienza come tutti i comuni mortali ha un limite”. “Mi sembra di capire – prosegue la lettera – che i vostri amici Berlusconi e il fidato Marcellino si facciano solo i cazzi loro”. Per gli inquirenti Marcellino sarebbe il senatore del Pdl Marcello dell’Utri, già condannato per concorso in associazione mafiosa a 7 anni in appello.
Insieme a quella lettera, che sarebbe stata scritta a dicembre del 2001 e che verrà esaminata dai periti come tutto il materiale consegnato dal testimone, Massimo Ciancimino ha consegnato un altro appunto che farebbe riferimento alla trattativa. “Perché mi continuano a mandare avanti nel tentativo di fermare questa follia tramite il loro ambasciatore? – direbbe il padre in un suo scritto – Il lavoro con il capitano è la sola strada percorribile, che nuova trappola mi stanno preparando?”.