Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
mercoledì 31 maggio 2023
Soldati italiani feriti. - Alessandro Orsini
Pensieri, considerazioni personali.
L'orologio astronomico di Praga.
L'orologio astronomico di Praga è il più antico orologio astronomico del mondo ancora in attività.
Datata 1410, la costruzione è attribuita al mastro orologiaio Mikulas da Kadan, cittadina ceca a 110 km dalla capitale. L’opera fu inizialmente concepita a fini agricoli, in quanto fondamentale per i contadini nel rilevare i cambiamenti di stagione e le congiunture astrali.
L’Orologio, inscritto nell’ala gotica del Municipio della Città Vecchia, si compone fondamentalmente di tre parti: le finestrelle superiori con il gallo dorato e le statue degli Apostoli che si affacciano al cambio dell’ora; il quadrante astronomico centrale, a forma di astrolabio; il quadrante inferiore, in realtà un calendario rappresentante i 12 mesi dell’anno.
La fotografia dell'Archivio della città di Praga documenta i danni subiti dal Municipio Vecchio e dal suo orologio astronomico l'8 maggio 1945. L'antico edificio era stato preso di mira dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e ne ha subito gravi danni. Mentre gran parte del municipio danneggiato è stato abbattuto dopo la guerra, l'orologio astronomico è stato ripristinato alla sua forma storica.
https://www.facebook.com/cuenews.it/photos/a.1505201263051397/3527842664120570/
martedì 30 maggio 2023
ATLANTIDE, NAN MADOL E IL POPOLO DI MU.
Che legame esiste tra Atlantide, la "città impossibile" di Nan Madol, e quello che alcuni sudamericani chiamano il 'popolo di Mu'? Procediamo con ordine.
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Proponiamo una prima domanda: Atlantide è realmente esistita? Da un punto di vista geografico, la risposta oggi è: Sì. Come viene spiegato nel libro "Atlantide 2021 - Il Continente ritrovato", (potete trovare il libro qui: https://www.amazon.it/dp/B08TVX2J59 ), un articolo della rivista "Nature", del 10 novembre 2015, intitolato "African humid periods triggered the reactivation of a large river system in Western Sahara", spiega che un fiume gigante chiamato Tamanrasett ha praticamente “tagliato” un pezzo del Nord Africa dopo l’ultimo Disgelo (14.000 - 7.500 anni fa). Quindi, nel Sahara, c'era davvero un'enorme isola! La catena montuosa della zona da tempi precedenti a Platone fino ai nostri giorni si chiama “Atlante”, quindi Platone chiamò la zona con il nome di “Atlantide” o “Terra di Atlante”.
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Come viene spiegato in dettaglio nel libro, le caratteristiche geologiche di questa 'isola gigantesca' nel Sahara corrispondono geograficamente all'isola chiamata 'Atlantide' da Platone. Il nome Atlantide è un nome greco. Non poteva quindi essere il nome originale menzionata dai sacerdoti egiziani che raccontarono la storia a Solone, e attraverso lui a Platone. Come era conosciuta quella terra dagli egiziani? Le tribù che vivevano a sud delle montagne del monte Atlante erano chiamate dagli egiziani con il termine "Mashwesh", che spesso abbreviavano in semplicemente "Ma". La loro terra era quindi conosciuta dagli egizi come "Ma", o "Terra dei Ma".
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Ora proponiamo una seconda domanda. Contrariamente a quanto detto da Platone, la "Terra di Ma" non è mai affondata sott'acqua. Come si può spiegare questa apparente incongruenza? Da quando esiste l'umanità sulla Terra, l'unico continente che è effettivamente andato sott'acqua è quello che i geologi chiamano Sundaland, che si trovava più o meno intorno a quella che oggi chiamiamo Indonesia nell'Oceano Pacifico. Un tempo si pensava che questa fosse una leggenda, ma oggi grazie ai satelliti sappiamo che c'è stato davvero un continente affondato nell'Oceano Pacifico. E questo è successo nel periodo di tempo raccontato da Platone: circa 11.500 anni fa! Secondo lo studioso francese Charles Étienne Brasseur de Bourbourg (1814 - 1874), alcuni popoli sudamericani conoscevano questo continente per sentito dire, e lo chiamavano "Mu". Inoltre, la presenza di sostanze derivate dalla cocaina in alcune mummie egiziane suggerisce che qualcuno deve essere venuto dal Sud America in Africa. Questi "ospiti" hanno portato con sé la storia del "popolo di Mu"? Se è così, si spiega facilmente perché Platone ha fatto "affondare" Atlantide. È stato vittima di un “qui pro quo”.
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A causa di un malinteso, il famoso esploratore Cristoforo Colombo chiamò con il nome di "indiani", popoli che non avevano nulla a che fare con l'India. Allo stesso modo, quando Solone (o Platone, o gli stessi egiziani) leggendo i racconti del 'Popolo di Ma' e del 'Popolo di Mu', pensavano che fossero lo stesso popolo, e che la differenza di nome fosse dovuta a una differenza di pronuncia o di trascrizione. Nella mente di Solone (o di Platone), Mu e Ma erano la stessa cosa.
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A questo punto proponiamo la terza domanda: Quanto erano antiche le civiltà di cui stiamo parlando? La città di Nan Madol, situata nel mezzo dell'Oceano Pacifico, si trova oggi su una piccola isola, ed è parzialmente allagata. L'unica spiegazione scientifica possibile per la parziale sommersione di Nan Madol è che sia stata costruita prima che l'Oceano Pacifico aumentasse il suo livello a causa dell´Ultimo Disgelo. Stiamo parlando di un periodo precedente a 14.000 anni fa! Inoltre, chi avrebbe costruito una capitale su una piccola isola in mezzo all'oceano? O dove ora c'è il mare, una volta c'era la terraferma?
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La scienza ha quindi rivelato che, almeno dal punto di vista geografico e geologico, le terre menzionate da Platone (la terra di Ma, la terra di Mu, e la "capitale" Nan Madol) esistevano davvero, nel periodo di tempo da lui menzionato. Ma ci sono molte altre oscurità da chiarire. Le civiltà che occupavano la "Terra di Ma" e la "Terra di Mu" erano davvero così avanzate come si racconta, o erano solo indigene? Come è possibile che sia scoppiata una guerra tra Atene e Atlantide (come racconta Platone nei suoi scritti), se all'epoca Atene non era ancora stata costruita?
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L’articolo continua sul libro:
HOMO RELOADED – 75.000 ANNI DI STORIA NASCOSTA
Puoi trovare una copia del libro a questo link
https://www.amazon.it/dp/B0BLYBDF69
https://www.facebook.com/photo/?fbid=263589446188376&set=a.166635502550438
Pertini e il suo discorso sulla Nato.
«Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra…. Ma il nostro voto è ispirato anche a un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente…
Una “Santa Alleanza” in funzione antisovietica, un’associazione di nazioni, quindi, che porterà in sé le premesse di una nuova guerra e non le premesse di una pace sicura e duratura. Noi siamo contro questo Patto Atlantico dato che esso è in funzione antisovietica. Perché non dimentichiamo, infatti, come invece dimenticano i vostri padroni di oltre Oceano, quello che l’Unione Sovietica ha dato durante l’ultima guerra. Essa è la nazione che ha pagato il più alto prezzo di sangue. Senza il suo sforzo eroico le Potenze occidentali non sarebbero riuscite da sole a liberare l’Europa dalla dittatura nazifascista…E noi socialisti sentiamo che se domani per dannata ipotesi dovesse crollare l’Unione Sovietica sotto la prepotenza della nuova “Santa Alleanza”, con L’Unione Sovietica crollerebbe il movimento operaio e crolleremmo noi socialisti…
Parecchi di voi si rallegrarono quando videro piegata sotto la dittatura fascista la classe operaia italiana e costoro non compresero che, quando in una nazione crolla la classe operaia, o tosto o tardi con la classe operaia, finisce per crollare la nazione intera… Oggi noi abbiamo sentito gridare “Viva l’Italia” quando voi avete posto il problema dell’indipendenza della patria. Ma non so quanti di coloro che oggi hanno alzato questo grido, sarebbero pronti domani veramente a impugnare le armi per difendere la patria. Molti di costoro non le hanno sapute impugnare contro i nazisti. Le hanno impugnate invece contadini e operai, i quali si sono fatti ammazzare per l’indipendenza della patria!
Onorevole Presidente del Consiglio, domenica scorsa a Venezia, in piazza San Marco, sono convenuti magliaia di partigiani da tutta l’Italia e hanno manifestato precisa la loro volontà contro la guerra, contro il Patto Atlantico e per la pace. Questi partigiani hanno manifestato la loro decisione di mettersi all’avanguardia della lotta per la pace, che è già iniziata in Italia, essi sono decisi costituire con le donne, con tutti i lavoratori una barriera umana onde la guerra non passi. Questi partigiani anche un’altra volontà hanno manifestato, ed è questa: saranno pronti con la stessa tenacia, con la stessa passione con cui si sono battuti contro i nazisti, a battersi contro le forze imperialistiche straniere qualora domani queste tentassero di trasformare l’Italia in una base per le loro azioni criminali di guerra. Per tutte queste ragioni noi voteremo contro il Patto Atlantico.»
Fonte: Web
lunedì 29 maggio 2023
IL MISTERO DI HAYU MARCA.
domenica 28 maggio 2023
Su Verga, Rosso Malpelo. - G.Middei
Vi ricordate di Verga? Di Rosso Malpelo? A quanto pare è tossico per i giovani e va bandito dalle scuole.
Susanna Tamaro al Salone del libro ha pensato bene di suggerire di far bandire Verga dalle scuole. Perché? Perché secondo la scrittrice i classici sono deleteri: «Io odiavo già alle medie. Basta». Ormai con ristezza mi rendo conto che è nata una nuova moda: disprezzare la nostra arte, la nostra letteratura, fino ad arrivare ad affermare come Formigli che la «cultura italiana non esiste».
Ma di cosa parla Rosso Malpelo? Della ferocia dell’uomo nei confronti di chi è diverso, della povertà, quelle povertà in cui sprofonda il Sud! E per fortuna che c’è qualcuno che ne ha parlato, mi permetto di aggiungere! Insegna ai giovani a riflettere sulle disuguaglianze sociali e sui soprusi perpetrati dai potenti contro i deboli. Secondo voi è tossico tutto questo?
Io ricordo ancora quasi lessi per la prima volta Rosso Malpelo, ricordo che pensai «ma perché lo odiano tanto? Soltanto perché è diverso?» Ricordo che mi commossi del dolore di questo ragazzino solo, senza padre, che aveva tutti contro. E sapete una cosa? Crescendo ho toccato con mano quest’odio: perché in una società che ha fatto dell’ignoranza un vanto e della presunzione una virtù, basta poco per essere etichettati come strani! Magari perché ti piace leggere, o perché ami la solitudine o perché te ne freghi di chi ha vinto l’ultima edizione del grande fratello o l’ultimo campionato di calcio. Ecco, tutti noi una volta nella vita ci siamo sentiti come Rosso Malpelo.
E questo dovrebbe insegnarti la scuola: a conoscere il mondo che ti circonda, a dare un nome alle tue emozioni, ad avere compassione e a prendere le parti dei più deboli. Ecco perché vorrei rispondere così alle parole della Tamaro: cosa fa crescere i ragazzi, cosa li educa al pensiero, alle emozioni, alla compassione: Rosso Malpelo o la letteratura alla melassa, come l’ha definita la fondazione Verga, che vorreste propinarci?
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Cari amici è da poco uscita la nuova ristampa del mio romanzo Clodio, se vi piacciono la storia e la filosofia, potete leggerne un estratto gratuito a questo link: https://www.amazon.it/Clodio-G-Middei/dp/8832055848
Foto - https://sites.google.com/site/mistraltimes/home/novelle-e-poesie/giovanni-verga/rosso-malpelo
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