lunedì 16 novembre 2009

Democrazia stuprata. Giornalisti guitti o distratti

Editoriale di Alessandro Cardulli

Democrazia: dal greco demos (popolo) e kratos (potere). Tradotto: governo popolare di cui parla Erodoto, già nel V secolo avanti Cristo. Sarà poi Aristotele a individuare e distinguere tre forme di governo: la monarchia, il governo di uno; l’aristocrazia, il governo dei migliori dal punto di vista del censo e della collocazione sociale, se così si può dire;la democrazia, governo del popolo, dei cittadini, appunto.

Un’altra parola che interessa la democrazia :guitto. Nei dizionari si trovano come sinonimi: gretto, meschino,misero,privo di dignità,, sordito, sporco, sudicio in senso morale e non per quante volte si lava. Una terza parola è :distratto. Sempre dai vocabolari il significato: disattento,sbadato, che ha la mente altrove. Ci dicono i fatti anche di questi ultimi giorni, che viviamo in un regime di democrazia stuprata da continue violenze dalla destra che governa e dai media, dalla carta stampata, alla tv, alla radio dove pullulano i giornalisti guitti e quelli distratti.

Squallidi esponenti della maggioranza di governo si affannano a dire che la “ legge vergogna” presentata per salvare il capoccia dai processi incombenti è un specie di dovere perché Berlusconi ha il consenso del popolo italiano, qualcuno si limita a dire della maggioranza del popolo, e quindi il diritto di governare. Berlusconi stesso ogni giorno ripete che lo ha scelto il popolo. Anche Gianfranco Fini conversando con la Annunziata ha espresso questa convinzione, certo negando che ci sia un complotto contro il premier. Si tratta di una colossale bugia. Intanto sempre meno siamo in presenza di un “governo del popolo”. I cittadini non hanno voce in capitolo, ormai neppure “in basso”, dai municipi, ai comuni, alle Regioni, al Parlamento. Le istituzioni si governano in regime, per richiamare Aristotele, di “aristocrazia”. Ma non nel senso aristotelico perché i governanti vengono scelti da ristretti gruppi alla testa dei partiti, per il Pdl dal “monarca” di Arcore.

Berlusconi non ha il sostegno del popolo
Ma la colossale bugia riguarda soprattutto il fatto che il partito di Berlusconi abbia avuto un voto plebiscitario.Alle elezioni dell’aprile scorso ha riportato il 37,38% dei voti. Con la Lega e l’Mpa si è arrivati ad una maggioranza di governo poco sotto al 48%. Questa percentuale è calcolata sui voti validi e cioè su 36 milioni. I cittadini che avevano diritto al voto erano 47 milioni. Basta un piccolo calcolo: Berlusconi è sostenuto dal voto di circa 17 milioni di elettori su 47 milioni, neppure un cittadino su tre .Distratto Fini, distratta l’Annunziata. Altra distrazione sempre nel corso di “1/2 h”.Dice Fini che la Corte Costituzionale quando ha bocciato il Lodo Alfano ha dato una motivazione diversa rispetto alla precedente bocciatura, chiedendo di fatto, una diversa procedura perché riguarda un mutamento della Costituzione. Ai due distratti sarà utile ricordare che la Consulta ha bocciato il Lodo Alfano non solo perché è stato fatto con legge ordinaria ma, soprattutto, perché violava l’articolo 3 della Costituzione, il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Il politico distratto e il giornalista distratto non hanno contribuito a produrre conoscenza che è il sale della democrazia.

Contro i magistrati si inventano di tutto
Ma in questi giorni disgraziati per la nostra Repubblica, illuminati dalla forza degli appelli contro le sciagurate leggi per salvare Berlusconi e dai centomila che sono scesi in piazza sabato saldando lavoro e democrazia, sono stati i guitti, in giornalisti della corte berlusconiana a giocarsela alla grande, a spargere veleno e bugie, raccontando bugie sul lavoro dei magistrati, novelli fannulloni per usare la terminologia breve del ministro Brunetta, pensate non fanno processi al pomeriggio, lavorano solo quattro ore al giorno quando ve bene. Si inventano cancellieri che non ci sono, i giudici diventano semplici impiegati dello stato che devono solo obbedir tacendo; non sanno, ignoranti o in malafede, che alla magistratura spetta l'esercizio del potere giudiziario, uno dei tre poteri dello stato di diritto nella teoria classica di Montesquieu.

Ci illustrano, i guitti, attraverso gli schermi televisivi, che Berlusconi è talmente minacciato nella sua sicurezza dai brigatisti, ci manca dicano che sono comunisti, tanto da dover lasciare la sua residenza che tanto ama, dove trascorre notti movimentate non dalla br. Si trasferisce per qualche notte a Palazzo Chigi che lui, ci dicono i guitti, non gradisce perché gli ricorda il teatrino della politica. Dice il presidente della Camera, sempre nella intervista della Annunziata, che non gli risulta che ci siano questi pericoli per Berlusconi. Non risulta neppure ai servizi, ma i guitti devono fare il loro mestiere di violentatori della democrazia. Così come battono la gran cassa sul fatto che la crisi è superata e il Pil( prodotto interno lordo) ha preso un brodino, ma solo per un mese. La produzione industriale è di nuovo calata pesantemente, l’occupazione falcidiata, la cassa integrazione alle stelle, i conti pubblici sforano ogni limite, le entrate sono crollate,l’avanzo netto ce lo siamo mangiati .

I guitti non battono ciglio, elogiano perfino la Finanziaria approvata dal Senato con il governo che è andato sotto più volte, la stessa maggioranza divisa. E ai guitti si aggiungono anche molti distratti. Può continuare così? Firme, appelli, assemblee, manifestazioni, tutto si può mettere in campo. Se la società civile esiste ancora batta un colpo, si faccia sentire, diventi opposizione vera, forte e unita. Torni a far politica, spinga i partiti perché escano dalle casematte, dai fortini sbrecciati. Demos e Kratos: la democrazia è questa.

http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=7501:-democrazia-stuprata-giornalisti-guitti-o-distratti&catid=39:opinioni&Itemid=156



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