sabato 6 settembre 2014

Come eliminare la muffa in modo naturale.



Come eliminare la muffa in modo naturale? La muffa è un problema molto frequente nelle abitazioni, piuttosto difficile da debellare. Prima di eliminarla ricorrendo a diversi metodi naturali, certamente più salutari dei classici prodotti chimici, è importante cercare di prevenirne la formazione seguendo alcuni semplici accorgimenti. Innanzitutto aprire immediatamente le finestre dopo la doccia e tenerla sempre pulita, evitare di asciugare i vestiti in casa e utilizzare qualche deumidificatore a sali nelle stanze dove la muffa è più evidente. Ma se la prevenzione non dovesse bastare, ecco alcuni rimedi naturali per eliminare la muffa!
Aceto bianco.
Un rimedio naturale davvero molto efficace per eliminare la muffa in casa è l’aceto bianco. Basta diluirne due tazze in una bottiglia di acqua calda e spruzzarlo direttamente sulle superfici con muffa. Volendo, è possibile preparare una miscela a base di aceto e bicarbonato per pulire le fughe in profondità. Versatela su un vecchio spazzolino da denti e iniziate a strofinare!
Estratto di semi di pompelmo

Se la muffa da eliminare è particolarmente resistente potete optare per un estratto di semi di pompelmo. Basta miscelare venti gocce di estratto di pompelmo con un po’ di acqua, dopodichè la soluzione va inserita in uno spruzzino, agitata bene e nebulizzata direttamente sui muri. Eventualmente è possibile impiegare sia l’aceto bianco che l’estratto di pompelmo, procedendo prima con uno e poi con l’altro.
Bicarbonato

Il bicarbonato è un battericida naturale molto efficace per eliminare la muffa dai muri. Basta diluirne 2 cucchiai in una bottiglietta d’acqua, quindi aggiungere 2 cucchiai di sale e versare il tutto in un flacone. A questo punto andranno aggiunti 2 cucchiai di acqua ossigenata 40 volumi, quindi lo spray naturaleandrà agitato e applicato sulle diverse superfici.
Alcool denaturato
Per togliere la muffa dai tessuti, in particolare dalla tappezzeria, il rimedio migliore è una soluzione a base di ½ litro di alcool denaturato diluito in una tazza di acqua. Basta immergervi uno straccio e procedere alla rimozione delle macchie di muffa.
Tea tree oil
Il tea tree oil può essere molto utile per eliminare la muffa dai muri di casa. E’ sufficiente diluirne due cucchiai in due tazze d’acqua e versare la soluzione così ottenuta in un contenitore, quindi strofinarla sulle macchie di muffa. Il vantaggio del tea tree oil è che si conserva per lungo tempo e che può essere usato senza necessità di risciacquo.

giovedì 4 settembre 2014

Prete risponde alla figlia del Marò: “Implora in ginocchio gli indiani e non dire stronzate”. - Adriana Costanzo

don giorgio de capitani

“Implora in ginocchio gli indiani e non dire più stronzate”, sono queste alcune delle parole rivolte a Giulia La Torre figlia del Marò ricoverato per ischemia da don Giorgio De Capitani. 
Il prete, ordinato Sacerdote nel 1963 non è nuovo a questo tipo di polemiche. Già in passato si era reso “negativamente” noto tanto da essere stato richiamato dalla Curia per le sue invettive contro Silvio Berlusconi a cui spesso augurava ictus e malattie, odio verso il politico di cui non faceva mistero sui suoi numerosi gruppi e pagine Facebook. 
È stato anche criticato per le sue posizioni sui soldati italiani morti durante la “missione di pace” in Afghanistan, definiti come dei mercenari e dunque indegni di essere chiamati difensori della patria. Ma l’ultima gaffe ha fatto davvero scalpore. Ecco il testo integrale della lettera:
A GIULIA LATORRE
Ho letto i tuoi commenti deliranti sulla tua pagina di Facebook, contro l’Italia, gli italiani e così via. Sul momento, volevo scriverti una letteraccia. Poi mi sono detto: a che servirebbe? 
Ora con calma ti esprimo qualche mia considerazione, fregandomene delle tue maledizioni o delle tue eventuali denunce. 

Anzitutto, penso che tu sappia ciò che ha combinato tuo padre. 
Non intendo accusarlo. 
Spetta alla legge indiana stabilirne la colpevolezza. 
Comunque, non mi sembra che stesse per difendere la Patria italiana. 
I veri patrioti sono di ben altro calibro! 
Ciò che sinceramente voglio dirti è che questa storia dei marò mi sta annoiando e irritando per come viene pubblicizzata dai nostri mass media e gestita dalla politica: il Governo italiano avrà anche le sue buone ragioni per farne un caso politico, che però non condivido.

Ma ciò che veramente mi ha lasciato di stucco è vedere il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, prendere di corsa, di notte, l’aereo e volare in India per conoscere lo stato di salute di tuo padre. 
Cosa veramente allucinante! Da non credere!
E tu non accusare gli extracomunitari che non rispettano le leggi italiane! 
Tuo padre ha forse rispettato la legge indiana? 
Quando una persona è fuori dell’Italia chi è? 
Non fa parte degli extracomunitari?
Dàtti una calmata, rifletti, non scrivere stronzate, e implora in ginocchio la clemenza della giustizia indiana!

Somebody That I Used to Know - Walk off the Earth (Gotye - Cover)




mercoledì 3 settembre 2014

La bici volante esiste davvero (Video)



Si chiama Hoverbike ed un robot volante progettato per il trasporto umano ora in fase di sviluppo e di test. Per ora è solo un drone ma la bici volante potrebbe trasformarsi in realtà. Non funziona a pedali ma è dotata di 4 eliche rotanti. Il progetto è stato sviluppato da una società inglese che per finanziarsi ne ha messo in commercio un prototipo in miniatura.

http://www.nanopress.it/video/14097240025185406ae627ea3b/la_bici_volante_esiste_davvero/

80 euro: restituzione bonus per un milione di lavoratori? - Renato Marino

Amara sorpresa alle viste per 1,3 milioni di lavoratori.

Il bonus Irpef di 80 euro potrebbe tramutarsi in un'amara sorpresa per un milione e 300mila lavoratori dipendenti che a fine dicembre 2014 probabilmente saranno costretti a restituire il credito d'imposta che stanno ricevendo in busta paga da maggio 2014 in poi.
Per quale motivo? Il fatto è che molti lavoratori alla data in cui i sostituti d’imposta dovranno occuparsi del conguaglio di fine anno potrebbero non rientrare più nelle fasce di reddito che danno diritto al bonus introdotto dal premier Renzi prima delle ultime elezioni europee per 10 mln di lavoratori dal reddito medio-basso.
Alla fine dell’anno, in sede di conguaglio fiscale, i sostituti d’imposta devono calcolare il reddito annuo presunto, che rappresenta solo una stima di quello che in realtà il lavoratore percepirà nei 12 mesi. Nel computo del sostituto d'imposta non sono previsti altri redditi che il lavoratore potrebbe ottenere durante l'anno e che farebbero appunto sforare il tetto massimo che permette di usufruire del bonus da 80 euro.
La circolare dell’Agenzia delle entrate del 28 aprile 2014, spiega che spetta al dipendente indicare se ha in essere più contratti, cioè altre fonti di reddito (ad esempio gli affitti o derivanti da investimenti). Cumulando entrate diverse si può superare il limite massimo oltre cui il bonus non spetta.
Il credito d'imposta di 80 euro del governo Renzi è percepito dai lavoratori dipendenti e assimilati (quindi anche cocopro) che guadagnano tra gli 8.145 e 24.000 euro lordi all'anno e che non hanno altre entrate. I lavoratori che ricadono nella fascia 24-26.000 euro, l'ultima utile, prendono il bonus che si riduce però progressivamente fino ad azzerarsi. In soldoni, chi ha un reddito di 25.000 euro l'anno, prende 40 euro di bonus al mese, in 12 mesi 320 euro.
rischio maggiore di restituzione del bonus pieno (80 euro) sono proprio i redditi compresitra i 24.000 e i 26.000 euro: se venisse superato il massimale, la restituzione del bonus percepito nel corso dell’anno, 640 euro in tutto per 8 mesi (da maggio a dicembre) sarebbe a carico del contribuente, non del sostituto d’imposta.
Come tutelarsi? Il lavoratore che ricade in questa fascia farebbe bene a tenere sotto controllo il proprio reddito, magari chiedendo informazioni precise al proprio datore di lavoro o all'ufficio personale dell'azienda, tenendo presente che il sostituto d'imposta - per come è la legge - non ha nessuna responsabilità per la posizione fiscale del dipendente.

Ipse dixit. - Sergio Di Cori Modigliani



Matteo Renzi ha dichiarato in data 29 agosto 2014: "Abbiamo creato, grazie all'azione di governo, ben 100mila nuovi posti di lavoro". Non ha specificato dove e come.
48 ore dopo l'Istat ha comunicato che la disoccupazione ha raggiunto il livello di 12,6% ed è aumentata nel mese di Luglio del 3,8%, toccando il livello più alto mai raggiunto dal 1954.

Sempre lo stesso giorno ha dichiarato: "Grazie agli incentivi del governo sono nate in questi ultimi mesi nuove startup di giovani che si lanciano con ottimismo nel mercato".
L'ufficio statistico del Ministero del Lavoro ha annunciato, il giorno dopo, che da quando Renzi si è insediato si perdono 1000 posti di lavoro al giorno. Finora ha provocato la perdita di lavoro per ben 212.000 unità lavorative. La disoccupazione giovanile ha raggiunto il 48%.

In data 1 settembre 2014 ha dichiarato che "anche se di poco, ma non posso non sottolineare la buona notizia che ci giunge dagli esperti del settore e che ci comunicano che i consumi nel mese di agosto sono aumentati di poco, di una piccola frazione, di appena un +0,2%. Ma ciò che conta è rubricare la ripresa dell'economia italiana e dell'ottimismo da parte dell'industria. Saremo noi, l'Italia paese, a essere la locomotiva d'Europa". Neppure sei ore dopo, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dichiarava "Stiamo in una situazione davvero drammatica, forse il governo non si rende conto che il paese sta affondando".  Dopo dodici ore l'ufficio statistico della Confcommercio ha annunciato che i consumi interni nel mese di agosto sono diminuiti di un -3,8% raggiungendo il livello del 1959 e provocando l'effetto deflazione.

                                   (messa così forse la situazione è più chiara).

Fine del post.


http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/09/ipse-dixit.html

martedì 2 settembre 2014

RC AUTO – Dal 2015 costeranno massimo 150 € annuali – e’ legge.

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Approvata in commissione bilancio la legge che obbliga le assicurazioni a rispettare il limite di 150 € annuali previsto dalla legge 180 del 1978 (G.U.. 990 del 24 dicembre 1969)
per la responsabilità civile verso terzi prevista dell’art. 2054 del C.C. e che nessuna compagnia ha mai rispettato.
Il Senatore Ermes Maiolica (M5S) primo firmatario e ideatore della legge ha commentato:
“Siamo stati accusati di non avere idee e proposte, questa è la dimostrazione che il nostro movimento ha le soluzioni per ridurre seriamente le spese dei cittadini, altro che gli 80 Euro di Renzi, noi non abbiamo paura di metterci contro le lobby.
Comunque siamo grati al PD e alla Lega che su questa nostra proposta non hanno fatto ostruzionismo votandola all’unanimità.”
Inoltre è stato abrogato l’esclusiva di dieci anni per i contratti assicurativi, azzerando così le spese a carico del cliente per il cambio di assicurazione, e l’esclusiva degli agenti assicurativi monomandatari.
L’effetto di questa legge sarà l’apertura del mercato della distribuzione assicurativa, Il mercato non potrà più essere segmentato per area geografica, età, anni di conseguimento della patente, tipologia di veicolo assicurato, e frequenza degli incidenti.