Dalla denuncia alla proposta, passando dal coinvolgimento dei cittadini.
Muovi Palermo presenta il suo video denuncia sulle discariche della città, col piglio ironico che ha sempre contraddistinto la nostra associazione.
Si conclude con la proposta: la richiesta di delibera (clicca qui per visionarla), presentata già lo scorso 20 novembre al gruppo consiliare Un'Altra Storia e per conoscenza a tutti i gruppi consiliari di deliberare lo stanziamento in bilancio di un capitolo di spesa per l'istallazione di un sistema di videosorveglianza realizzato con telecamere a circuito chiuso collegate con il corpo di Polizia Municipale, per monitorare tutti i siti critici, maggiormente interessati dal fenomeno delle discariche abusive.
Il video denuncia di Muovi Palermo è stato realizzato grazie alla collaborazione dei soci e dei simpatizzanti che dietro nostra richiesta hanno inviato segnalazioni e materiale fotografico delle discariche abusive che incontravano passeggiando per Palermo.
I ragazzi dell’associazione hanno girato in lungo e in largo tra le circoscrizioni e sistemato degli striscioni in ogni discarica incontrata. Le frasi contenute vogliono sensibilizzare sull’importanza dei rifiuti come fonte di energia, della raccolta differenziata come risparmio. Vogliono denunciare come la criminalità organizzata sfrutti la situazione di emergenza in cui Palermo si trova.
La fase operativa è scattata il giorno seguente alla dichiarazione dell’Amia:“L’emergenza rifiuti in città è finita”. Questo video quindi smentisce, se non bastasse il semplice guardarsi attorno, ciò che l’Azienda municipale per l’Igiene ambientale vuole far credere ai cittadini.
E’ chiaro che le strade presenti nel video non sono quelle del “salotto di Palermo”, ma delle periferie, dei quartieri “a rischio”. Le zone nascoste agli occhi dei più.
Ricordiamo che secondo i dati pubblicati dall'AMIA (vai al link), la pulizia delle 40 discariche abusive "riconosciute" dal comune di Palermo costa circa 600mila € all'anno! Circa 1250€ al mese per discarica!
In una situazione di ristrettezza economica in cui si trova il comune di Palermo, la politica dello spreco è sicuramente l'ultima da perseguire.
Con l'istallazione di telecamere a circuito chiuso si attuarebbe una politica di dissuazione nei confronti del cittadino intenzionato ad abbandonare rifiuti nei luoghi non presposti a tal fine, e permetterebbe altresì di sanzionare chi si ostini a fare dell'inciviltà il suo stile di vita.
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