martedì 18 febbraio 2014

La roccaforte dove Ligresti ospitava il gotha del potere. - Grazia Longo


Il palazzo di via delle Tre Madonne a Roma passato dalla Fondiaria Sai di Salvatore Ligresti alla Unipol dove risiedono molti inquilini famosi.

LA ROCCAFORTE DOVE LIGRESTI OSPITAVA IL GOTHA DEL POTERE

Appartamenti di 220 metri quadri con canoni da case popolari


Più che un palazzo è un castelletto: tre enormi e lussuosi blocchi neoclassici color giallo arancio con terrazze alberate e fontana con zampilli nel cortile centrale, dietro l’enorme cancello elettrico. La roccaforte romana dove Ligresti ha dato alloggio al gotha politico, bancario e mediatico più in vista del Paese – e molto vicino a Berlusconi – si trova immerso nel verde della zona più vip, via delle Tre Madonne, del quartiere più vip della capitale, i Parioli.
Non c’è neppure bisogno di scorrere i cognomi sui 42 campanelli – la maggior parte dei quali peraltro si limita a una sigla o al nome di una città, tipo New York – per capire che da queste parti in fatto di potere non si scherza. Bastano la Digos e i carabinieri che si alternano di guardia – 24 ore al giorno – perché è qui che abita il vice premier e ministro degli Interni, Angelino Alfano. E prima ancora di entrare nel merito degli altri inquilini famosi, vale la pena ricordare che oltre alla notorietà possiedono anche la fortuna. Come definire diversamente il prezzo stracciato dell’affitto? Fino a una decina di mesi fa molto al di sotto del prezzo di mercato per appartamento di almeno 220 metri quadri.
Così almeno riferiscono fonti ben informate che negano categoricamente il rispetto del canone dovuto di 6 mila euro al mese. Ed è quanto implicitamente conferma l’Unipol che pur non volendo fornire indicazioni precise sul canone d’affitto, sottolinea che «tutti i contratti sono in via di revisione con un nuovo canone d’affitto». Ma la pacchia per qualcuno è ben lungi dal finire. Perché se è vero che da un anno il patrimonio immobiliare di via delle Tre Madonne 14, 16 e 18 è passato dalla Fondiaria Sai di Salvatore Ligresti alla Unipol, è altrettanto vero che per molti il contratto d’affitto stipulato con la famiglia Ligresti non è ancora scaduto e quindi resta invariato alla vecchia e vantaggiosa cifra.
Non c’è da stupirsi che in virtù della doppia esclusività, estetica ed economica, in molti abbiano scelta questa come dimora principale. L’ex ministro alla funzione pubblica Renato Brunetta ha da poco fatto le valigie verso altri lidi. Da pochi mesi si è trasferito anche Marco Cardia – rampollo dell’ex presidente della Consob, Lamberto – e avvocato di professione. Attività che tra l’altro gli ha consentito di lavorare come consulente proprio per l’ex padrone di casa Ligresti.
Esce a buttare la spazzatura, invece, l’ex direttore generale della Rai Mauro Masi, in tenuta sportiva da sabato pomeriggio – pantaloni della tuta, camicia e un gilé di piumino – prima di salire sull’auto blu con autista.
Non abita più qui il vice di Fini Italo Bocchino, che ha tuttavia lasciato l’appartamento alla moglie da cui si è separato, la produttrice tv Gabriella Buontempo, che ama far jogging nel parco della vicinissima Villa Borghese. Il suo è l’unico cognome scritto a penna su un cartoncino incollato con lo scotch. Mentre Chiara e Benedetta Geronzi – figlie dell’ex banchiere Cesare condannato a 5 anni per bancarotta fraudolenta – cercano l’anonimato dietro a due lettere.
Ma è evidente a chiunque che la star tra i super inquilini è il vice premier Alfano: abita qui alle Tre Madonne da quando era ministro della Giustizia e in più d’uno si domandavano come potesse accettare di diventare inquilino di Salvatore Ligresti, che già all’epoca della stipula del contratto era un ex pregiudicato condannato in Cassazione per corruzione. Sia come sia, l’avamposto pariolino dei Ligresti faceva coppia con l’ospitalità che la famiglia riservava ai suoi ospiti più illustri – ministri, parlamentari, prefetti – al Tanka Village di Villasimius, in Sardegna dove venivano offerte tonnellate di aragoste. Generosità che emerge anche da un’intercettazione telefonica tra l’ex amministratore delegato di Fonsai Fausto Marchionni e Alberto Alderisio, uomo vicinissimo al clan Ligresti.
Nella lussuosa residenza romana, invece, alloggi da favola per amici importanti che occupano appartamenti gestiti dai fedeli camerieri filippini. Alcuni escono a fare la spesa, ed evitano accuratamente di fornire informazioni. La consegna al silenzio vale oro. Tanto quanto il valore degli alloggi, in barba all’affitto pagato decisamente meno del valore reale.

mercoledì 12 febbraio 2014

Il Re degli ulivi. - Pierpaolo Paradisi



Questo maestoso, gigantesco albero di olivo, ha un'età di circa 4.000 anni, è alto 15 metri con una circonferenza di 12. E' considerato l'albero più antico di tutto il continente europeo.

Per capire cosa significa 4.000 anni si può dire che quest'albero è nato 1500 anni prima di Gilgamesch, 2700 anni prima di Tutankamon e delle guerre puniche, o 2000 anni prima di Cristo ... insomma, un'eternità.

Da allora, da quel lontanissimo giorno, da quell'alba primordiale, questo olivo ha lentamente iniziato a vivere, a crescere, fino a diventare il maestoso gigante che vedete.

Ha visto passare tutta la nostra storia, quella conosciuta e documentata, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, anno dopo anno, secolo dopo secolo ... e lui è sempre rimasto lì, al sole e al vento, sotto la pioggia e a volte il gelo.

Ha visto i primi uomini che costruivano i nuraghi ... forse avrà respirato i fumi del Vesuvio che sotterrò Pompei ... nella sua lunga vita è depositata tutta la storia del mediterraneo, la storia di tutti noi ...

Si trova in Sardegna, a Luras, in provincia di Olbia-Tempio Pausania, a un centinaio di metri dalla chiesetta di Santu Baltulu e da tempi immemori ha sempre rappresentato una via di accesso a mondi sconosciuti, una porta che conduce oltre la storia presente per arrivare là dove solo l'immaginazione riesce ad arrivare.

Da bambini venivamo portati fin qui a visitare "S'ozzastru", come viene chiamato localmente, quasi che la sua vista rappresentasse una sorta di benedizione, un passaggio, un rito.

Da bambino, lo confesso, l'impressione non fu come quella che provo oggi, nel rivederlo ... forse perchè allora la nostra fantasia varcava qualsiasi confine, arrivando a immaginare ben altro.

Ma oggi, dall'alto della mia mezza età, un'età in cui so che la realtà è assai più limitata dell'immaginazione, questo gigante mi scuote dentro, mi mette in soggezione, e mi fa sembrare piccolo ogni problema, ogni dubbio, ogni paura ...

Lui è li e ancora per molto tempo ci sarà ... mentre di noi non resterà che polvere nel vento.

Saperlo vivere ancora dopo tanti anni, saperlo svegliarsi ogni mattina e addormentarsi ogni notte, col suo respiro lento e profondo, mi fa sembrare la natura come un qualcosa di incomprensibile, un qualcosa che noi, ancora, non abbiamo ben capito.


http://46.137.91.159/youruralnet/pg/myindex/blog/2667

Leggi anche: http://it.wikipedia.org/wiki/Castagno_dei_Cento_Cavalli

Zeppole o bignè di San Giuseppe.

Zeppole Bimby


Ingredienti Zeppole di San Giuseppe fritte :

Per l’impasto delle zeppole
  • 150 gr di farina
  • 40 gr di zucchero
  • 70 gr di burro
  • 3 uova
  • 250 ml di acqua
  • 1 limone (scorza)
  • 1 pizzico di sale
Per la crema pasticciera
  • 30 gr di farina
  • 250 gr di latte
  • 60 gr di zucchero
  • 3 tuorli
  • 1/2 limone (scorza)
Per guarnire
  • amarene sciroppate
  • zucchero a velo
Per friggere
  • olio di semi di girasole

Preparazione Zeppole di San Giuseppe fritte :

La prima cosa da fare è la crema pasticcera. Mettete in una pentola i tuorli e lo zucchero, mescolate e poi versate la farina e il latte a temperatura ambiente. Grattugiate la scorza del limone. Amalgamate tutto e fate cuocere a  fuoco lento. Dovrete continuamente girare l’impasto con una cucchiaia di legno fino a quando non si sarà addensato. Quando sarà pronta spegnete il fuoco e fate raffreddare.
Poi passiamo alle zeppole. In una pentola versiamo l’acqua e il burro. Appena il composto bolle toglietelo dal fuoco e versate tutta la farina. Amalgamate velocemente con un mestolo di legno fino a che non si crei una palla. Poi rimettete l’impasto sul fuoco in modo da farlo asciugare un pò (vi accorgerete delle cottura quando sul fondo della pentola si crea una patina bianca).
Quando sarà cotto versatelo in una ciotola e fate raffreddare. Una volta freddo versate lo zucchero, il limone grattugiato e le uova una per volta ( inserite le altre uova solo dopo che la precedente sia ben assorbita dall’impasto).

Impasto Zeppole

Adesso possiamo creare le nostre zeppole. In una sacca da pasticcere  con bocchetta a stella, versate il composto. Create le zeppole e friggetele nell’olio ben caldo. Una volta fritte tutte le zeppole potete riempirle di crema. Guarnite  con le amarene sciroppate e spolverizzate con un pò di zucchero a velo.

Come guarnire le zeppole

http://www.timangio.com/zeppole-di-san-giuseppe-fritte/

IL FISCO. EUROTASSA/PRELIEVI. SCADENZA. BUSTA PAGA E PENSIONI DI MARZO SARANNO PIU’ LEGGERE PER LA PRIMA RATA DEL CONTRIBUTO UME . QUALI ADEMPIMENTI PER AUTONOMI E ALTRI REDDITI LO STIPENDIO ENTRA IN EUROPA. - Cesare Rietto

DOPO averne sentito parlare a lungo, con gli stipendi e le pensioni in pagamento a marzo molti contribuenti vedranno gli effetti del contributo per l’Europa .
E’ proprio in questa settimana che i sostituti d’imposta inizieranno a trattenere la prima delle 9 rate del contributo dovuto in base ai redditi di lavoro dipendente corrisposti nel ’96.
Non sara’ una vera sorpresa perche’ l’importo della ritenuta mensile (da marzo a novembre) era facilmente calcolabile.
DISPOSIZIONI Metodi di calcolo, dichiarazione e versamento del contributo per l’Europa erano stati pensati in modo da ridurre al minimo gli adempimenti.
La linearita’ delle disposizioni si e’ pero’ scontrata con la complessita’ storica del sistema fiscale, determinando cosi’ diversi termini e modalita’ di versamento, necessita’ di calcoli, riconteggi, rimborsi, compensazioni e versamenti integrativi, versamenti cumulativi annuali o sostitutivi delle ritenute non effettuate dal sostituto d’imposta.
A FINE ANNO Ma, ben peggio, e’ che il nuovo gioco del contributo per l’Europa non potra’ dirsi definitivo sino al 15 dicembre ’97.
In alcuni casi il comportamento del contribuente variera’ in relazione al rapporto con il sostituto d’imposta, e cioe’ alla continuita’ del legame e all’entita’ delle somme erogate.
Non e’ il caso di allarmarsi in quanto, nella maggior parte dei casi, dipendenti e pensionati non dovranno fare nulla: soltanto subire le ritenute effettuate dal loro sostituto d’imposta.
MODALITA’ DI CALCOLO L’addizionale per l’Europa e’ calcolata sul reddito del ’96 e cioe’ in base al reddito imponibile indicato sul modello 101 o 201, o quello risultante dal prossimo 730 o 740.
Ed ecco la prima eccezione: la base imponibile puo’ essere diversa per i contribuenti che nel corso del ’96 hanno incassato dividendi non assoggettati a cedolare secca.
In questo caso l’importo su cui calcolare l’Eurotassa e’ al netto del credito d’imposta spettante sui dividendi incassati.
LIQUIDAZIONI Resteranno esclusi dal contributo i redditi soggetti a tassazione separata (liquidazioni, arretrati di lavoro dipendente, plusvalenze su cessioni di aree fabbricabili), i redditi soggetti a imposta sostitutiva (plusvalenze su cessione di quote sociali ecc.
) e i redditi assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta (interessi sui titoli pubblici, obbligazioni ecc).
COME PER L’IRPEF Il criterio per calcolare il contributo e’ simile a quello dell’Irpef in quanto anche in questo caso abbiamo aliquote progressive per scaglioni e il riconoscimento di alcune detrazioni.
Determinata la base imponibile, costituita dal reddito complessivo diminuito degli oneri deducibili, occorrera’ calcolare il contributo lordo applicando le seguenti aliquote: _ nulla sino a 7.
200.
000 _ oltre tale importo e sino a 20.
000.
000 l’1% _ da 20 a 50 milioni l’1, 5% _ da 50 a 100 milioni il 2,5% _ per i redditi superiori a 100 milioni il 3,5%.
Il contributo lordo indicato dai sostituti d’imposta nei modelli 101 e 201 e’ stato determinato applicando queste aliquote al reddito imponibile indicato nella casella 1 dello stesso modello.
DETRAZIONI Per ridurre il carico fiscale sono state previste alcune detrazioni: 80.
000 per tutti i contribuenti.
Per i titolari di reddito di lavoro dipendente o di pensione un’ulteriore detrazione di 100.
000 lire.
L’incremento della detrazione compete in proporzione al periodo di lavoro o pensione nel corso del ’96.
In pratica, si ha diritto a una detrazione di 8333 lire per ogni mese o di circa 273,224 per ciascun giorno lavorato.
FAMIGLIARI A CARICO Sono previste detrazioni soggettive per i familiari a carico: 40.
000 lire per il coniuge e per gli altri familiari conviventi e lire 20.
00 per ciascun figlio.
Se il coniuge e’ a carico o manca, la detrazione per ciascun figlio raddoppia e spettera’ pertanto nella misura piena di 40.
00 lire.
Ricordiamo che sono considerati familiari a carico i soggetti che nel ’96 hanno avuto un reddito complessivo non superiore a 5.
500.
000 lire.
La detrazione dovra’ essere ragguagliata ai mesi per i quali competono le detrazioni.
Esempio: per un figlio nato il 12/7/96, la detrazione compete per 6 mesi mentre per un figlio nato il 30/12/96 la detrazione compete per un mese.
PARI IMPORTO In generale il contributo per l’Europa sara’ versato con le stesse scadenze previste per l’Irpef e cioe’ in due rate di pari importo nei mesi di maggio e novembre ’97.
In realta’, poiche’ la maggioranza dei contribuenti percepisce pensioni o redditi di lavoro dipendente non e’ cosi’.
Come accade per l’Irpef, il sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) tratterra’ una parte del contributo, calcolato sui redditi di lavoro da lui corrisposti nel ’96, in 9 rate sui compensi dei mesi da marzo a novembre ’97.
DIPENDENTI Chi ha solo redditi di lavoro dipendente corrisposti o certificati da un solo datore di lavoro vedra’ detrarsi automaticamente l’importo dovuto e non sara’ obbligato a ulteriori adempimenti.
Se pero’ si hanno altri redditi (fabbricati, capitale ecc.
) o piu’ redditi di lavoro dipendente o oneri deducibili da far valere, l’importo trattenuto potrebbe essere minore o maggiore di quanto effettivamente dovuto.
Se l’importo dovuto e’ maggiore di quello trattenuto dal datore di lavoro, per chi ha presentato il 730, la maggior imposta dovuta e’ trattenuta dal datore di lavoro in due rate nei mesi di giugno e novembre.
Per chi presenta il 740, la differenza deve essere versata con delega bancaria in due rate, a maggio e novembre.
I CREDITI Qualora l’importo trattenuto sia superiore al dovuto, per chi presenta: _ il 730 il rimborso avverra’ automaticamente a giugno _ il 740 si presentano due possibilita’: compensare il credito con l’Irpef dovuta (anche in acconto) o chiederne il rimborso.
CASI PARTICOLARI Nella determinazione delle somme da versare a saldo o da compensare o chiedere a rimborso si parte dal presupposto che il sostituto d’imposta effettui tutte le ritenute calcolate sul reddito di lavoro dipendente del ’96.
Puo’ accadere che il sostituto d’imposta non possa effettuare le ritenute previste perche’, ad esempio, viene interrotto il rapporto di lavoro o perche’ stipendio o pensione sono di importo troppo basso.
NUOVO DATORE DI LAVORO Se si interrompe il rapporto di lavoro a gennaio o febbraio, si presentano due possibilita’: a) comunicare entro lo scorso 28/2/97 al nuovo datore di lavoro l’importo dell’Eurotassa indicata sul modello 101 e chiedere che il nuovo sostituto d’imposta trattenga l’importo in 9 rate, da marzo a novembre b) provvedere alla liquidazione dell’Eurotassa dovuta con il 730 o il 740 senza tener conto delle trattenute indicate sul modello 101 del vecchio datore di lavoro.
Per chi presenta il 730 le somme saranno trattenute dal nuovo datore di lavoro mentre chi presenta il 740 dovra’ versare autonomamente la somma dovuta in due rate, a maggio e novembre.
A MARZO Per chi cambia datore di lavoro a marzo si presentano due possibilita’: a) comunicare al nuovo datore di lavoro gli importi non ancora trattenuti b) versare autonomamente le somme non trattenute entro il 15/12/97.
L’importo non trattenuto sara’ indicato nelle annotazioni dei modelli 101 rilasciati nel corso del ’97 per i redditi erogati dai sostituti d’imposta nello stesso anno.
LICENZIATI Chi, a marzo, rimane senza lavoro o si licenzia per iniziare un’attivita’ autonoma, dovra’ versare le somme non ancora trattenute dal datore di lavoro entro il 15/12/97.
Chi ha solo redditi diversi da quelli di lavoro dipendente calcolera’ il contributo sui redditi del ’96 compilando il 740 e versera’ quanto dovuto suddiviso in due rate, a maggio e novembre ’97.
COLF E PORTIERI Collaboratrici domestiche, autisti, giardinieri, custodi e portieri alle dipendenze di privati e condomini, anche se sono a tutti gli effetti dipendenti, non subiscono ne’ ritenute Irpef ne’ quelle dell’Eurotassa e sono pertanto tenuti a presentare il 740 e a versare tutta l’Eurotassa dovuta in 2 rate, a maggio e novembre.
VERSAMENTI Le somme dovute saranno versate con le stesse modalita’ dell’Irpef (modulo arancio per titolari di conto fiscale e modulo azzurro per gli altri soggetti).
La rata in scadenza a maggio potra’ essere versata fino al 20 giugno con una maggiorazione dello 0,5%.
Il codice tributo da indicare per l’autoliquidazione e’ il 4996 – Contributo straordinario per l’Europa – autotassazione.
L’anno da indicare in questo caso e’ il ’96.
Per le somme non trattenute dal sostituto d’imposta e da versare autonomamente entro il 15/12/97 non e’ stato precisato quale codice tributo debba essere utilizzato.
Ma c’e’ tempo.
SOSTITUTI D’IMPOSTA I datori di lavoro effettueranno il versamento delle ritenute con modalita’ e termini previsti per le ritenute Irpef, utilizzando il codice tributo 1996 – contributo straordinario per l’Europa – sostituti d’imposta.
In questo caso il periodo di riferimento da indicare e’ il mese in cui e’ stata effettuata la ritenuta, l’anno e’ il ’97.
Se le somme trattenute ogni mese sono inferiori ai minimi di versamento (12/13 mila lire) dovranno essere versate cumulativamente entro il 15/1/98 utilizzando il codice tributo 1915 – contributo straordinario per l’Europa – importo minimo – sostituti d’imposta.
Per le somme trattenute a titolo di conguaglio ai soggetti che hanno presentato il 730, per il versamento si utilizza lo stesso codice tributo 1996 e l’anno da indicare e’ il ’96.