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Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
domenica 13 luglio 2025
Trump all'Ue: "Dazi al 30% dal 1 agosto". I settori e i Paesi più colpiti
(Adnkronos) – Dal primo agosto, se confermati, i nuovi dazi Usa del 30% sui prodotti europei minacciano di colpire settori strategici dell'economia Ue. Il provvedimento, annunciato da Donald Trump per correggere lo "squilibrio commerciale" a svantaggio degli Usa, rischia di colpire duramente esportazioni per centinaia di miliardi. L'Ue, che nel 2024 ha scambiato beni e servizi con gli Stati Uniti per 1.680 miliardi di euro, teme ripercussioni sistemiche e prepara contromisure. "Rimaniamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1 agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi dell'Ue, inclusa l'adozione di contromisure proporzionate se necessario", ha fatto sapere la Commissione europea in un comunicato in cui "prende nota" della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti. I Paesi che risentiranno di più delle nuove misure I dazi del 30 per cento sulle importazioni di prodotti da Paesi Ue negli Stati Uniti sono identici, ma il peso sui diversi Paesi è diverso. L'Irlanda, campione dell'industria farmaceutica europea grazie ai vantaggi fiscali garantiti agli investitori che versano in tasse solo il 15 per cento contro il 21 per cento previsto negli Usa, è il Paese che risentirà di più delle nuove misure, insieme alla Germania che vende agli Stati Uniti automobili, siderurgia e macchinari. L'Italia, come la Francia, è in seconda linea, secondo una analisi di Afp. L'Irlanda quindi ha un surplus commerciale con gli Stati Uniti di 86,7 miliardi di dollari (sul surplus di 235,6 miliardi di dollari complessivo Ue), generato proprio dai prodotti dei grandi gruppi farmaceutici americani che vi si sono stabiliti, come Pfizer, Eli Lilly e Johnson & Johnson, e anche tecnologici, fra cui Apple, Google e Meta. La Germania, come prima economia dell'Ue, è particolarmente sotto pressione, in ragione della sua dipendenza dalle esportazioni, con un surplus commerciale con gli Usa di 84,8 miliardi di dollari. Il cancelliere Friedrich Merz aveva citato esplicitamente come settori che l'Ue avrebbe dovuto proteggere nel corso dei suoi negoziati con gli Usa l'automotive, la chimica, la farmaceutica, i macchinari e l'acciaio. L'Italia e la Francia, con surplus commerciali con gli Usa rispettivamente di 44 miliardi di dollari e 16,4 miliardi, potrebbero essere in seconda linea. In entrambi i Paesi saranno colpiti l'agroalimentare, i prodotti vitivinicoli e l'auto. In Francia sono anche esposti i settori dell'aeronautica – un quinto delle esportazioni verso gli Usa, il lusso, i vini e il cognac. Fra i Paesi europei, anche l'Austria e la Svezia hanno un surplus commerciale, rispettivamente di 13,1 miliardi e 9,8. Farmaceutica: i prodotti farmaceutici rappresentano la principale voce dell’export europeo verso gli Stati Uniti, pari al 22,5% del totale nel 2024. Per ora sono esentati dai dazi annunciati, ma il settore rimane in allerta. Alcune aziende hanno già cominciato a rafforzare la produzione sul suolo americano, mentre chiedono all’Ue una semplificazione delle regole per restare competitive in un contesto globale sempre più instabile. Automotive: il comparto automobilistico europeo è tra i più esposti: nel 2024 l’Ue ha esportato negli Stati Uniti circa 750.000 veicoli per un valore di 38,5 miliardi di euro. A guidare l’export sono soprattutto i marchi tedeschi come Bmw, Mercedes, Porsche e Audi. Il mercato americano rappresenta quasi un quarto del fatturato di Mercedes, che vi produce anche Suv destinati all’export. Intanto, Volkswagen ha già registrato un forte calo delle consegne negli Usa dopo le prime ondate di dazi. Aeronautica: l’industria è già soggetta a dazi del 25% su acciaio e alluminio e del 10% sui prodotti finiti, come gli aerei. Airbus e Boeing avevano chiesto a giugno, al salone di Le Bourget, la rimozione delle barriere doganali per salvaguardare l’equilibrio del mercato globale, ma la nuova stretta rischia di aggravare i costi di produzione e frenare gli ordini transatlantici. Cosmetici: anche i profumi e i cosmetici europei, in particolare francesi e italiani, sono nel mirino. L’Oréal ha realizzato negli Stati Uniti il 38% del suo fatturato 2024 e importa gran parte dei suoi prodotti di lusso (Lancôme, Armani, Yves Saint Laurent). Il gruppo valuta un potenziamento della produzione locale, ma non esclude rincari sui prezzi al consumo per far fronte alla nuova imposizione fiscale. Lusso: per il settore, il rischio è di veder eroso un mercato fondamentale: Lvmh ottiene un quarto del proprio fatturato dagli Usa, il 34% per vini e liquori. Bernard Arnault ha auspicato una soluzione negoziata e proposto persino una zona di libero scambio transatlantica. Hermès aveva assorbito i precedenti dazi del 10% aumentando i prezzi, ma un +30% potrebbe rendere i suoi iconici prodotti inaccessibili per parte della clientela americana. Agroalimentare: potrebbe essere il settore più colpito in assoluto, soprattutto italiano e francese. Coldiretti parla di una "mazzata" per il Made in Italy: con i nuovi dazi, i rincari arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini e al 42% per conserve e marmellate. Anche la viticoltura francese lancia l’allarme: gli Usa rappresentano il primo mercato estero, con esportazioni per 3,8 miliardi di euro nel 2024. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Trump all'Ue: "Dazi al 30% dal 1 agosto". I settori e i Paesi più colpiti
venerdì 11 luglio 2025
Petra - Giordania.
Leggi anche: https://www.danielemancini-archeologia.it/petra-e-i-nabatei/
ALESSANDRO ORSINI – IL FATTO – 08.07.2025
Napoli: il prof. Ascierto alimenta la speranza contro il melanoma grazie al “Daromun”.
Un nuovo passo avanti nella lotta contro il melanoma porta la firma del professor Paolo Ascierto, oncologo napoletano e ricercatore di fama internazionale. Durante una recente presentazione scientifica, Ascierto ha illustrato i risultati incoraggianti legati al farmaco Daromun, una terapia innovativa che potrebbe rivoluzionare il trattamento del melanoma avanzato.
Secondo le parole del professore, i risultati ottenuti rappresentano una svolta importante in un ambito spesso segnato da incertezze. Daromun, basato sull’immunoterapia, non è solo un nuovo presidio farmacologico: è il simbolo di una scienza che avanza con determinazione, alimentata dalla passione e dalla competenza.
La scoperta conferma Napoli come centro di eccellenza nel panorama scientifico internazionale. Un risultato che rafforza l’orgoglio partenopeo e pone la città ancora una volta sotto i riflettori, non solo per il suo patrimonio culturale, ma anche per il valore della sua ricerca medica.
Con la prosecuzione degli studi e lo sviluppo di tecnologie sempre più efficaci, l’orizzonte per i pazienti affetti da melanoma si fa più chiaro. La comunità scientifica osserva con attenzione e speranza, consapevole che ogni passo avanti in questo campo può rappresentare una vera svolta nella vita di migliaia di persone.
Trump: dazi al 35% per il Canada e oggi la lettera all'Ue.
Trump: dazi al 35% per il Canada e oggi la lettera all'Ue
Novità nella notte italiana sul fronte dei dazi 🔗. Donald Trump, al contrario di quanto annunciato nei giorni scorsi, ha spedito la lettera all’Unione Europea con le indicazioni sulle percentuali da pagare per accedere al mercato USA. E mentre Bruxelles attende, il Canada conosce già il suo destino. Donald Trump ha imposto una quota del 35% al Canada, pubblicando la lettera su Truth e confermando anche la data del 1 agosto.(Sky tg24)L'eccellente (sig!) rappresentante della democrazia esportabile, decide le sorti economiche del globo "terracqueo"...
Ho il vago sospetto che, dopo aver occupato un territorio appartenente ai nativi del luogo, lo abbiano già sfruttato e reso sterile, per cui hanno la necessità di recuperare moneta contante battendo cassa ovunque vogliano.
Si sentono i padroni del mondo e c'è chi, come la nostra "presidentessa", si piega ai loro voleri, desiderosa solo di ottenere i loro consensi ed assicurarsi benevolenza perpetua...
Povera illusa, non ha capito che gli esportatori di democrazia fai date, non avendo etica, tendono a liberarsi di parassiti divenuti zavorra inutile...
giovedì 10 luglio 2025
La telefonata Trump-Putin.
Non fare il pagliaccio, ha detto Putin a Trump. La guerra in Ucraina l’avete voluta voi americani ed i vostri servi europei che hanno scommesso sulla disfatta della Russia. È da decenni che avanzavate verso Est per la vostra cronica russofobia, vi abbiamo ripetuto fino alla noia di non varcare la linea rossa ucraina, ma ve ne siete infischiati. Per noi la presenza della Nato in Ucraina è da sempre una minaccia esistenziale e quindi ci stiamo difendendo dalla vostra aggressiva invadenza. Eravate certi di vincere facile riempiendo Kiev di armi e soldi, mandando gli ucraini ed i vostri mercenari a morire in trincea ed infiltrando tecnici per far funzionare i vostri armamenti. Ed invece il campo di battaglia sta smentendo la vostra propaganda e i nostri obiettivi strategici sono sempre più vicini. Tu Donald ti sei fatto eleggere con la fregnaccia di far finire la guerra in un solo giorno, sei proprio un buffone. Del conflitto non sapevi e non sai nulla. Apri giusto la bocca e gli dai fiato mentre i tuoi scagnozzi non sanno neanche cosa sia la diplomazia. Ti sei perfino spacciato come un pacifista ed invece hai continuato a mandare armi a Kiev come se nulla fosse e se adesso le riduci è solo perché state svuotano gli arsenali a furia di bombardare a destra e a manca. Altro che pacifista, hai appena ricattato i tuoi servi europei facendogli aumentare a dismisura le spese militari contro la volontà dei loro popoli. Quegli idioti sono ossessionati da noi, ci hanno tempestato di sanzioni e si stanno preparando ad uno scontro diretto per una minaccia che esiste solo nella loro testa bacata. Non abbiamo mai detto di voler invadere l’Europa, non è mai stata nostra intenzione ed interesse e mai lo sarà. E anzi, avevamo rapporti di scambio economico che beneficavano entrambi. Tu Donald potevi calmare i tuoi servi europei e buttare nel cesso la Nato dopo decenni che colleziona solo disastri. Ed invece l’hai rilanciata. E che dire di Gaza dove sei complice fino al collo di un raccapricciante genocidio. Sei il cameriere di Netanyahu che sta sterminando un intero popolo con le vostre bombe ed i vostri soldi. La lobby sionista ti tiene per le palle e la tua idea di costruire Gazaland in quel mare di sangue innocente, è davvero disgustosa e ti dovresti vergognare. Nessuno parla poi dello Yemen, ma lì tu hai lanciato una guerra lampo e l’hai pure persa. E che dire dell’Iran, vi siete comportati come dei criminali imbastendo false trattative sul nucleare per poi colpirli a tradimento mettendo in atto una operazione che stavate preparando da anni insieme ai servizi segreti israeliani. Altro che panzane sul nucleare che servono giusto per ingannare i vostri popoli, volevate un cambio di regime a Teheran come le volete a Mosca. Lo fate da decenni in tutto il mondo, i paesi che danno fastidio ai vostri deliri egemonici li radete al suolo. Ma invece di ammetterlo, avete la faccia tosta di spacciarvi come democrazie modello paladine dei diritti umani e del diritto internazionale che invece usate come carta igienica quando non vi conviene. E poi vi sorprendete ancora se il mondo vi detesta e non crede più ad una parola che vi esce dalla bocca. Siete degli ipocriti e un pagliaccio come te è il leader ideale per guidare la coalizione occidentale verso il tramonto. Pensavate di cacciarmi dal Cremlino ed invece i vostri leader occidentali vanno e vengono come se fossero in una stazione ferroviaria e io sono ancora qua. Lo so Donald, non è facile, un conto è fare il palazzinaro un altro lo statista. Tu non hai lo spessore per questo lavoro e sei pure profondamente ignorante, ma è per questo che dovresti darmi retta. Se davvero vuoi far finire la guerra in Ucraina devi dire ai tuoi servi europei di smetterla di buttare benzina sul fuoco e pretendere che Zelensky e la sua banda scappino in esilio in modo da aprire una nuova fase politica in cui si possa negoziare. La guerra l’avete voluta voi e dovete accettare le conseguenze della sconfitta. I nostri obiettivi strategici non cambiano, Kiev deve rimanere neutrale e dopo decine di migliaia di morti, la realtà sul campo va onorata. Non fare il pagliaccio Donald e dammi retta. Colgo infine l’occasione per farti gli auguri per la festa del 4 luglio e dasvidania.
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