Un diario, dove annoto tutto ciò che più mi colpisce. Il mio blocco per gli appunti, il mio mondo.
giovedì 27 giugno 2013
Berlusconi all'ambasciatore: 'Fermate la rogatoria su di me'.
L'ex premier convocò il capo della diplomazia cinese a Roma perché impedisse la trasmissione da Hong Kong a Milano degli atti sul processo Mediaset. Lo rivela l'ex senatore Sergio De Gregorio, oggi sotto processo. Un altro incredibile utilizzo del ruolo politico per salvarsi dai guai giudiziari.
Un pranzo romano tra Silvio Berlusconi e l'ambasciatore di Pechino. Non per discutere di questioni internazionali ma di argomenti molto più importanti per il Cavaliere: come fermare la rogatoria dei pm milanesi a Hong Kong sull'inchiesta per la compravendita di diritti Mediaset.
A rivelare la sindrome cinese del Cavaliere è l'ex senatore Sergio De Gregorio in due capitoli del suo prossimo libro "Operazione libertà", che "l'Espresso" ha letto in anteprima. L'ex parlamentare, oggi sotto accusa per i fondi pubblici sottratti assieme a Valter Lavitola, sostiene di averne parlato anche ai pm di Napoli, davanti ai quali ha ricostruito i pagamenti di Berlusconi per provocare la caduta del governo Prodi.
La manovra risale all'aprile 2007, ma è di grandissima attualità. I documenti sequestrati dai pm nell'ex colonia britannica potevano diventare un'ulteriore prova nel processo più insidioso per il Cavaliere: in appello è stato condannato a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici. E dopo il recente no della Consulta, il verdetto della Cassazione potrebbe trasformarsi in un ko politico-giudiziario.
Ma l'accusa avrebbe potuto essere più pesante, se le autorità asiatiche non avessero proibito l'uso di quella rogatoria chiave su centinaia di milioni trasferiti dai referenti di Mediaset.
All'inizio del 2007 invece i magistrati milanesi avevano ottenuto da Hong Kong, regione ad amministrazione autonoma della Cina, una collaborazione tanto ampia quanto sorprendente. De Gregorio scrive di avere informato lui Berlusconi e Ghedini del blitz dei pm, grazie a una nota ricevuta dal console italiano a Hong Kong.
E di «essere entrato a gamba tesa» per mettere al riparo il Cavaliere dalla minaccia legale. Anzitutto, si sarebbe rivolto a Dong Jinyi, ambasciatore cinese a Roma, manifestando l'indignazione dell'ex premier per la presenza di due magistrati italiani a perquisizioni e interrogatori a Hong Kong «senza una regolare procedura autorizzativa». Poi fa presente al diplomatico che Berlusconi tornerà presto alla presidenza del Consiglio e lo convince ad accettare un invito a Palazzo Grazioli, «riservatissimo» vista «la delicatezza del tema».
De Gregorio scrive poi di essersi mosso a tutto campo, per dimostrare l'interesse dell'Italia a migliorare i rapporti commerciali con Hong Kong. «Avrei conseguito due obiettivi: accontentare il capo nella sua personale crociata contro i pm milanesi intestandomi il primato delle relazioni diplomatiche».
Come presidente della Commissione Difesa organizza incontri con deputati della metropoli asiatica e crea a Roma l'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Hong Kong. La presenta ai suoi colleghi dicendo: «Qui si tratta di togliere dal fuoco le castagne di Berlusconi». E aggiunge: «La parola d'ordine era accontentare la politica di Hong Kong per riceverne di contro un pronunciamento positivo dell'Alta corte di giustizia contro l'iniziativa della procura di Milano».
De Gregorio mobilita imprenditori, accompagna delegazioni di funzionari e parlamentari cinesi, si rivolge anche a Duncan Pescod rappresentante di Hong Kong presso l'Unione europea. Che lo avrebbe rassicurato: «Riferirò nel dettaglio di questa spiacevole vicenda giudiziaria. Andrò personalmente a rappresentare la situazione ai miei referenti di governo».
Alle controparti interessava soprattutto che l'ex colonia britannica venisse depennata dalla lista nera dei paradisi bancari, istanza subito patrocinata dal senatore. Il parlamentare torna ancora in Asia nel settembre 2007 e discute persino con Li Ka-Shing, uno degli uomini più ricchi del mondo che in Italia possiede pure la compagnia telefonica 3. «La parola d'ordine era fermare quei giudici».
Alla fine l'obiettivo viene raggiunto: «Non posso dire se siano state le pressioni del governo centrale sul ministero della Giustizia di Hong Kong o le innumerevoli pressioni all'indirizzo dei vertici della regione amministrativa speciale, ma alla fine il risultato arrivò a compimento». Non solo viene bloccata la rogatoria dei pm milanesi, vietando l'utilizzo degli atti, ma si avvia persino un'istruttoria sull'attività dei magistrati italiani. Una grande operazione di lobby internazionale, che finora non ha salvato Berlusconi dalla condanna.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/berlusconi-allambasciatore-%3Cbr-%3Efermate-la-rogatoria-su-di-me/2210047
La maturità non vale una pizza. - Massimo Gramellini
Insegna italiano in un istituto tecnico della periferia romana ed è commissaria interna agli esami di maturità. Da quando ha ricevuto quella telefonata, le si è rovesciato il mondo. «Professoressa? Sono il padre di Andrea». Uno dei suoi maturandi migliori. Un adolescente caparbio che per tutto l’anno si è diviso fra lo studio e il lavoro in nero ai tavoli di una pizzeria. «Professoressa, la chiamo per la maturità di mio figlio...». «Non si preoccupi, Andrea la supererà senza problemi». «E’ proprio questo il punto… Ho bisogno che lei me lo bocci».
La prof ha abbozzato un sorriso. In tanti anni di onorata carriera aveva dovuto fronteggiare ogni genere di richieste da parte dei genitori. Ma un padre che ti chiama a casa per chiederti di bocciare suo figlio non le era mai capitato. Si trattava chiaramente di una battuta… «Non sto scherzando, professoressa. La pizzeria ha detto ad Andrea che può assumerlo in pianta stabile grazie alla nuova legge sul lavoro: però le agevolazioni valgono solo per i ragazzi senza diploma». La prof ha deglutito: «Lei mi sta chiedendo…» «… di aiutare mio figlio. Il diploma potrà sempre prenderlo l’anno prossimo». Così la prof ha cominciato a covare in solitudine il suo dubbio amletico. Fare il proprio dovere e promuovere Andrea, trasformandolo in un disoccupato? O bocciare un ragazzo meritevole per consentirgli di ottenere il posto? Consapevole che in questo caso boccerebbe anche se stessa, accettando il principio che l’insegnamento a cui ha dedicato la vita non rappresenta più un vantaggio, ma un handicap? Ci sarebbe da diventare pazzi, se non lo fossimo già.
Letta, facce Tarzan!
Le movenze di Capitan Findus Letta, un po' legnose, e il naso affilato in crescita telegiornale dopo telegiornale, ne rivelano la vera essenza collodiana, pinocchiesca. Il suo eloquio è meno effervescente di quello dello psiconano, ma la sostanza è sempre quella della balla in prima serata. Dal milione di posti di lavoro di una volta ai 200.000 giovani occupati. Racconta il Nipote di suo Zio, sparandole più grosse del barone di Münchhausen: "È un intervento significativo, coperto in parte con fondi nazionali e in parte con fondi europei. Servirà ad assumere in 18 mesi 200 mila giovani con un’intensità maggiore nel centro Sud. Ma è un provvedimento che riguarda tutto il Paese. Vogliamo dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile.".
Un ragazzo per dire addio alla piaga della disoccupazione e dare questo "colpo duro" deve(*):
- essere privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o
- essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale o
- vivere da solo con una o più persone a carico.
Quindi per accedere devi essere un disoccupato cronico (se sei a casa da cinque mesi non vale), o un semianalfabeta (se hai studiato sono cazzi tuoi) o non vivere con i genitori ma da solo (infatti un giovane senza reddito esce sempre di casa) e avere a carico la vecchia nonna o moglie e figli. Chi, in nome di Dio, possiede questi requisiti in Italia?
Nel caso il disoccupato cronico, semianalfabeta o con famiglia a carico acceda "all'intervento significativo" di Letta, questo, come si legge nel decreto, verrà corrisposto all'azienda "per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato". Letta, adesso facce anche Tarzan...
http://www.beppegrillo.it/2013/06/letta_facce_tarzan.html
La fine dei guardrail ghigliottina. Ciò che sui giornali non leggerete.
"Erano 10 anni che aspettavamo questo provvedimento. Il MoVimento 5 Stelle è entrato in Parlamento e in 3 mesi lo ha fatto approvare". Voci di motociclisti su Facebook. Voci di paura e di esasperazione per uno dei più pericolosi killer di chi va a due ruote, il guardrail ghigliottina che miete vittime da anni su tutte le strade. Siamo stati i primi a segnalarlo ben tre anni fa, in questo video. I motociclisti sono arrivati persino ai cortei in piazza, restando finora inascoltati. Ora la risoluzione del MoVimento 5 Stelle è stata approvata, e il governo dovrà ottemperare, installando le barriere di protezione sui guardrail. I soldi ci sono, il M5S ha anche segnalato dove reperire i fondi. Una piccola cosa, per molti. Una grandissima conquista, per altri. Ma in fin dei conti, ogni grande libro è stato scritto una parola alla volta." M5SCamera
http://www.beppegrillo.it/2013/06/la_fine_dei_guardrail_ghigliottina.html
Il fratello del vicino. - Francesca Riccio
A lietto astritto, cuccate 'miezo..... A letto stretto coricati in mezzo. Cioè, più sei povero e circondato da poveri, più devi essere solidale.
Ieri avrà riscosso la sua cassa integrazione, stamattina bussava alla porta del fratello disoccupato, con uno scatolone pieno di prodotti per il nipote celiaco.
M'ha fatto venire la pelle d'oca stamattina, il fratello del vicino.
Francesca Riccio.
https://www.facebook.com/francesca.riccio.96155/posts/291227001024144?comment_id=1316252&offset=0&total_comments=8¬if_t=feed_comment_reply
mercoledì 26 giugno 2013
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