Gli uffici comunali in via Pirelli 39 (Salmoirago
Il dipendente aveva appena ricevuto mille euro. La mazzetta era stata richiesta per non chiudere una boutique.
MILANO - «O mi pagate, - aveva detto - o vi chiudo la boutique di via della Spiga». Gli è andata male. L'hanno preso con la mazzetta in mano, nell'ascensore del palazzo che, lento, faceva su e giù per i quattro piani della palazzina di via Pirelli 39, dove si trova l'ufficio protocollo del settore sportello unico per l'edilizia di Milano. «Geometra - gli hanno detto i carabinieri nel tardo pomeriggio di ieri - venga con noi...». E lui, Gianluca Carta, funzionario dell'urbanistica del Comune di Milano, s'è afflosciato come una palla bucata. L'hanno sorretto i militari che l'hanno portato in caserma. Dove, a notte fonda, tra un pianto e l'altro, il geometra stava ancora raccontando la sua verità. Non doveva andare come è andata. Avrebbe dovuto incontrare un geometra - sì, proprio un tecnico come lui - un responsabile della «Blumarine» di Carpi, nota griffe di moda. Avrebbe dovuto intascare al volo la seconda tranche di una mazzetta sollecitata dal telefono fisso del suo stesso ufficio di via Pirelli per poi andarsene in tutta fretta a casa, dalla compagna. Roba di minuti, nei suoi piani.
L'INTERVENTO - Ma il meccanismo s'è inceppato. Perché prima di andare negli uffici del Comune, il geometra della Blumarine ha bussato alla porta dei carabinieri che in poche ore hanno messo in piedi la trappola e, coordinati dall'aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dal sostituto Grazia Colacicco, hanno arrestato il funzionario di Palazzo Marino per concussione. In tasca gli hanno ritrovato i mille euro di banconote segnate prima di fare scattare il blitz. Cosa gli abbiano invece trovato nell'ufficio dell'urbanistica e nell'appartamento, perquisiti per ore, non si sa. Ai magistrati e ai militari, il geometra della casa di moda ha raccontato di una richiesta di denaro per non intralciare il loro punto vendita in via della Spiga al numero 30. «O mi pagate o il negozio Blumarine chiude, perché voi avete il permesso per il civico 45...». Più o meno così, ha minacciato al telefono il funzionario Gianluca Carta.
ALTRI PAGAMENTI - Ma il geometra della griffe, che racconta di avere già versato nelle tasche del funzionario milanese una mazzetta di mille euro, ha registrato tutto e con quel file audio s'è presentato ai carabinieri. «Non vogliamo più pagare - ha denunciato al colonnello Antonino Bolognani, del nucleo investigativo di Milano - aiutateci voi...». In caserma, Gianluca Carta si è sentito male. Soffre d'asma e per non rischiare complicazioni l'arrestato è stato accompagnato al pronto soccorso del Fatebenefratelli. Una visita, le buone notizie, e allora subito di nuovo in caserma in via Moscova, davanti al pm che ha iniziato l'interrogatorio. «Io quei soldi me li sono ritrovati in mano, mica li volevo, e nemmeno li ho chiesti...». Ha iniziato a difendersi così, il geometra Carta. Nega le minacce, la voglia di creare complicazioni alla Blumarine e tutto il resto. Le prossime ore serviranno a capire di più.