domenica 24 agosto 2014

Le mode del momento.

  #IceBucketChallenge: da Fiorello a Justin Bieber, le docce gelate per i malati di Sla (video)

I selfie, le docce ghiacciate, il bullismo, il telefonino alla moda, i tatuaggi, tenersi sempre aggiornati su ciò che è cool, professarsi animalisti in modo innaturale, ed altro ancora, sono il sintomo di una società malata, che non sa pensare, terribilmente e paurosamente vuota che ha bisogno di copiare più che creare....perchè è più facile copiare e non creare. 

Apparire, mettersi in mostra, imitare i famosi, seguire la scia e la moda sono i sintomi di una mancanza di personalità, di volontà.

Chi comanda e vuole tenere a lungo lo scettro del comando, ha volutamente introdotto il falso concetto che mostrandosi remissivi e consenzienti si sarebbe posseduto il mondo. 

Chi ci ha creduto si sta accorgendo di aver solo perso tempo e terreno, che la falsità e l'ipocrisia hanno preso il sopravvento sulla morale e sull'etica che, anche se più difficili da perseguire, erano le uniche strade da intraprendere per arrivare ad una meta accettabile, valida per raggiungere obiettivi di qualità. 

Ora siamo in un limbo dal quale sarà molto difficile uscire, siamo intrappolati, sospesi, annaspiamo e non sappiamo come liberarci.

Ci vorrà del tempo, ci vorrà pazienza, ma dobbiamo cominciare subito a ripristinare quei sani concetti che ci hanno tramandato i nostri predecessori, gli stessi concetti che hanno dato l'input alle arti, alla scienza, che ci hanno aiutato a crescere tecnologicamente, che ci aiutano ad aprire la mente.

In poche parole dobbiamo ripristinare la stima per noi stessi ed il rispetto per tutto ciò che ci circonda, prima di tutto la natura, la terra che ci accoglie ed è prodiga di doni.

Basta avere un po' di coraggio e andare in controtendenza.
Buona fortuna.

Cetta.

Eataly World, l’appalto da 40 milioni va a coop rosse e al presidente di Ance Bologna.

Eataly World, l’appalto da 40 milioni va a coop rosse e al presidente di Ance Bologna

A costruire la "cittadella del cibo" firmata da Oscar Farinetti sarà una cordata guidata da Consorzio cooperative costruzioni e dominata dai colossi Coop Costruzioni e Cmb. Non restano a bocca asciutta nemmeno le piccole imprese della regione, che avevano contestato una clausola del bando. E una fetta va all'azienda del numero uno dei costruttori bolognesi.

Come da attese. A vincere il bando da 39 milioni di euro per la costruzione di Fico Eataly World, la cittadella bolognese del cibo firmata da Oscar Farinetti, è stata la cordata guidata dal Consorzio cooperative costruzioni (Ccc), braccio di Legacoop, e dominata dai colossi Coop Costruzioni di Bologna e Cmb di Carpi (entrambi hanno il 40%). Ma non restano a bocca asciutta nemmeno le piccole imprese, che pure due mesi fa avevano gridato alla “penalizzazione” perché il bando escludeva le imprese e favoriva le cooperative. Al consorzio bolognese Unifica, che riunisce pmi artigiane dell’edilizia e dell’impiantistica, va il 10% della torta, mentre l’ultima fetta è divisa tra la Impresa Melegari del presidente di Ance Bologna Luigi Melegari, firmatario della nota che criticava il bando preparato dalla società di gestione Prelios sgr, e la Montanari. A permettere la loro partecipazione è stata proprio la discesa in campo di Ccc, che ha fatto da “ombrello” permettendo così di rispettare la contestata clausola in base alla quale avrebbero potuto partecipare alla gara, riservata alle “imprese singole”, anche “i consorzi di cooperative di produzione e lavoro costituiti a norma della legge vigente”.
Il raggruppamento, stando a quanto ha riferito l’edizione di Bologna del Corriere, ha fatto un’offerta inferiore di circa il 20% rispetto alla base d’asta, battendo così l’altro concorrente, il gruppo austriaco Strabag, che ha un avamposto a Bologna da quando, nel 2008, ha rilevato dal gruppo Maccaferri l’azienda delle costruzioni Adanti. Certo è che il “colpo” è una boccata di ossigeno che arriva proprio al momento giusto per le coop emiliane: Coop Costruzioni, in particolare, è in forte difficoltà e in aprile ha messo 380 dipendenti in contratto di solidarietà.
Fico, che sta per Fabbrica italiana contadini, nelle intenzioni si presenterà come una “Disneyworld del cibo”: 80mila metri quadri con ristoranti, spazi dedicati ai produttori, orti, aree didattiche e esposizioni sulla storia e la cultura dell’alimentazione. Il piano industriale messo a punto da Farinetti prevede, a regime, 6 milioni di visitatori l’anno. I lavori di costruzione nell’area del Caab, il Centro agro-alimentare, dovrebbero partire a settembre, mentre la fine dei lavori è programmata per lo stesso mese del 2015 e il taglio del nastro è previsto per novembre.
Tutto in famiglia PD, Renzi si è sistemato per tutta la vita e ha pensato anche al futuro dei suoi figli, nipoti e pronipoti....

sabato 23 agosto 2014

Idee...faidatè.



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Stabilizzazione dei precari: disavanzo di €770.000 per il 2014 e di €1.575.000 per l'anno 2015 e successivi.

Stabilizzazione dei precari: disavanzo di €770.000 per il 2014 e di €1.575.000 per l'anno 2015 e successivi

L’allarme arriva dal consigliere Costantini: “Lasciato solo ai lavori della II Commissione”
“La politica Monrealese ha perso l'ennesima occasione di operare per il bene della Città e dei suoi cittadini”. Con questa accusa il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Fabio Costantini racconta un fatto paradossale.
“Dopo quanto avvenuto nella seduta di mercoledì della II Commissione (VEDI ARTICOLO), ho ricevuto nella tarda serata dello stesso giorno (alle 22:30), una mail di convocazione indirizzata ai Consiglieri membri della Commissione (con uno strano richiamo specifico alla mia persona), nella quale mi si notificava il carattere d'urgenza della convocazione per la giornata di venerdì 22 Agosto ore 10:30 per la trattazione dell'argomento "Stabilizzazione precari L.85/95". Recatomi presso l'ufficio di Presidenza per partecipare alla seduta della Commissione, mi trovo a constatare di essere l'unico membro presente ai lavori in quanto nessuno degli altri Consiglieri si è presentato!”Schermata 2014-08-23 alle 08.34.33
La seduta non si è quindi tenuta e il tema della "Stabilizzazione dei precari" non potrà essere più trattato dalla competente Commissione, in quanto, spiega Costantini, il suo carattere d'urgenza concedeva solo la giornata di Venerdì come ultimo termine utile per la conclusione dei lavori.
“Questo implica che un'importantissima tematica che vede coinvolte 94 famiglie Monrealesi che, con un'attenta disamina in Commissione e con un approfondito studio, avrebbe potuto ricevere nuovi spunti e nuove opportunità per la stabilizzazione, si vedrà preclusa quest'occasione, giungendo direttamente in aula priva di pareri, suggerimenti o proposte.
Dallo studio della documentazione e del Bilancio del Comune, secondo i calcoli effettuati dal M5s Monreale, scaturisce già per l'anno corrente un disavanzo di c.a €770.000 (per garantire la copertura finanziaria delle remunerazioni dei precari fino al 31/12/2014) e di €1.575.000 per l'anno 2015 e successivi!
L'irresponsabilità di certe condotte non può e non dovrebbe gravare sulle spalle della gente che lavora e che vorrebbe acquisire il diritto a lavorare anche in futuro”.
Dopo quanto successo mercoledì in Commissione, sorprende l’assenza di tutti gli altri membri che, sottolinea sarcastico Costantini “avranno da addurre decine di validissime motivazioni che li hanno indotti a non presenziare”.
costantini3La battaglia di Costantini contro l’irregolarità delle sedute della sua Commissione ha intanto condotto ad un risultato. La Segreteria Generale del Comune ha accolto le eccezioni di irregolarità denunciate dal consigliere e la seduta della Commissione oggetto di contestazione di mercoledì, “dalla quale – precisa Costantini - sono scaturiti tafferugli e minacce volte alla mia persona”, è stata dichiarata nulla. Quindi non verrà riconosciuta ai Consiglieri alcun gettone di presenza e non verranno rilasciate le certificazioni utili a giustificare le assenze dal lavoro, dalle quali scaturirebbero eventuali rimborsi datoriali.
“Le scorrettezze denunciate sono state opportunamente sanzionate” chiosa con orgoglio Costantini.

Guaranà: proprietà, effetti collaterali, dosi e controindicazioni.

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Il guaranà ha molte proprietà importanti. Da questa pianta originaria dell’Amazzonia vengono ricavati degli estratti, che possono essere utilizzati come integratori. La pianta ha, infatti, effetti energizzanti, perché avrebbe una struttura simile a quella della caffeina. Riesce a stimolare il sistema nervoso centrale e a combattere la sensazione di affaticamento. Può avere un effetto calmante della fame e proprio per questo si può utilizzare quando portiamo avanti una dieta ipocalorica, per arrivare alla perdita di peso. E’, inoltre, uno stimolante dei movimenti intestinali e riesce a disintossicare l’organismo. Bisogna stare attenti, comunque, alle dosi giuste, per evitare gli effetti collaterali, come la nausea, il nervosismo e la diarrea. Ci sono delle specifiche controindicazioni che riguardano le donne in gravidanza e i bambini.
Le proprietà
Le proprietà del guaranà si riscontrano considerando gli effetti che questa pianta riesce a dare all’organismo. In particolare si tratta di effetti energizzanti; ecco perché viene usata spesso come bevanda. La struttura della pianta sarebbe simile a quella della caffeina, per cui sul nostro corpo il guaranà è in grado di esercitare un’azione stimolante, come solitamente accade con le sostanze contenute nel caffè.
La differenza consiste nel fatto che il guaranà viene rilasciato nell’organismo più lentamente rispetto alla caffeina e quindi i suoi risultati sarebbero più efficienti e duraturi. Riesce a svolgere un’azione di potenziamento del sistema nervoso centrale e quindi può sconfiggere il senso di affaticamento.
Un’altra importante proprietà è rappresentata dall’effetto calmante della fame e dal riuscire a supportare la perdita di peso. Il guaranà riesce a favorire i movimenti intestinali, per cui il suo uso può risultare positivo in caso di stitichezza o di complicazioni intestinali come la diarrea.
Favorisce la disintossicazione dell’organismo, in quanto riesce a migliorare la diuresi. Quest’ultimo effetto è dovuto a due sostanze in particolare: la teobromina e la teofillina. Il guaranà può essere utilizzato anche in polvere, spesso nell’industria alimentare come aromatizzante nei dolciumi.
Sarebbe in grado anche di incrementare la prontezza e le prestazioni mentali, favorendo le capacità cognitive.
Gli effetti collaterali e le dosi
Gli effetti collaterali del guaranà comprendono un ampio spettro di conseguenze, soprattutto quando non si rispettano le dosi consigliate e si esagera. E’ complicato stabilire quale sia il dosaggio corretto. Da un lato, infatti, per migliorare il livello di energia, di solito se ne assume dai 200 agli 800 milligrammi al giorno. Tuttavia non esiste una dose standard, perché ciascuno ne dovrebbe prendere in base alle esigenze individuali. Per questo motivo è sempre opportuno chiedere consiglio al medico, che conosce la nostra storia clinica.
E’ importante sapere quanto assumerne, per evitare effetti come la nausea, l’ansia, il nervosismo, ma anche il dolore di stomaco e i disturbi del sonno. In particolare, bisogna assolutamente consultare il proprio medico di fiducia, se si soffre di ipertensione, problemi cardiaci, disturbi della coagulazione, diabete, malattie renali o epatiche, glaucoma, osteoporosi e problemi d’ansia.
Le controindicazioni
Per quanto riguarda le controindicazioni del guaranà, bisogna prestare particolare attenzione nel caso in cui si assumano regolarmente dei farmaci. Gli integratori a base di guaranà potrebbero interagire, infatti, con alcuni medicinali, come gli antidepressivi, i sedativi e gli anticoagulanti. Inoltre non è da dimenticare che la sostanza non dovrebbe essere presa in combinazione con altri alimenti o integratori che contengono caffeina, il caffè e le bibite anche analcoliche.
Particolari controindicazioni ci sono per le donne in gravidanza e per i bambini. Il guaranà, inoltre, viene controindicato durante l’allattamento. Non dovrebbe essere assunto nemmeno dai soggetti che sono allergici alla caffeina o alle sostanze stimolanti in generale.

Curcuma: proprietà, benefici ed effetti collaterali.

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La curcuma ha diverse proprietà, che sono in grado di apportare differenti benefici. Dallapianta vengono ricavati i rizomi, ricchi di principi attivi. Alla fine, dopo l’ebollizione e l’essicazione, se ne ottiene una polvere, che è dotata di azioni antinfiammatorie e antiossidanti. Non a caso la curcuma, secondo la ricerca scientifica, avrebbe anche un’azione di prevenzione nei confronti di alcuni tumori. Molte sono le patologie, che possono beneficiare dell’azione della curcuma. Il tutto è possibile grazie agli effetti esercitati dalla curcumina, dal potassio, dalla vitamina C e dall’amido. Scopriamone insieme tutti gli effetti benefici, non dimenticando di non esagerare, per evitare eventuali effetti collaterali.
Le proprietà e i benefici
Per prendere in considerazione le proprietà della curcuma, dobbiamo fare riferimento a varie funzioni del corpo umano. Essa è in grado di regolarizzare la circolazione sanguigna e di favorire la digestione. Per la particolare stimolazione che riesce ad esercitare nei confronti di una specifica proteina, determina una più efficace risposta immunitaria da parte dell’organismo. I benefici della curcuma si esplicano a livello intestinale, anche per disturbi come meteorismodispepsiacolon irritabile. Inoltre la sostanza in questione sarebbe particolarmente importante anche per i suoi effetti antiossidanti, combattendo il processo di neurodegenerazione, che si riscontra nell’Alzheimer.
La medicina moderna ha studiato con attenzione le proprietà antitumorali della curcuma, soprattutto per le neoplasie che interessano l’intestino, l’esofago, i reni, i polmoni, il fegato, la prostata e il seno. La curcumina potrebbe aiutare anche nel trattamento farmacologico di alcune cellule tumorali resistenti. Su questo campo, comunque, c’è da fare ancora parecchia chiarezza, nonostante siano molte le ricerche svolte.
Gli effetti collaterali
Gli effetti collaterali della curcuma si potrebbero manifestare, se si superano le dosi normalmente consigliate, che sono comprese da 400 a 800 mg. Gli effetti indesiderati riguardano soprattutto la comparsa di disturbi gastrointestinali, di nausea e di diarrea. Particolare attenzione devono prestare coloro che seguono una terapia a base di anticoagulanti, perché si potrebbe verificare un aumentato rischio emorragico.
Controindicazioni esistono anche per i soggetti affetti da calcoli alla colecisti o da ostruzioni a carico delle vie biliari. Spesso si utilizzano gli integratori di curcumina, ma bisogna usare cautela, perché in essi può essere aggiunta la piperina, deputata a migliorare l’assorbimento della curcumina, ma che allo stesso tempo può ridurre l’eliminazione dal corpo di alcune sostanze farmacologiche, come il propanololo, la teofillina e la fenitoina.
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Addio alla pillola anticoncezionale: Arriva un nuovo metodo senza effetti collaterali. Ecco quale.

pillola anticoncezionale

Pillola, spirale, impianti contraccettivi, preservativi – l’elenco dei contraccettivi disponibili è lungo. Attualmente, però alcuni ricercatori americani stanno lavorando su un nuovo metodo che secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, potrebbe risolvere l’annosa questione delle gravidanze indesiderate anche se non quella, ugualmente importante, delle malattie trasmesse sessualmente.
Il principio, comunque, appare allettante: una volta impiantato sotto la pelle e attivato tramite telecomando, è un piccolo chip regolatore degli ormoni che proteggono contro la gravidanza a partire dai 16 anni d’età. Bloccare l’unità può essere altrettanto semplice tramite un controllo da remoto.L’idea dell’impianto a fini biomedicali deriva dal co-fondatore di Microsoft Bill Gates. La sua fondazione sostiene il progetto con l’equivalente di circa 3,4 milioni di euro. Di conseguenza, l’invenzione è diretta principalmente alle donne nei paesi in via di sviluppo, dove i contraccettivi sono spesso ancora rari.
Ma anche nei paesi occidentali, i ricercatori sperano che il chip potrebbe essere un affidabile e soprattutto comoda alternativa.Il piccolo impianto di circa due centimetri quadri fornisce ogni mese allo stessa scadenza la stessa quantità di ormoni. “Il chip di prevenzione contiene dosi singole di un progestinico già ampiamente utilizzato,” spiega Robert Farra della Firma MicroChips, fondata dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, Massachusetts, che ha sviluppato l’impianto.
I progestinici sono ora inclusi nella pillola anticoncezionale, nei dispositivi intrauterini e negli impianti contraccettivi. Essi inibiscono l’ovulazione e quindi costituiscono una protezione contro la gravidanza.L’ormone può essere conservato in camere separate sul chip. “Un piccolo computer e un orologio sul chip garantiscono che proprio al momento giusto ogni mese è sempre data la stessa quantità di progestinico”, ha detto Farra.
Una batteria invia energia attraverso il chip che è sigillato con titanio e platino fuso, in modo che l’ormone dalla camera fluisce nel tessuto.Proprio per l’esatto dosaggio, gli sviluppatori sperano che vi siano meno effetti collaterali rispetto agli impianti contraccettivi o intrauterini. I metodi stabiliti di contraccezione forniscono l’ormone sessuale in continuazione, ma non sempre esattamente lo stesso dosaggio. Il chip inoltre dura molto più a lungo dei normali contraccetivi ormonali – e può essere spento con il telecomando se la donna vuole rimanere incinta. Il chip viene impiantato con un’operazione della durata di mezz’ora in anestesia locale.
Il microchip è stato testato finora solo su otto donne con osteoporosi che nel 2012 hanno ricevuto un farmaco anti-osteoporosi. La variante di prevenzione sarà testata sugli esseri umani per la prima volta nel 2016 e nel 2018 arriverà sul mercato. Fino ad allora, però, le questioni importanti devono ancora essere chiarite: “Resta da vedere se il chip funziona come desiderato nella forma attuale come un mini pillola o come pillola del giorno dopo”, spiega Thomas Rabe, presidente della Società Tedesca di Endocrinologia Ginecologica e Medicina della Riproduzione (DGGEF). Decisivo per l’effetto è in ultima analisi, non è la quantità di ormone fornita, ma come il corpo l’assorbe.
“Questo può anche variare tra gli individui.”Inoltre, se una capsula cresce intorno all’impianto, possono alterare l’assorbimento, e quindi l’effetto dell’ormone”.I problemi attualmente riguardano la sicurezza dei dati. Il chip e il controllo remoto comunicano via radio e questo segnale non è ancora crittografato. “Qualcuno potrebbe alterare l’impianto anche senza un telecomando o disattivarlo”, dice Rabe. La Food and Drug Administration vuole impedire i test sul paziente fino a che la trasmissione dei dati non saranno al sicuro. I ricercatori sperano che questo sarà fatto entro il prossimo anno.
Nel complesso, le aspettative del chip sono alte: “Non c’è dubbio che i microchip impiantabili andranno a sostituire i metodi convenzionali nel prossimo futuro,” scrivono i ricercatori in uno studio dell’aprile 2014. Gli scienziati si aspettano che i chip contenenti farmaci saranno ulteriormente sviluppati nei prossimi decenni. Tanto che un giorno i farmaci nel corpo, se necessario si doseranno in maniera indipendente. Ciò è particolarmente interessante per il trattamento di malattie croniche.
Si guarda soprattutto al grande potenziale nella somministrazione di insulina, che i diabetici devono iniettarsi di solito più volte al giorno. Un chip per questo scopo non è ancora disponibile, però.Il primo microchip del suo genere è già stato messo a punto negli anni novanta da un team guidato da Robert Langer del MIT. Tanto che i ricercatori hanno creato l’azienda Microchip Technology.
Nel 2006 si è passati ai primi esperimenti su animali in cui ratti affetti da tumore al cervello ricevevano la chemioterapia tramite chip.Nel 2011, i ricercatori hanno testato l’impianto per la prima volta negli esseri umani ed ha riguardato gli otto pazienti con osteoporosi di cui abbiamo parlato. In tutti era cresciuta poco dopo una capsula di tessuto connettivo attorno all’impianto. Tuttavia, uno studio su otto pazienti non consente oggettive dichiarazioni statistiche.
Nelle malattie che di solito sono trattate con farmaci da iniettarsi, il chip potrebbe rendere la siringa comune superflua e quindi proteggere la pelle e vasi sanguigni.
Attualmente si sta lavorando con i microchip per il trattamento della sclerosi multipla.