Bruxelles, 9 nov. (TMNews) - "Purtroppo, mi è venuta addosso in Italia una persona che ha deciso di fare un passo indietro; mi avevano detto: 'non ti preoccupare non si muove', e invece, proprio quando c'ero dietro...". Così Roberto Benigni, con gesso alla caviglia e stampelle a seguito di un incidente, ha esordito, questa sera a Bruxelles, il suo intervento alle celebrazioni per il 150.mo anniversario dell'Unità d'Italia al Parlamento europeo, culminato con la lettura del XXVI Canto dell'Inferno di Dante.
Continuando a scherzare sul proprio incidente Benigni ha continuato: "E' un periodo di cadute, in Italia cadono molte persone".Poi, dopo aver fatto riferimento alle presenze di sottosegretari, ministri, europarlamentari ed accademici nell'Emiciclo del Parlamento europeo dove si svolgeva la manifestazione, l'artista ha aggiunto: "Non vedo il presidente del Consiglio: l'ultima cosa che ho sentito dire prima di venire qui è che la maggioranza è solida, non è che è successo qualcosa?". Quindi, con un riferimento alla situazione politica belga, ha aggiunto: "Siamo senza governo, è il modello belga: 15 mesi senza governo, e tutto è andato su, ma guarda, hanno tutte le fortune".
Benigni ha fatto anche altri due riferimenti al Belgio: la prima al piatto nazionale, cozze e patatine fritte, la seconda al piccolo monumento del bambino che fa pipì, il Manneken-Pis. Ho mangiato cozze e patatine fritte, meno male, da un po' di tempo mangiavo solo scatolette di tonno: nei ristoranti in Italia non si può entrare, sono pienissimi". Quindi, guardandosi in giro, Benigni ha chiesto: "C'è la maggioranza? Non è che ci sono traditori fra di voi, qualcuno che è andato in bagno, un Manneken-Pis?".
Infine, poco prima di attaccare con la 'lectura Dantis', l'attore si è lanciato in un vertiginoso excursus storico delle glorie della cultura e della storia italiana, dopo aver affermato, con riferimento all'attuale gravissima crisi economica: "E' un momento straordinario per l'Italia, ma non di speranza, è un paese che non ha neanche bisogno di speranza perché è un paese straordinariamente sano, il paese del miracolo permanente, da secoli". Fra le altre cose, Benigni ha ricordato che è l'Italia ad aver "inventato le banche", che sono ora al centro della crisi finanziaria, "ma chi va a chiedere ora i soldi (prestati dalle banche italiane, ndr) a Edoardo I d'Inghilterra, che non ce li ha mai ridati?".