Ai sensi del Dl (anzi Pdl) Napolitano-Berlusconi sulle norme che legalizzano le liste illegali del centrodestra (le altre restano escluse), siamo in grado di anticipare i nuovi “decreti interpretativi” di prossima approvazione.
Decreto salva-tasse. Chi arriva in ritardo per la dichiarazione dei redditi può evitare di pagare la sovrattassa prevista in questi casi esibendo una tessera del Pdl, essendo “insostenibile – informa una nota congiunta di Palazzo Chigi e del Quirinale – l’esclusione degli iscritti al maggior partito politico di governo”. La stessa procedura sanerà le eventuali dichiarazioni fraudolente, purché il contribuente infedele sia munito di tessera del maggior partito politico di governo, essendo insostenibile che i membri di quest’ultimo possano essere evasori fiscali.
Decreto salva-voli. Chi perde l’aereo o il treno causa ritardo, potrà ottenere il rientro immediato dell’aereo già decollato o del treno già ripartito affermando di essere giunto in orario in aeroporto o in stazione, ma di essere stato impedito nei movimenti da un panino comunista o da una pattuglia di radicali.
Decreto salva-soste. Chi posteggia l’automobile in divieto di sosta e viene multato dal vigile urbano, può evitare di pagare la contravvenzione dichiarando di essersi assentato per espletare fisiologiche funzioni idrauliche senza mai allontanarsi dalla vettura oltre un raggio di 150 chilometri, a patto – si capisce – che dichiari di votare per il maggior partito politico di governo.
Decreto salva-pirati. Su strade e autostrade la precedenza non sarà più di chi proviene da destra, ma del titolare dell’auto più voluminosa. A parità di cilindrata, la nuova norma interpretativa del codice della strada prevede la prevalenza degli iscritti e/o elettori del maggior partito politico di governo purché ne esibiscano il logo sul parabrezza accompagnato dal nuovo articolo 3 della Costituzione: “Io so’ io e voi non siete un cazzo”.
Decreto salva-offside. Il calciatore che segna gol in fuorigioco in partite decisive per la qualificazione alla Champions League otterrà la convalida del gol dichiarando all’arbitro di essersi attardato dietro le linee avversarie per farsi una birretta a fondo campo. La regola vale solo per i calciatori del Milan, essendo insostenibile l’esclusione dalle competizioni internazionali della squadra del leader del maggiore partito politico di governo.
Decreto salva-film. Chi giunge in ritardo al cinema potrà ottenere il riavvolgimento della pellicola fin dai titoli di testa dichiarando di trovarsi da mezz’ora nelle vicinanze, ma di aver perso tempo a cercare parcheggio, causa automobilisti comunisti.
Decreto salva-compiti. Lo studente somaro che sbaglia un intero compito di matematica potrà, in via interpretativa, ottenere il massimo dei voti purché i suoi errori di calcolo non si discostino di oltre 100 unità dal risultato esatto.
Decreto salva-rapine. Il rapinatore colto in flagrante dalla polizia mentre, con calzamaglia e mascherina nere, si allontana dalla banca con un sacco pieno di banconote potrà evitare l’arresto e intavolare con gli agenti un dibattito dal titolo “Rapine, che fare?” sull’interpretazione autentica da attribuire al suo gesto: a) simpatica mascherata in occasione del Carnevale; b) prelievo un po’ frettoloso; c) estremo atto di legittima difesa contro gli alti costi bancari; d) altra scusa a piacere.
(Vignetta di Natangelo)
Decreto salva-corna. In caso di mariti sorpresi dalle mogli a letto con procaci signorine, sarà fatto obbligo alle consorti di credere in via interpretativa alla frase di rito “Cara, non è come tu pensi”, a condizione che le ragazze in questione si dichiarino massaggiatrici professioniste del Salaria Sport Village o attiviste dell’associazione “Silvio ci manchi”, oppure comunichino che le manda la Protezione civile.
Post scriptum. Il Pd dichiara preventivamente che, se e quando il capo dello Stato firmerà anche questi decreti, non sarà comunque colpa sua, ma del fato.
Post scriptum. Il Pd dichiara preventivamente che, se e quando il capo dello Stato firmerà anche questi decreti, non sarà comunque colpa sua, ma del fato.
(Vignetta di Natangelo)
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