sabato 29 giugno 2013

Luna: in un cratere senza sole, scoperte molecole di idrogeno. - Leonardo Debbia

Luna
Vista panoramica lunare del bordo Nord del cratere Cabeus, ripresa dal Lunar Reconnaisance Orbiter Camera (fonte: NASA / Arizona State University)

Utilizzando i dati della sonda lunare Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA, gli scienziati ritengono di aver risolto il mistero di una delle regioni più fredde del Sistema Solare, un cratere situato permanentemente in ombra sulla Luna. Gli scienziati spiegano come particelle di energia, penetrando nel suolo lunare, riescano ad ottenere idrogeno allo stato molecolare dal ghiaccio. La scoperta evidenzia come la radiazione solare possa cambiare la chimica del ghiaccio in tutto il sistema solare.
Gli scienziati dell’Università del New Hampshire e del NASA Goddard Space Flight Center hanno pubblicato i risultati di uno studio congiunto sul Journal of Geophysical Research: Planets.
Autore principale è Andrew Jordan, dell’Institute for the Study of Earth, Oceans and Space (EOS) presso l’Università del New Hampshire.
La scoperta di molecole di idrogeno è giunta a sorpresa dopo lo schianto, avvenuto a 5600 miglia orarie sulla superficie lunare, nel cratere Cabeus, del razzo Centaur, vettore del satellite della missione Lunar Crater Observation Sensing Satellite (LCROSS) della NASA.
Questa regione non è mai stata esposta alla luce solare e le temperature riscontrate sono rimaste prossime allo zero assoluto per miliardi di anni, preservando incontaminato il suolo lunare, ricoperto dalla regolite.
Con questo termine viene indicato uno strato di materiale a grana variabile e composizione eterogenea, che copre lo strato compatto della “roccia madre”, presente sulla Luna e sulla Terra. Mentre però sul nostro pianeta la derivazione viene dalla degradazione di rocce, dal trasporto e deposito ad opera di agenti meteorici o chimici (piogge, vento, alterazioni), sulla Luna e su altri corpi celesti privi di un’atmosfera, è causato dall’aggregazione gravitazione di materiale prodotto da impatti (meteoriti, comete), che ha originato un accumulo a granulometria decrescente dal basso verso l’alto.
Per merito del Lyman Alpha Mapping Project (LAMP) e per mezzo degli strumenti di bordo del LCROSS, è stato possibile rilevare nel suolo lunare la presenza di idrogeno nella sua forma molecolare.
“La formazione di molecole di idrogeno dall’acqua ghiacciata è stata inaspettata ed inspiegabile”, afferma Jordan. “La molecola dell’idrogeno è composta da due atomi di idrogeno e la formula chimica è H2. La presenza dell’idrogeno sotto forma di molecola nella regolite lunare è da attribuirsi probabilmente a particelle cariche di energia “piovute” sulla Luna che – a de
tta degli studiosi – avrebbero favorito la formazione del legame tra gli atomi di idrogeno H al di sotto della superficie lunare.
“Dopo la scoperta sono state elaborate due ipotesi sul modo in cui potrebbe essere avvenuta la formazione, ma nessuna sembra spiegare esattamente se sia stato per le condizioni del cratere o per l’impatto del razzo vettore”, afferma Jordan. “La nostra analisi mostra che i raggi cosmici, particelle cariche di energia sufficiente per penetrare al di sotto della superficie lunare, possono dissociare la molecola dell’acqua, H2O, in molecole H2, attraverso diversi potenziali percorsi”.
L’analisi si basa sui dati raccolti dal telescopio per raggi cosmici CRaTER che si trova a bordo della sonda LRO. CRaTER misura e distingue, infatti, le quantità delle radiazioni cosmiche in arrivo e le quantità delle particelle energetiche provenienti dal Sole.
Una simulazione al computer ha raccolto i dati e ha mostrato che le particelle cariche di energia possono produrre dal 10 al 100 per cento dell’idrogeno molecolare misurato dal LAMP.
Lo studio sottolinea che restringere la percentuale richiede esperimenti nel ghiaccio con gli acceleratori di particelle per valutare con maggior precisione il numero di reazioni chimiche risultanti per unità di energia depositata dai raggi cosmici e da particelle energetiche solari.

Margherita Hack



Riteneva che l'etica non derivasse dalla religione, ma da "principi di coscienza" che permettono a chiunque di avere una visione laica della vita, ovvero rispettosa del prossimo, della sua individualità e della sua libertà. (wikipedia)

venerdì 28 giugno 2013

Ior: arrestati un monsignore, uno 007 e un broker finanziario.



'Corruzione e truffa', in manette mons.Scarano.

Un alto prelato, un funzionario dei Servizi segreti ed un broker finanziario sono stati arrestati nell' ambito di un filone di indagine sullo Ior in corso alla procura della Repubblica di Roma. Tra gli arrestati nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta romana sullo Ior c'é monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l'organismo che gestisce i beni della Santa Sede.
L'attività di illecita importazione in Italia, poi fallita, di 20 milioni di euro in contanti dalla Svizzera era "per conto degli armatori Paolo, Cesare e Maurizio D'Amico". E' quanto emerge, afferma la procura di Roma, dalle intercettazioni eseguite nell'ambito dell'inchiesta.
La procura di Roma ha avviato una serie di accertamenti per fare chiarezza sull'origine delle ingenti disponibilità finanziarie ed immobiliari di monsignor Nunzio Scarano. Per l'inchiesta lo Ior è "impegnato nella cooperazione con le autorità competenti". Lo ha dichiarato all'ANSA un portavoce dell'Istituto. Inoltre, il Consiglio di sovrintendenza dello Ior ha avviato "un'inchiesta interna, in linea con la politica di tolleranza zero promossa dal presidente Ernest Von Freyberg".
Scarano, tra l'altro, è coinvolto a Salerno in un'altra indagine per ricettazione. Le altre due persone arrestate sono l'agente dell'Aisi Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate del gip Barbara Callari su richiesta del procuratore aggiunto Nello Rossi e dei sostituti Stefano Rocco Fava e Stefano Pesci. Tra i reati contestati, oltre alla truffa ed alla corruzione anche la calunnia.
Monsignor Scarano si sarebbe accordato con lo 007 Giovanni Maria Zito (e non Maria Zito come detto in precedenza) e gli avrebbe consegnato 400 mila euro per far rientrare dalla Svizzera 20 milioni di euro liquidi appartenenti ad una famiglia sua amica a bordo di un jet privato. Ruota intorno a questo episodio l'inchiesta sfociata oggi nella emissione di tre ordinanze di custodia cautelare da parte della magistratura romana.
L'alto prelato, il funzionario dei Servizi segreti ed il broker finanziario sono stati arrestati questa mattina da militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, con le accuse di corruzione e truffa. L'indagine - è stato ribadito - nasce come filone autonomo della più ampia inchiesta sullo Ior.
"Come noto mons. Scarano "era stato sospeso dal servizio presso l'Apsa da oltre un mese". La Santa Sede "non ha ancora ricevuto alcuna richiesta sulla questione dalle competenti autorità italiane ma conferma la sua disponibilità a una piena collaborazioné. Lo ha detto padre Federico Lombardi.

giovedì 27 giugno 2013

Conti correnti, gli accorgimenti per evitare i controlli. - Veronica Benigno

spia conto corrente

Dopo l’entrata in vigore del Sid, il sistema di controllo in stile Grande Fratello sui conti correnti, ecco un promemoria per evitare che scattino gli accertamenti. 

Lo hanno già chiamato Grande Fratello dei conti correnti ed è attivo da lunedì. 
Stiamo parlando del Sid, il Sistema Interscambio Dati, creato per effettuare i controlli incrociati fra più banche dati e stanare gli evasori fiscali. 
Tutti gli intermediari bancari e finanziari dovranno fornire le informazioni circa le movimentazioni su conti online (come quelli aperti presso Ing Direct, Iw Bank e altri istituti diretti, ndr) e tradizionali, oltre che sui profili di risparmio postali, su assicurazioni e così via, al fine di individuare discrepanze sospette fra quanto dichiarato al fisco e il reale tenore di vita dei contribuenti. Il Fisco ha già reso noto che solo le anomalie più rilevanti si tradurranno nella creazione di liste di “sorvegliati speciali”, in particolare quelle in cui la differenza tra spese effettive e dichiarazione dei redditi sarà superiore al 20%. A quel punto, i singoli contribuenti potranno essere oggetto di accertamenti più approfonditi. Per difendersi dalle richieste di chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate sarà necessario produrre prove che confermino la regolarità di ogni transazione bancaria, soprattutto per quelle più ingenti. Per ogni bonifico, prestito, pagamento con carta di credito o bancomat, donazione di denaro, versamento dell’affitto è simili, sarà opportuno conservare le ricevute o fare in modo comunque di garantirne la tracciabilità. Sarà più conveniente, quindi, prediligere la moneta elettronica e l’home banking per disporre operazioni di una certa portata, specificando sempre anche la causale di ogni entrata o uscita di denaro sul proprio conto. Da evitare invece ogni movimentazione extra-conto, come il cambio assegno (che implica un doppio passaggio del denaro, prima per ricevere il denaro e poi per versarlo sul conto). Ogni volta che sarete tentati dall’usare metodi più spicci, anche se in buona fede, ricordate che spetterà a voi l’onere della prova in caso di contestazione: meglio una ricevuta in più che una grana in più.

http://www.sibynews.it/index.php?title=Conti_correnti,_gli_accorgimenti_per_evitare_i_controlli

Berlusconi all'ambasciatore: 'Fermate la rogatoria su di me'.



L'ex premier convocò il capo della diplomazia cinese a Roma perché impedisse la trasmissione da Hong Kong a Milano degli atti sul processo Mediaset. Lo rivela l'ex senatore Sergio De Gregorio, oggi sotto processo. Un altro incredibile utilizzo del ruolo politico per salvarsi dai guai giudiziari.

Un pranzo romano tra Silvio Berlusconi e l'ambasciatore di Pechino. Non per discutere di questioni internazionali ma di argomenti molto più importanti per il Cavaliere: come fermare la rogatoria dei pm milanesi a Hong Kong sull'inchiesta per la compravendita di diritti Mediaset. 

A rivelare la sindrome cinese del Cavaliere è l'ex senatore Sergio De Gregorio in due capitoli del suo prossimo libro "Operazione libertà", che "l'Espresso" ha letto in anteprima. L'ex parlamentare, oggi sotto accusa per i fondi pubblici sottratti assieme a Valter Lavitola, sostiene di averne parlato anche ai pm di Napoli, davanti ai quali ha ricostruito i pagamenti di Berlusconi per provocare la caduta del governo Prodi. 

La manovra risale all'aprile 2007, ma è di grandissima attualità. I documenti sequestrati dai pm nell'ex colonia britannica potevano diventare un'ulteriore prova nel processo più insidioso per il Cavaliere: in appello è stato condannato a 4 anni di reclusione e 5 di interdizione dai pubblici uffici. E dopo il recente no della Consulta, il verdetto della Cassazione potrebbe trasformarsi in un ko politico-giudiziario. 

Ma l'accusa avrebbe potuto essere più pesante, se le autorità asiatiche non avessero proibito l'uso di quella rogatoria chiave su centinaia di milioni trasferiti dai referenti di Mediaset. 

All'inizio del 2007 invece i magistrati milanesi avevano ottenuto da Hong Kong, regione ad amministrazione autonoma della Cina, una collaborazione tanto ampia quanto sorprendente. De Gregorio scrive di avere informato lui Berlusconi e Ghedini del blitz dei pm, grazie a una nota ricevuta dal console italiano a Hong Kong. 

E di «essere entrato a gamba tesa» per mettere al riparo il Cavaliere dalla minaccia legale. Anzitutto, si sarebbe rivolto a Dong Jinyi, ambasciatore cinese a Roma, manifestando l'indignazione dell'ex premier per la presenza di due magistrati italiani a perquisizioni e interrogatori a Hong Kong «senza una regolare procedura autorizzativa». Poi fa presente al diplomatico che Berlusconi tornerà presto alla presidenza del Consiglio e lo convince ad accettare un invito a Palazzo Grazioli, «riservatissimo» vista «la delicatezza del tema». 


De Gregorio scrive poi di essersi mosso a tutto campo, per dimostrare l'interesse dell'Italia a migliorare i rapporti commerciali con Hong Kong. «Avrei conseguito due obiettivi: accontentare il capo nella sua personale crociata contro i pm milanesi intestandomi il primato delle relazioni diplomatiche». 

Come presidente della Commissione Difesa organizza incontri con deputati della metropoli asiatica e crea a Roma l'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Hong Kong. La presenta ai suoi colleghi dicendo: «Qui si tratta di togliere dal fuoco le castagne di Berlusconi». E aggiunge: «La parola d'ordine era accontentare la politica di Hong Kong per riceverne di contro un pronunciamento positivo dell'Alta corte di giustizia contro l'iniziativa della procura di Milano».

De Gregorio mobilita imprenditori, accompagna delegazioni di funzionari e parlamentari cinesi, si rivolge anche a Duncan Pescod rappresentante di Hong Kong presso l'Unione europea. Che lo avrebbe rassicurato: «Riferirò nel dettaglio di questa spiacevole vicenda giudiziaria. Andrò personalmente a rappresentare la situazione ai miei referenti di governo».

Alle controparti interessava soprattutto che l'ex colonia britannica venisse depennata dalla lista nera dei paradisi bancari, istanza subito patrocinata dal senatore. Il parlamentare torna ancora in Asia nel settembre 2007 e discute persino con Li Ka-Shing, uno degli uomini più ricchi del mondo che in Italia possiede pure la compagnia telefonica 3. «La parola d'ordine era fermare quei giudici».

Alla fine l'obiettivo viene raggiunto: «Non posso dire se siano state le pressioni del governo centrale sul ministero della Giustizia di Hong Kong o le innumerevoli pressioni all'indirizzo dei vertici della regione amministrativa speciale, ma alla fine il risultato arrivò a compimento». Non solo viene bloccata la rogatoria dei pm milanesi, vietando l'utilizzo degli atti, ma si avvia persino un'istruttoria sull'attività dei magistrati italiani. Una grande operazione di lobby internazionale, che finora non ha salvato Berlusconi dalla condanna.


http://espresso.repubblica.it/dettaglio/berlusconi-allambasciatore-%3Cbr-%3Efermate-la-rogatoria-su-di-me/2210047

La maturità non vale una pizza. - Massimo Gramellini


Insegna italiano in un istituto tecnico della periferia romana ed è commissaria interna agli esami di maturità. Da quando ha ricevuto quella telefonata, le si è rovesciato il mondo. «Professoressa? Sono il padre di Andrea». Uno dei suoi maturandi migliori. Un adolescente caparbio che per tutto l’anno si è diviso fra lo studio e il lavoro in nero ai tavoli di una pizzeria. «Professoressa, la chiamo per la maturità di mio figlio...». «Non si preoccupi, Andrea la supererà senza problemi». «E’ proprio questo il punto… Ho bisogno che lei me lo bocci».  

La prof ha abbozzato un sorriso. In tanti anni di onorata carriera aveva dovuto fronteggiare ogni genere di richieste da parte dei genitori. Ma un padre che ti chiama a casa per chiederti di bocciare suo figlio non le era mai capitato. Si trattava chiaramente di una battuta… «Non sto scherzando, professoressa. La pizzeria ha detto ad Andrea che può assumerlo in pianta stabile grazie alla nuova legge sul lavoro: però le agevolazioni valgono solo per i ragazzi senza diploma». La prof ha deglutito: «Lei mi sta chiedendo…» «… di aiutare mio figlio. Il diploma potrà sempre prenderlo l’anno prossimo». Così la prof ha cominciato a covare in solitudine il suo dubbio amletico. Fare il proprio dovere e promuovere Andrea, trasformandolo in un disoccupato? O bocciare un ragazzo meritevole per consentirgli di ottenere il posto? Consapevole che in questo caso boccerebbe anche se stessa, accettando il principio che l’insegnamento a cui ha dedicato la vita non rappresenta più un vantaggio, ma un handicap? Ci sarebbe da diventare pazzi, se non lo fossimo già. 

Letta, facce Tarzan!

lettarzan.jpg


Le movenze di Capitan Findus Letta, un po' legnose, e il naso affilato in crescita telegiornale dopo telegiornale, ne rivelano la vera essenza collodiana, pinocchiesca. Il suo eloquio è meno effervescente di quello dello psiconano, ma la sostanza è sempre quella della balla in prima serata. Dal milione di posti di lavoro di una volta ai 200.000 giovani occupati. Racconta il Nipote di suo Zio, sparandole più grosse del barone di Münchhausen: "È un intervento significativo, coperto in parte con fondi nazionali e in parte con fondi europei. Servirà ad assumere in 18 mesi 200 mila giovani con un’intensità maggiore nel centro Sud. Ma è un provvedimento che riguarda tutto il Paese. Vogliamo dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile.".
Un ragazzo per dire addio alla piaga della disoccupazione e dare questo "colpo duro" deve(*):
- essere privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi o
- essere privo di un diploma di scuola media superiore o professionale o
- vivere da solo con una o più persone a carico.
Quindi per accedere devi essere un disoccupato cronico (se sei a casa da cinque mesi non vale), o un semianalfabeta (se hai studiato sono cazzi tuoi) o non vivere con i genitori ma da solo (infatti un giovane senza reddito esce sempre di casa) e avere a carico la vecchia nonna o moglie e figli. Chi, in nome di Dio, possiede questi requisiti in Italia?
Nel caso il disoccupato cronico, semianalfabeta o con famiglia a carico acceda "all'intervento significativo" di Letta, questo, come si legge nel decreto, verrà corrisposto all'azienda "per un periodo di 12 mesi ed entro i limiti di 650 euro mensili per lavoratore nel caso di trasformazione a tempo indeterminato". Letta, adesso facce anche Tarzan...


http://www.beppegrillo.it/2013/06/letta_facce_tarzan.html