mercoledì 7 dicembre 2016

Considerazioni.

Risultati immagini per scoraggiamento

Leggendo in giro le considerazioni espresse sul risultato del referendum mi rendo conto che nessuno attribuisce il risultato alla volontà espressa dai cittadini, ma alle pressioni effettuate dalle varie e contrarie fazioni politiche.
Il che equivarrebbe a sostenere che noi non siamo in grado di capire e decidere da soli, senza il loro suggerimento o il loro input.
Ancora non hanno capito che i cittadini sono stanchi di subire gli umori di persone che occupano le stanze del governo abusivamente. Abusivamente perchè non adempiono al compito per il quale sono stati scelti: legiferare per migliorare la vita di chi ha dato loro fiducia.
Ancora oggi, dopo il risultato devastante ottenuto, si riuniscono per cercare di restare a galla senza preoccuparsi di chiedersi perchè hanno ricevuto una batosta di proporzioni gigantesche.
Noi, per loro, non esistiamo, infatti volevano esautorarci di un ulteriore diritto sancito dalla Costituzione, quello della sovranità, del diritto di eleggere noi i nostri rappresentanti della più alta camera del Parlamento, diritto che non ci riconosceranno mai.
Stanno dimostrando di essere poco sensibili alle necessità di chi li mantiene, posizionandosi, oltretutto, su un gradino più alto del nostro.
E per rendere meglio questa loro posizione, si trincerano dietro guardie del corpo e auto blindate.
Hanno frequentazioni di alto livello, frequentano, infatti, solo personaggi che da semplici popolani non potrebbero frequentare, distaccandosi, nel contempo, da chi dovrebbero coccolare per ottenere maggiore consenso. Ormai, i nostri rappresentanti li vediamo solo sui giornali ed in TV, Sono solo avatar fastidiosi e costosi.
Mi sembra di essere stata proiettata nel medio evo in cui esistevano i vassalli i valvassini e i valvassori.
E' mortificante constatare che, comunque vadano le cose, non capiranno mai, presi come sono dalla smania del potere, qual'è il nocciolo della questione.
Questa classe politica va cambiata, va riprogrammata.
Mettiamo un punto e andiamo a capo.

Cetta.

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