sabato 29 settembre 2018

Debito e deficit, il tramonto delle regole Ue: il più delle volte sono violate.

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MILANO - L'interpretazione flessibile delle regole europee di bilancio è stata accolta come un passo, tardivo ma necessario, da una buona fetta degli osservatori dell'Eurozona. Il rovescio della medaglia è che le regole rischiano di perdere credibilità. Ne ha fatto un tema costante di appunto il Fondo monetario internazionale, che soltanto poche settimane fa puntava il dito contro l'incapacità europea di applicare le norme che il Vecchio continente si è dato. Secondo l'organizzazione di Washington, infatti, gli obiettivi fiscali di medio termine dal 2002 al 2015 sono stati violati "ogni singolo anno da quasi due terzi dei Paesi membri". In giorni caldi per la definizione della manovra correttiva da 3,4 miliardi che Bruxelles ha chiesto all'Italia, con la minaccia concretissima di aprire una procedura d'infrazione, la Cgia di Mestre ripercorre quanto accaduto negli ultimi anni utilizzando i due binari entro i quali - secondo i Trattati - si deve mantenere la contabilità pubblica, vale a dire il rapporto deficit/Pil sotto il 3 per cento e il rapporto debito/Pil non superiore al 60 per cento.

Secondo l'elaborazione effettuata dall'Ufficio studi dell'associazione veneta, tra i 28 Paesi che compongono l'Unione europea poco più di 1 su 2 (per la precisione 16)  l'anno scorso non ha rispettato le disposizioni previste dai 2 principali criteri di convergenza. Per altro, sottolineano gli artigiani, "ad eccezione della Polonia, tra i dodici paesi virtuosi è importante segnalare che si tratta in massima parte di realtà di piccola dimensione: Malta, Slovacchia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Bulgaria ed Estonia che fanno parte dell'Area euro".

La crisi ha portato ancor più - legittimamente, diranno in molti - ad allentare i vincoli: "Tra il 2009 e il 2016, solo tre Paesi in Ue (Svezia, Estonia e Lussemburgo) non hanno mai 'sforato' la soglia del 3 per cento del rapporto deficit/Pil; mentre Spagna, Regno Unito e Francia lo hanno fatto ben 8 volte (ovvero ogni anno); Grecia, Croazia e Portogallo 7. L'Italia, invece, lo ha fatto in 3 occasioni e in questi anni ha mantenuto un'incidenza percentuale media del disavanzo pubblico al -3,3: contro il -7,9 della Spagna, il -6,6 del Regno Unito e il -4,8 della Francia".

Il calcolo è semplicistico, perché come ricorda la stessa Cgia la valutazione dei parametri viene effettuata dalla Commissione Europea sulla base di complessi meccanismi di calcolo che tengono conto di ulteriori criteri, come il Pil potenziale, medie triennali, relativi scostamenti ed eventuali accordi precedenti. Ma la sintesi è: "O le disposizioni previste da Maastricht sono troppo rigide, oppure le economie più avanzate d'Europa, dopo tutte le crisi economiche e finanziarie che sono scoppiate in questi ultimi anni, non ce la fanno più ad adeguarvisi. In entrambi i casi è necessario intervenire, introducendo margini di sicurezza per debiti e deficit eccessivi meno stringenti, perché le politiche di austerità e di rigore praticate fino ad adesso non hanno funzionato. Anzi, hanno peggiorato i conti e hanno aumentato a dismisura la disoccupazione e l'esclusione sociale in tutta Europa".
 

I Deficit cumulati dall'avvento della crisi (2009-2016): l'Italia, a metà classifica, ha fatto meglio della media europea
(valori in miliardi di euro e in %)
RANK
(% su PIL)
PAESIANNI 2009-2016 (dati cumulati)In 8 anni...
UNIONE EUROPEA
PILDEFICITInc % DEFICIT/PIL...quante volte è stata sforata la soglia del 3%?
(mld €)(mld €)(media 2009-2016)
1Grecia1.572-145-9,27volte
2Irlanda1.581-138-8,76volte
3Spagna8.524-673-7,98volte
4Regno Unito16.726-1.102-6,68volte
5Portogallo1.408-93-6,67volte
6Slovenia297-17-5,86volte
7Croazia355-18-5,17volte
8Francia16.745-801-4,88volte
9Cipro148-7-4,66volte
10Polonia3.111-133-4,36volte
11Slovacchia585-24-4,14volte
12Romania1.137-42-3,74volte
13Lituania267-10-3,64volte
14Belgio3.105-112-3,65volte
15ITALIA12.966-431-3,33volte
16Paesi Bassi5.224-162-3,14volte
17Ungheria822-25-33volte
18Lettonia174-5-2,83volte
19Austria2.550-66-2,62volte
20Repubblica Ceca1.286-31-2,43volte
21Finlandia1.598-38-2,41volte
22Malta62-1-2,33volte
23Bulgaria335-7-2,13volte
24Danimarca2.048-34-1,61volte
25Germania22.419-172-0,82volte
26Svezia3.290-17-0,50volte
27Estonia143000volte
28Lussemburgo36430,70volte
Unione Europea108.842-4.301-4
Area Euro79.732-2.891-3,6

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