giovedì 27 gennaio 2011

G8, Pm Perugia: “Sesso e soldi a Bertolaso in cambio degli appalti”.


La procura di Perugia chiude le indagini sulla "cricca"

Appartamento, soldi e una donna disponibile al Salaria Village: sono alcuni dei “favori e utilità” che il costruttore romano Anemone ha riservato all’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in cambio della concessione degli appalti per il G8 alle ditte del costruttore secondo la procura di Perugia. I capi di imputazione sono contenuti nell’avviso di conclusione indagini con cui i magistrati perugini si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio di Bertolaso per corruzione.

Guido Bertolaso, nella sua qualità di capo Dipartimento della Protezione Civile, avrebbe compiuto “scelte economicamente svantaggiose per la Pubblica Amministrazione” ricavandone “favori e utilità” di vario genere, proseguono i pubblici ministeri. Nelle 23 pagine del provvedimento, a Bertolaso viene contestata la corruzione assieme a Diego Anemone. Secondo la procura, l’ex capo della protezione civile, “nel compiere atti contrari al proprio ufficio, connessi all’affidamento e alla gestione degli appalti, illegittimamente favoriva l’imprenditore edile Diego Anemone, interessato all’aggiudicazione degli appalti gestiti dalla struttura di missione incardinata presso il Dipartimento” per lo sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del consiglio dei ministri. In particolare, i pm contestano tre appalti, tutti a La Maddalena: quello per la realizzazione “del palazzo della conferenza e area delegati”, quello per la costruzione della “residenza dell’Arsenale” e quello per “l’area stampa e servizi di supporto”.

Il pubblico ufficiale Guido Bertolaso, “da solo o in concorso di volta in volta con altri soggetti – scrivono i magistrati – compiva scelte economicamente svantaggiose per la Pubblica Amministrazione e favorevoli al privato, illegittimamente operava e consentiva, nella sua posizione di vertice, che i funzionari sottoposti operassero affinchè le imprese facenti capo a Diego Anemone (da solo o in Ati con altre facenti parte del medesimo gruppo) risultassero aggiudicatarie degli appalti e consentiva che il costo dell’appalto a carico della Pa aumentasse considerevolmente rispetto a quello del bando, anche mediante l’approvazione di atti aggiuntivi successivi e a fronte di spese incongrue o meramente eccessive, al solo scopo di favorire stabilmente il privato imprenditore appaltatore, agli interessi del quale poneva stabilmente la propria funzione pubblica recependone continuativamente favori ed utilità di vario genere”.

L’avviso di chiusura indagini riguarda alcuni dei principali personaggi finiti al centro dell’inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi. Tra loro l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso e il costruttore Diego Anemone. Il provvedimento è stato inoltre disposto, tra gli altri, per i funzionari Angelo Balducci, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis, l’ex magistrato romano Achille Toro. Sono comunque complessivamente 22 gli indagati per i quali è stato disposto l’avviso di conclusione indagini. Tra i reati contestati a vario titolo la corruzione, anche in atti giudiziari.

L’avviso di conclusione indagini prevede che “qualora il pubblico ministero non deve formulare richiesta di archiviazione” fa notificare il provvedimento agli indagati. Solitamente prelude quindi alla richiesta di rinvio a giudizio. Nell’avviso non compaiono invece i nomi dell’ex ministro Pietro Lunardi e del cardinale Crescenzio Sepe. Per questo filone d’inchiesta la procura di Perugia ha infatti chiesto l’autorizzazione a procedere alla Camera.

L’avviso di conclusione delle indagini è stato firmato dal procuratore di Perugia Giacomo Fumu, dall’aggiunto Federico Centrone e dai sostituti Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi che hanno coordinato le indagini dei carabinieri del Ros e del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza.



Bunga bunga: i fatti. - di Paolo Biondani e Mario Portanova




Sull'inchiesta che riguarda il premier si è alzata una cortina fumogena, specie in tv. Serve a nascondere gli eventi, abbastanza lineari, emersi dalle intercettazioni. Eccoli, a scanso di dimenticanze o di prescrizioni.

Sono passati pochi giorni dall'esplosione del nuovo scandalo che riguarda il premier - con l'inchiesta giudiziaria per prostituzione minorile e per sfruttamento - e già si è alzata una cortina fumogena mediatica: si discute se i Pm milanesi hanno speso troppo, se Nicole Minetti è o meno una persona intelligente, se la competenza territoriale dell'inchiesta è di Milano o di Monza. Si sfumano, così, alcuni eventi emersi dall'inchiesta in corso e che in ogni altro Paese al mondo avrebbero effetti politici devastanti. Dopo aver letto queste intercettazioni e queste testimonianze, può essere utile confrontarle con i recenti video del premier per farsi un'idea se il Cavaliere menta oppure no.

I reclutatori.
Le intercettazioni telefoniche identificano almeno 14 ragazze, compresa la minorenne Karima El Mahroug detta Ruby, che confermano ad amici e parenti di aver fatto sesso col premier in cambio di soldi, consegnati "direttamente da lui" o dal suo fidato tesoriere Giuseppe Spinelli. L'inchiesta registra 19 festini notturni ad Arcore solo dal primo gennaio al 12 luglio 2010, altri party con decine di ragazze a Roma o in Sardegna e almeno cinque serate orgiastiche in autunno, di nuovo a Villa San Martino.

«Ne vedrai di ogni», spiega la Minetti alla sua compagna di liceo M.T.: «C'è la zoccola, c'è la sudamericana che non parla l'italiano e viene dalle favelas, c'è quella un po' più seria, c'è la via di mezzo tipo Barbara Faggioli e poi ci sono io che faccio quel che faccio».

Le ragazze si mettono in luce tra discoteche, locali alla moda e casting televisivi. Il grande reclutatore è Lele Mora, il "fabbricante di carriere tv", che le raduna nel suo ufficio di viale Monza 9, le istruisce e le accompagna ad Arcore, suggerendo i trucchi per sedurre Berlusconi. «Ti metti lo stetoscopio e un camicione: tu sarai l'infermiera ufficiale», dice Mora, il 13 agosto 2010, alla miss piemontese Roberta Bonasia, che risponde: «Con sotto niente, ovviamente».

Mora è solo il più potente e fidato dei reclutatori di "Papi Girls". Ce ne sono altri, persino intermediari improvvisati. Al punto da recapitare ad Arcore «due valchirie che sembravano transessuali», come protesta Mora dopo la notte del 24 agosto. Ma basta intervistare Poliana Gomes, una delle amiche a cui Ruby parlava di Silvio, per sentirsi confermare che esistono altri accompagnatori ancora sconosciuti: «Anch'io sono stata ad Arcore, ma solo a cena», spiega la brasiliana, che lavora in Rai e Mediaset, «e mi ha portato una persona diversa da Mora. Per entrare nel giro bisogna frequentare i locali giusti di Milano».

Gli esaminatori.
Caricate su furgoni, taxi o auto private, le ragazze di Lele passano prima di tutto al vaglio di Emilio Fede: il direttore del Tg4 le esamina di persona, «è lui a dire questa sì, questa no», e poi parte per Arcore, dove è tra i pochi uomini (tre al massimo) ammessi nella sala sotterranea del bunga bunga. All'occorrenza, però, torna in scena Licia Ronzulli, oggi europarlamentare, già indicata dalla escort barese Patrizia D'Addario come responsabile dell'accoglienza delle "Papi Girls" nell'estate 2008 in Sardegna: il 22 agosto 2010 è di nuovo lei, con Nicole, a selezionare il plotone delle nove ragazze che passeranno la notte con Silvio.

Le preferite, peraltro, vengono «contattate direttamente da Berlusconi»: tra tutte spicca la romena Ioana Visan detta Annina, 23 anni, che tra gennaio e settembre 2010 ha inanellato 53 giornate ad Arcore. Un riscontro vivente: già due anni fa il barese Giampaolo Tarantini confessò d'averla pagata per andare a letto col premier a Roma. Ma ormai sono decine le ragazze che hanno i numeri privati di Berlusconi e lo chiamano perfino di notte (o in ospedale) per sollecitare un invito e reclamare soldi. Troppe. Il 4 ottobre Nicole annuncia che Silvio, «con questi casini politici», vuole ridurre le cene ad Arcore: «Solo una alla settimana». Al che l'italo-brasiliana Iris, 18 anni, s'infuria: «Già ci dà una miseria, è ora di rubare qualcosa da casa, magari una sua foto da giovane per venderla su eBay».

Il Bunga Bunga.
All'ingresso, nessun controllo: «Basta dire il nome e i carabinieri ti fanno entrare», si meravigliano le novizie con i videofonini che sembrano preoccupare solo Fede.

All'inizio si cena con altri ospiti: politici, imprenditori, gente di spettacolo. Berlusconi si presenta con un nugolo di belle ragazze: una battuta per tutti e un brindisi. Poi menù mediterraneo, barzellette e canzoni di Silvio.

Finita la cena, il capo decide chi resta. «Attorno a mezzanotte sentii alcune delle 20 ragazze dire: "Scendiamo al bunga bunga"», ricorda l'universitaria M. T., testimone suo malgrado.

Descrive «una sala con divanetti, un palo da lap dance, un banco bar e dei bagni dove le ragazze si cambiano per la notte».

Qui, tra una sexy-infermiera e una finta poliziotta in topless, le ragazze fanno a gara per diventare "una delle favorite". La notte del 12 luglio, ad Arcore, ci finisce anche Maria M., una danzatrice maghrebina che racconta «l'orgia» in diretta a un superpoliziotto, il prefetto Carlo Ferrigno, scandalizzato quanto lei: «C'erano Berlusconi, Mora e Fede: loro tre e 28 ragazze. Erano tutte senza reggipetto, solo le mutandine quelle strette... Tutte in braccio a Berlusconi, seminude... C'era pure la Minetti col seno da fuori che baciava Berlusconi in continuazione.... Stavano tutte discinte, mezze ubriache, lui le baciava e le toccava tutte... Alla fine sai chi è rimasto a scopare con lui? Le sorelle De Vivo e la "Fio"...».

Il prezzo.
La massa delle Papi girls trova spazi in tv, tra "pupe", "meteorine", "coloradine" o "Grande Fratello". Oltre alle promesse di successo, decine di ospiti ricevono «buste di denaro da Berlusconi»: lo confermano loro stesse al telefono, mentre la Minetti deve pacificare liti e invidie tra Aris che «ha avuto 6,5», «Iris 7», «Francesca solo 2 mila euro e un braccialetto d'oro con la F e un diamantino...».

Almeno 14 tra le più gettonate incassano uno stipendio fisso dal cassiere Spinelli. Sul gradino più alto troneggiano le otto privilegiate (compresa Elisa Toti, presunta fiamma di Renzo Bossi, figlio del leader leghista) che, in aggiunta, vivono gratis negli appartamenti di via Olgettina 65, accanto a Milano 2.

Il solito Spinelli paga gli affitti (da 600 a 1.400 euro al mese) all'immobiliare Friza srl. Le bollette sono saldate nell'ufficio postale interno a Mediaset, con imbarazzanti versamenti "contestuali" a favore di due figli del Cavaliere, Barbara e Piersilvio, e delle amichette di papà. L'unico bonifico di Silvio (10 mila euro) premia Alessandra Sorcinelli. Per il resto, sempre e solo buste di contanti.

La tenutaria.
Accusata di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, Nicole Minetti ha in mano la gestione completa delle case di via Olgettina: fa da tramite per tutte le spese tra le Papi Girls, Silvio e Spinelli. «Il presidente mi ha delegato per la questione appartamenti», precisa al cassiere. E quando una gemellina napoletana prova a scavalcarla, rivendica la sua autorità: «Ci devo essere io perché ho la benzina io, capito?». La "benzina che finisce", per le ragazze, sono i soldi che non bastano mai.

Tra settembre e ottobre Nicole Minetti e Barbara Faggioli progettano «una garanzia per il futuro»: farsi comprare appartamenti «da 10-12 mila euro al metro», «come fanno tutte le amanti», perché «senza Silvio è finita».

Tre "olgettine" intanto si attrezzano per arrotondare con altri clienti: «Stasera vado al ristorante da Giannino, devo concludere». Mentre Barbara si lamenta delle concorrenti dei «giri di Roma», dove «fanno cene anche tre volte alla settimana con Valeria, Rafia, Cinzia...». E Iris protesta con Imma: «Alla fine quel che ti dà Papi non è così alto... Se vengo a Roma, mi deve sganciare più di due... Che palle 'sto vecchio, guarda... Però Papi, qua, è la nostra fonte di lucro».

I soldi alla minorenne.
In questo carnaio, tra il 14 febbraio e il primo maggio 2010, quando aveva appena 17 anni, Karima ha passato, come segnala il suo telefonino, almeno otto notti ad Arcore. Ora nega, ma con gli intimi ammetteva di aver fatto sesso con Berlusconi. A un amico carabiniere, che ora è testimone, spiegò fin da allora di aver detto «già al secondo incontro» la sua vera età al premier, che invece ora giura di averla sempre creduta ventiquattrenne.



Rubygate, dopo la prostituzione spunta la droga. - di Primo Di Nicola




Ecco le nuove carte dalla Procura di Milano. Dodici chili di coca su un'auto prestata da Nicole Minetti alla Polanco e fermata in via Olgettina. Negli appunti di Ruby si parla di diamanti e di milioni di euro in arrivo dal premier. Maria Makdoum: «Finita la cena il presidente disse: "E ora facciamo il bunga bunga" e spiegò che era una cosa sessuale. Le gemelle De Vivo erano in mutande. Il presidente toccava nelle parti intime». Minetti: «Berlusconi mi ha rovinato la vita». Le case alle ragazze e le manovre del premier per contattarle dopo le perquisizioni.

L'ombra della cocaina nell'ambiente più vicino ai festini che coinvolgono le ragazze di via Olgettina è il nuovo capitolo dell'inchiesta. Dalle carte che la Procura milanese ha inviato alla Camera, infatti, emerge un episodio dai contorni inquietanti e tutto da chiarire.

Ad agosto scorso la guardia di Finanza sequestrò, infatti, 12 chilogrammi di cocaina a un certo Ramirez e a una seconda persona. Ramirez è convivente di Maristella Polanco, la quale aveva ricevuto in prestito un'automobile, una Mini, da Nicole Minetti. Ramirez arriva a via Olgettina con questa Mini prestata dalla Minetti e la Guardia di Finanza lo ferma. Viene effettuata una perquisizione e trovano droga.

Il box che viene perquisito è di pertinenza di Maristella Polanco. Ora c'è un nuovo elemento. Da una conversazione telefonica tra Barbara Faggioli e Nicole Minetti emergerebbe infatti che la Faggioli riferisce alla consigliera regionale lombarda del Pdl che una persona l'ha chiamata per invitare la Minetti, appunto, a presentare la denuncia.

Continuano a emergere nuovi dettagli anche sugli elementi che supportano l'invito a comparire per il consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti, già indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile. Chi ha visionato le carte della Procura parla di un biglietto di appunti di Ruby in cui si fa riferimento a diamanti e denaro attesi dal premier. Ecco i nuovi resoconti

Ecco gli appunti di Ruby sequestrati dagli inquirenti
Sequestro Ruby 14/11

Diamanti
50 mila per il libro
12.000 campagna intimo
200000 da Luca Risso
70 mila Conservati da Di Maria
170 mila conservati da Spinelli
4 milioni e mezzo da Silvio Berlusconi che ricevo tra due mesi
29/10/2010 rinuncia avvocato Giuliante
29/10/2010 nomina avvocato Di Maria

Telefonata 8/01/2011 da Minetti a Faggioli
N. io do le dimissioni, cioè sta roba è una roba che ti rovina la vita, ti rovina i rapporti, ti logora
Devi avere un pelo sullo stomaco
Ma a me cioè non me ne frega niente. Io voglio sposarmi fidanzarmi, avere dei bambini, una casa
Cioè litigare tutti i giorni con tutti, metterla nel culo a quello di fiducia a te
La politica è un casini. cioè cade lui... cadiamo noi
A lui fa comodo mettere te e me in Parlamento., perché dice ?€˜bene me le sono levate dai coglioni'.


8/1/2011 SMS da Minettti a Polanco
Giusto che si faccia sentire lui se non lo farà mi comporterò di conseguenza... quel briciolo di dignità che mi rimane la voglio tenere

Sms da Minetti a Faggioli 9/1/2011
Quando si cagherà addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi.. adesso fa finta di non ricevere chiamate

Sms da Minetti a Maristelle 10/1/2011
Amo' ma è serio che alla Fico ha regalato la casa? Amo' se è vero ti giuro che scateno l'inferno...


SMS da Minetti a De Vivo Imma 11/1/2011
A febbraio è pronto il vostro trilocale

Da Minetti a Fabbri 12/1/2011

"Le gemelle non lo vogliono il trilocale però lo prende Barbara Guerra"

SMS da Maristelle a Minetti 13/1/2011
"Domani devo pagare la visita medica

Sms minetti
Non pagarla la visita fatti dare il preventivo e lo porto da Spino

SMS 13/1/2011 da Minetti a Marincea
"Amo' lui c'è sabato. Dobbiamo andare assolutamente... Se hai qualche amica carina che possiamo portare?

Da Marincea A Minetti
"Fatto. Mia amica del cuor. Molto affidabile.. bella figa"

Appunti da un'agenda
Agenda febbaio 6 andare da papi
febb 26 andare da nicole
Febra 27 andare da papa
7 marzo Papi 2000
13 marzo papi 2000
5 aprile 2000 euro
17 aprile papi 2000
25 aprile 2000
22 maggio papi
Silvio 39335xxxx
5 giugno papi 2000

Telefonata 15/1/2011 da Faggioli a Sorcinelli

B: mi ha chiamato adesso da un numero sconosciuto mi ha detto di contattare chi è stato perquisito e di dargli appuntamento alle 9 ad arcore che ha bisogno urgentemente di parlare
B: lui ha letto le intercettazioni, son cose brutte

Telefonata da Faggioli a Arisleida 15/1/2011
B: ti chiamano solo perché mi ha chiamato il presidente Berlusconi... scandisco le parole, visto che mi stanno ascoltando. Mi ha chiesto la cortesia di farti avvicinare ad arcore alle 19. Ci sono gli avvocati.

Telefonata 15/1/2011 da Aris a Maristella
A: ha chiamato il presidente B. ha detto che alle 19 devi essere ad arcore

Intercettazione 15/01/2011 da Maristella a Faggioli
F: Sono stata chiamata
M: alle 19, amo'
F: mi ha chiesto un colloquio con i suoi avvocati. DA quanto ho capito dalle intercettazioni emergono cose molto brutte che noi ragazze diciamo su di lui

Idem da Visan a Arisleida


Da Faggioli a Minetti
B: Mi ha chiamato la segreteria del presidente e mi hanno passato il presidnet e mi ha di convocare tutte le ragazze per parlare con l'avvocato alle 19
B: Che dici? Che è ok?
N: No perché ... devo parlare al mio avvocato. IO sono indagata, per me la cosa è diversa.. Lui sarà anche il mio capo, ma io sono indagata e lui altrettanto

SMS Da Minetti a Faggioli

Preferisci che se mi vuole convocare mi convoca lui

Telefonata da Minetti a Faggioli 15/01/2011
B: gliene parlerò al presidente mi hai rovinato la vita

Telefonata 15/1/2011 Da Maristella a Minetti
M: Ma tu ci sei alle 7?
N: No, non credo. Qua la cosa si fa grossa. Io non ci penso neanche sono nella merda seria più di tutti quanti.

Serata 12/13 luglio 2010
Da un verbale 15/1/2011

MakDoum Maria: "giugno 2010 lele mora mi chiese se ero interessata a partecipare ad una serata ad arcore presso la residenza del pres consiglio e se sapevo ballare la danza del ventre e se volevo fare parte del suo harem. Mi trasferì a casa sua da giugno ad agosto.
Mi sono recata ad arcore a luglio. Alla partenza da viale monza c'erano altre ragazze. Le vetture erano........... prima di arrivare ad arcore si sono materializzate da una stradina laterale delle autovetture con i contrassegni della polizia di stato. Si trattava di una sola macchina con un lampeggiante.
Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva. Finita la cena il pres disse: "e ora facciamo il Bunga Bunga" e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale. Lei fa la danza del ventre. Le De Vivo in mutante e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. E si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava la samba in maniera hard.
Il presidente le toccava il seno e altre parti intime.
Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena, tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata. Mora: per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta: sono rimasta emarginata. Ho raccontato a Ferrigno

Telefonata 11/1/2011 Da Minetti a Clotilde

N: c'è un limite a tutto non me ne frega un cazzo se lui è il presidente del consiglio e cioè .... Un vecchio e basta
Io non mi faccio pigliare per il culo così.. si sta comportando da pezzo di merda
C: lo sapevamo
N: perché uno che fa così è un pezzo di merda. Perché lui mi ha tirato nei casini in una maniera che solo dio lo sa.... In cui non ci sarei finita neanche se mettevo tutto l'impegno. Gli ho parato il culo e non si può permettere di fare così.



mercoledì 26 gennaio 2011

Ad Arcore festini per educande.


Parola di Carlo Rossella. Ma le intercettazioni e i verbali sul 19 settembre lo smentiscono. Alla serata partecipano 24 ragazze, 6 passarono la notte nella villa. Tm: "Un vero puttanaio"


Ma cos’erano quelle cene ad Arcore, un “puttanaio” o la riedizione in versione berlusconiana del ballo delle debuttanti. Carlo Rossella, cronista di bon-ton e potentissimo presidente di Medusa-Film, nella deposizione rilasciata agli avvocati del premier il 28 ottobre 2010, ricorda quelle serate come la quintessenza della purezza, il festival della noia totale, roba da appisolarsi a tavola. Gli chiedono di ricostruire le date delle cene ad Arcore tra il 2009 e il 2010. “La sera di Natale 2009, e poi una seconda cena in occasione di una partita del Milan nel 2010, e un’altra a fine settembre, l’ultima qualche settimana fa sempre ad Arcore”.

Ha la memoria labile, Rossella, e le date non sono il suo forte. La terza cena è quella del 19 settembre, e anche in quella occasione, giura, non c’erano atteggiamenti delle donne che facessero pensare al sesso e al bunga-bunga. “Le signore erano simpaticamente rispettose e ossequiose nei confronti del Presidente. Non ricordo nessuna che gli desse del tu”. Spogliarelli nella sala discoteca? “Mai”. Sesso? “Mai”. Alcolici? “Pochissimi, coca-cola light, acqua minerale, qualche amaro. L’unico che ha bevuto una vodka sono io”. E Berlusconi, che faceva? “Era molto simpatico e corretto, raccontava le sue esperienze a Parigi, ogni tanto cantava canzoni diAznavour, Trenet, Henry Salvador…”. Ruby? “Il nome non mi dice nulla”.

Allora vale la pena ricostruirla quella serata rileggendo le carte dell’inchiesta della procura di Milano. Le “signore simpaticamente rispettose e ossequiose del Presidente” erano 24. Forse scelte secondo la tipologia tracciata dall’organizzatrice Nicole Minetti (“la zoccola, la sudamericana che viene dalle favelas…”). C’è Lisa, cubana di 25 anni, Iris, brasiliana di 19, Aris, dominicana di 21, insieme ad altre due sue connazionali, e poi un po’ di ragazze dell’Est, le immancabili gemelle De Vivo (quelle di “Silvio ci manchi”), l’onnipresente Minetti. Almeno sei di loro vengono prescelte per passare la nottata ad Arcore. Alcune sono ricompensate. Francesca Cipriani dice a Giovanna Rigato di aver avuto un braccialetto e 2 mila euro. Aris informa Iris Berardi che la mattina dopo ha avuto ancora “una da cinque divisa in due”. Conferma Imma, una delle gemelle napoletane in un sms alla sorella: “Aris ha avuto 6,5”.

La Berardi vuole scrivere una accorata lettera al Cavaliere: “Mantengo tre famiglie con un lavoro precario da 600 euro al mese, mi vergogno a dover chiedere sempre, ma non vorrei mai tornare ad andare a letto con persone che non mi piacciono”. Tra il libro “Cuore” e il mercimonio. Due ragazze che la sera del 19 settembre hanno partecipato alla cena con Rossella, Mora e Fede, parlano dei compensi. Giovanna: “A me non è stato dato niente”. Francesca: “Forse lui si è dimenticato, o forse perché te ne sei andata via prima”. Diana Gonzales al telefono conMarysthelle, è furibonda: “Si sono fermate un sacco di donne (per la notte, ndr) e lo stronzo non mi ha portato nella sua camera”. Fermiamoci un attimo e ridiamo la parola a Rossella: “Non ricordo nessuna (tra le partecipanti alla cena, ndr) che desse del Tu al Presidente”. Se tutte erano “simpaticamente rispettose e ossequiose” nei confronti di Berlusconi, come potevano pensare di spogliarsi davanti a lui? Sms di TM (una delle ragazze ospiti ad Arcore) a una sua amica che le chiedeva giudizi sulla serata del 19 settembre: “Posso solo dirti allucinante”. “Un puttanaio – ripete la ragazza in una telefonata del giorno dopo – certe cose avvengono in maniera disinvolta davanti a tutti. Queste persone lo chiamano amore, tesorino, proprio dei livelli di bassezza totale, una desolazione.

A un certo punto qualcuna ha cominciato a far vedere il culo e da lì la serata è decollata in un susseguirsi di cose volgari. Tutto davanti a tutti, questo butta sù a tavola, mentre si mangiava. Poi ci si è alzati e la cosa è peggiorata in una sala discoteca, lì il degenero più totale”. Ma per rinfrescare la memoria di Carlo Rossella è utile leggere il verbale della stessa TM del 16 novembre 2010. “Vi era un atteggiamento di confidenza tra il presidente e le ragazze, come pure con Fede e Rossella. I canti furono accompagnati da balletti tipo trenino. Dopo la cena sentii dire ad alcune ragazze scendiamo al bunga-bunga, indossavano abiti succinti, ricordo balletti ammiccanti, questa situazione è durata un’ora e mezza. Verso l’1,30 Fede e Rossella sono andati via”. Salutando con un baciamano le donne “simpaticamente rispettose”.



Minetti intercettata: “Gli ho parato il culo, ma Silvio si sta comportando da pezzo di merda”.


I magistrati di Milano inviano alla Camera un altro faldone di 227 pagine su prostitute e festini ad Arcore. Il premier: "Sono sempre uscito bene dalle situazioni complicate". Nuove intercettazioni: "Le gemelle De Vivo ballavano in mutande e toccavano il presidente nelle parti intime"

“Adesso fa finta di non ricevere chiamate, ma quando si cagherà addosso per Ruby chiamerà e si ricorderà di noi”. Così Nicole Minetti in un sms inviato a Barbara Faggioli l’11 gennaio 2011. Il messaggio è stato intercettato ed è contenuto nelle nuove carte inviate oggi dai pm della procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera. Un fascicolo di 227 pagine dai contenuti molto forti. “E’ un pezzo di merda”. Così, secondo quanto riferisce chi ha letto i nuovi documenti, si è espressa Nicole Minetti proprio in un’intercettazione in cui si dice molto arrabbiata con il Premier. “Se vuole vedermi mi chiama lui, ma se vado ci vado con gli avvocati” aggiunge la consigliera regionale lombarda ed ex igienista dentale del premier, ora indagata per favoreggiamento. In particolare, questo colloquio della Minetti avviene con Clotilde Strada, la sua assitente in Regione: “Non me ne fotte un c… se lui è il presidente del Consiglio o, cioè, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido”. Altre intercettazioni segnalano lo sconforto di altre ragazze finite nell’affare Ruby: “Mi ha rovinato la vita. E’ un vecchio..” si legge nelle carte. Tra le altre ci sono anche le lamentele di Barbara Faggioli che dice: “ So che mi stanno ascoltando ma queste cose le dico lo stesso..”.

Secondo altre intercettazioni, il premier avrebbe convocato tutte le ragazze che hanno subito le perquisizioni da parte degli inquirenti all’Olgettina, per fare il punto della situazione con i legali del presidente del Consiglio. La prima telefonata sarebbe partita da un numero riservato riconducibile a Berlusconi, le altre sarebbero dei passa parola tra le stesse ragazze.

Le 227 pagine di documenti sul caso Ruby sono state inviate alla giunta della Camera dai pm di Milano con la richiesta di perquisire gli uffici di Segrate di Giuseppe Spinelli e l’invito a comparire il primo febbraio per la consigliera regionale Nicole Minetti. Il presidente della CameraGianfranco Fini, il primo a ricevere i nuovi atti, li ha trasmessi al presidente della Giunta per le autorizzazioni Pierluigi Castagnetti: “Domani dovremmo concludere l’analisi dei documenti”, ha detto Castagnetti. Chi ha potuto leggerle (i documenti sono consultabili davanti a un funzionario della Giunta stessa, senza possibilità di fare copie fino alle 24 di oggi o dalle 10 di domani) racconta di nuove intercettazioni e sms che raccontano uno scenario molto diverso da quello dipinto dalle indagini difensive di Ghedini e Longo depositate ieri alla Camera.

Le rivelazioni più interessanti emergono dal contenuto delle perquisizioni eseguite nelle abitazioni delle ragazze il 14 gennaio. Cocaina nella cantina della show-girl dominicana Maristell Polanco; fatture di un anno per più di 50mila euro riguardanti i canoni di via Olgettina sequestrate a Nicole Minetti; appunti manoscritti da Ruby con l’indicazione di cifre considerevoli ricevute e da ricevere dal premier nella sua abitazione genovese. Se per l’avvocato di Berlusconi Niccolò Ghedini (che dice di non aver ancora letto il materiale) nei nuovi documenti dei magistrati milanesi non ci sarebbe altro che “gossip”, per Federico Palomba, membro in quota Idv della Giunta per le autorizzazioni a procedere alla Camera, le carte (che Paolmba per il ruolo che ricopre ha letto) contengono elementi che aggravano le già pesanti accuse sul presidente del Consiglio. “Una pietra tombale sul tentativo dei legali del premier di edulcorare e rappresentare come normali le serate ad Arcore”, secondo Marilena Samperi, capogruppo del Pd alla Giunta. Sulle nuove carte integrative si esprime anche il diretto interessato, Silvio Berlusconi con un laconico commento: “Nulla da dire, è solo scandalo”. Il leader della Lega Umberto Bossi è d’accordo con il premier: “Tutto passa, le nuove carte sono solo scartoffie”.

Ecco tutte le indiscrezioni uscite in giornata sulle 227 pagine inviate dalla procura di Milano alla Camera e trasmesse da Gianfranco Fini allla Giunta per le autorizzazioni a procedere:

Alla Minetti sequestrate fatture per oltre 50mila euro. Sarebbero stati sequestrati alla consigliera regionale Nicole Minetti fatture riguardanti canoni di via Olgettina per importi che in un anno arrivano a oltre 50mila euro. E’ quanto si legge nelle nuove carte trasmesse dalla Procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera secondo quanto racconta chi le ha lette.

Sequestrata cocaina a show-girl Polanco. Nella cantina dell’abitazione di Maristell Garcia Polanco, una delle ragazze ospiti delle feste di Arcore, è stata sequestrata della cocaina che sembra essere risultata però del convivente. E’ quanto si legge nei nuovi atti trasmessi dalla procura di Milano alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera per ribadire la richiesta di autorizzazione a perquisire gli uffici del ragioniere del premier Giuseppe Spinelli.

Nelle carte tracce bancarie e sms. Le tracce bancarie dei compensi destinati alle ragazze dell’Olgettina da Giuseppe Spinelli attraverso Nicole Minetti, numerosi sms e intercettazioni: c’è anche questo negli atti inviati dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati. Sono state “ragioni di coerenza istituzionale”, dicono fonti giudiziarie, a ispirare l’invio di una nuova, massiccia documentazione a Roma. In sostanza, i pm hanno voluto dimostrare che c’è “un quadro probatorio serio e concreto” a sostegno della richiesta di perquisire Giuseppe Spinelli, a dispetto del ‘fumus persecutionis” ai danni di Silvio Berlusconi di cui hanno parlato alcuni esponenti della maggioranza.

Nell’inchiesta c’è supertestimone. Spunta una presunta supertestimone nell’inchiesta sulle feste a Villa San Martino, la residenza di Arcore del premier Silvio Berlusconi. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una giovane di circa 20 anni, sentita nei giorni scorsi dai pm di Milano che indagano sul caso Ruby. La testimone avrebbe raccontato che una delle ragazze perquisite in via Olgettina le avrebbe detto di aver ricevuto gratuitamente l’alloggio e di aver avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio.

Nessuna foto negli atti. Nella nuova tranche di documentazione non ci sarebbero fotografie. E’ quanto afferma chi ha dato una prima occhiata alle circa 300 pagine dei pm milanesi. Secondo quanto è stato detto in Giunta, poi, le nuove carte conterrebbero per lo più altre intercettazioni e il contenuto di perquisizioni anche nelle abitazioni delle ragazze.

A casa di Ruby trovati fogli con cifre ricevute o da ricevere. Nella perquisizione eseguita lo scorso 17 gennaio a Genova nella casa che Ruby Rubacuori condivide con il fidanzato, gli investigatori hanno trovato appunti manoscritti dalla stessa ragazza con l’indicazione di cifre considerevoli che avrebbe ricevuto da premier e di altre che avrebbe dovuto ricevere. Su tali appunti – da quanto si è appreso – sono in corso accertamenti da parte degli inquirenti.

Palomba (Idv): “Le nuove carte aggravano le accuse sul premier”. Gli ultimi atti inviati dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni della Camera aggravano le accuse nei confronti di Silvio Berlusconi. Ad assicurarlo è stato il deputato dell’Idv Federico Palomba dopo aver letto le carte. ”Gli elementi doverosamente e proficuamente forniti confermano e aggravano il già pesante quadro accusatorio”, ha dichiarato alla Camera. “Si sgretola il quadro difensivo e si sgretola anche la compattezza delle persone che sono intorno al premier”, ha aggiunto.

Ghedini: “E’ solo gossip mediatico” – “Da quello che mi dicono, perché io non ho ancora potuto vedere le carte, si tratta solo di gossip, di telefonate tra ragazze”. Niccolò Ghedini parla delle nuove carte arrivate sul caso Ruby alla Camera e avanza delle fortissime riserve di metodo e di merito. “Per me – dice al cronista, lasciando Montecitorio, il deputato Pdl e legale del premier – si tratta di materiale irricevibile, anche perché io, cioè la difesa, non ho avuto questo materiale”. ”Non so, mi pare a questo punto – prosegue Ghedini – che si rafforzi sempre di più l’idea che la procura di Milano punta sull’aspetto del gossip e mediatico piuttosto che su quello giuridico”. ”E poi mi domando – osserva ancora – come si possano appoggiare atti che sono successivi rispetto alla richiesta di perquisizione dell’ufficio di Spinelli, visto che di questo pare che si tratti. La richiesta nuova dovrebbe riguardare atti nuovi e non quelli legati a una richiesta già avanzata e per la quale, dunque, dovrebbero essere state già consumate le attivita’”. Quanto alla querelle scatenata oggi su un altro timing, quello della comunicazione dell’arrivo delle nuove carte, Ghedini tiene a ribadire che “io non ho polemizzato con Fini. Mi sono limitato a un saluto e ho visto che Paniz e lui hanno avuto uno scambio polemico”.

“Pietra tombale per la difesa di B.”. “Le nuove carte sono una pietra tombale sul tentativo dei legali del premier di edulcorare e rappresentare come normali le serate ad Arcore. Da una prima sommaria lettura emerge un quadro ancora più grave”. Così Marilena Samperi (capogruppo del Pd nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera), commenta ‘a caldo’ le 227 pagine contenenti la nuova documentazione sul caso Ruby trasmessa alla Camera dei deputati dalla Procura di Milano.

Berlusconi: “Sempre uscito bene da situazioni complicate”. Silvio Berlusconi conclude la conferenza stampa a palazzo Chigi sui lavori di Expo 2015 rispondendo alle domande dei giornalisti. Si aspettava una legislatura così complicata?, gli chiede un cronista. “Ci sono cose più complicate nella mia vita… Di cose complicate ne ho viste tantissime e ne sono sempre uscito benissimo…”, afferma il premier.

Minetti: “Invito a comparire? Mi confronterò con avvocato?”. ”Si, mi ha telefonato il mio avvocato per comunicarmelo, ma non so ancora nulla dei dettagli della convocazione: appena finito qui i lavori in commissione mi confronterò con il mio legale”. Così Nicole Minetti, consigliere regionale lombardo del Pdl, indagata nell’inchiesta sul caso Ruby sulla notizia dell’invito a comparire inviatole dalla procura di Milano. Minetti, che oggi è stata in consiglio regionale, fra il suo ufficio e i lavori di commissione, non ha voluto aggiungere altro, nemmeno commentare la raccolta di firme avviata da Sara Giudice, giovane esponente del Pdl e consigliera di zona, a Milano per chiedere le sue dimissioni. “Di queste cose – si è limitata a dire la Minetti – preferisco davvero non dire nulla”.

Leone (Pdl): “Gli atti? Un colpo di scena a metà”. Così Antonio Leone, relatore di maggioranza nella Giunta delle autorizzazioni della Camera commenta le nuove carte arrivate in Parlamento sul Ruby-gate.
“Non so se siano documenti rilevanti o meno. Ai fini della decisione della Giunta, tuttavia, tutte le carte sono ininfluenti in quanto la giunta non deve contestare la legittimità a fare una perquisizione” ma solo decidere se per farlo deve essere richiesta autorizzazione al Parlamento.

Tensione in Giunta per le autorizzazioni della Camera. L’arrivo della nuova documentazione trasmessa dalla procura di Milano all’organismo parlamentare presieduto da Pierluigi Castagnetti è stato annunciato con un comunicato stampa della presidenza di Montecitorio e questo ha fatto andare su tutte le furie il Pdl. Con Maurizio Paniz che ha criticato il presidente della Camera per la mancanza di “riserbo” dimostrata, visto che i componenti della Giunta hanno dovuto apprendere la notizia “dalle agenzie di stampa”. In realtà il Pdl e la Lega, spiegano alcuni esponenti dell’opposizione, volevano tentare di fare il ‘blitz’ votando la richiesta di autorizzazione dei pm milanesi entro oggi. Invece di domani come era previsto. Ora il nuovo incartamento rischia di rallentare le cose. E questo non va giù agli esponenti del centrodestra.

Lo sdegno di Famiglia Cristiana. ”La vera gogna mediatica è quella “di un Paese sbertucciato nel mondo, con credibilità al ribasso e danno d’immagine che si farà fatica a recuperare. Non certo per colpa dei media che mettono a nudo il re. I nostri ragazzi all’estero sono apostrofati come ‘italiani bunga bunga’, e non è una lusinghiera definizione”. E’ quanto afferma il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, a proposito del “caso Ruby” nella rubrica delle risposte ai lettori nel nuovo numero del settimanale, in cui vengono pubblicate quattro pagine di lettere di lettori indignati. ”Per guidare il Paese – sottolinea ancora don Sciortino – occorre compostezza e decoro. Oltre alla coerenza tra principi e comportamenti privati. Altrimenti, crolla la credibilità. Mentre ipocrisia e opportunismo non aiutano il Paese a crescere. E non solo a livello morale”.
“Il Paese – prosegue – è bloccato da mesi sul pettegolezzo e su vicende personali. Miseramente. Nessuno parla più della grave crisi economica. Né serve l’invadente controffensiva mediatica (con l’immolazione di ‘eroici difensori ed eroine’ che, tra pianti e urla, entrano ed escono dai dibattiti televisivi) a coprire l’immobilismo. O a difendere l’indifendibile”.



Ruby, nuove carte alla Camera. Minetti convocata dai pm.




I magistrati: "Altri elementi a sostegno delle perquisizioni negli uffici di Spinelli". Spunta una superteste e fogli con le cifre che avrebbe ricevuto la ragazza marocchina. Il consigliere Pdl in tribunale il 1° febbraio. Berlusconi: “Tutto scandaloso”


La procura di Milano che indaga sul premier Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile ha inviato al presidente della Camera Gianfranco Fini nuovi documenti a sostegno della sua richiesta di autorizzare la perquisizione di alcuni uffici del presidente del Consiglio (quelli in cui opera il ragioniere Giuseppe Spinelli a Milano 2). Nei nuovi atti inviati alla Giunta per le autorizzazioni compaiono i contenuti delle perquisizioni nelle abitazioni delle ragazze, i verbali degli interrogatori e altre intercettazioni. "Non ho nulla da dire su questo. E'
tutto scandaloso", ha dichiarato il premier Berlusconi dopo aver votato alla Camera sulla mozione di sfiducia al ministro Bondi.

"Le nuove carte sono una pietra tombale sul tentativo dei legali del premier di edulcorare e rappresentare come normali le serate ad Arcore. Da una prima sommaria lettura emerge un quadro ancora più grave". Così la capogruppo del Pd nella Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, Marilena Samperi commenta le 227 pagine contenenti la nuova documentazione sul caso Ruby.

Invito a comparire per Nicole Minetti -
La consigliera regionale, Nicole Minetti, è stata convocata per martedì 1 febbraio dalla procura. E' quanto si legge nell'invito a comparire che oggi le è stato notificato nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla procura di Milano sulle feste ad Arcore, in cui è indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione e prostituzione minorile. "Non sappiamo ancora se la nostra assistita si presenterà - ha affermato il suo legale, Daria Pesce - decideremo nei prossimi giorni".

La superteste
- Secondo le prime indiscrezioni nelle carte spunterebbe l'esistenza di una presunta supertestimone. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di una giovane di circa 20 anni, sentita nei giorni scorsi dai pm di Milano che indagano sul caso Ruby. La testimone avrebbe raccontato che una delle ragazze perquisite in via Olgettina le avrebbe detto di aver ricevuto gratuitamente l'alloggio e di aver avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio.

Carte compromettenti a casa di Ruby - Inoltre nella perquisizione eseguita lo scorso 17 gennaio a Genova nella casa - che condivide con il fidanzato - di Ruby Rubacuori, gli investigatori hanno trovato appunti manoscritti dalla stessa ragazza con l'indicazione di cifre considerevoli che avrebbe ricevuto da premier e di altre che avrebbe dovuto ricevere. Su tali appunti - da quanto si è appreso - sono in corso accertamenti da parte degli inquirenti.

Gli avvocati di Berlusconi, intanto, hanno consegnato martedì ai parlamentari della Giunta i risultati delle loro indagini difensive, con diverse interviste ai partecipanti alle feste del premier ad Arcore, nel tentativo di smontare l'accusa di prostituzione minorile.
Il premier è accusato di avere avuto rapporti sessuali lo scorso anno con una prostituta minorenne,la marocchina Ruby, e di avere abusato della sua posizione per ottenere dalla questura di Milano il rilascio della ragazza che era stata fermata per furto.
La maggioranza di governo ha detto che negherà l'autorizzazione alle perquisizioni chieste dai pm milanesi. Secondo fonti della Giunta, dalla procura sono arrivate oggi a Montecitorio circa 300 pagine, che il presidente della Giunta, Pierluigi Castagnetti, ha aperto all'inizio della riunione odierna.

La Giunta riconvocata mercoledì - Intanto, arriva la notizia che la Giunta per le autorizzazioni della Camera è riconvocata per giovedì mattina alle 10. I parlamentari nelle prossime potranno visionare la nuova documentazione inviata dai pm di Milano, che conterrebbe riscontri ottenuti in seguito alle recenti perquisizioni effettuate negli appartamenti delle ragazze dell'Olgettina.